Paura a New York, Newark chiuso per ore


Biaros

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6 Novembre 2005
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Bari, Puglia.
Un uomo entra nello scalo eludendo i controlli
04 gennaio, 08:28


NEW YORK - Uno dei tre terminali di uno dei principali aeroporti americani, quello di Newark (New Jersey) nei pressi di New York, e' stato chiuso nella notte perche' un uomo sarebbe riuscito ad entrare nell'area di imbarco eludendo i controlli.

L'area d'imbarco e' quella del terminal C, quello in cui opera in particolare la Continental. E' stata svuotata da tutti i passeggeri, che sono stati controllati per una seconda volta. Le autorita' aeroportuali hanno previsto da subito forti ritardi nei voli, anche perche' le condizioni atmosferiche non sono buone, con le temperature sottozero nei pressi di New York.

Il terminal ha riaperto i battenti, ma i disagi continuano: ore di fila ai check-in e poi agli imbarchi che sono stati riaperti al traffico alle 22.00 locali (le 04.00 italiane) dopo circa quattro ore di chiusura. Le file interminabili per arrivare i varchi sono dovute al fatto che tutto il terminal è stato sgomberato, compresi dunque i passeggeri già imbarcati sui rispettivi voli, che hanno dovuto ricominciare da capo.

Il Terminal C dell'aeroporto Newark, uno dei due scali internazionali di New York, e' rimasto bloccato dalle 18.00 locali di ieri (la mezzanotte in Italia) per ore per motivi di sicurezza. I controlli ai varchi sono stati interrotti senza spiegazioni e solo dopo un'ora di attesa un agente della Tsa ha annunciato a migliaia di passeggeri in fila che per una violazione non meglio specificata delle norme sui controlli il terminal, da cui arrivano e partono soprattutto i voli Continental, doveva essere evacuato. Bloccati un centinaio di voli tra cui quello per Milano.

Alcuni passeggeri erano gia' stati imbarcati e sono stati fatti scendere, altri, atterrati regolarmente, sono stati trattenuti a bordo. Vietato fotografare, intimavano periodicamente gli addetti alla sicurezza. Vecchiette in carrozzina famiglie coi passeggini. Una bambina col cellulare che ha perso la mamma: ''Mi vedi?'' Il bivacco e' stato all'insegna di molta stanchezza ma per la verita' poco nervosismo e semmai tanta frustrazione e rassegnazione alla nuova routine dei viaggi aerei, chattando coi cellulari con chi e' rimasto a casa. ''Lo vedi in tv, e poi capita a te'', dice una diretta a Londra.

Un applauso ha salutato alle 22.00 la riapertura dei varchi. Ma e' stato allora che e' cominciato il peggio: ci sono volute ancora ore prima di partire, pigiati come sulla metropolitana all'ora di punta nelle code per arrivare ai controlli. Alcune persone si sono sentite male e sono state soccorse sul posto.


www.ansa.it
 
L'assurdità di queste notizie, che tendono unicamente a spaventare i viaggiatori, contribuirà sicuramente a peggiorare il mercato del trasporto aereo nei prossimi mesi.
 
dovrebbero non darle? far finta che a Newark non è successo nulla?
Così fanno finta che esista qualche forma di sicurezza, in realtà terroristi non idioti possono colpire più o meno quando e dove vogliono e se va male una volta (purtroppo) andrà bene un' altra.


[OT] Se gli USA pensano di restare indenni dall' odio verso di loro che hanno molti islamici e non vanno alla radice del problema, cioè l' appoggio che hanno dato ai peggiori governi israeliani, il trasporto aereo avrà di continuo problemi come questo o peggiori.

La soluzione ai problemi di sicurezza del trasporto aereo causati dai fanatici islamici passa per la neutralizzazione anche dei fanatici di altre religioni, cioè evangelici (con Obama va già meglio) e ebrei. Il resto sono pippe poco utili, è andata bene con il Nigeriano, ma non può andar bene sempre.

Mi fa piacere che almeno si sia smesso di fare gli ipocriti politically correct, riconoscendo che i potenziali terroristi non sono vecchiette svedesi, ma giovani maschi di provenienza geografica e religiosa ben precisa. Nuove regole sono in vigore per chi viene da Sudan, Afghanistan, Algeria, Iraq, Libano, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita, Somalia e Yemen.

Cuba, Libia, Siria e direi anche Iran sono inutilmente nell' elenco per ideologia, ma bisogna tappare il buco dei jihadisti pazzi con passaporto europeo. [/OT]
 
Ultima modifica da un moderatore:
Hai presente il clamore mediatico dei mesi scorsi legato all'influenza?

Una informazione più equilibrata aiuta i lettori, li informa e non li spaventa.

ti giro la domanda: cosa si dovrebbe fare in questi casi? far finta di niente? far vedere viaggiatori felici che se la spassano alla notizia di qualcuno che ha varcato i controlli senza permesso?

i giornalisti saranno spesso pesanti nel modo in cui scrivono, ma ti assicuro che è diventato insopportabile e pallosissimo il modo in cui su questo forum viene commentato ogni singolo articolo di giornale. i 9/10 di ogni 3ad dove è stato postato un articolo sono gettati nel cesso da commenti inutili, sempre assolutamente uguali e senza alcun valore aggiunto.
 
Così fanno finta che esista qualche forma di sicurezza, in realtà terroristi non idioti possono colpire più o meno quando e dove vogliono e se va male una volta (purtroppo) andrà bene un' altra.
....


D'accordo.

Ma se passa questa considerazione, che forse ancora molti non si pongono ed altri invece evitano per non chiudersi a casa, il mercato del trasporto aereo andrà incontro a periodi nerissimi.

Ormai é chiaro che il trasporto aereo é il bersaglio preferito per attacchi terroristici a grande effetto mediatico.
 
Così fanno finta che esista qualche forma di sicurezza, in realtà terroristi non idioti possono colpire più o meno quando e dove vogliono e se va male una volta (purtroppo) andrà bene un' altra.

[OT] Se gli USA pensano di restare indenni dall' odio verso di loro che hanno molti islamici e non vanno alla radice del problema, cioè l' appoggio che hanno dato ai peggiori governi israeliani, il trasporto aereo avrà di continuo problemi come questo o peggiori.

La soluzione ai problemi di sicurezza del trasporto aereo causati dai fanatici islamici passa per la neutralizzazione anche dei fanatici di altre religioni, cioè evangelici, con Obama va già meglio e ebrei. [/OT]

su entrambi i punti sono più che d'accordo. sul primo sostengo anche io che la vera fortuna è stata quella di aver a che fare nella maggioranza dei casi con sprovveduti o simili. una persona con un medio addestramento (e media intelligenza) fa danni inimmaginabili.
Sul secondo punto aggiungerei che il sostegno più fastidioso per gli arabi è forse più quello dato alle finte democrazie locali, come l'Egitto, la Tunisia, l'Algeria, ecc.
 
D'accordo.

Ma se passa questa considerazione, che forse ancora molti non si pongono ed altri invece evitano per non chiudersi a casa, il mercato del trasporto aereo andrà incontro a periodi nerissimi.

Ormai é chiaro che il trasporto aereo é il bersaglio preferito per attacchi terroristici a grande effetto mediatico.

Spiegami questa considerazione perchè non l'ho capita. Sostieni che è meglio non far maturare la consapevolezza che un rischio enorme sia ancora presente nella sicurezza del trasporto aereo?
 
ti giro la domanda: cosa si dovrebbe fare in questi casi? far finta di niente? far vedere viaggiatori felici che se la spassano alla notizia di qualcuno che ha varcato i controlli senza permesso? ....


Io ti rispondo e ti dico che preferirei ascoltare resoconti più attinenti alla realtà, che non ingigantiscano notizie secondarie e che non diano peso a semplici inconvenienti della vita quotidiana.


E' sempre la stessa storia: dopo un attacco terroristico aereo - questa volta per fortuna non andato a segno - i giornali continuano a tenere caldo l'argomento riportando ogni tipo di notizia che riguarda il settore dell'aviazione.

Di episodi come quello di Air Berlin quando ne accadono? Quanti ne passano sui telegiornali nazionali?
Oppure, per rimanere in discussione: quanta gente crea intralci in aeroporto creando stati di allerta, poi rientrati? Quanti di questi episodi finiscono sui telegiornali?
 
notizia secondaria? uno degli aeroporti più grandi del mondo è rimasto chiuso per ore per una falla sulla sicurezza e tu la chiami notizia secondaria?
 
Quando la minaccia supera i controlli

Nonostante le misure di sicurezza ci sono forti possibilità che i terroristi riescano a imbarcarsi

WASHINGTON – L'America alza il muro e prova a rassicurare i cittadini ma non è detto che questi provvedimenti vadano nella giusta direzione. Si continua a concentrare le difese sull'ultima linea, quando il terrorista può essere ad un passo dall'imbarco. Molti esperti ammettono che per quanto si voglia potenziare lo scudo ci sono forti possibilità che l'aggressore possa passare. Prendiamo le liste dei paesi a rischio. La vicenda del volo Northwest dimostra che chi organizza gli attentati sa bene che ci sono passeggeri – e passaporti - che danno meno nell'occhio di altri. Infatti i qaedisti hanno scelto un Nigeriano, per giunta con il visto Usa. Nel 2001 avevano selezionato un anglo-caraibico, Richard Reid. Negli anni di piombo palestinesi, gli estremisti affidavano gli ordigni ad inconsapevoli ragazze europee.

LISTE - Le recenti indagini provano che – dalla Somalia al Pakistan, dallo Yemen agli Stati Uniti – che spesso le missioni sono portate avanti da cittadini occidentali. Allora, ha senso compilare degli elenchi di passeggeri "rischiosi"? Se a Detroit hanno usato un nigeriano, la prossima volta useranno un filippino o un italiano. E allora aggiungeremo le Filippine e l'Italia nella lista nera? Oggi ci concentriamo su punti di partenza in Europa o in Medio Oriente. Ma nulla impedisce ai bombaroli di partire dal Sud America o dagli Emirati. E perché mai sono ritenuti meno a rischio i voli che decollano dagli Usa? Certo, i controlli sono più stretti ma nell'ultimo anno il numero di presunti terroristi basati sul territorio americano è cresciuto. Il ricorso agli insospettabili, a volte membri di micro-cellule, complica il lavoro di poliziotti e intelligence. La minaccia passa sotto il radar, non li vedi, non ti accorgi che stanno complottando. Nel contempo le segnalazioni continue – è il caso di questi giorni – hanno raggiunto un volume che neppure le 14 agenzie spionistiche americane riescono a digerire. E non è solo colpa di cattiva comunicazione e rivalità.

RIMEDI - Si fa un gran parlare del sistema israeliano, ritenuto il più sicuro al mondo. Forse è così, ma trasferire i metodi applicati al Ben Gurion di Tel Aviv – scalo importante ma con traffico limitato – al resto del mondo è impossibile. La capillare verifica – a volte ripetuta – di ogni singolo passeggero richiede tempi e spazi impensabili in un aeroporto occidentale. Detto questo, è chiaro che le misure, per quanto discutibili, danno una mano nel medio termine, costringono i militanti ad una corsa ad ostacoli, riducono i varchi. Il fatto stesso che i qaedisti abbiano dovuto inventarsi le mutande-bomba prova che è vita dura anche per loro. E che la storia si ripete. Per impedire i dirottamenti si sono introdotti i metal detector che fino all’11 settembre 2001 hanno retto pur con qualche tragica eccezione (Lockerbie, Air India). Per parare gli ordigni "liquidi" si sono poste delle regole per il bagaglio a mano. Ogni stagione del terrore ha avuto le sue armi e le sue difese. La società ha trovato dei rimedi, non la soluzione. Perché chi mette le bombe deve essere fermato prima.

Guido Olimpio
Corriere della Sera
04 gennaio 2010
 
notizia secondaria? uno degli aeroporti più grandi del mondo è rimasto chiuso per ore per una falla sulla sicurezza e tu la chiami notizia secondaria?


Falla nella sicurezza?! ... E se in realtà non fosse successo nulla di rilevante? Tu conosci già tutti i risvolti della vicenda? ...

Questo per dimostrare l'allarmismo che creano certe notizie.
 
Così fanno finta che esista qualche forma di sicurezza, in realtà terroristi non idioti possono colpire più o meno quando e dove vogliono e se va male una volta (purtroppo) andrà bene un' altra.


[OT] Se gli USA pensano di restare indenni dall' odio verso di loro che hanno molti islamici e non vanno alla radice del problema, cioè l' appoggio che hanno dato ai peggiori governi israeliani, il trasporto aereo avrà di continuo problemi come questo o peggiori.

La soluzione ai problemi di sicurezza del trasporto aereo causati dai fanatici islamici passa per la neutralizzazione anche dei fanatici di altre religioni, cioè evangelici (con Obama va già meglio) e ebrei. Il resto sono pippe poco utili, è andata bene con il Nigeriano, ma non può andar bene sempre.

Mi fa piacere che almeno si sia smesso di fare gli ipocriti politically correct, riconoscendo che i potenziali terroristi non sono vecchiette svedesi, ma giovani maschi di provenienza geografica e religiosa ben precisa. Nuove regole sono in vigore per chi viene da Sudan, Afghanistan, Algeria, Iraq, Libano, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita, Somalia e Yemen.

Cuba, Libia, Siria e direi anche Iran sono inutilmente nell' elenco per ideologia, ma bisogna tappare il buco dei jihadisti pazzi con passaporto europeo. [/OT]

E' la prima volta che lo faccio con un amministratore...ma ti devo proprio quotare.