Alitalia: a Fiumicino voli a rischio per assemblee lavoratori


Marx e Vico insieme! per 15 minuti di pausa pranzo? manco Nicola Badaloni! ecchevvesiete magnati?:D


Fossero solo Marx e Vico...Potrebbe essere Bauman,Chomsky,Sen,Smith,Krugman,Bensayag,Latouche...ognuno ha la formazione che si merita.
Tu sei così sprovveduto da pensare che si tratti solo di ...15 minuti...di pausa pranzo come riferito da più parti?
Però non tirartela troppo dai chè altrimenti "è brutto".
 
Roma, 17 nov. (Adnkronos)- La Commissione di garanzia dell'attuazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali apre un procedimento ''volto ad accertare le responsabilita', collettive e dei singoli, anche al fine dell'eventuale irrogazione delle sanzioni previste dalla legge''. Ad annunciarlo, in una nota, e' la stessa Commissione, che oggi si e' riunita in via d'urgenza per ''affrontare la difficile situazione venutasi a detemrine nella giornata di ieri, nell'aeroporto di fiumicino, a seguito dei gravi disservizi subiti dall'utenza causati dalle agitazioni del personale di terra di Alitalia Cai''.
 
Tu sei così sprovveduto da pensare che si tratti solo di ...15 minuti...di pausa pranzo come riferito da più parti?

Che ce voi fà! Non lavorando in Alitalia ho una prospettiva molto limitata del mondo e della vita. In sintesi, uno sprovveduto!
 
AGI) - Roma, 18 nov. - I disagi per i passeggeri provocati lunedi’ 16 novembre dalle assemblee sindacali sono il frutto di una sorta di “corto circuito” e quello che serve e’ un protocollo d’intesa tra Alitalia e sindacati sulle relazioni sindacali. Questa l’analisi dei rappresentanti dei lavoratori al termine di un incontro definito “interlocutorio” con l’amministratore delegato dell’Alitalia, Rocco Sabelli. L’incontro che e’ stato aggiornato al prossimo 3 dicembre per arrivare ad un protocollo d’intesa che eviti, appunto, questa sorta di equivoci che pesano sui conti dell’aviolinea come sul servizio offerto agli utenti.

“L’incontro di oggi - riferisce il segretario generale generale della Filt-Cgil, Franco Nasso - era fissato sui temi delle relazioni sindacali che tuttora hanno seri problemi di funzionamento. Abbiamo deciso di aggiornare il confronto al prossimo 3 dicembre. Tuttora ci sono difficolta’ nella definizione di un protocollo d’intesa”.

E ai cronisti che chiedevano un parere sullo stato dei fatti, e’ apparso chiaro che non mancano difficolta’ all’interno delle stesse segreterie delle quattro organizzazioni sindacali confederali che hanno firmato gli accordi con la nuova Alitalia.
Giuseppe Caronia, segretario generale della Uil Trasporti, concorda con il suo collega della Cgil, nel definire l’incontro di oggi “assolutamente interlocutorio”. “L’obiettivo - prosegue il dirigente della Uil - e’ la definizione di un protocollo di relazioni industriali in grado di evitare episodi come quelli di lunedi’ (quando le assemblee dei lavoratori hanno provocato cancellazioni e ritardi, ndr). Se ci fosse stato un protocollo d’intesa chiaro sui percorsi da seguire - sottolinea Caronia - avremmo potuto evitare i disagi provocati da lunedi’ che rappresentano un incidente di percorso. Non c’e’ stata nessuna prevaricazione da parte dell’azienda e quanto e’ accaduto - spiega Caronia - e’ un incidente di percorso provocato dall’assenza di chiare relazioni industriali. Ci siamo dati reciprocamente atto - prosegue il numero uno della Uil Trasporti - che i sindacati non vogliono mettere in discussione gli accordi sottoscritti e l’Alitalia - da parte sua - non intende procedere con azioni unilaterali. Quello di lunedi’ - sintetizza il dirigente della Uil - e’ stato solo un ‘corto circuito’ e c’e’ la volonta’, da ambedue le parti, che tali fatti si ripetano”. (AGI)
 
Esiste un documento ufficiale dove sono elencate le ragioni per le quali scioperate?

Premesso che non lavoro in AZ continuo a dire che non si tratta di sciopero bensì di assemblea durante l'orario di lavoro,prevista dallo statuto dei lavoratori.Solo dopo l'indagine conoscitiva si saprà se ci sono stati abusi.Se c'è stata mancata assistenza da parte della compagnia ecc...
 
Premesso che non lavoro in AZ continuo a dire che non si tratta di sciopero bensì di assemblea durante l'orario di lavoro,prevista dallo statuto dei lavoratori.Solo dopo l'indagine conoscitiva si saprà se ci sono stati abusi.Se c'è stata mancata assistenza da parte della compagnia ecc...

L'assemblea è considerata legalmente al pari dello sciopero e come quest'ultimo deve essere comunicata. Non si può invocare lo statuto dei lavoratori come "diritto" se non lo si rispetta. E' paradossale.
 
Premesso che non lavoro in AZ continuo a dire che non si tratta di sciopero bensì di assemblea durante l'orario di lavoro,prevista dallo statuto dei lavoratori.Solo dopo l'indagine conoscitiva si saprà se ci sono stati abusi.Se c'è stata mancata assistenza da parte della compagnia ecc...

Oh... il punto è proprio questo. Come sempre si fa gran confusione sull'accaduto.
La verità è che è stata indetta un'assemblea sindacale, ex lege 300, dalle 15 alle 17.
Come previsto dalla legge l'assemblea è stata prorogata sino alle 19.30, orario in cui è stata sciolta l'assemblea, il tempo di spostarsi fisicamente dal luogo dell'assemblea all'aerostazione e intorno alle 20 il personale è rientrato in servizio (tranne alcune eccezioni ma un numero assolutamente esiguo!). Il problema è stato che il personale di alcuni settori ha terminato il proprio turno come previsto, non curandosi della situazione che lasciava (...come si suol dire "si è fatto cadere la penna"!). Ciò, unitamente ad un grossolano errore di valutazione da parte di Alitalia che non ha avuto il coraggio di effettuare cancellazioni preventive di voli perché ha preso (o ha voluto prendere) sottogamba la situazione, ha creato il collasso TOTALE della situazione.
Siamo tornati ad un anno fa, quando lo sciopero bianco di piloti ed A/v poco prima del fallimento, ci portò al collasso totale, con scene da quarto mondo che non sto qui a raccontare.
Il tutto lo dice una persona che ha vissuto quanto accaduto in prima persona: ho partecipato all'assemblea sindacale (la seconda volta in 10 anni di carriera) e che poi ha lavorato dalle 19 alle 06, senza interruzione, nonostante avrei potuto smontare alle 00, come previsto dal mio turno e come fatto dalla maggior parte dei miei colleghi.
 
L'assemblea è considerata legalmente al pari dello sciopero e come quest'ultimo deve essere comunicata. Non si può invocare lo statuto dei lavoratori come "diritto" se non lo si rispetta. E' paradossale.

L'assemblea era stata regolarmente comunicata, come quelle dei due giorni successivi.
Alitalia era perfettamente a conoscenza dell'intenzione dei lavoratori di riunirsi. Se poi non ne abbia dato comunicazione ai passeggeri e abbia preso sottogamba la situazione, forte del fatto che al precedente sciopero avessero aderito in 3...beh... non è colpa dei lavoratori
 
L'assemblea è considerata legalmente al pari dello sciopero e come quest'ultimo deve essere comunicata. Non si può invocare lo statuto dei lavoratori come "diritto" se non lo si rispetta. E' paradossale.

Lo statuto dei lavoratori non è un diritto bensì una legge quindi diritti e doveri.
 
L'assemblea era stata regolarmente comunicata, come quelle dei due giorni successivi.
Alitalia era perfettamente a conoscenza dell'intenzione dei lavoratori di riunirsi. Se poi non ne abbia dato comunicazione ai passeggeri e abbia preso sottogamba la situazione, forte del fatto che al precedente sciopero avessero aderito in 3...beh... non è colpa dei lavoratori

Secondo me l'errore è stato appunto una mancata valutazione della situazione reale di chi lavora.Hanno pensato:li abbiamo piegati,ci temono(in parte è vero)quindi non faranno casino.In questo senso potrebbe esserci una responsabilità Alitalia.
 
Il fatto è che con molta superficialità (per non usare parole peggiori) lo statuto viene indicato solamente come fonti di diritti e non di doveri.
Non si parlava inoltre di uno sciopero? Per quali ragioni dovrebbe essere indetto?
E' vero...però sta di fatto che ci sono anche doveri.
Allora dovrebbe esserci uno sciopero il 25 se non ricordo male del personale navigante di cabina in particolare e le motivazioni al momento non le ricordo...

Filt Cgil, Avia, Anpac, e Ipa incroceranno le braccia mercoledì 25 novembre dalle ore 10 alle 14.00. La manifestazione intende protestare mediante lo strumento dello sciopero contro gli accordi di Palazzo Chigi sugli organici, le retribuzioni, i trasferimenti e le assunzioni del personale in cassa integrazione e a tempo indeterminato.

Si tratta di malessere diffuso per come si sta lavorando.Poi in questi giorni c'è la cessione ramo d'azienda AP che ha creato non pochi malumori rivelando brutte sorprese.
 
giovedì 19 novembre 2009, 07:00
Il sindacato scopre il Sabelli «moralizzatore»

Dopo la giornata rovente di lunedì - durante la quale è stato paralizzato il traffico dell’Alitalia da e per Fiumicino a causa di un’assemblea dei dipendenti di terra degenerata in manifestazione di protesta - sembra essere caduto un tabù: finora la dialettica sindacale all’interno della nuova compagnia era stata tenuta sotto controllo, lunedì invece la cancellazione di oltre 100 voli ha allarmato gli italiani. Ci si chiede: la nuova Alitalia è fatta della stessa pasta di quella vecchia? I dipendenti sono nuovamente in grado di tenere in scacco l’azienda? Finora i tanti scioperi annunciati (uno è annunciato per mercoledì prossimo) sono sempre rientrati o hanno consentito all’azienda di appianare i disagi per i passeggeri. Lunedì no: le cose sono sfuggite di mano. E tutti s’interrogano: ci saranno altri scioperi camuffati da assemblea - com’è avvenuto - o gli animi si tranquillizzeranno? Negli ambienti di Fiumicino si registra una certa fiducia: sulle questioni che hanno avvelenato la giornata di lunedì c’è la convinzione che sarà trovato un accordo. E anche le dichiarazioni sindacali appaiono più distese.
Ieri l’ad Rocco Sabelli ha inviato una relazione al ministro dei Trasporti Matteoli nella quale ha sottolineato come «l’applicazione del nuovo contratto di lavoro è e verrà improntata alla rigorosa osservanza degli impegni sottoscritti con le parti sociali». Al «massimo rispetto per i diritti dei lavoratori» egli accomuna e richiama «i diritti dei passeggeri, che devono essere informati preventivamente, ricevere un servizio dignitoso, ottenere assistenza». Sabelli è molto netto: «Il rispetto di tali diritti rappresenta oggi, per Alitalia, una battaglia di civiltà che è doveroso combattere».
Perché questi toni da «battaglia di civiltà»? La risposta sta nei nodi non sciolti nell’assemblea di lunedì. Quel giorno, il 16 novembre, entrava in vigore, in base agli accordi, il nuovo orario di lavoro per il personale di terra; e, con esso, l’uso del tesserino aziendale per l’accesso in mensa. Su questo - una novità che nemmeno la vecchia Alitalia era mai riuscita a introdurre, un fatto che per Sabelli è di «normalizzazione e moralizzazione» - c’è stata forte resistenza da parte dei lavoratori che finora, non timbrando alcunché, non erano sottoposti ad alcun controllo sui tempi della pausa. Usare il tesserino è un profondo rinnovamento nei rapporti di trasparenza.
A questo fatto, se n’è aggiunto un altro. Lunedì entrava in vigore un aumento dell’orario di lavoro di 12 minuti, e questo era pacifico. L’azienda ha contestualmente accordato ai lavoratori 15 minuti di pausa (extra lavoro, quindi) per raggiungere la mensa; i sindacati l’hanno considerato, con sorpresa, un ulteriore aumento dell’arco di lavoro. Su questo equivoco, forse strumentalizzato, si è alimentata la protesta di lunedì. Ieri si sono appresi nuovi particolari. I lavoratori partecipanti all’assemblea hanno addirittura sfondato la porta d’ingresso agli uffici dell’Alitalia, e per i danni l’azienda ha sporto denuncia - come riferito da Sabelli a Matteoli - all’autorità giudiziaria.
Da un incontro, nella stessa serata di lunedì, tra le parti, è venuta la decisione di sospendere altre assemblee già in programma per martedì e mercoledì. Ma, vista l’incertezza della situazione, il prefetto di Roma ha provveduto ugualmente alla precettazione dei lavoratori. E i 15 minuti da e per la mensa? L’azienda è disponibile a discuterne, il sindacato - pare - anche. Ma col tesserino - sembra dire, implicitamente l’Alitalia - una «battaglia di civiltà» è già stata vinta.
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