Ryanair: stop a nuove basi in Puglia se Enac ci impone di accettare le licenze di pesca come documenti
ROMA – «L'Enac vuole imporci di accettare come documenti di identità per l’imbarco dei passeggeri anche le licenze di pesca. Per noi è un problema di sicurezza, se non vengono ritirate le ordinanze rallenteremo o cancelleremo l'apertura delle nuove basi di Bari e Brindisi», avverte l’ad di Ryanair, Michael O'Leary.
Nuovo terreno di scontro in Italia per il colosso low-cost, che chiede di poter accettare solo passeggeri che presentino all’imbarco il passaporto o la carta di identità. Un problema che si è posto in Puglia, «dove la scorsa settimana sono arrivate le ordinanze dell’Enac per gli aeroporti di Bari e Brindisi», spiega O'Leary. Ma la questione è aperta in tutt'Italia, spiegano dall’Enac: si tratta semplicemente di applicare la legge che prevede la validità di diversi tipi di documenti, anche le licenze, e comunque tutti quelli rilasciati dai ministeri. Il direttore generale dell’Enac ha quindi dato direttive alle direzioni aeroportuali e sono partite le prime ordinanze a livello locale (in Puglia, ma già anche in Sardegna) per imporre le regole italiane sui documenti di identità alle compagnie che non le stanno rispettando.
Ryanair non ci sta. «Oggi abbiamo il check-in via internet per il 100% dei nostri passeggeri ed è quindi ancora più importante avere regole semplici ed efficaci. I nostri dipendenti non possono avere dimestichezza con tanti tipi di documenti, i più vari, perfino le licenze di pesca. Non lo possiamo accettare perchè è un problema di sicurezza dei nostri passeggeri».
http://www.lagazzettadelmezzogiorno...IZIA_01.php?IDCategoria=2699&IDNotizia=285049
ROMA – «L'Enac vuole imporci di accettare come documenti di identità per l’imbarco dei passeggeri anche le licenze di pesca. Per noi è un problema di sicurezza, se non vengono ritirate le ordinanze rallenteremo o cancelleremo l'apertura delle nuove basi di Bari e Brindisi», avverte l’ad di Ryanair, Michael O'Leary.
Nuovo terreno di scontro in Italia per il colosso low-cost, che chiede di poter accettare solo passeggeri che presentino all’imbarco il passaporto o la carta di identità. Un problema che si è posto in Puglia, «dove la scorsa settimana sono arrivate le ordinanze dell’Enac per gli aeroporti di Bari e Brindisi», spiega O'Leary. Ma la questione è aperta in tutt'Italia, spiegano dall’Enac: si tratta semplicemente di applicare la legge che prevede la validità di diversi tipi di documenti, anche le licenze, e comunque tutti quelli rilasciati dai ministeri. Il direttore generale dell’Enac ha quindi dato direttive alle direzioni aeroportuali e sono partite le prime ordinanze a livello locale (in Puglia, ma già anche in Sardegna) per imporre le regole italiane sui documenti di identità alle compagnie che non le stanno rispettando.
Ryanair non ci sta. «Oggi abbiamo il check-in via internet per il 100% dei nostri passeggeri ed è quindi ancora più importante avere regole semplici ed efficaci. I nostri dipendenti non possono avere dimestichezza con tanti tipi di documenti, i più vari, perfino le licenze di pesca. Non lo possiamo accettare perchè è un problema di sicurezza dei nostri passeggeri».
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