Aeroporto di Crotone a rischio fallimento?


ciosbi

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12 Giugno 2009
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Radici, che detiene la maggioranza delle quote dell'aeroporto di Crotone, ha deciso di non ricapitalizzare ed inevitabilmente l'aeroporto va verso il fallimento e la conseguente chiusura. La somma da ricapitalizzare si aggira intorno ai 570000 euro. Fortunatamente pare si siano, finalmente, smossi i personaggi politici di Crotone e gli imprenditori. In particolare la provincia si è impegnata qualche settimana fa affermando che qualora la società di gestione non avesse ricapitalizzato, sarebbe intervenuto l'ente stesso. Dalla regione sono poi arrivati in questi giorni 260000 euro che non so però se possano essere utilizzati per la ricapitalizzazione. Invece il comune di Crotone sembra un corpo estraneo visto che ha contribuito con la grossa cifra di ottomila euro. Confindustria infine si è impegnata, mediante i suoi iscritti, ad entrare nella società aeroportuale. Domani comunque si saprà qualcosa di più concreto a riguardo. E ti ripeto che i voli saranno in vendita, se la vicenda aeroportuale verrà risolta, entro il 15 novembre. Se invece l'aeroporto fallisse i voli onerati non avrebbero più alcuna ragione di esistere.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Oggi era prevista la riunione del consiglio d'amministrazione dell'aeroporto di Crotone con all'ordine del giorno la ricapitalizzazione, non dovesse passare lo scenario sarebbe effettivamente quello della chiusura e della rinuncia da parte di CAI, per i dettagli potete leggere questo articolo dal tono decisamente pessimistico: http://www.ilcrotonese.it/notizia.asp?IDNotizia=16817&IDCategoria=1
Io penso che comunque una soluzione si troverà, quanto ha scritto ciosbi nel suo ultimo post mi sembra incoraggiante. Quello che non capisco è la posizione dell'azionista di riferimento, Miro Radici Finance, che dopo aver investito risorse per avere il 49% di un aeroporto morente sembra volersi disimpegnare a meno di un mese dal rilancio, per un piccolo aeroporto tre voli al giorno di Alitalia direi che sono un signor rilancio! La struttura dei voli poi mi sembra buona: un volo per Roma di primo mattino con rientro a metà mattina, un volo per Milano in tarda mattinata con rientro nel pomeriggio, un volo per Roma nel tardo pomeriggio con rientro in serata. Questo schema permette di lasciare a dormire a Crotone un solo aereo e non due come nella precedente esperienza con AZ, o come prevedeva il bando precedente, che non a caso è andato deserto. I voli da e per CRV servono principalmente utenza locale, soprattutto verso il nord Italia, attraverso FCO sono poi possibili tante altre combinazioni, anche verso la stessa Milano in orari differenti, in estate poi si cercherà di intercettare traffico turistico.
 
Ultime notizie da Crotone. La società di Mino Radici non ha effetuato la ricapitalizzazione necessaria per l'aeroporto di Crotone ma la camera di commercio di crotone tramite i suoi portavoce ha dichiarato che subentrerà nella gestione stessa e provvederà a ricapitalizzare. Il tutto verrà effettuato entro i 60 giorni necessari a non far chiudere l'aeroporto. Quindi, salvo al momento imprevedibili imprevisti, i voli partiranno regolarmente il 7 dicembre e saranno in vendita sul sito Alitalia e nelle agenzie entro un paio di giorni.
Fonte www.cn24.tv
 
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Aeroporto: il S.Anna rischia la chiusura

L’avevamo preannunciato già ai primi di giugno scorso: la società di gestione dell’aeroporto S. Anna, per la mancata ricapitalizzazione del socio privato e per i ritardi dei soci pubblici nel versare quanto avevano promesso di fare, si stava avviando sulla strada della liquidazione, mettendo in pericolo il quasi certo contratto con la Cai-Alitalia che aveva partecipato al bando per l’assegnazione degli oneri di servizio, con un finanziamento di 3,9 milioni di euro nell’arco di due anni.
Oggi la società di gestione si avvia alla messa in liquidazione, il che potrebbe comportare un ripensamento da parte di Cai-Alitalia, ma quel che è peggio potrebbe sollecitare l’intervento dell’Enac per verificare se esistono o meno i requisiti per la gestione, che dovrebbe essere totale.
Un altro default, un’altra perdita dell’unica modalità di trasporto che, come ha riconosciuto anche la Comunità europea, di fatto ha equiparato il territorio a quello delle isole. Dopo un decennio, sia pur segnato da alti e bassi, il pericolo della chiusura definitiva dello scalo aereo è incombente. Eppure, basterebbe un centinaio di migliaia di euro per evitare di fare tabula rasa del lavoro svolto in dieci anni, dopo la ‘ricucitura’ operata nella seconda metà degli anni ’90.
Per tentare un salvataggio, sia pure in extremis, Confindustria Crotone promuove la nascita di una newco, aperta a tutto il mondo imprenditoriale ed agli ordini professionali, alle associazioni di categoria, oltre che ai singoli cittadini di Crotone e provincia per scongiurare la messa in liquidazione e ricreare le condizioni di una ripartenza che restituisca al territorio l’operatività del Sant’Anna. Il tutto non è frutto di velleità, ma un’esigenza avvertita da tutta la popolazione della provincia di Crotone che non può perdere quest’altra ‘eredità’ che aveva visto la luce nella prima metà degli anni ’60, facendo di Crotone il primo aeroporto della Calabria.
Succede, invece, che alla chiamata fatta dalla società di gestione per la ricapitalizzazione della stessa i soci pubblici, ovvero le istituzioni (Comune, Provincia, Camera di Commercio e Regione) sono arrivati in ritardo per scongiurare la messa in liquidazione, impegolati come sono in tutt’altre faccende, mentre l’ex socio privato di maggioranza ‘Miro Radici Finance’, ha dato forfait. Per la ricapitalizzazione occorrono poco più di 500 mila euro, ma per evitare la liquidazione della società ed evitare la perdita delle licenze dell’Enac occorrono circa 120 mila euro.
Confindustria Crotone ha chiamato a raccolta un consistente gruppo di imprenditori associati invitandoli a partecipare alla ricapitalizzazione e impegnandosi a raccogliere un capitale congruo per chiudere la vecchia gestione. Allo stato la Provincia ha impegnato la somma di 220 mila euro, la Regione 116 mila (deliberati ma non versati), la Camera di commercio 37 mila ed il Comune, appena 8.800 euro. Inoltre si attende un contributo straordinario, almeno così è stato annunciato dalla Regione, di 260 mila euro per Crotone e Reggio Calabria.

di Domenico Napolitano
Fonte: Il Crotonese, 6/11/09


CIAO
_goa
 
L'ultimo volo di Romeo Fauci

Nonostante convivesse già da qualche anno con il male che lo aveva aggredito, il suo pensiero, dopo quello della famiglia, era sempre rivolto all’aeroporto. Allo scalo aereo crotonese Romeo Fauci ha dedicato oltre un decennio della sua attività lavorativa, impegnandosi a mantenere aperto il S. Anna, con la presenza dell’Aero Club del quale era stato tra i fondatori e per molti anni presidente. Dopo la chiusura degli anni ’80 che si protrasse per tre lustri, mentre si affacciava l’ipotesi della trasformazione in base aerea per gli F.16 statunitensi, la sua più grande soddisfazione fu quando, nel 1997, riuscì a realizzare il suo sogno con la ripresa dei collegamenti ad opera dell’AirOne.
Eppure non molti anni prima, nell’agosto del 1990, la passione per il volo gli procurò un gravissimo pericolo. Mentre in compagnia di Francesco Capua, presidente dell’Aereo Club di Reggio Calabria, stava volando con l’ultraleggero di quest’ultimo, il velivolo precipitò nello stretto di Messina, di fronte a Cannitello di Reggio Calabria. Mentre il suo compagno di volo perse la vita, Romeo, rimasto sott’acqua per diversi minuti, riuscì a salvarsi sganciando la cintura di sicurezza che lo teneva legato al velivolo.
Quando raccontava quei terribili minuti lo faceva senza enfasi e senza drammi. Così, come negli ultimi anni, ha parlato del suo male con serenità, combattendolo con la volontà oltre che con le cure e stando sempre più vicino alla famiglia che lo ha visto sereno, nonostante l’ineluttabilità della conclusione della sua vicenda terrena.
Alla sua città Romeo Fauci ha dedicato non poca attenzione. Al di là dell’impegno gravoso, ma non sempre gratificante, della gestione dell’aeroporto S. Anna, proprio per il suo impegno con l’Aereo Club è stato chiamato alla presidenza del Coni provinciale, impegnandosi per l’assistenza agli sport minori ed alla realizzazione delle strutture sportive e per la loro gestione. Sport ed aviazione per lui erano un tutt’uno. Avrebbe voluto vedere realizzate le opere di completamento dell’aeroporto, inseguite per tanto tempo e finalmente avviate alla fase di progettazione e cantierizzazione. La sua ultima soddisfazione è stata la ripresa prossima dei collegamenti aerei.
Ha voluto che si sapesse subito che gli oneri di servizio, per i quali si era speso tantissimo, erano stati assegnati alla Cai-Alitalia e si rammaricava che, mentre diversi tasselli del suo lavoro erano andati in porto, sulla società di gestione incombeva la minaccia della liquidazione. Il che avrebbe vanificato tanti anni di lavoro.
Oggi si saprà se questa sciagurata ipotesi sarà scongiurata. È quello che lui desiderava. Ed è ciò che quanti possono e debbono intervenire dovrebbero cercare di fare nel ricordo di un uomo che ha dato tanto alla sua città.

Fonte: Il Crotonese, 10/11/09

CIAO
_goa
 
L'ultimo volo di Romeo Fauci

Nonostante convivesse già da qualche anno con il male che lo aveva aggredito, il suo pensiero, dopo quello della famiglia, era sempre rivolto all’aeroporto. Allo scalo aereo crotonese Romeo Fauci ha dedicato oltre un decennio della sua attività lavorativa, impegnandosi a mantenere aperto il S. Anna, con la presenza dell’Aero Club del quale era stato tra i fondatori e per molti anni presidente. Dopo la chiusura degli anni ’80 che si protrasse per tre lustri, mentre si affacciava l’ipotesi della trasformazione in base aerea per gli F.16 statunitensi, la sua più grande soddisfazione fu quando, nel 1997, riuscì a realizzare il suo sogno con la ripresa dei collegamenti ad opera dell’AirOne.
Eppure non molti anni prima, nell’agosto del 1990, la passione per il volo gli procurò un gravissimo pericolo. Mentre in compagnia di Francesco Capua, presidente dell’Aereo Club di Reggio Calabria, stava volando con l’ultraleggero di quest’ultimo, il velivolo precipitò nello stretto di Messina, di fronte a Cannitello di Reggio Calabria. Mentre il suo compagno di volo perse la vita, Romeo, rimasto sott’acqua per diversi minuti, riuscì a salvarsi sganciando la cintura di sicurezza che lo teneva legato al velivolo.
Quando raccontava quei terribili minuti lo faceva senza enfasi e senza drammi. Così, come negli ultimi anni, ha parlato del suo male con serenità, combattendolo con la volontà oltre che con le cure e stando sempre più vicino alla famiglia che lo ha visto sereno, nonostante l’ineluttabilità della conclusione della sua vicenda terrena.
Alla sua città Romeo Fauci ha dedicato non poca attenzione. Al di là dell’impegno gravoso, ma non sempre gratificante, della gestione dell’aeroporto S. Anna, proprio per il suo impegno con l’Aereo Club è stato chiamato alla presidenza del Coni provinciale, impegnandosi per l’assistenza agli sport minori ed alla realizzazione delle strutture sportive e per la loro gestione. Sport ed aviazione per lui erano un tutt’uno. Avrebbe voluto vedere realizzate le opere di completamento dell’aeroporto, inseguite per tanto tempo e finalmente avviate alla fase di progettazione e cantierizzazione. La sua ultima soddisfazione è stata la ripresa prossima dei collegamenti aerei.
Ha voluto che si sapesse subito che gli oneri di servizio, per i quali si era speso tantissimo, erano stati assegnati alla Cai-Alitalia e si rammaricava che, mentre diversi tasselli del suo lavoro erano andati in porto, sulla società di gestione incombeva la minaccia della liquidazione. Il che avrebbe vanificato tanti anni di lavoro.
Oggi si saprà se questa sciagurata ipotesi sarà scongiurata. È quello che lui desiderava. Ed è ciò che quanti possono e debbono intervenire dovrebbero cercare di fare nel ricordo di un uomo che ha dato tanto alla sua città.

Fonte: Il Crotonese, 10/11/09

CIAO
_goa

Goa grazie per aver postato questo ricordo di un grande uomo, non l'ho fatto io perchè non avrei voluto essere fuori tema. Lo conoscevo personalmente e conosco molto bene i figli, sono stato a scuola con uno di loro. Era veramente una persona stupenda, per bene, onesta, era un GRANDE. Quando parlavi con lui dell'aeroporto vedevi i suoi occhi brillare di una passione fuori dal comune. E' stato grazie a lui che nel 96 l'aeroporto di crotone ha ripreso ad avere voli regolari. Finchè ne ha avuto le forze ha gestito personalmente l'aeroporto sempre nell'interesse della collettività e se vai a Crotone non troverai nessuno che possa parlare male di lui. Un uomo con tanta passione per il volo e per lo sport. Spero proprio che il suo sogno continui ad essere realtà anche in futuro. Romeo Fauci era e sarà per sempre l'aeroporto di Crotone. Mi piacerebbe tanto che si possa dare all'aeroporto il nome di questa splendida persona ma anche se così non dovesse essere il suo ricordo resterà immortale nelle menti di tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Un grande uomo ci ha lasciato.
Ciao Romeo, buon volo!
 
Mi associo al ricordo di quest'uomo squisito, che avevo conosciuto in occasione del collegamento inaugurale di Airbee..
ora può dedicarsi alla sua passione, a volare, senza più limiti..
pregherei gli amministratori di modificare il titolo della discussione e rendergli un doveroso omaggio
 
Mi associo al ricordo di quest'uomo squisito, che avevo conosciuto in occasione del collegamento inaugurale di Airbee..
ora può dedicarsi alla sua passione, a volare, senza più limiti..
pregherei gli amministratori di modificare il titolo della discussione e rendergli un doveroso omaggio

Sono d'accordo con te di cambiare il titolo, io non posso farlo perchè la nuova discussione non l'ho aperta io ma è stato spostato un mio post in questa nuova discussione dagli amministratori visto che ero finito con l'andare in OT....
 
Mi associo e sottoscrivo con convinzione. Intitolare l'aeroporto a Romeo Fauci sarebbe un gesto davvero nobile. A Natale molti emigrati transiteranno dall'aeroporto crotonese (me compreso), forse sarebbe quello il posto ed il momento giusto per avviare la sottoscrizione di una petizione in tal senso. Chi ha contatti in aeroporto potrebbe provare ad organizzare la cosa.
Di seguito riporto il ricordo di Romeo Fauci apparso sulla Gazzetta del Sud di martedì 10 novembre a firma di Virgilio Squillace, particolarmente suggestivo il titolo dell'articolo.

Si è spento a 56 anni il dirigente della società aeroportuale S. Anna Spa e vicepresidente regionale del Coni

Fauci, che ha ridato le ali a una città che non sa più volare

La croce d'oro al merito sportivo, massima onorificenza del Coni, gli era stata conferita nelle scorse settimane. Per lui, giovedi scorso durante una cerimonia a Cosenza, l'hanno ritirata i figli dalle mani del presidente nazionale Gianni Petrucci. Le condizioni di salute di Romeo Fauci, provato dalla malattia, si erano infatti aggravate: non era in condizione di recarsi di persona a Cosenza. Gli avrebbe fatto piacere ritrovarsi con tanti cari amici, perché il Coni era il suo mondo.
Da commissario per la provincia di Crotone appena istituita, era stato eletto primo presidente provinciale del Coni nel 1997, ed in seguito vicepresidente vicario regionale nel 2008.
Romeo Fauci si è spento ieri all'età di 56 anni; muovendo dalla camera ardente allestita nel Palazzetto dello sport, i funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella Basilica Cattedrale.
Amava lo sport, la sua passione era il volo. È diventato un impegno, un lavoro, una ragione di vita. Romeo Fauci, con l'Aeroclub di Crotone ha mantenuto accesa la speranza della riapertura dell'aeroporto S. Anna dopo la chiusura nel 1980.
È riuscito a coinvolgere verso quell'obiettivo istituzioni, uomini politici, sindacati: fino alla riapertura dell'aeroporto S. Anna ai voli civili di linea nel 1997.
Da allora, come amministratore delegato della società di gestione S. Anna Spa, si è speso più di chiunque altro nella costruzione di un aeroporto nuovo, moderno ed attrezzato, senza stancarsi delle difficoltà quotidianamente incontrate.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: riuscendo a mobilitare tutte le fonti di spesa possibili, è stata costruita una nuova aerostazione, un nuovo piazzale aeromobili, una nuova torre di controllo (sarà installato il sistema "Ils" e sarà completato l'allungamento della pista). Quello che manca all'aeroporto è anch'esso sotto gli occhi di tutti: è un entroterra che ci creda davvero, ed abbia la volontà politica di farne un'infrastruttura e un servizio per tutti: come l'acqua, la luce. E questo, da solo, Romeo Fauci non poteva farlo.
Ma lo sapeva bene. Ce l'ha ripetuto appena qualche giorno fa quando, instancabile benché provato dalla malattia, ci ha spiegato ancora una volta: «Scrivilo, ricordalo che l'aeroporto non è di nessuno: è del popolo di Crotone, è della città, dei cittadini». (v. s. gazzettadelsud.it 10/11/2009)
 
Mi associo e sottoscrivo con convinzione. Intitolare l'aeroporto a Romeo Fauci sarebbe un gesto davvero nobile. A Natale molti emigrati transiteranno dall'aeroporto crotonese (me compreso), forse sarebbe quello il posto ed il momento giusto per avviare la sottoscrizione di una petizione in tal senso. Chi ha contatti in aeroporto potrebbe provare ad organizzare la cosa.
Di seguito riporto il ricordo di Romeo Fauci apparso sulla Gazzetta del Sud di martedì 10 novembre a firma di Virgilio Squillace, particolarmente suggestivo il titolo dell'articolo.

Si è spento a 56 anni il dirigente della società aeroportuale S. Anna Spa e vicepresidente regionale del Coni

Fauci, che ha ridato le ali a una città che non sa più volare

La croce d'oro al merito sportivo, massima onorificenza del Coni, gli era stata conferita nelle scorse settimane. Per lui, giovedi scorso durante una cerimonia a Cosenza, l'hanno ritirata i figli dalle mani del presidente nazionale Gianni Petrucci. Le condizioni di salute di Romeo Fauci, provato dalla malattia, si erano infatti aggravate: non era in condizione di recarsi di persona a Cosenza. Gli avrebbe fatto piacere ritrovarsi con tanti cari amici, perché il Coni era il suo mondo.
Da commissario per la provincia di Crotone appena istituita, era stato eletto primo presidente provinciale del Coni nel 1997, ed in seguito vicepresidente vicario regionale nel 2008.
Romeo Fauci si è spento ieri all'età di 56 anni; muovendo dalla camera ardente allestita nel Palazzetto dello sport, i funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella Basilica Cattedrale.
Amava lo sport, la sua passione era il volo. È diventato un impegno, un lavoro, una ragione di vita. Romeo Fauci, con l'Aeroclub di Crotone ha mantenuto accesa la speranza della riapertura dell'aeroporto S. Anna dopo la chiusura nel 1980.
È riuscito a coinvolgere verso quell'obiettivo istituzioni, uomini politici, sindacati: fino alla riapertura dell'aeroporto S. Anna ai voli civili di linea nel 1997.
Da allora, come amministratore delegato della società di gestione S. Anna Spa, si è speso più di chiunque altro nella costruzione di un aeroporto nuovo, moderno ed attrezzato, senza stancarsi delle difficoltà quotidianamente incontrate.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: riuscendo a mobilitare tutte le fonti di spesa possibili, è stata costruita una nuova aerostazione, un nuovo piazzale aeromobili, una nuova torre di controllo (sarà installato il sistema "Ils" e sarà completato l'allungamento della pista). Quello che manca all'aeroporto è anch'esso sotto gli occhi di tutti: è un entroterra che ci creda davvero, ed abbia la volontà politica di farne un'infrastruttura e un servizio per tutti: come l'acqua, la luce. E questo, da solo, Romeo Fauci non poteva farlo.
Ma lo sapeva bene. Ce l'ha ripetuto appena qualche giorno fa quando, instancabile benché provato dalla malattia, ci ha spiegato ancora una volta: «Scrivilo, ricordalo che l'aeroporto non è di nessuno: è del popolo di Crotone, è della città, dei cittadini». (v. s. gazzettadelsud.it 10/11/2009)

Guarda abbiamo già cominciato a muoverci per dare il suo nome all'aeroporto, su facebook è nato un gruppo al proposito, però pare sia molto difficile, pare che ENAC abbia già dato un parere negativo.....è stato proposto dalla stessa di dare il suo nome alla via che passa davanti all'aerostazione visto che ancora manca la toponomastica alle strade dell'aeroporto, ma sicuramente non può bastare. Stasera chiederò agli amici che stanno giù all'aeroporto se è possibile mettere un book dove chiunque transiti dall'aeroporto e ha a cuore la questione possa firmare.