Thread Fiumicino & Ciampino


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
22/09/2009 - 13.48
AEROPORTO CIAMPINO: ZARATTI, DICHIARAZIONI ALEMANNO SCONCERTANTI

(IRIS) - ROMA, 22 SET - “Le dichiarazioni del sindaco Alemanno sull’Aeroporto di Ciampino sono sconcertanti. Quando è in gioco la salute dei cittadini da un sindaco della Capitale ci si attenderebbe un altro livello di attenzione”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente della Regione Lazio.

“Alemanno parla di regole - dice Zaratti - facendo finta di non sapere che proprio la trasgressione delle regole nazionali e comunitarie sul controllo del rumore aeroportuale ha prodotto in questi anni nel quadrante sud di Roma l’esposizione di migliaia di cittadini di Ciampino, Marino e anche di Roma a livelli di inquinamento acustico insostenibile”.

“La campagna di monitoraggio eseguita per un anno dal Centro regionale Cristal dell’Arpa Lazio - prosegue Zaratti - ha posto in evidenza come l’attuale volume di traffico aereo raggiunto al Pastine sia inammissibile rispetto alla densità abitativa in quell’area”.

“Volare low cost in tutta Europa significa atterrare a non meno di un’ora di distanza dalle principali capitali: Beauvais è a 80 chilometri a nord di Parigi, Stansted a 64 chilometri da Londra, Weeze a 83 chilometri da Dusseldorlf - conclude Zaratti - Nessuno di questi scali è costruito in mezzo al mare. Nonostante ciò questa tipologia di trasporto non perde i suoi vantaggi e continua ad essere apprezzata dal mercato. Anche per Roma deve essere la stessa cosa”.
 
Sulla questione Ciampino, è solamente buon senso quanto ha detto Alemanno.
Sul nulla di Malpensa, consiglio l'utilizzo di Google Maps per vedere il "nulla" circostante (dubito si riferisse alle infrastrutture).
 
COMUNICATO STAMPA
del 22 aprile 2009

L’Avv. Daniele Felici, Presidente della Promoting Project Corporation – TPAR (Terzo Polo aeroportuale di Roma), gruppo imprenditoriale che dal 2007 promuove l’apertura al traffico civile/commerciale dell’aeroporto militare di Guidonia “Alfredo Barbieri”, intende esprimere soddisfazione nell’apprendere che è stata presentata una mozione al Presidente della Provincia di Roma con la quale si chiede l’istituzione di un’equipe-commissione di studio per analizzare e progettare il recupero, la valorizzazione ed il rilancio funzionale della struttura aeroportuale.
L’auspicio non solo è il pieno accoglimento di tale mozione ma anche l’accoglimento della proposta della TPAR di far parte integrante della commissione che sarà costituita sia come entità in grado di dare un prezioso contributo allo studio che sarà realizzato sotto il profilo tecnico-economico-finanziario – ambito nel quale ormai da tempo è al lavoro – sia come portatrice dell’ormai diffuso consenso della popolazione locale al progetto Guidonia aeroporto civile.
A tal proposito si può anticipare che la TPAR a mezzo di un team di professionisti sta mettendo a punto un elaborato riguardante lo studio di pre-fattibilità economico-finanziaria del progetto.
In tale ottica di collaborazione la TPAR suggerisce l’avvio di un costruttivo rapporto sinergico con il raggruppamento societario (One Works – Nomisma – Kpmg Advisory) a cui recentemente è stata affidata - da parte dell’Enac su iniziativa del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti - l’elaborazione di un studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale italiana che potrà diventare la base per la redazione del piano nazionale degli aeroporti italiani nel quale ben si integra il progetto per l’aeroporto di Guidonia quale nuovo polo aeroportuale della capitale.
Il Presidente della TPAR è altresì lieto di apprendere dell’interesse mostrato dalla Cargest, società di gestione del CAR - Centro Agroalimentare di Roma, e da taluni imprenditori operanti nel CAR all’ipotesi di aprire l’aeroporto di Guidonia al traffico aereo commerciale attesa la sua posizione nell’area mediterranea ed europea estremamente strategica e quindi la possibilità di ricevere, vista la vicinanza con il CAR, i prodotti alimentari più redditizi tra quelli più freschi nelle migliori condizioni organolettiche.
E’ certo – conclude il Presidente della TPAR – che tutto quanto si sta sempre più muovendo intorno al progetto di apertura al traffico civile dell’aeroporto di Guidonia è la dimostrazione che la struttura aeroportuale dovrà necessariamente riacquistare – ed è solo questione di tempo - una sua moderna funzionalità socio-economica propria della sua originaria vocazione che sia strumentale all’aspettativa primaria di innalzamento del benessere della collettività.

25 ottobre 08

In occasione della cena d’apertura dell’anno sociale organizzata dalla U.C.I.D., Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti - Gruppo Regionale del Lazio – tenutasi martedì 15 ottobre 2008 nella splendida cornice del Palazzo Apostolico Lateranense in Roma - tra i molti ospiti illustri il Sindaco di Roma On. Gianni Alemanno il quale ha illustrato il progetto “Roma città che cambia. Le infrastrutture come strumento di sviluppo”.
L’On. Alemanno ha esposto con grande capacità di sintesi ed efficacia comunicativa numerosi progetti tra i quali, prioritario, quello relativo al potenziamento del sistema aeroportuale romano determinato dalla crescente domanda di trasporto aereo anche in relazione alla prevista realizzazione del parco giochi tematico sulla romanità - nello stile Eurodisney di Parigi - che contribuirà al rilevante aumento del flusso turistico nella Capitale e nelle località limitrofe....
 
L’On. Alemanno ha esposto con grande capacità di sintesi ed efficacia comunicativa numerosi progetti tra i quali, prioritario, quello relativo al potenziamento del sistema aeroportuale romano determinato dalla crescente domanda di trasporto aereo anche in relazione alla prevista realizzazione del parco giochi tematico sulla romanità - nello stile Eurodisney di Parigi - che contribuirà al rilevante aumento del flusso turistico nella Capitale e nelle località limitrofe....
Questa chicca di Alemanno me l'ero persa...un genio direi!!!
 
Aeroporti, Alemanno: spostare Ciampino
a Viterbo? Si rischia un'altra Malpensa
Il sindaco perplesso sulla chiusura del Pastine. Reagisce
il sindaco e la Regione dice: sul terzo scalo decisione presa


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=74145&sez=HOME_ROMA&ssez=REGIONE

ROMA (22 settembre) - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha detto oggi che un aeroporto low cost a Viterbo «è un progetto regionale» sul quale «io sono in po' scettico, non vorrei riproporre l'esperienza di Malpensa, con la costruzione di un aeroporto dove non c'è nulla». Alemanno, parlando a Radio ti ricordi, ha aggiunto: «Vediamo come vanno elezioni e poi facciamo una scelta definitiva».

A primavera il voto regionale. Alemanno non lo dice apertamente, ma riferendosi alla prossima consultazione elettorale, pensa alle regionali della prossima primavera perché se ci fosse un cambio di amministrazione nella Regione Lazio (l'attuale presidente Piero Marrazzo ha già indicato in Viterbo lo scalo alternativo a Ciampino) ci potrebbe essere anche un cambio nei progetti.

Marrazzo ad Alemanno: parli con Berlusconi. «In questo momento noi agiamo in stretto accordo con il governo Berlusconi e con il ministro Matteoli. Abbiamo due obiettivi: la delocalizzazione di Ciampino e Viterbo. Se il sindaco Alemanno ha delle perplessità credo che il miglior confronto sia con Berlusconi e Matteoli», ha detto il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo.

L'Adoc con Alemanno, scetticismo condivisibile. L'Adoc «condivide lo scetticismo del Sindaco di Roma Alemanno sulla creazione dell'aeroporto di Viterbo, c'è il rischio che diventi un nuovo Malpensa». «No al terzo aeroporto nel Lazio, ma rendere più efficienti Fiumicino e Ciampino - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - Condividiamo lo scetticismo di Alemanno sulla nascita dell'aeroporto di Viterbo, diventerebbe una cattedrale nel deserto, visto che sono completamente insufficienti le infrastrutture di raccordo, sia su ferro che su strada. Con il rischio di pesanti ricadute economiche per il turismo romano. Occorre invece puntare l'attenzione sui due scali esistenti, per cui è urgente apporre delle migliorie».

Parroncini: Viterbo va bene. «In merito al sistema aeroportuale del Lazio, questa amministrazione ha delineato un piano ben preciso, e ha assunto decisioni che, non solo sono state già deliberate, ma che sono in piena fase di attuazione e sulle quali stanno lavorando sia il Governo nazionale sia Aeroporti di Roma». Lo dichiara in una nota Giuseppe Parroncini (Pd), assessore agli Aeroporti della Regione Lazio.

Rocca: perplessità Alemanno sono giuste. «Le perplessità avanzate dal sindaco Alemanno hanno la loro legittimità, poiché nell'impegnare nuovi fondi nella costruzione dell'aeroporto di Viterbo dobbiamo evitare che si ripeta l'esperienza di Malpensa. Il richiamo a valutare tutti gli aspetti di questa questione sono più che fondati. Per ciò che riguarda lo scalo di Ciampino, è bene valutare in tempi brevi non per la sua chiusura, ma per un ritorno alla vocazione originale che è quella di accogliere solo voli di Stato, poiché negli ultimi cinque anni, con l'avvento delle compagnie low cost, le movimentazioni sono aumentate di quasi il trecento per cento rispetto ai 60 voli giornalieri del passato».

A proposito dei problemi dell'aeroporto Pastine di Ciampino, Alemanno ha aggiunto: «Se abbiamo bisogno di un aeroporto dobbiamo avere delle regole che impediscano la costruzione di case vicino alle piste» ma una soluzione bisogna trovarla perché «non possiamo costruire aeroporti in mezzo al mare».

Il sindaco di Ciampino: dichiarazioni inaudite: «Ho letto con stupore le dichiarazioni del sindaco di Roma secondo il quale il disagio è circoscritto a duemila persone, dichiarando anche di voler capire meglio la situazione prima di mettere in difficoltà l'economia cittadina. È evidente che Alemanno non sa proprio di cosa sta parlando, e visto il suo ruolo ritengo molto gravi le sue affermazioni», replica in una nota, il sindaco di Ciampino, Walter Enrico Perandini.

Su Ciampino questione ambientale. «Ricordando ad Alemanno che lo scalo è per i 2/3 nel territorio di Roma e per 1/3 in quello di Ciampino, il sindaco di Roma dimentica che lo scorso 27 marzo, il sottoscritto, insieme al sindaco di Marino ed alla Regione Lazio, gli ha inviato una copia del monitoraggio dell'inquinamento acustico prodotto dall'attività aeroportuale, nel quale Arpa Lazio ha certificato l'esposizione di oltre 14.000 cittadini (e non 2.000) residenti nei Comuni di Roma, Ciampino e Marino ad un rischio per la salute. Lo stesso studio (Cristal) ha evidenziato come la capacità massima dello scalo sia di 60 movimenti aerei giornalieri, a fronte dei 162 attuali. Non solo Alemanno ha ignorato quel rapporto, senza mai prendere posizione al fianco dei Comuni che chiedono l'immediato ripristino dei volumi di traffico adeguati, ma si permette anche si fare allusioni sulle case costruite troppo vicino allo scalo, ed al disagio che i cittadini sapevano di avere al momento dell'acquisto. Anche qui la realtà è ben diversa. Quei cittadini e quelle case hanno convissuto per circa un secolo con lo scalo senza alcun problema, finché non si sa bene chi dal 2000 ad oggi ha permesso di aumentare del 600% i voli sullo scalo senza un opportuna quanto obbligatoria Valutazione di Impatto Ambientale che ne stabilisse la reale capacità. È evidente che per Alemanno il bene primario da tutelare è l'economia aeroportuale, mentre per la nostra amministrazione comunale è la tutela della salute dei cittadini».

Presidente provincia Viterbo: decisione già presa. Pronta anche la reazione di Alessandro Mazzoli, presidente della provincia di Viterbo: «La scelta di Viterbo come sede di uno scalo aeroportuale low cost è stata fatta dal Governo Prodi nel novembre del 2007 e confermata dall'attuale Governo Berlusconi. Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sono preoccupanti perché rischiano di bloccare una decisione già presa, a cui ha fatto seguito l'avvio di un iter che vede coinvolti rappresentanti delle istituzioni di ogni livello. Voglio inoltre ribadire che per la realizzazione di un aeroporto low cost, in vista del ridimensionamento di Ciampino, non esistono alternative a Viterbo. A questo punto, ritengo indispensabile una presa di posizione ufficiale da parte del Governo che sgombri il campo da ogni dubbio o scetticismo».
 
Dopo i ciampinesi, anche i viterbesi cominciano a lamentarsi...e l'apt ancora non c'è!
Articolo di giornale tratto dal "Nuovo Corriere Viterbese" di lunedì 28 settembre 2009, foto fatto con cellulare.

corrierevt.jpg
 
Ultima modifica:
...pista a 3000, 200 voli e finestre chiuse.

E bocche chiuse ! :D Degli abitanti ! Poi fanno inquinamento loro con le moto e i suv odiosi ! E più rumore con gli schiamazzi e i cani ! :diavoletto:
Ma guardate una pò questa foto ! Si sono proprio addossati apposta alla pista ! E dall'altra parte un enorme spazio libero ! Quando fanno degli aeroporti dovrebbero mettere tipo una zona rossa di un chilometro dalla rencinzione dove ci deve essere solo prato ! :D
Ecco la foto !
http://www.jetphotos.net/viewphoto.php?id=6676683
 
Ciampino: in arrivo un'altra colata di cemento


L'intervento di Sergio Pede, del movimento politico "Il Centro"

«Dove passa questa Amministrazione comunale cresce il cemento armato»





(Ciampino - Politica) - «Sugli 11 chilometri quadrati di territorio, la città di Ciampino ha circa 4mila abitanti per chilometro, densità fra le più alte d'Europa. Basterebbe solo questo dato per rendere l'idea di una città super affollata, con pochi servizi, viabilità insufficiente, verde pubblico minimo e quello privato ridotto al lumicino. Nel 2006 con la variate al Prg – scrive Sergio Pede, del movimento politico "Il Centro" – sono stati previsti insediamenti per oltre 7mila abitanti, di cui una parte in edilizia economico e popolare (167). Dopo un decennio di promesse (non mantenute) nei mesi scorsi è stato pubblicato il bando per l'assegnazione delle aree della 167 appunto, giudicato illegittimo dal Tar per un ricorso dell'Acer, l'Associazione dei costruttori romani, che non avevano potuto fare la richiesta. Riconosciuto l'errore, e senza aspettare Dicembre per conoscere le motivazioni, il Comune di Ciampino sta pensando di risolvere il problema nel modo più sconcertante. Non rifacendo il bando in base alle legittime aspettative di Cooperative, Imprese, e diciamo noi di Consorzi già assegnatari di fondi regionali, bensì aumentando la cubatura dall'attuale 40%, fino al 70%, riservandola soltanto alle Imprese. Incrementando cioè questa città di ulteriori 1500 abitanti. Che qualcuno sia stia sfregando le mani, perché ci saranno nuovi progetti da fare, è comprensibile. Che questa città diventi come Hong Kong o Il Cairo è meno comprensibile, in quanto già adesso le condizioni di vita sono al limite del collasso. Figurarsi con altri 10mila abitanti».

«La circolazione in alcune ore della giornata è difficilissima, i parcheggi sono ormai introvabili. Le attività commerciali sono in "agonia" sia per il proliferare dei centri commerciali, ma anche perché a Ciampino non viene più nessuno per le difficoltà anzidette. Basta soltanto inveire contro la Ryanair, per difendere quel che rimane della vivibilità di questa città? Basta chiedere la chiusura dell'aeroporto, che invece se ben utilizzato, e reso compatibile con la città, potrebbe essere una risorsa per l'economia? Questo Sindaco e questa maggioranza di sinistra, vogliono invece passare alla storia come Attila. Soltanto che dove passava Attila non cresceva più nulla, dove passa questa Amministrazione comunale cresce il cemento armato. Ormai non è più questione di schieramenti politici, anche perché la differenza fra destra e sinistra a Ciampino francamente non si nota. Credo invece sia arrivato il momento – conclude la nota – per chi fino ad ora non si è voluto "sporcare le mani" con la politica, lo faccia, per il proprio bene e quello della collettività. Far finta che nulla stia succedendo, sperando che altri facciano qualcosa non è più possibile. Questo paese non può finire con questo Sindaco e questa politica. Dare alla città una speranza è un dovere ed è ancora possibile».



fonte: CastelliNews
 
quesito OT

Qualcuno sa se all'aeroporto di Ciampino sono state montate le sbarre su via mameli, proprio davanti la caserma dei carabinieri?
 
Ma guardate una pò questa foto ! Si sono proprio addossati apposta alla pista ! E dall'altra parte un enorme spazio libero !
http://www.jetphotos.net/viewphoto.php?id=6676683

Sono campi coltivati, anche quelli servono.
Il problema e' stata l'espansione indiscriminata senza il rispetto o in assenza totale di piani regolatori. Direi che e' un problema generale italico. Il fatto che a Ciampino ci sia l'aeroporto lo rende solamente piu' palese.
 
Sul Sole di oggi un articolo parlava di un probabile aumento di capitale di AdR (fino a 500 mln di euro) in modo di poter finalmente effettuare gli investimenti necessari. Poi c'è stata una smentita da parte di Gemina.

La notizia ripresa dal web:

AdR: pronta all'aumento, fino a 500 mln (Sole 24 Ore)
ROMA (MF-DJ)--Il nuovo piano di rilancio che Aeroporti di Roma presentera' domani dovra' passare attraverso un consistente aumento di capitale. L'ordine di grandezza e' di qualche centinaio di milioni di euro, a regime circa 500 mln.
Lo scrive il "Sole 24 Ore" precisando che l'aumento e' ancora in via di definizione, quel che e' certo e' che gli azionisti della holding di controllo Gemina dovranno mettere mano al portafoglio gia' dal prossimo anno.
Il socio di riferimento Benetton e' pronto a fare la sua parte a patto che anche il Governo mantenga l'impegno di consentire da subito gli adeguamenti tariffari aeroportuali.
Il piano da 3,6 mld di investimenti in 10 anni non potra' essere iniziato se non si realizzano due condizioni: l'adeguamento delle tariffe (con ricavi per 50 mln l'anno) e la riduzione del debito, grazie all'aumento di capitale appunto.

3,6 miliardi di investimenti per AdR-Aeroporti di Roma
Roma, Italia - Pronto il programma che verrà presentato domani
(WAPA) - Sarà presentato domani il nuovo programma di sviluppo di AdR-Aeroporti di Roma per i prossimi 10 anni. Il piano, come anticipato oggi da "Il Sole 24 ore", prevede un investimento complessivo di 3,6 miliardi di Euro nel periodo, ed un aumento di capitale intorno ai 500 milioni di Euro, che gli azionisti (primo fra tutti Benetton) sarebbero disposti a sottoscrivere. Ad un patto però, che il Governo rispetti gli accordi sugli adeguamenti tariffari, oltre a ridurre il debito della società che attualmente ammonta a 1,3 miliardi di Euro.
Grazie all'aumento delle tariffe nell'ordine di 3 Euro a passeggero, AdR potrebbe incassare circa 50 milioni in più ogni anno, soldi che dovrebbero essere spesi in investimenti sullo scalo, pena la restituzione degli stessi. I principali progetti di ampliamento dell "Leonardo da Vinci" sono il Molo C, il nuovo nastro trasportatore, la costruzione della quarta pista e del nuovo terminal, per portare Fiumicino a gestire fino a 60 milioni all'anno .
Il giornale infine scrive che alcuni dei soci, come i gruppi Toti e Ligresti, potrebbero chiamarsi fuori, mentre l'aeroporto di Singapore-Changi sarebbe alla porta per entrare nel capitale della società. (Avionews)

GEMINA: CDA NON HA ALL'ESAME AUMENTO CAPITALE
(ASCA) - Roma, 13 ott - Il cda di Gemina ''non ha esaminato e non ha all'esame alcuna operazione sul capitale''. E' quanto precisa la stessa Gemina in un comunicato in riferimento a notizie di stampa pubblicate dal Sole 24Ore secondo le quali per il rilancio di ADR e' necessaria una ricapitalizzazione di alcune centinaia di milioni.
 
ancora con questo nastro trasportatore... e' da anni che dicono che entro la fine dell'anno sara' attivo il nuovo BHS.
Ridicoli.
 

Nessun vantaggio per il Lazio




Gli aeroporti di Viterbo e Frosinone? Un pretesto per tutelare certi interessi



Il business aeroportuale è molto complicato e molto spesso i politici compiono degli errori nell’analisi delle problematiche in questo settore. Questo è certamente il caso di del Lazio. Le ultime dichiarazioni del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, fanno presagire la costruzione di due nuovi scali nella regione laziale, Viterbo, già in programma da alcuni anni e Frosinone.

Certo la concorrenza in tema aeroportuale sarebbe necessaria e la numerosità degli aeroporti non è un problema. Infatti gli scali sono in una situazione monopolistica per motivi naturali avendo una catchment area difficilmente sovrapponibile. Per questo motivo i gestori degli aeroporti continuano da anni a macinare utili molto importanti, mentre le compagnie aeree continuano a chiudere i bilanci in rosso.

Avere più aeroporti significa avere più concorrenza e dunque più concorrenza significa eliminare quelle storture che oggi rendono il settore aereo estremamente fragile. È dunque una buona idea quella di moltiplicare gli scali nella Regione Lazio?

Bisogna fare una premessa prima di rispondere a questa domanda. Ad inizio dell’avventura imprenditoriale di Alitalia, durante lo scorso inverno, fu proprio il Presidente della Regione Lazio ad affermare di volere chiudere lo scalo di Roma Ciampino al fine di aiutare Alitalia. Infatti il secondo scalo romano, utilizzato dalle compagnie low cost, è molto vicino al centro città e il suo utilizzo da parte di questi operatori permette una concorrenza molto forte ai vettori che utilizzano lo scalo di Fiumicino.

La creazione del nuovo scalo di Viterbo, scelto da diverse parti del centro-sinistra, servirebbe a sviluppare il territorio del nord del Lazio e molto più probabilmente a soddisfare gli appetiti dei politici locali.

Molto spesso la costruzione di un aeroporto è vista come la “manna” dal cielo. Chi pensa questo fa sicuramente un grandissimo errore. Uno scalo è come una fiera: senza compagnie che decidono di porre dei voli è totalmente inutile e produce solamente delle perdite. Secondo l’Airport Council International un aeroporto per fare degli utili deve avere almeno 1 milione di passeggeri. Questo traguardo per lo scalo di Viterbo sembra alquanto irraggiungibile, mentre Roma Ciampino nel 2007 aveva trasportato oltre 5,4 milioni di passeggeri.

L’errore politico è quello di pensare di poter traslare i passeggeri dallo scalo di Roma Ciampino a quello di “Roma” Viterbo.

Vi è un problema di collegamento: attualmente non esistono connessioni per lo scalo della Tuscia, nonostante ci sia il progetto di collegarlo direttamente alla ferrovia. In questo modo si spenderebbero altri soldi pubblici oltre a quelli che già si stanno spendendo per poter fare un nuovo aeroporto.

Ryanair, la prima compagnia low cost europea con quasi 70 milioni di passeggeri l’anno, e leader dello scalo di Ciampino ha già annunciato che non sposterà i propri voli verso il nord del Lazio, perché pochi passeggeri sarebbero disposti ad accettare il cambiamento. Le autorità politiche credono che tale minaccia non sia reale? Sbagliano ancora una volta, perché Ryanair fa della flessibilità il suo punto di forza. Negli scorsi mesi la compagnia irlandese non ha trovato un accordo sulle scontistiche con l’aeroporto di Valencia nel quale portava circa 2 milioni di passeggeri l’anno e di conseguenza ha tolto circa l’80 per cento dei collegamenti.

Vi è un altro problema. La costruzione degli scali sta avvenendo con risorse pubbliche e senza un minimo di strategia, se non politica.

L’idea di fare un quarto scalo nel Lazio, quello di Frosinone segue proprio questa logica. Non ha senso costruire con denari pubblici un altro scalo nel Sud del Lazio, perché lo scalo di Ciampino in parte copre questa zona. Forse si vuole costruire un ulteriore aeroporto solo per cercare di aumentare il proprio peso politico in quella parte della regione.

La chiusura di Ciampino porterebbe molto probabilmente ad una perdita netta di circa 3 milioni di passeggeri per Roma e la sua regione. Infatti molti turisti sceglieranno un’altra destinazione in Europa se non troveranno il collegamento a basso costo. Certo esistono altre low cost, ma andando a vedere il prezzo medio del biglietto di Ryanair, esso è inferiore del 40 per cento rispetto a qualunque altra compagnia aerea, a causa del proprio modello di business chiamato non a caso cost-killer.

La domanda dei passeggeri low cost è una domanda nuova che non sarebbe stata soddisfatta e che non può essere sostituita con quella dei vettori tradizionali.

L’idea del Presidente della Regione Lazio porterebbe circa 3 milioni di turisti in meno nella capitale e farebbe perdere circa 6 mila posti di lavoro. Infatti per ogni milione di passeggeri si creano in maniera diretta ed indiretta circa 2000 occupati.

Marrazzo dunque non vuole aumentare il numero degli scali, bensì vuole scegliere dove costruirne di nuovi, con il solo fine di consolidare certi interessi politico-locali.

L’idea di chiudere Ciampino è inoltre una mossa anti-concorrenziale, come ha ammesso lo stesso Presidente.

Se si volessero più aeroporti, per avere una maggiore concorrenza nel settore aeroportuale, una strategia alternativa sarebbe quella di lasciare ai privati la possibilità di costruirne di nuovi. Se questo investimento fosse profittevole, senza dubbio si troverebbero dei capitali disposti a sviluppare un terzo aeroporto nel Lazio.




fonte: L'Occidentale.
 
In concomitanza con la fine della Summer e l’inizio della Winter Season, il 25 ottobre cambiano le denominazioni dei terminal dell’aeroporto di Fiumicino.

Aeroporti di Roma, nell’ambito delle opere infrastrutturali in corso presso lo scalo, sta infatti provvedendo alla rinumerazione di tutti i terminal e i moli di imbarco dell’aerostazione. I primi non sono più contrassegnati dalle lettere, ma passano alla numerazione cardinale. I moli restano invece caratterizzati dalle lettere alfabetiche, ma queste vengono modificate in coerenza con le nuove infrastrutture in via di realizzazione.

Per Alitalia questa novità non solo coincide con il lancio del nuovo network per la stagione invernale, ma rappresenta anche un ulteriore passo verso il Terminal Unico Dedicato, il T1.
In conseguenza di questa rinumerazione, infatti, i terminal A e AA diventano rispettivamente T1 e T2, mentre i terminal B e C vengono accorpati nel T3.

Per quanto riguarda i gate, quelli del molo A vengono indicati con la lettera B, mentre quelli del molo B sono contrassegnati in parte dalla lettera C e in parte alla E.

Aeroporti di Roma distribuirà a tutta la clientela alcuni flyer informativi.


********************
spero sia postato nel posto giusto, in caso admins, provvedete, editando anche questo commento.
 
In concomitanza con la fine della Summer e l’inizio della Winter Season, il 25 ottobre cambiano le denominazioni dei terminal dell’aeroporto di Fiumicino.

Aeroporti di Roma, nell’ambito delle opere infrastrutturali in corso presso lo scalo, sta infatti provvedendo alla rinumerazione di tutti i terminal e i moli di imbarco dell’aerostazione. I primi non sono più contrassegnati dalle lettere, ma passano alla numerazione cardinale. I moli restano invece caratterizzati dalle lettere alfabetiche, ma queste vengono modificate in coerenza con le nuove infrastrutture in via di realizzazione.

Per Alitalia questa novità non solo coincide con il lancio del nuovo network per la stagione invernale, ma rappresenta anche un ulteriore passo verso il Terminal Unico Dedicato, il T1.
In conseguenza di questa rinumerazione, infatti, i terminal A e AA diventano rispettivamente T1 e T2, mentre i terminal B e C vengono accorpati nel T3.

Per quanto riguarda i gate, quelli del molo A vengono indicati con la lettera B, mentre quelli del molo B sono contrassegnati in parte dalla lettera C e in parte alla E.

Aeroporti di Roma distribuirà a tutta la clientela alcuni flyer informativi.


********************
spero sia postato nel posto giusto, in caso admins, provvedete, editando anche questo commento.


Era ora, in teoria ha senso chiamare B e C tutto T3 (anche se mo manca il T4)... ma se uno si deve dare appuntamento fuori...T3 sara' da incubo, vuol dire tutto e niente...
 
Speriamo che questo cambio di nome dei terminal sia ampiamente pubblicizzato atrimenti nei primi giorni si rischia il caos.
 
Cosi' oltre che i bagagli si perdono anche i pax....

Riguardo allo scalo low cost. Ma ci vuole tanto ad aggiungere capacita' di pista a FCO e fare un terminal low cost modello tendone in posizione piu' sfixata e malcollegata?

Si farebbero le massime economie di scala, si proteggerebbero le major da FR meglio che lasciandola a CIA e, anche se non significa nulla, aiuta a scalare le classifiche per lo scalo piu' grosso.
 
Del perché non ci siano i moli A ed E è abbastanza chiaro (nuovi moli, A in progettazione ed E in costruzione), ......ma il T4????????? Che intenzioni hanno?????
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.