Livingston: "pensiamo a nuove rotte nazionali Nord-Sud"


goafan

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Livingston lancia nuove sfide al mercato

Livingston pronta per la fase due. Il vettore scalda infatti i motori per avviare nuove operazioni che rispondono al nome di 'linea'. E l'ingresso di Meridie, investiment company dedicata alle imprese del Centro-Sud Italia e quotata a Piazza Affari, nel capitale sociale sembra segnarne l'avvio. "Vogliamo diversificare il nostro business, sia nell'offerta sia
nell'immagine" è il commento dell'a.d. Giancarlo Celani. Perché l'orientamento dell'azienda non lascia scampo a dubbi: "Vogliamo riposizionare il brand - afferma Celani - per l'inizio di nuove operazioni di volo e sfide commerciali". La compagnia ha già provato a tastare il terreno dei collegamenti di linea a fine luglio, con i voli da Milano a Catania, "ma vogliamo sostenere queste nuove attività anche con una campagna di comunicazione mirata". L'acquisizione da parte di Meridie del 25% del capitale sociale di Livingston attraverso il veicolo societario di Fg Holding che al momento controlla il vettore al 100%, per un'operazione del valore di 2,5 milioni di euro, sembra così aprire le porte a nuove sfide. (TTG Italia)

CIAO
_goa
 
La sfida più difficile è chiudere un vettore di cui non si sente il bisogno, ennesimo nano d' Italia.
 
La sfida più difficile è chiudere un vettore di cui non si sente il bisogno, ennesimo nano d' Italia.

Stento veramente a capire il tuo ragionamento : esistono altri paesi europei dove troviamo esclusivamente compagnie con flotte composte da decine di aeromobili ??

LM ha il suo mercato ed il suo perchè. Sta inoltre cercando di diversificare i "tempi morti" con l'ACMI/wet-lease (vedi Kuwait Aw.) e chissà, forse il mercato dei voli di linea (quelli veri però) sulla falsa riga di altre compagnie con diversi modelli di business al loro interno : vedi Air Italy e Blue Panorama Airlines, che, nonostante tutto, generano profitti.
 
La sfida più difficile è chiudere un vettore di cui non si sente il bisogno, ennesimo nano d' Italia.

Piu' proporre la chiusura io vedrei bene la fusione tra diverse compagnie charter italiane in modo da trasformare molte compagnie microbo in una sola con una massa critica piu' rilevante e relative economie che se ne ottengono.
 
Piu' proporre la chiusura io vedrei bene la fusione tra diverse compagnie charter italiane in modo da trasformare molte compagnie microbo in una sola con una massa critica piu' rilevante e relative economie che se ne ottengono.

Ma perchè? Bisogno di monopoli? Non ci basta la lezione AZ?
 
Piu' proporre la chiusura io vedrei bene la fusione tra diverse compagnie charter italiane in modo da trasformare molte compagnie microbo in una sola con una massa critica piu' rilevante e relative economie che se ne ottengono.

Beh, microbi non direi.

BV, I9, GJ hanno tutte più di 10 aeromobili.

NO e LM ne hanno 7.

Non mi sembrano affatto piccoli vettori insignificanti.
 
Se LM invece di puntare ad Airbus e Boeing, puntasse ad aerei regional secondo me farebbe la felicita' di molti e si troverebbe in un ambiente che in italia non ha competitor se non Air Dolomiti.
 
in Italia il regional non se lo fila quasi nessuno...

A parte 1 caso (100% LH e domanda voli assicurata), sono tutte fallite o navigano in pessime acque....penso basti questo.

Un riposizionamento del genere è altamente rischioso e di questi tempi, nessuna banca o fondo d'investimento ti darebbe 1 eurocent di credito.
 
A livello italiano forse non saranno vettori poco significativi, ma se ci confrontiamo con le grandi big charter europee...

In Italia, non abbiamo tour operator multinazionali fortemente integrati verticalmente come TUI, Kuoni o Thomas Cook, eccetto Alpitour, che comunque al confronto è di dimensioni piuttosto modeste.
Di conseguenza, le condizioni di mercato sono totalmente diverse, ergo le esigenze di tali capacità di flotta.
 
In Italia, non abbiamo tour operator multinazionali fortemente integrati verticalmente come TUI, Kuoni o Thomas Cook, eccetto Alpitour, che comunque al confronto è di dimensioni modeste.
Di conseguenza, le condizioni di mercato sono totalmente diverse, ergo le esigenze di tali capacità di flotta.

Infatti tranne poche eccezioni anche come TO il mercato italiano è altamente frammentato con molti operaratori di dimensioni medio/piccole, anche su questo mercato per meglio competere a livello europeo sarebbero auspicabili delle concentrazioni tra piu' operatori con fusioni e aquisizioni.
 
Infatti tranne poche eccezioni anche come TO il mercato italiano è altamente frammentato con molti operaratori di dimensioni medio/piccole, anche su questo mercato per meglio competere a livello europeo sarebbero auspicabili delle concentrazioni tra piu' operatori con fusioni e aquisizioni.

Certamente, ma sono proprio le condizioni di mercato e gli stili di consumo che sono piuttosto differenti rispetto al Nord Europa.

Diciamo, che l'Italia assomiglia, sul fronte charter outgoing a mercati come quello francese e spagnolo dove lo sviluppo del tour operating e comunque, in generale, dei viaggi all'estero è avvenuto in una seconda fase rispetto al mercato anglosassone, tedesco, scandinavo e del Benelux, posti dove comunque ricordo non si ha un granchè di scelta per fare vacanze balneari o sciistiche. Il consumo procapite è molto più elevato, le alternative di sostituzione del prodotto sono molto minori e di conseguenza, la capacità aerea dei vettori charter/leisure è, in rapporto, doppia/tripla and more, rispetto a quella italiana, che comunque è in crescita.

Oggi, i paesi dell'Est stanno invece percorrendo gli stessi (grandi) passi nel settore come hanno fatto l'Italia, Spagna, Francia, Portogallo e dunque sono mercati dove si indirizzeranno o si sono già rivolti gli investimenti, anche sotto il profilo aereo.

Vedi Air Italy con la filiale "- Polska".
 
ahi ahi, uno fa un discorso puramente aeronautico e parlando di un mercato che non c'è inItalia ...e qua si viene subito aggrediti !! :cool::cool:

Meglio allora dire qualche ca**ata la prossima volta :)
Nessuna aggressione, ma la semplice constatazione dei fatti.
Tu vorresti un servizio regional internescional pìduepì oppure un terzo livello a fiderare un paio di hub?
(miii ma come scrivo?...).

E poi con quale regional?
 
Stento veramente a capire il tuo ragionamento : esistono altri paesi europei dove troviamo esclusivamente compagnie con flotte composte da decine di aeromobili ?
Ribalto la domanda: perché in Italia non c' è nemmeno una compagnia di dimensioni serie, in grado di raggiungere economie di scala e una massa critica sul mercato? Anche Alitalia, nel suo settore, è un nano. Wind Jet non è easyJet, Neos non è Condor eccetera.

LM ha il suo mercato ed il suo perchè.
Ho avuto la (s)fortuna di parlare di Livingston con B. Colombo, il perché di Livingston era orgoglio personale (per carità, anch' io vorrei avere un vettore per giocare, anziché una squadra di calcio). Ora non c' è nemmeno quello, mi pare.

Piu' proporre la chiusura io vedrei bene la fusione tra diverse compagnie charter italiane in modo da trasformare molte compagnie microbo in una sola con una massa critica piu' rilevante e relative economie che se ne ottengono.
Appunto.
 
Ti è stata semplicemente esposta la verità dei fatti.

Nessuna aggressione, ma la semplice constatazione dei fatti.
Tu vorresti un servizio regional internescional pìduepì oppure un terzo livello a fiderare un paio di hub?
(miii ma come scrivo?...).

E poi con quale regional?

Un : I regional non se li fila nessuno e un sarebbe un harakiri non mi sembrano a mio vedere delle spiegazioni atte al dare spiegazioni . Ma solo battute :)