Thread Brescia vs. Verona


Ricordo la discussione estiva sui charter delle squadre di calcio verso i ritiri.
La Juve, andata a Pinzolo da Verona l'ha allungata non poco; nessuno considera Brescia meta turistica xchè TOTALMENTE priva delle struttura ricettive di cui godono Verona e Bergamo.
Bravi loro logicamente.
 
Trovo che sia una notizia eccezionale per il futuro dell'aeroporto di Brescia.

Troppi anni all'ombra del potente Verona....... adesso basta.

Accadra' un po' come e' successo tra Bologna e Forli'....... si divideranno i ruoli e piano piano i 2 aeroporti troveranno un equilibrio. Rispetto a Forli' pero' stavolta Ryan e' a Brescia , con tutte le ottime prospettive del caso.

Tiz
 
Pero' in questo caso abbiamo un apt che avra' una stazione TAV passante al terminal (gia' detto da altri, e non e' poco.. significa meno tempo in treno da MI che MXP e il nordest bello servito) e con la vicina Ghedi potrebbe avere un potenziale di pista mostruoso.

Non per domattina, ma VBS non e' un normale aereoportino... e' una situazione particolare. La terrei ibernata ancora per un bel po', ma l'area va preservata, protetta dall'edilizia selvaggia e un giorno di un lontano futuro, quando non ci sara' molto territorio ancora libero per fare piste e magari il trasporto aereo sara' ulteriormente diffuso e cronicamente alla ricerca di spazi in apt saturi (sembra fantascienza oggi)........ chissa'.
 
Grande notizia, anche se purtroppo il divorzio è stato pagato a carissimo prezzo!
Adesso vediamo come si svilupperanno le cose, ma credetemi, l'operazione è da vedere in ottica futura...

Tra qualche anno l'aeroporto sarà collegato con l'alta velocità a milano in 30 minuti, Orio è Ryanair dipendente e se questa dovesse x qualsiasi ragione lasciare, si troverebbe completamente abbandonato. Forse anche per questo Orio sta già puntando a Montichiari per un grande sistema aeroportuale Lombardo...

Comunque ottima notizia!
con l Av completata effettivamente Montichiari sarebbe raggiungibile da milano centrale in mezzora.. tempo equivalente a un centrale MXP... sicuramente la cosa giovera all aeroporto e come succedera tra poco x Parigi Vatry sicuramente Ryan nn si lascera sfuggire il boccone facendo la classica offertona della base!.. vediamo come andra!! magari tra quache anno avremo l aeroporto di Milano Montichiari...
 
peccato che in tempi di vacche magre la provincia di BS butti via con così leggerezza 80 milioni di euro che potevano essere destinati a servizi più utili per i cittadini.
 
Credo di non avere schiacciato "invia", avendo già scritto il post.... l'età.

Dicevo che da casa mia a BGY ci sono 67 km e Leno è 20 km a sud di BS, quindi per andare a BGY devo passare da Brescia.
Ebbene, al mattino io ci metto 46 minuti dal mio garage al parcheggio a BGY, andando molto tranquillamente. Da BS città ci sarà una mezz'oretta.
Ovvio che durante la giornata i tempi si dilatino un po' .
Ciò rende VBS inutile.

Tuttavia secondo me per i charter e il cargo lo spazio ci sarebbe.
 
Di certo potrebbe essere una bella notizia.
Montichiari potrebbe iniziare come polo cargo alternativo a MXP (che ultimamente sta andando più che bene considerando che non c'è più la merce di AZ) e poi cercare di sviluppare anche il settore passeggeri.
Ma ATTENZIONE: finchè a VBS ci sarà una unica compagnia petrolifera che vende il carburante ad un prezzo decisamente alto, non vedo come una qualsiasi compagnia che voglia fare lungo raggio, possa pensare solamente ad avvicinarsi a VBS.
 
Ed ancora non avete visto niente...:cool:
tra un po la compagnia nuova, piccola e solida....:D
poi, piano piano, ci si muove....;)

compagnia nuova intesa "di nuova fondazione" o "che non ha mai operato da VBS"?

compagnia nuova, piccola e solida: italiana? quante comapgnie nuove, piccole e solide esistono in Italia?
 
L'accordo non è ancora ufficiale hanno comunicato oggi, anche se l'intesa sembrerebbe vicina. I bresciani hanno fatto una "offerta ultimativa" che i veronesi si sono riservati di valutare.
 
Da Bresciaoggi

Brescia. Il vicepresidente della Catullo Pierluigi Angeli parla di «disponibilità» da parte dei soci ad esaminare le istanze dei bresciani. Ma, nonostante le voci circolate negli ultimi giorni, l'accordo con Verona per la scissione del D'Annunzio ancora non c'è. Secondo i bene informati, ormai sarebbe a un passo e potrebbe arrivare nel giro di 2 settimane. Per ora, però, sul tavolo è stata messa solo una nuova proposta. Un documento-ultimatum che il numero uno del Broletto, Daniele Molgora, con il vice Giuseppe Romele e il presidente della Cdc Franco Bettoni hanno consegnato ieri nelle mani di Angeli. Gli altri finora interessati alla partita, Abem - la società bresciana che ha iniziato la guerra per la concessione - e la Loggia, entreranno in gioco in una fase successiva.

IL CONTENUTO. L'iniziativa - ha spiegato il sottosegretario Molgora - tiene conto «delle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato» (favorevoli ad Abem), della crisi economica e della volontà di fare del D'Annunzio un volano per lo sviluppo del territorio».
Alla Catullo i soci bresciani chiedono il conferimento del ramo d'azienda della D'Annunzio e la maggioranza nella società. «Se sarà il 51 per cento o di più, è da stabilire», dice Molgora. Anche se i bene informati ritengono che Brescia - con la complicità dichiarata dei trentini e manifestata ieri da Angeli, che ne guida la compagine - punti a molto di più, forse all'80 per cento. In cambio, si offre la quota necessaria all'aumento di capitale nella Catullo - di cui Broletto e Cdc possiedono ciascuna il 5 per cento - e il ripianamento dei debiti nella D'Annunzio. Due nodi, questi ultimi, che impongono anche - incalza Molgora - di «stringere i tempi».
Entro fine mese, è cosa nota, la società di gestione bresciana avrà esaurito il suo capitale sociale, e quella veronese non naviga in acque migliori: ha già richiesto ai soci risorse per 40 milioni di euro.
«Dobbiamo capire se accettare l'aumento di capitale sociale e intervenire per la copertura dei debiti», minaccia Molgora. E se la proposta non incasserà un sì, pare di capire che da Brescia non arriveranno nemmeno i soldi. «Una volta raggiunto l'accordo, sarà mio compito come sottosegretario recarmi dal ministro Matteoli per sciogliere il nodo della concessione», assicura Molgora.
In una fase successiva sarà costituita una holding Brescia - Verona. E non solo. Orio è sempre più vicino. «Si sono susseguiti incontri - precisa Bettoni - con istituzioni e associazioni di categoria dell'aeroporto di Bergamo. C'è la disponibilità ad aggregarsi, una volta che Brescia avrà avuto la sua identità».

LE REAZIONI. Da Angeli arrivano rassicurazioni sul buon esito: «Di questa faccenda si è parlato al Cda del Catullo in alcune occasioni. Di fronte a bilanci non fiorenti e a un calo dei passeggeri, gli azionisti chiedono al consiglio di dare risposte. In cambio di un aumento di capitale e del ripianamento del deficit, credo prevarrà il buonsenso». Del resto, dice il presidente dell'aeroporto Vigilio Bettinsoli, Verona «capisce che senza uno sviluppo di Montichiari non può migliorare». E, incalza il consigliere bresciano e assessore Giorgio Bontempi, «quanto chiesto oggi è frutto di un lavoro nella Catullo». Le premesse, insomma, ci sono. Ma il presidente di Abem Franco Tamburini, all'estero, avvisa in teleconferenza: la battaglia finirà «solo nel momento in cui una procedura precisa stabilirà che la concessione del D'Annunzio è in mani bresciane».
 
Ricordiamo due cose fondamentale:

- L'aumento di capitale della Catullo è andato a vuoto fino ad ora
- ABEM che è la società privata che è interessata ha vinto il ricorso al Tar e al consiglio di stato per il fatto che la concessione debba essere messa a gara europea, quindi

o la Catullo molla e fa cassa o si trova senza soldi e con la concessione di VBS che va a gara europea al miglior offerente, che sicuramente sono i grossi hub europei.
I temini dell'accordo prevedono infatti il ritiro del ricorso da parte di Abem




questa la lucida analisi della questione

a.
 
Ricordiamo due cose fondamentale:

- L'aumento di capitale della Catullo è andato a vuoto fino ad ora
- ABEM che è la società privata che è interessata ha vinto il ricorso al Tar e al consiglio di stato per il fatto che la concessione debba essere messa a gara europea, quindi

o la Catullo molla e fa cassa o si trova senza soldi e con la concessione di VBS che va a gara europea al miglior offerente, che sicuramente sono i grossi hub europei.
I temini dell'accordo prevedono infatti il ritiro del ricorso da parte di Abem




questa la lucida analisi della questione

a.


Difatti l'accordo di farà, però l'assurdo arroccarsi di Verona fino ad oggi è incomprensibile