Genova: nuovo stadio accanto all'aeroporto? Netto no dell'ENAC


vero... ad ogni modo spero che i prossimi mesi siano decisivi: gara per la privatizzazione e interessamento di Ryanair per basare degli aerei dalla summer 2010... mi auguro solo che il primo settembre 2010 si possa finalmente parlare di (e magari si comincino a vedere) novità positive e sostanziali per GOA, che non siano solo un charter in più o blu express che aggiunge una frequenza settimanale, tanto per dire...

Anche un pò prima di Settembre 2010 ! :D Comunque o si sveglia ora questa città di morti viventi come dice giustamente GOAT2 oppure sarà sempre peggio ! E altro che 22 posto in classifica degli aeroporti ! quarantesimo !
 
Stadio a Sestri, a fine mese il parere definitivo

Dopo un primo incontro stamani, solo alla fine del mese Enac (l’Ente nazionale dell’aviazione civile) e Comune di Genova esprimeranno un parere sull’ipotesi di uno stadio a Sestri Ponente, come illustrato stamani dal sindaco Marta Vincenzi e dai dirigenti Enac. Il direttore della regolazione aereoporti Alessandro Cardi ha definito l’incontro odierno a Palazzo Tursi uno «scambio di idee sullo sviluppo della città e sviluppo areoportuale» e ha precisato: «non abbiamo esaminato alcun progetto esecutivo».

Vincenzi ha aggiunto: «ho espresso l’esigenza di fare chiarezza sugli obiettivi di sviluppo dell’aeroporto e su come questi piani di sviluppo interagiscono su aree della città non di competenza del Comune».

Il sindaco ha aggiunto che «se non sarà possibile fare lo stadio a Sestri Ponente, la città ha interesse ad avere uno stadio sicuro e quindi valuteremo altre ipotesi». Vincenzi non esclude neppure l’ampliamento dell’attuale stadio di Marassi: «la nostra città non deve avere un carcere in cui si scoppia - ha detto Vincenzi - e c’era già l’ipotesi che le carceri andassero al Forte Ratti. Sono alla ricerca di fondi pubblici».

Il sindaco ha quindi concluso di essere «contenta che Garrone e Preziosi si siano messi insieme» e di augurarsi uno stadio all’altezza delle competizioni nazionali e internazionali che vi si terranno.

Quanto all’aeroporto genovese, il consigliere d’amministrazione di Enac Franco Pronzato ha spiegato che l’aeroporto Cristoforo Colombo ha appena presentato un piano industriale, come richiesto nel 2007 per rinnovare la concessione.

Il Secolo XIX

Nuovo stadio L’ipotesi Sestri Ponente sfuma A ottobre il «no» di Enac

«Non abbiamo esaminato alcun progetto esecutivo sullo stadio», mette le mani avanti appena finito l’incontro con il sindaco di Genova. Il direttore delle regolazione aeroporti Alessandro Cardi non scioglie i dubbi sulla vicenda nuovo stadio a Sestri Ponente. Non cambia nulla rispetto al «chiacchericcio» di quest’estate tra smentite, possibilità di cambio di sito, reazioni frontali tra categorie e l’idea comune dei due presidenti di Genoa e Sampdoria di voler realizzare un nuovo impianto sportivo che possa superare il «Ferraris» che, a detta delle società, non è più adattabile ai nuovi canoni richiesti e alle esigenze delle società di calcio di oggi. Ma la querelle stadio sembra la solita gazzarra alla genovese, temi infiniti su cui si discute per poi non arrivare a decidere nulla. Si disegnano sempre nuove strategie per la città del futuro senza realizzare nulla di concreto. E anche ieri è sembrata la stessa storia con l’Enac che ha replicato all’iniziativa di Preziosi e Garrone presentando un piano di sviluppo per l’aeroporto che, come ha detto Marta Vincenzi «Genova attendeva dal 2007, menomale che c’è stata la fortunata congiunzione con la proposta dello stadio ad accelerare i tempi». Ma ieri nel vertice tra i dirigenti dell’Enac e il sindaco di Genova non è stata esaminata nessuna proposta e di nessun tipo. Né rispetto allo stadio, né rispetto al piano di sviluppo del «Colombo». Che ci sia scetticismo sul progetto rossoblucerchiato è trasparente, tanto che Vincenzi pensa già ad altri siti: «Se non sarà possibile fare lo stadio a Sestri Ponente valuteremo altre ipotesi. Questa città ha diritto ad avere uno stadio sicuro, importante». È quello che sta succedendo intorno a Sestri Ponente che fa crescere i dubbi del sindaco sull’ipotesi stadio proprio lì dove Renzo Piano lo aveva pensato: «È pur vero che Piano pensava anche allo spostamento dello stadio. Stiamo disegnando il nuovo Puc e abbiamo l’esigenza di capire se una realtà del genere si può incastrare tra un aeroporto che ha voglia di crescere, la nuova marina, gli Erzelli». Una risposta definitiva è attesa tra un mese.
Così torna d’attualità lo spostamento delle carceri da Marassi per vedere lì uno stadio meglio configurato: «Ci sono mille ipotesi, spostare il carcere fa parte del mio programma - aggiunge -. Solo che voglio dei fondi pubblici per realizzare la nuova struttura e non la permuta con case o supermercati. Quell’area deve andare al quartiere». Sfuma anche l’ipotesi Trasta considerata malposizionata, quello che appare scontato è che da oggi Riccardo Garrone ed Enrico Preziosi debbano cominciare a vagliare nuove possibili aree su cui realizzare il nuovo stadio.

Il Giornale

STADIO-AEROPORTO, ECCO I DUE PROGETTI A CONFRONTO
www.primocanale.it/viewvideo.php?id=26681

STADIO-AEROPORTO, 40MILA METRI DI AREE CONTESE
www.primocanale.it/viewvideo.php?id=26676

VINCENZI:"PRIORITA' AL COLOMBO, MA CON GARANZIE"
www.primocanale.it/viewvideo.php?id=26665

L'AEROPORTO VUOLE ESPANDERSI, STADIO IN FORSE
www.primocanale.it/viewvideo.php?id=26661

Comunicato stampa Aeroporto di Genova
Piano di Sviluppo Aree Aeroportuali
www.airport.genova.it/v2/images/stories/aree aeroportuali.pdf

CIAO
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Stadio a Sestri Incontro segreto tra Garrone e i vertici Enac

DONATELLA ALFONSO
UNA missione romana più o meno segreta per chiedere ad Enac di riprendere in mano le carte che "condannano" la costruzione dello stadio a Sestri Ponente, esaminando una versione più contenuta del progetto stesso; e slitta di una settimana l´annunciato vertice di oggi a Tursi, anche per l´assenza di Marta Vincenzi impegnata a Bruxelles. Partono dal Colombo, ieri mattina alle 7.45, Riccardo Garrone, il figlio Edoardo e il costruttore Mario Giacomazzi; a Roma incontrano Maurizio Beretta, già direttore generale di Confindustria, freschissimo presidente della Lega Calcio. Insieme, tutti all´Enac; ad Alessandro Cardi, direttore centrale della regolazione aeroporti, chiedono di esaminare le nuove carte, prima di pronunciarsi. Dal più che probabile "no" ad una revisione del parere? «Stiamo definendo la nostra posizione e il presidente Vito Riggio voleva che fossero valutati tutti gli elementi - spiega Cardi - L´incontro? A noi interessa un corretto dialogo tra tutte le parti. La prossima settimana ci esprimeremo». Di sicuro c´è che tra i Garrone e Beretta c´è una forte intesa nata in Confindustria. Soprattutto, in ballo ci sono i Mondiali 2016, per i quali l´Italia sta preparando la candidatura: Milano e Torino hanno già dato disponibilità, Genova, così come Firenze, è tra quelle ancora sospese. Uno stadio tutto nuovo in più darebbe una spinta alla credibilità italiana.

CIAO
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Segnalo una interessante puntata di Primocanale di ieri in replica oggi alle ore 16 sull'argomento:
http://www.primocanale.it/streaming.php

In studio presenti un rappresentante Enac, il Direttore Generale dell'Aeroportodi Genova, un rappresentante gruppo Giacomazzi (progetto stadio), un funzionario comunale e un politico locale.

Ne consiglio la visione perchè chiarisce ai non addetti molti punti controversi sulla questione.

CIAO
_goa
 
vista ieri notte in replica.

Sirigu e Pronzato avevano ragione da vendere...complimenti al direttore che ha spiegato molto bene quello che può e deve fare la società aeroportuale e anche per aver risposto per le rime a Giacomazzi, per il quale è normalissimo che un aeroporto ceda migliaia di metri quadri di superficie operativa per poter costruire il suo bel giocattolino.

speriamo che il no di Enac sia netto e definitivo, così il comune non avrà più scuse (il funzionario comunale...altro personaggio!) per trovare un'altra collocazione per questo benedetto stadio....anche se l'ipotesi sostenuta da Gadolla (eheh pensa un po'..) è quella che reputo più logica e opportuna (spostamento carceri e tutto quello che ne conseguirebbe).


P.S.
Interessante quando Sirigu ha spiegato che le compagnie considerano per genova un bacino attuale di 1,8 milioni di persone, e che potenzialmente collegando l'aeroporto alla ferrovia e migliorandone quindi l'accessibilità questo bacino potenzialmente esteso all'intera regione del nordovest potrebbe superare i 4 milioni di persone, superiore alla quota minima (3 milioni) per cui le compagnie low cost decidono di basare qualche aereo su un aeroporto.
 
Stadio a Sestri Ponente, Enac dice "no". Il Comune cerca altre aree

Secondo le indiscrezioni raccolte da Primocanale, il “no” ufficiale di Enac, l’ente per l’aviazione civile, all'ipotesi di un nuovo stadio accanto all’aeroporto di Genova è già stato spedito al Comune. Tanto che lunedì Alessandro Cardi, Direttore degli gestione aeroporti di Enac, sarà a Genova per un incontro con il sindaco Vincenzi. Incontro durante il quale motiverà nel dettaglio il parere negativo a un progetto che secondo Enac limiterebbe fortemente lo sviluppo del Cristoforo Colombo, nonostante le soluzioni prospettate dal presidente della Sampdoria Garrone e dal consulente Giacomazzi, secondo i quali l’impianto sportivo e l’annesso centro commerciale potrebbero convivere con il nodo intermodale che i vertici del Colombo hanno inserito nel piano di sviluppo dello scalo. "Il nostro compito - ha spiegato ieri sera a 'Destra-Sinistra' il direttore dell'aeroporto, Paolo Sirigu - è quello di assicurare che lo scalo possa crescere logisticamente. Ed è quello che prospettiamo attraverso il piano che abbiamo presentato". "Non siamo certo contro l'espansione del Colombo - ribatte Mario Giacomazzi, consulente per la Sampdoria per la realizzazione del nuovo stadio - Abbiamo indicato quell'area andando per esclusione: non ne abbiamo trovate altre a Genova. Se come sempre arriverà il 'no' dell'Enac ne prenderemo atto, ma vorremmo fossimo tutti consci della grande opportunità imprenditoriale che Genova rischia di perdere". Uno spiraglio arriva dal Comune: il sindaco Vincenzi ha più volte ribadito l'intenzione di Tursi di sposare il progetto di uno stadio privato, per sgravarsi delle spese del Ferraris. "Se l'area accanto all'aeroporto sarà bocciata - ha spiegato il Capo di Gabinetto Raffaele Gazzari - cercheremo zone alternative. Non è vero che non ce ne sono". Anzi, sembra che gli uffici urbanistici del Comune siano già al lavoro per trovare una soluzione in questa direzione. (Davide Lentini)

Primocanale

CIAO
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Ora l’aeroporto guarda agli Erzelli

Lunedì sarà il giorno della verità per Sestri. In mattinata si svolgerà la conferenza dei servizi sugli Erzelli: il Comune e i vertici di Aeroporto di Genova si confronteranno sul progetto e sul piano di sviluppo logistico dell’aeroporto. Il sindaco Marta Vincenzi incontrerà anche Alessandro Cardi,

Il progetto dello stadio di Sestri
direttore generale di Enac (Ente nazionale di aviazione civile) a cui il primo cittadino aveva chiesto di dare un parere sulla compatibilità tra il progetto del nuovo stadio e l’espansione del Cristoforo Colombo. Secondo indiscrezioni il parere è già motivato in un documento: lo stadio non s’ha da fare. E Tursi sta già cercando delle aree alternative per il nuovo impianto.

Tecnicamente, il parere dell’Enac non è vincolante in un processo del genere. Marta Vincenzi però ne aveva fatto una discriminante per decidere o meno se il nuovo stadio e il centro commerciale potessero sorgere a Sestri. «Mi preme verificare che non siano prefigurati interventi che impediscano lo sviluppo immediato del Colombo, di cui abbiamo bisogno come il pane», ha ripetuto in più di un’occasione.

Il nodo attorno al quale si confronteranno i diversi attori lunedì è quello degli Erzelli. Il Comune prevede di collegare la collina su cui sorgerà il futuro polo tecnologico della città con una funicolare, vicino a cui sorgerà un maxi-parcheggio di interscambio. I vertici di Aeroporto, in cambio dell’uso delle aree di loro competenza, chiedono nuove infrastrutture.

Il Secolo XIX

CIAO
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Nuovo stadio, spunta l’ipotesi Valpolcevera

Il nuovo stadio potrebbe sorgere in Valpolcevera, su un’area di cui si sta verificando in questi giorni l’idoneità tecnica. Per la moderna cittadella del calcio, del divertimento e dello shopping tanto cara al presidente blucerchiato Riccardo Garrone (e gradita pure a Enrico Preziosi, patron del Genoa), il Comune avrebbe già individuato, proprio in Valpolcevera, una localizzazione alternativa alla contestata ipotesi di Sestri, a ridosso dell’aeroporto.

Ipotesi che, comunque, resta formalmente in piedi, al di là delle indiscrezioni che la danno, da settimane, per morta e sepolta. Ieri, l’ennesimo colpo di scena: Alessio Quaranta e Alessandro Cardi, direttore generale e direttore centrale regolazione aeroporti dell’Enac, hanno disdetto in extremis l’incontro in programma questo pomeriggio col sindaco Marta Vincenzi.

Il Secolo XIX

CIAO
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dopo le pressioni di Garrone, che ha incontrato i vertici ENAC giorni fa a Roma in un ultimo disperato tentativo di realizzare lo stadio sulle aree aeroportuali, ecco il ministro Matteoli pronunciarsi sulla questione...


(AGI) - Genova, 3 ott - Bisogna individuare il sito giusto per la costruzione del nuovo stadio a genova. Lo ha detto il Ministro per le Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, inaugurando il 49esimo Salone Nautico Internazionale.
Matteoli ha sottolineato da un lato le preoccupazioni di Enac, dovute alla vicinanza dell'impianto - secondo il progetto iniziale presentato dal patron della Sampdoria Riccardo Garrone - all'aeroporto Cristoforo Colombo, e, dall'altro, la necessita' di costruirlo dopo aver individuato il sito giusto.
"L'Enac mi ha manifestato molte perplessita', e, francamente, uso questo termine che e' un po' un eufemismo. L'Enac - ha affermato Matteoli - e' molto preoccupata del sito perche' e' molto vicino all'aeroporto. Pero' non ho ancora ricevuto un parere ufficiale. Ho parlato anche con coloro che sono interessati a realizzare questo impianto che io ritengo importante realizzare. Non e' soltanto uno stadio di calcio - ha spiegato il Ministro -: e' una infrastruttura che crea occupazione, lavoro. Non ci si va soltanto per giocare la partita la domenica ma serve anche per una serie di iniziative piccole o medie imprenditoriali. Certo bisogna individuare il sito giusto. Aspettiamo il giudizio definitivo di Enac e poi vediamo".
 
apre un centro commerciale e chiudono 200 negozi.... si crea occupazione.... si creano tanti Simpson in giro per il centro commerciale la Domenica pomeriggio... mah! Garrone fattelo ad Ovada il tuo stadio-centro commerciale, sempre che gli Ovadesi ti vogliano
 
apre un centro commerciale e chiudono 200 negozi.... si crea occupazione.... si creano tanti Simpson in giro per il centro commerciale la Domenica pomeriggio... mah! Garrone fattelo ad Ovada il tuo stadio-centro commerciale, sempre che gli Ovadesi ti vogliano

Quoto ! :D
 
apre un centro commerciale e chiudono 200 negozi.... si crea occupazione.... si creano tanti Simpson in giro per il centro commerciale la Domenica pomeriggio... mah! Garrone fattelo ad Ovada il tuo stadio-centro commerciale, sempre che gli Ovadesi ti vogliano

Scusate ma io sta storia proprio non mi va giù, e lo dico come consumatore.
Chiudono 200 negozi, si distrugge un quartiere e tutte ste balle che si portano avanti dal medioevo!
Io sarei ben felice, per i miei acquisti, di passare una bella giornata di sole a camminare e comprare in via Sestri piuttosto che rinchiudermi alla Fiumare se:

- Non dovessi fare ore di coda per raggiungere il centro di Sestri nelle ore di punta
- Non dovessi fare un patto con il diavolo per trovare parcheggio
- Non dovessi accendere un mutuo per pagare il parcheggio per l'intero pomeriggio
- Trovassi un'offerta ampia come quella che un centro commerciale può offrirmi, sia in termini di negozi, sia in termini di prodotti sul mercato
- Non dovessi spendere di più per certi articoli, infatti spesso nei grandi negozi ci sono offerte che i piccoli non hanno
- Trovassi la stessa competenza dei venditori che trovo nei grandi centri.

Tutto ciò a Sestri, che sarebbe una perfetta zona commerciale a cielo aperto, non esiste, e questo è un fatto, non un'opinione. Tutte le volte che si parla di centro commerciale si parla di distruzione di un quartiere a sproposito, e soprattutto non si parla mai di alternative per rendere quel quartiere accessibile sotto tutti i punti di vista.
Resta però innegabile che il centro commerciale offre ai consumatori dei vantaggi che i negozi di quartiere non hanno e che non si sognano di avere. Ma perchè mai dovrei andare dal fruttivendolo in centro storico e pagare i pomodori uno sproposito dopo aver passato un'ora a cercare parcheggio quando vado in un centro, il parcheggio è gratuito, e i pomodori li pago il 20% in meno?
Se non ci credete fate una prova. Andate a Sestri per comprare un pò di frutta, un pacchetto di sigarette, un cellulare ed un paio di calze.
Il giorno dopo fate li stessi acquisti alla fiumara e poi venitemi a dire quanto avete speso, quanto tempo ci è voluto, che offerta avete trovato a disposizione.
Un'altra domanda, sempre nel caso del centro presso aeroporto: mi dite dove stanno sti benedetti 200 negozi che chiuderebbero? No perchè vicino all'aeroporto non ne vedo nemmeno uno. E state sicuri che se uno che abita in centro a sestri deve comprare un pò di scarola non se ne va fino all'aeroporto ma scende a piedi in strada e fa i suoi acquisti, così come uno che abita a cornigliano. Per le spese più grandi invece magari ci va ed evita di farsi spennare da un negozietto locale.
E comunque le stesse polemiche sono state mosse anche nel caso della Fiumara, peccato però che non mi pare che Sampierdarena si sia svuotata di negozi, non lo definirei oggi un "quartiere distrutto". Vorrei quindi capire, chi parla di 200 negozi in meno, esattamente a cosa si riferisce.
 
Per quanto mi riguarda nel ponente di "Fiumara" ce n'è già una e avanza. Uno dei pregi di Sestri è proprio il borgo con i negozi. Rivalutiamolo, non affossiamolo con un megacenter.
Ma evitiamo di parlare di pregi e difetti dei centri commerciali, siamo palesemente OT.

E' un altro il problema più interessante e rilevante: è giusto che una struttura sportiva e commerciale tolga aree all'aeroporto, in parte già operative (se il progetto si realizzasse potete dire bye bye al piazzale nord), in parte oggetto del piano di sviluppo (interscambio ferrovia, bus, funicolare erzelli). Ormai è chiaro come stanno le cose, la stampa ha cercato di far passare il tutto come un progetto "vicino all'aeroporto", invece parliamo di un progetto che "entra" e toglie spazi all'aeroporto.

E' semplicemente assurdo.

Così come è assurdo che un ministro dei trasporti sponsorizzi, anche solo tra le righe, un progetto privato di questo tipo. Avesse espresso una parola sola in difesa dell'aeroporto e della necessità del suo sviluppo, del collegamento con la ferrovia...invece ha fatto uno spot a favore del progetto Garrone-Giacomazzi. E poi ci stupiamo perché l'Italia va a bagno.
 
Stadio, Castellano: "Non vicino all'aeroporto"
05/10/2009 13:18

Anche il presidente di Dixet Carlo Castellano boccia l'idea di uno stadio accanto all'aeroporto, definendola "demenziale", perché limiterebbe lo sviluppo dello scalo e influirebbe negativamente anche sul polo degli Erzelli. "A Genova registriamo un leggero aumento dell'occupazione, la città deve puntare sull'high tech - ha detto Castellano -. L'idea di cui si parla da mesi di mettere uno stadio accanto all'areoporto perciò è assolutamente contrario all'interesse delle aziende specie quelle tecnologiche che sono sempre in giro per il mondo. E anche la crescita del Parco tecnologico degli Erzelli risentirebbe negativamente di questa situazione". "Lo stadio all'aeroporto sarebbe un'idea demenziale e ci dispiace che sia un imprenditore della nostra città a continuare a rilanciarla. Non è un problema solo di sicurezza, non è solo un problema dell'Enac - ha aggiunto - Ci dispiace che questa città abbia rimandato il problema a Roma invece di decidere qui". (primocanale.it)
 
Per quanto mi riguarda nel ponente di "Fiumara" ce n'è già una e avanza. Uno dei pregi di Sestri è proprio il borgo con i negozi. Rivalutiamolo, non affossiamolo con un megacenter.
Ma evitiamo di parlare di pregi e difetti dei centri commerciali, siamo palesemente OT.

E' un altro il problema più interessante e rilevante: è giusto che una struttura sportiva e commerciale tolga aree all'aeroporto, in parte già operative (se il progetto si realizzasse potete dire bye bye al piazzale nord), in parte oggetto del piano di sviluppo (interscambio ferrovia, bus, funicolare erzelli). Ormai è chiaro come stanno le cose, la stampa ha cercato di far passare il tutto come un progetto "vicino all'aeroporto", invece parliamo di un progetto che "entra" e toglie spazi all'aeroporto.

E' semplicemente assurdo.

Così come è assurdo che un ministro dei trasporti sponsorizzi, anche solo tra le righe, un progetto privato di questo tipo. Avesse espresso una parola sola in difesa dell'aeroporto e della necessità del suo sviluppo, del collegamento con la ferrovia...invece ha fatto uno spot a favore del progetto Garrone-Giacomazzi. E poi ci stupiamo perché l'Italia va a bagno.

Eccerto che va a bagno ! Si pensa solo al calcio e ai fiumi di soldi [non sudati]che porta !
 
ENAC, NETTO NO A PROGETTO STADIO GENOVA VICINO SCALO

(AGI) - Roma, 6 ott. - "Un netto e definitivo parere negativo".
Lo ha espresso l'Enac in merito al progetto di costruzione di uno stadio nei pressi dell'aeroporto di Genova. Al termine di un supplemento istruttorio, l'Enac ha sottolineato che "non sono state superate le gravi criticita' gia' emerse ancora in fase di progetto preliminare e, pertanto, si e' consolidato, sia pure con rincrescimento, il definitivo parere negativo".
"Sara' cura - si legge in una nota - della direzione generale dell'Enac vigilare, altrettanto rigorosamente, affinche' il piano di sviluppo aeroportuale risultato incompatibile con la localizzazione dello stadio, venga celermente e integralmente realizzato, come previsto dall'attuale concessione, anche in relazione all'evidente necessita' di rilancio degli investimenti e di espansione in sicurezza del traffico aereo, e come previsto anche dal piano nazionale degli aeroporti in fase di avanzata elaborazione, nonche' dagli obblighi scaturiti dai contratti di programma e dalla forte direttiva del Governo che si sta sviluppando proprio in questi giorni".

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