Aeroporto, alla Debar la gara per il raddoppio
Nel 2010 a Palese due nuovi «finger». Finiti i lavori alla pista
Dopo l’arrivo di Ryanair saranno ampliate le sale d’imbarco al piano terra
[m.scagl.]
• Sarà l’impresa del presidente provinciale di Confindustria, Nicola Debartolomeo, a realizzare la prima parte dell’ampliamento dell’aero - porto di Bari, che aggiungerà due nuovi finger e altri 4.500 metri quadri di spazi coperti. La gara d’appalto da 20,2 milioni sarà aggiudicata nei prossimi giorni, ma in testa alla graduatoria provvisoria figura appunto l’Ati formata da Debar, Guastamacchia e Monsud.
La notizia è filtrata a margine della presentazione delle due nuove basi che Ryanair attiverà a Bari e Brindisi. E in attesa di aprire i cantieri (Aeroporti di Puglia spera di cominciare entro l’anno, per finire nel 2011), è in programma anche un altro intervento straordinario: sarà effettuato un ampliamento delle sale di imbarco del primo piano (1/2 e 7/8), proprio per fare fronte al previsto boom dei voli low cost.
Ma è evidentemente il raddoppio dell’aerostazione il fulcro delle strategie infrastrutturali dei prossimi mesi. Da qui al 2012, infatti, è previsto che Bari tocchi i 3 milioni di passeggeri l’anno: per questo, il progetto di ampliamento redatto dalla Tecno Engineering 2C di Roma prevede la realizzazione di due nuove ali ai lati dell’attuale edificio. La prima, quella ad est, è oggetto dell’appalto che sta per essere aggiudicato ed a cui hanno partecipato una trentina di imprese (tra cui tutti i «big» pugliesi). L’altra, dal lato opposto, sarà invece costruita in un secondo momento: alla fine Palese avrà 8 finger (contro gli attuali 4) e potrà ospitare fino a 10 milioni di passeggeri l’an - no.
Questa prima tranche di interventi aggiungerà da subito, tra l’altro, un finger adatto all’attracco di aerei wide body (quelli con due corridoi). Ad agosto, tra l’altro, è stato completato l’allungamento della pista (passata a 3.200 metri), mentre sta per essere terminato l’ampliamento dei piazzali di sosta che alla fine consentirà di ospitare 18 aerei di cui un wide. «L’ampliamento dell’aerostazione - dice il dg di Aeroporti di Puglia, Marco Franchini - è un intervento innovativo, che prevede tra l’altro l’utilizzo di tecniche avanzate sul fronte energetico. Contiamo di aprire i cantieri entro fine anno, dopo che il progetto avrà superato lo screening al ministero dell’Ambiente». Con i due nuovi pontili d’imbarco, Bari avrà la possibilità di gestire un maggior numero di movimenti contemporanei, e la crescita delle aree coperte significherà anche nuovi spazi commerciali che per una gestione aeroportuale rappresentano una importante fonte di reddito. Il tutto in attesa dei lavori della Ferrotramviaria per il collegamento dell’aeroporto alla metropolitana affidati alla Dec: servono ancora altri due anni, un cantiere complesso che ha reso necessarie modifiche alla viabilità intorno allo scalo (con qualche disagio per chi arriva in auto).
Nel frattempo, a fine mese (il 28 o il 29) è previsto il sopralluogo all’aeroporto di Bari dei direttori generali di Enac, Enav e Ministero dei Trasporti, per fare il punto sul piano degli investimenti infrastrutturali. Non si tratta di un passaggio formale, ma anzi di un punto di snodo fondamentale: l’attuazione degli investimenti è infatti la condizione necessaria per l’incremento delle tariffe aeroportuali (quelle che le compagnie pagano al gestore), un traguardo che Aeroporti di Puglia insegue da anni e che sembra essere a portata di mano.
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Nel 2010 a Palese due nuovi «finger». Finiti i lavori alla pista
Dopo l’arrivo di Ryanair saranno ampliate le sale d’imbarco al piano terra
[m.scagl.]
• Sarà l’impresa del presidente provinciale di Confindustria, Nicola Debartolomeo, a realizzare la prima parte dell’ampliamento dell’aero - porto di Bari, che aggiungerà due nuovi finger e altri 4.500 metri quadri di spazi coperti. La gara d’appalto da 20,2 milioni sarà aggiudicata nei prossimi giorni, ma in testa alla graduatoria provvisoria figura appunto l’Ati formata da Debar, Guastamacchia e Monsud.
La notizia è filtrata a margine della presentazione delle due nuove basi che Ryanair attiverà a Bari e Brindisi. E in attesa di aprire i cantieri (Aeroporti di Puglia spera di cominciare entro l’anno, per finire nel 2011), è in programma anche un altro intervento straordinario: sarà effettuato un ampliamento delle sale di imbarco del primo piano (1/2 e 7/8), proprio per fare fronte al previsto boom dei voli low cost.
Ma è evidentemente il raddoppio dell’aerostazione il fulcro delle strategie infrastrutturali dei prossimi mesi. Da qui al 2012, infatti, è previsto che Bari tocchi i 3 milioni di passeggeri l’anno: per questo, il progetto di ampliamento redatto dalla Tecno Engineering 2C di Roma prevede la realizzazione di due nuove ali ai lati dell’attuale edificio. La prima, quella ad est, è oggetto dell’appalto che sta per essere aggiudicato ed a cui hanno partecipato una trentina di imprese (tra cui tutti i «big» pugliesi). L’altra, dal lato opposto, sarà invece costruita in un secondo momento: alla fine Palese avrà 8 finger (contro gli attuali 4) e potrà ospitare fino a 10 milioni di passeggeri l’an - no.
Questa prima tranche di interventi aggiungerà da subito, tra l’altro, un finger adatto all’attracco di aerei wide body (quelli con due corridoi). Ad agosto, tra l’altro, è stato completato l’allungamento della pista (passata a 3.200 metri), mentre sta per essere terminato l’ampliamento dei piazzali di sosta che alla fine consentirà di ospitare 18 aerei di cui un wide. «L’ampliamento dell’aerostazione - dice il dg di Aeroporti di Puglia, Marco Franchini - è un intervento innovativo, che prevede tra l’altro l’utilizzo di tecniche avanzate sul fronte energetico. Contiamo di aprire i cantieri entro fine anno, dopo che il progetto avrà superato lo screening al ministero dell’Ambiente». Con i due nuovi pontili d’imbarco, Bari avrà la possibilità di gestire un maggior numero di movimenti contemporanei, e la crescita delle aree coperte significherà anche nuovi spazi commerciali che per una gestione aeroportuale rappresentano una importante fonte di reddito. Il tutto in attesa dei lavori della Ferrotramviaria per il collegamento dell’aeroporto alla metropolitana affidati alla Dec: servono ancora altri due anni, un cantiere complesso che ha reso necessarie modifiche alla viabilità intorno allo scalo (con qualche disagio per chi arriva in auto).
Nel frattempo, a fine mese (il 28 o il 29) è previsto il sopralluogo all’aeroporto di Bari dei direttori generali di Enac, Enav e Ministero dei Trasporti, per fare il punto sul piano degli investimenti infrastrutturali. Non si tratta di un passaggio formale, ma anzi di un punto di snodo fondamentale: l’attuazione degli investimenti è infatti la condizione necessaria per l’incremento delle tariffe aeroportuali (quelle che le compagnie pagano al gestore), un traguardo che Aeroporti di Puglia insegue da anni e che sembra essere a portata di mano.
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