Da Brindisi dirottati al Nord i 42 milioni per l'aeroporto


Skyclear

Utente Registrato
5 Maggio 2008
89
0
Brindisi
dalla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi....


BRINDISI - Si allungano ulteriormente i tempi di attesa per l’auspicato passaggio di gestione del traffico aereo dello scalo di Brindisi dall’Aeronautica militare all’Enav (Ente nazionale di assistenza al volo). I consistenti fondi stanziati (circa 42 milioni di euro) hanno, infatti, subito un improvviso quanto inspiegabile cambiamento di destinazione d’uso, venendo dirottati (è proprio il caso di dirlo) dal ministero a vantaggio di due aeroporti del Nord, precisamente Verona «Catullo» e Treviso «Sant’Angelo». Tradotto in termini pratici, significa che per poter addivenire al tanto atteso «scambio di consegne» si dovrà attendere - se tutto va bene - almeno altri 3-4 anni. Il che non farà altro che penalizzare ulteriormente uno scalo dove già adesso il servizio è ridotto ai minimi termini.

L’aeroporto di Brindisi, infatti, dopo il processo di smilitarizzazione attuato un anno fa, ha ormai perso lo status di scalo militare aperto al traffico civile ed ha, invece, acquisito la semplice denominazione di aeroporto civile. Non ancora, però, in relazione appunto al servizio di controllo di traffico aereo, ancora oggi svolto (con lodevole impegno ed inevitabili sacrifici) dai militari dell’Aeronautica (pagati, peraltro, dallo Stato e, quindi, indirettamente dai contribuenti).

Senonché, la stessa Forza armata, a causa della carenza di personale controllore, ha imposto già da tempo (precisamente, dal marzo scorso) una restrizione del numero massimo di movimenti gestibili, in modo da garantire il giusto livello di sicurezza dei voli. Tale limite, nel dettaglio, impone di non eccedere gli otto voli all’ora per il traffico commerciale di linea, quando invece uno scalo come quello del Grande Salento (con due piste ed un sistema di radioassistenza completo) potrebbe gestirne tranquillamente 30-35 in un’ora. Tale capacità, peraltro, viene ridotta ulteriormente a cinque movimenti dopo le 16, orario di chiusura (per mancanza di personale) del servizio di monitoraggio radar dei voli, con la conseguenza che, all’occorrenza, alcuni atterraggi o decolli vengono pure ritardati per... esigenze di servizio.

Tutto ciò, in aggiunta al ritardo nel passaggio di consegne all’Enav (dotata di organici ben più consistenti e, quindi, in grado - integrandosi con il personale militare - di assicurare standard quantitativamente superiori e, di conseguenza, maggiori collegamenti aerei), potrebbe in un certo qual senso «infastidire» le compagnie di volo, inducendole ad orientare altrove i propri interessi. A scapito, ovviamente, di ogni proposito di sviluppo del nostro scalo. L’Aeronautica militare, dal canto suo, non lesina sforzi per garantire la sicura e spedita condotta dei voli, ma il personale addetto al servizio è quello che è e, a complicare ulteriormente le cose, si sono aggiunti i recenti tagli al bilancio della Difesa che, certamente, non aiutano nella realizzazione degli intenti. Insomma, ancora una volta le scelte politiche penalizzano il Sud e Brindisi in particolare, il cui aeroporto stenta ancora a decollare. Ma non sempre per colpe proprie.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=260389&IDCategoria=1
 
Grazie per la segnalazione. Cio' dimostra di quante difficolta' ci siano ancora a BDS affinche' sia un apt degno di questo nome. Mi chiedo inoltre come sia possibile pretendere una base FR a BDS se poi ci sono palesi problemi di gestione del traffico aereo come quelli descritti nell'articolo. Peccato, questo territorio non si merita tutto cio'...
 
Semi OT ma non troppo

Scusate se la butto in politica ......dei trasporti aerei:D ma sappiamo dove abita il padrone del vapore.:mad:
 
a me pare una coglionata di altri tempi.
spero, per l'autore dell'articolo, che l'aria condizionata fosse guasta, o semplicemente spenta, mentre digitava sulla tastiera.

aggiungo che questa era la situazione un mese fa:

http://www.aviazionecivile.com/vb/showthread.php?t=99245

se poi è cambiato qualcosa sarebe interessante saperlo.
scrivere di un dirottamento di fondi "tout court" è affermazione falsa e tendenziosa.
 
a me pare una coglionata di altri tempi.
spero, per l'autore dell'articolo, che l'aria condizionata fosse guasta, o semplicemente spenta, mentre digitava sulla tastiera.

aggiungo che questa era la situazione un mese fa:

http://www.aviazionecivile.com/vb/showthread.php?t=99245

se poi è cambiato qualcosa sarebe interessante saperlo.
scrivere di un dirottamento di fondi "tout court" è affermazione falsa e tendenziosa.

non credo che si parli degli stessi stanziamenti.
 
non credo che si parli degli stessi stanziamenti.

io credo di sì invece, perchè se sommi le cifre citate in tre momenti diversi viene circa 42 mln .

anche perchè, con tutto il bene che voglio alla regione Puglia, 42 mln di euro per il solo aeroporto di Brindisi mi sembrano una follia.
 
si, è vero hai ragione tu. Però è stato disposto l'uso di questi stanziamenti fin da quest'anno per Verona e Treviso; per Brindisi (se rimane qualcosa) nel 2013.
 
Però è stato disposto l'uso di questi stanziamenti fin da quest'anno per Verona e Treviso; per Brindisi (se rimane qualcosa) nel 2013.
se è così, peccato.
oltre questo articolo c'è qualche riferimento di legge un pò più solido?
il passaggio del 2013 è una tua deduzione?
grazie
 
soiti piagnistei de chi che no ga niente da far !

tradotto in Italiano dal dialetto Trevigiano:

Solite lacrime di chi non ha niente da fare... ma questi giornalisti perchè non si dedicano all'agricoltura ? se solo si impegnassero cosi veramente avremo campi coltivati ad hoc !!!!

Dai dai classici articoli riempigiornale !
 
mi sembra il caso di fare chiarezza sulla questione.
I fondi stanziati per gli aeroporti, tra i quali Brindisi, verona e Treviso, verranno erogati già dal 2009 e in tranches successive fino al 2012 per l'ammodernamento delle infrastrutture e il completamento del transito dei servizi della navigazione aerea dell'Aeronautica Militare all'Enav. Verona e Treviso utilizzeranno i fondi già da subito, mentre per Brindisi è stato tutto rimandato al 2013, quando i danari saranno stati completamenti utilizzati.
E' questo il senso della "giusta" polemica.
Perchè non si inizia subito da Brindisi?
 
mi sembra il caso di fare chiarezza sulla questione.
I fondi stanziati per gli aeroporti, tra i quali Brindisi, verona e Treviso, verranno erogati già dal 2009 e in tranches successive fino al 2012 per l'ammodernamento delle infrastrutture e il completamento del transito dei servizi della navigazione aerea dell'Aeronautica Militare all'Enav. Verona e Treviso utilizzeranno i fondi già da subito, mentre per Brindisi è stato tutto rimandato al 2013, quando i danari saranno stati completamenti utilizzati.
E' questo il senso della "giusta" polemica.
Perchè non si inizia subito da Brindisi?

Per quanto riguarda VRN e TSF l'AM non riesce a garantire il servizio nemmeno per la fine di quest'anno, di conseguenza si rischia davvero la paralisi.
Evidentemente la situazione di BDS e' simile ma non grave come per gli aeroporti veneti.
Senza voler nulla levare all'aeroporto salentino (Non voglio creare polemiche) il fatto di movimentare il doppio/triplo dei passeggeri potrebbe essere stato il motivo scatenante di questa scelta.
A favore di Treviso, ormai arrivato alla soglia dei 2 milioni di pax, potrebbe essere finalmente arrivato il momento per ammodernare le strutture e renderle operative anche in bassa visibilita'. Ormai e' uno scandalo vedere d'inverno una grande quantita' di voli dirottati anche per semplici foschie...
 
Senza voler nulla levare all'aeroporto salentino (Non voglio creare polemiche) il fatto di movimentare il doppio/triplo dei passeggeri potrebbe essere stato il motivo scatenante di questa scelta.

Infatti, mi sembra fin troppo logico...al di la dei campanilismi...
 
lungi da me qualsiasi campanilismo...... quello che dite voi è vero, ma avallate pienamente la mia tesi: al nord siete già abbastanza sviluppati da punto di vista del trasporto aereo, permettete che si spenda qualcosa per il sud?
 
lungi da me qualsiasi campanilismo...... quello che dite voi è vero, ma avallate pienamente la mia tesi: al nord siete già abbastanza sviluppati da punto di vista del trasporto aereo, permettete che si spenda qualcosa per il sud?

Dipende da quante possibilità ci sono che l'investimento al sud dia dei ritorni credibili ed in quanto tempo. Per es. Treviso potrebbe gestire un buon traffico charter. Brindisi? Qual'è la capacità ricettiva della Puglia rapportata al triveneto? Cmq anche in Veneto qualcosa da sistemare c'è ancora, per es. Treviso che con cattivo tempo deve dirottare i voli.
 
Dipende da quante possibilità ci sono che l'investimento al sud dia dei ritorni credibili ed in quanto tempo. Cmq anche in Veneto qualcosa da sistemare c'è ancora, per es. Treviso che con cattivo tempo deve dirottare i voli.

Sempre per citare Treviso, e' normale che la minima RVR sia di 900 metri per gli atterraggi quando si sa benissimo che d'inverno con frequenza variabile la mattina presto/sera la visibilita' e' decisamente inferiore? Senza contare le giornate di nebbia totale?
Ogni stagione invernale sono circa 50.000 i passeggeri dirottati/lasciati a piedi...
E non sono pochi!