Odissea sul volo da Palermo: decollo con 10 ore di ritardo
Va bene che uno con la testa alle vacanze non vorrebbe rientrare troppo presto a casa, tantopiù dopo un bel periodo trascorso in Sicilia. Ma costringere 70 passeggeri a una sfibrante attesa in aeroporto, con decolli rinviati, è roba da far saltare i nervi anche a chi dovrebbe avere la mente ben riposata dopo tanto relax. Peggio ancora per chi in vacanza non c’è mai andato e che venerdì aveva urgenza di spostarsi dalla Sicilia in Abruzzo (o dintorni) per lavoro.
Quello che doveva essere un volo di un’ora (più un’altra d’attesa per l’imbarco) s’è trasformato in un’odissea di dieci ore, l’altro ieri, per i 70 a bordo del volo OnAir Palermo-Pescara. Il decollo era programmato per le 10,20 dall’aeroporto “Falcone e Borsellino” a Punta Raisi, ma è stato rinviato per ben due volte finchè non è stato dato semaforo verde, alle 20,20. L’atterraggio a Pescara è avvenuto alle 21,45 (anzichè alle 11,45) e con mille disagi. Tra i passeggeri, anche i redattori di Abruzzo Blog, i quali hanno raccontato la disavventura sul web (
www.abruzzoblog.it). Ecco la loro cronaca: «Intorno alle 18 di giovedì pomeriggio riceviamo una telefonata dalla OnAir che ci comunica che per "motivi tecnici legati al vettore" il volo subirà un ritardo di "qualche ora": ben 7, dal momento che è stato spostato alle 17,20. Il danno per noi, come per tanti altri passeggeri, è evidente, visto che avevamo impegni di lavoro, inevitabilmente saltati. Non finisce qui. Ieri mattina, una nostra collaboratrice telefona alla OnAir e le viene detto che molto probabilmente il volo sarà spostato ancora: alle 20,20; non fidandoci di questa "illazione", ci rechiamo ugualmente all'aeroporto palermitano in tempo per il check-in delle 17,20, ma sul posto scopriamo che effettivamente il viaggio è slittato di altre tre ore, solo che stavolta nessuno ce lo ha comunicato. Ci viene riferito che la compagnia aveva appena saputo dell'ulteriore ritardo. Bugia: come detto prima, la OnAir era a conoscenza di questo nuovo rinvio già dalla mattinata. Un signore è imbufalito: non è stato avvertito neanche del primo ritardo e si trova quindi all'aeroporto con la sua famiglia dalle 8 del mattino. C'è chi deve raggiungere Lanciano, chi San Benedetto del Tronto, chi Roseto... tutti accomunati dallo stesso destino: chiedere il rimborso del biglietto sarà una cosa automatica».
Il Messaggero