Io continuo a ritenere che la cosa sarà messa in atto, alla fine, solo sul medio raggio. E credo che non saranno molti i casi effettivi nei quali i piloti si sposteranno per posizionamento in questo modo.
Sul corto raggio, è più semplice far tornare gli aerei in base organizzando i turni come FR o - per non citare sempre i soliti - come LX, che ha ridotto di molto i night stop fuori base sul corto raggio. Se vuoi fare un volo di primo mattino da un aeroporto che non è una base ti tocca per forza far dormire qualcuno in albergo, a meno di far dormire gli equipaggi dentro gli aerei parcheggiati in rampa.
Trovo davvero improbabile l'attuazione di iniziative del genere su voli per il Nord America, anche perché fermano quasi tutti in Europa (a CDG, LHR, FRA, BHX) e diventerebbero davvero troppo lunghi per usare questo sistema di posizionamento equipaggi.
Dall'India all'Europa la cosa non sarebbe di per sé impraticabile: se SQ opera la SIN-EWR diretta (9535 miglia), credo che AI non avrebbe grandi difficoltà a operare la BOM-LHR-BOM (8974 miglia in tutto) con un equipaggio numericamente analogo a quello di SQ. Semplicemente non credo che abbia senso economico: può aver senso far rientrare il personale di cabina, ma credo che una camera d'albergo e il relativo trasferimento non costino poi molto di più dell'equipaggio di condotta numericamente gonfiato A/R. E poi se gli equipaggi rientrano in India, chi conduce gli aerei verso le destinazioni finali in Nord America?
Il medio raggio - verso le destinazioni mediorientali più distanti, verso il sud-est asiatico e forse addirittura fino al Giappone (DEL-NRT-DEL sono in tutto 7356 miglia) è l'ambito del network dove un sistema di questo tipo potrebbe risultare economicamente vantaggioso, fisiologicamente sostenibile, e compatibile con gli orari dei voli outbound dalla base e i relativi rientri. Mi sembra l'unico ambito dove un sistema di questo tipo porterebbe effettivi benefici dal punto di vista economico e organizzativo.
Sul corto raggio, è più semplice far tornare gli aerei in base organizzando i turni come FR o - per non citare sempre i soliti - come LX, che ha ridotto di molto i night stop fuori base sul corto raggio. Se vuoi fare un volo di primo mattino da un aeroporto che non è una base ti tocca per forza far dormire qualcuno in albergo, a meno di far dormire gli equipaggi dentro gli aerei parcheggiati in rampa.
Trovo davvero improbabile l'attuazione di iniziative del genere su voli per il Nord America, anche perché fermano quasi tutti in Europa (a CDG, LHR, FRA, BHX) e diventerebbero davvero troppo lunghi per usare questo sistema di posizionamento equipaggi.
Dall'India all'Europa la cosa non sarebbe di per sé impraticabile: se SQ opera la SIN-EWR diretta (9535 miglia), credo che AI non avrebbe grandi difficoltà a operare la BOM-LHR-BOM (8974 miglia in tutto) con un equipaggio numericamente analogo a quello di SQ. Semplicemente non credo che abbia senso economico: può aver senso far rientrare il personale di cabina, ma credo che una camera d'albergo e il relativo trasferimento non costino poi molto di più dell'equipaggio di condotta numericamente gonfiato A/R. E poi se gli equipaggi rientrano in India, chi conduce gli aerei verso le destinazioni finali in Nord America?
Il medio raggio - verso le destinazioni mediorientali più distanti, verso il sud-est asiatico e forse addirittura fino al Giappone (DEL-NRT-DEL sono in tutto 7356 miglia) è l'ambito del network dove un sistema di questo tipo potrebbe risultare economicamente vantaggioso, fisiologicamente sostenibile, e compatibile con gli orari dei voli outbound dalla base e i relativi rientri. Mi sembra l'unico ambito dove un sistema di questo tipo porterebbe effettivi benefici dal punto di vista economico e organizzativo.