Fonte Dedalonews 9 Luglio 2009
Il gruppo Aeroservices consegnerà nei prossimi giorni al commissario l’offerta per 22 tra Embraer 145, ATR 42 e ATR 72 della ex flotta Alitalia, in attesa che si perfezioni l’iter per la vendita dei 24 MD-80. Ad una media di quattro equipaggi per velivolo, l’acquisto darebbe lavoro a circa 200 piloti Alitalia in cassa integrazione, più ulteriore personale delle aree tecnico-operative. È una delle tante novità raccolte da Dedalonews alla presentazione di MustFly tenuta ieri in una Roma blindata per la presenza di ministri e capi di stato per il G8 dell’Aquila.
I lineamenti della nuova iniziativa sono quelli già presentati in occasione dell’arrivo dei primi Citation Mustang . MustFly, ha ricordato il presidente Giuseppe Spadaccini, è un marchio di ItAli Airlines, con il cui certificato di operatore aereo (COA) gli aerei voleranno. L’obbiettivo commerciale sono i manager il cui tempo, sottolinea Spadaccini, «è diventato un bene prezioso e un costo aziendale». L’approccio è l’uso frazionale, una sorta di compromesso tra gli alti costi fissi e la complessità gestionale della proprietà esclusiva e la mancanza di garanzie di disponibilità del noleggio classico. Con MustFly i clienti pagheranno «una sorta di canone fisso di condominio più i costi variabili dei voli.» A rendere sostenibile l’impresa stanno - ha ribadito più volte Spadaccini - i bassi costi operativi diretti, i bassi consumi del Mustang e le caratteristiche operative che si attagliano al 90% dei voli executive italiani (quattro passeggeri e 2.000 km di distanza) e ai 2.000 aeroporti che hanno piste di almeno 950 metri (compreso il London City Airport). L’economicità di gestione, sostiene l’azienda, è tale che un utilizzo medio tra le 2,5-3 ore al giorno basterebbe ad assicurarle utili. I bassi consumi renderebbero sostenibile anche i voli di posizionamento dell’aereo vuoto per collegare le esigenze di due diversi clienti. La flotta dovrebbe toccare i dieci aerei entro quest’anno per crescere poi fino a 18.
A ben guardare il successo dell’operazione riposa però su due scommesse culturali. La prima è cambiare la percezione del volo privato da privilegio a strumento di lavoro e produttività, analogamente a quanto si propone di fare AgustaWestland con elicotteri e convertiplani. La seconda, sulla quale si è soffermato il presidente del Centro Studi Demetra Pierluigi Di Palma, è un diverso approccio alla "aeroportualità". Si tratterebbe, in pratica, di passare dal modello unico del servizio di linea idoneo a scali con 1-5 milioni di passeggeri l’anno, alla valorizzazione dei piccoli scali con un potenziale fino a un milione di passeggeri. Tutto questo in linea, ha detto Di Palma, con il piano aeroporti al quale sta lavorando ENAC.
Oltre ai Citation Mustang, MustFly avrà a disposizione i due Dornier Do.328 Jet riconfigurati dall’attuale configurazione ItAli a 31 posti in una con soli 19 posti. Il primo di questi è già di proprietà del gruppo Aeroservices e sono in corso trattative per il secondo. Sui Mustang voleranno equipaggi qualificati: Spadaccini ha detto di aver assunto a tempo determinato una ventina di comandanti Alitalia in cassa integrazione, tutti con qualifiche di istruttore, esaminatore o addirittura collaudatore. Gli equipaggi saranno dislocati inizialmente sulle basi di Milano-Linate e Roma-Ciampino, alle quali si dovrebbe presto aggiungere Roma-Urbe. Per garantire comunque la copertura delle esigenze dei clienti, ItAli ha concluso accordi con altri operatori per noleggiare aerei in caso di necessità specifiche o picchi di domanda.
All’orizzonte, ricorda in chiusura Spadaccini a Dedalonews, ci sono i Sukhoi Superjet 100 in consegna dall’ottobre 2010 e destinati a sostituire gli attuali MD-80 e quelli che la società spera di aggiudicarsi.
ciaociao
Il gruppo Aeroservices consegnerà nei prossimi giorni al commissario l’offerta per 22 tra Embraer 145, ATR 42 e ATR 72 della ex flotta Alitalia, in attesa che si perfezioni l’iter per la vendita dei 24 MD-80. Ad una media di quattro equipaggi per velivolo, l’acquisto darebbe lavoro a circa 200 piloti Alitalia in cassa integrazione, più ulteriore personale delle aree tecnico-operative. È una delle tante novità raccolte da Dedalonews alla presentazione di MustFly tenuta ieri in una Roma blindata per la presenza di ministri e capi di stato per il G8 dell’Aquila.
I lineamenti della nuova iniziativa sono quelli già presentati in occasione dell’arrivo dei primi Citation Mustang . MustFly, ha ricordato il presidente Giuseppe Spadaccini, è un marchio di ItAli Airlines, con il cui certificato di operatore aereo (COA) gli aerei voleranno. L’obbiettivo commerciale sono i manager il cui tempo, sottolinea Spadaccini, «è diventato un bene prezioso e un costo aziendale». L’approccio è l’uso frazionale, una sorta di compromesso tra gli alti costi fissi e la complessità gestionale della proprietà esclusiva e la mancanza di garanzie di disponibilità del noleggio classico. Con MustFly i clienti pagheranno «una sorta di canone fisso di condominio più i costi variabili dei voli.» A rendere sostenibile l’impresa stanno - ha ribadito più volte Spadaccini - i bassi costi operativi diretti, i bassi consumi del Mustang e le caratteristiche operative che si attagliano al 90% dei voli executive italiani (quattro passeggeri e 2.000 km di distanza) e ai 2.000 aeroporti che hanno piste di almeno 950 metri (compreso il London City Airport). L’economicità di gestione, sostiene l’azienda, è tale che un utilizzo medio tra le 2,5-3 ore al giorno basterebbe ad assicurarle utili. I bassi consumi renderebbero sostenibile anche i voli di posizionamento dell’aereo vuoto per collegare le esigenze di due diversi clienti. La flotta dovrebbe toccare i dieci aerei entro quest’anno per crescere poi fino a 18.
A ben guardare il successo dell’operazione riposa però su due scommesse culturali. La prima è cambiare la percezione del volo privato da privilegio a strumento di lavoro e produttività, analogamente a quanto si propone di fare AgustaWestland con elicotteri e convertiplani. La seconda, sulla quale si è soffermato il presidente del Centro Studi Demetra Pierluigi Di Palma, è un diverso approccio alla "aeroportualità". Si tratterebbe, in pratica, di passare dal modello unico del servizio di linea idoneo a scali con 1-5 milioni di passeggeri l’anno, alla valorizzazione dei piccoli scali con un potenziale fino a un milione di passeggeri. Tutto questo in linea, ha detto Di Palma, con il piano aeroporti al quale sta lavorando ENAC.
Oltre ai Citation Mustang, MustFly avrà a disposizione i due Dornier Do.328 Jet riconfigurati dall’attuale configurazione ItAli a 31 posti in una con soli 19 posti. Il primo di questi è già di proprietà del gruppo Aeroservices e sono in corso trattative per il secondo. Sui Mustang voleranno equipaggi qualificati: Spadaccini ha detto di aver assunto a tempo determinato una ventina di comandanti Alitalia in cassa integrazione, tutti con qualifiche di istruttore, esaminatore o addirittura collaudatore. Gli equipaggi saranno dislocati inizialmente sulle basi di Milano-Linate e Roma-Ciampino, alle quali si dovrebbe presto aggiungere Roma-Urbe. Per garantire comunque la copertura delle esigenze dei clienti, ItAli ha concluso accordi con altri operatori per noleggiare aerei in caso di necessità specifiche o picchi di domanda.
All’orizzonte, ricorda in chiusura Spadaccini a Dedalonews, ci sono i Sukhoi Superjet 100 in consegna dall’ottobre 2010 e destinati a sostituire gli attuali MD-80 e quelli che la società spera di aggiudicarsi.
ciaociao