Il debutto di Smart Lynx Italia sul mercato della Penisola (1)
Un nuovo operatore charter si affaccia sul mercato italiano con due grandi asset da spendere; la professionalità ed esperienza del gruppo fondatore, tutti ex-Volare, capitanati da Giorgio Valenti, socio fondatore e amministratore unico della società in Italia, e l'appartenenza, al momento solo per l'operatività, a un grande gruppo internazionale, l'Icelandair Group, società che controlla ben 12 compagnie del settore aereo e del turismo: "Abbiamo iniziato ad operare il 2 aprile scorso, impiantando la nostra base a Milano Malpensa - afferma Valenti - e iniziato a volare con alcune rotazioni incoming da Helsinki a Venezia e da Oslo a Pisa. Poi dal 19 aprile abbiamo iniziato la nostra attività outgoing con un volo da Malpensa a Malaga. Abbiamo due A320 posizionati sullo scalo varesino, di cui 1 e mezzo già contrattato per la stagione estiva con primari t.o. italiani, per i quali voliamo dall'Egitto alle Canarie. Il charter incoming ci risulta utile per i periodi di spalla ma la nostra flessibilità ci permette anche tanti contratti di wet lease. Ne abbiamo ad esempio appena avuto uno con Olympic". - segue -
Un gruppo internazionale dietro Smart Lynx Italia (2)
"Abbiamo 70 aerei in tutto il gruppo, in cui opera anche Icelandair, la compagnia di bandiera islandese". Così si presenta alla stampa e agli operatori italiani Omar Benediktsson, presidente e ceo di Smart Lynx Airlines, compagnia basata a Riga con 12 aeromobili, ci cui 8 A320 e 4 B767-300: "Siamo un gruppo islandese ma realizziamo circa solo il 25% delle nostre entrate in Islanda. Dove quest'anno abbiamo visto un calo di traffico del 40%, bilanciato però da un più 15/20% di quello internazionale. Che viene nel nostro paese ma anche che prosegue per i nostri collegamenti verso il Nord America". Smart Lynk si propone come Capacity provider di altre compagnie, tanto che solo un A320 opera regolarmente da Riga come charter: "al momento voliamo con il Coa (Certificato di Operatore Aereo, ndr) lettone, ma pensiamo di avviare l'iter per quello italiano a breve. Per volare in Egitto ad esempio, abbiamo un permesso provvisorio da Enac" spiega Valenti. Per il costo del Coa ci vorrebbero però almeno tre aerei in flotta, "ma noi siamo qui per restare" sottolinea Benediktsson, che quindi ha intenzione di crescere in Italia.
(TTG Italia)
CIAO
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