Buco Air Alps, tagliate le rotte
Conti in rosso, il Bolzano-Roma garantito solo fino a ottobre
Chiesto il concordato per sopravvivere: passivo a quota 7 milioni, licenziati 87 dipendenti. E il partner non si trova
BOLZANO. Sommersa da un passivo di sette milioni, Air Alps ha chiesto il concordato preventivo. Tramontata ogni ipotesi di fusione o partnership, la società controllata dalla holding con a capo Franz Senfter ha deciso di ripartire da zero, ridimensionando la propria attività. Da novembre le tratte servite saranno soltanto due e i dipendenti passeranno dagli attuali 142 a 57. Il Bolzano-Roma è garantito fino a ottobre. Air Alps vuole restare a Bolzano, ma questo dipenderà dall’esito del bando che sarà pubblicato nei prossimi mesi dalla Provincia. Il fatturato sceso dai 40 milioni del 2007 ai 26 del 2008. I passeggeri crollati da oltre 300 mila a meno di 200 mila. Il passivo di bilancio salito a sette milioni. «Impossibile continuare così», aveva detto pochi giorni fa Franz Staffler, uno degli azionisti più importanti di Air Alps, la compagnia aerea in mano a una cordata di imprenditori altoatesini.
Ieri è stata la stessa società controllata dalla Bzs Holding che fa capo a Franz Senfter a comunicare di aver fatto richiesta per il concordato preventivo presentando al contempo un programma di risanamento per continuare l’attività, anche se in maniera molto ridimensionata rispetto al passato. «Vogliamo posizionarci come un operatore di nicchia all’interno di un mercato regionale», afferma il direttore di Air Alps Rupert Leitner.
La proposta di concordato inoltrata ieri al tribunale di Innsbruck prevede un rientro parziale dai debiti. Ai creditori è stato offerto il 40% della somma, circa 3 milioni sui 7 complessivi di passivo, che saranno coperti per intero dalla Bzs Holding. «Da parte nostra - afferma il presidente della Sta Dieter Schramm - non sarà versato un euro». Provincia e Regione dunque non pagheranno nulla («e quindi per noi è un affare, visto che non dovremo coprire la nostra quota parte di debito», sottolinea Schramm), ma la loro partecipazione - che oggi è pari al 13,76% per la Sta e al 5,66% per la Regione - è destinata ad essere ridimensionata.
E restando in tema di ridimensionamento, quando entrerà in vigore l’orario invernale (a novembre) subirà la stessa sorte anche l’intera attività della compagnia aerea. Oggi Air Alps ha una flotta di 7 aerei (Dornier 328-100 da 31 posti ciascuno), ma solo due sono in proprietà, mentre gli altri sono in leasing. «Di questi cinque - annuncia Leitner - ne manterremo soltanto uno». Con solo tre aerei a disposizione, dovranno essere ridotte anche le destinazioni. Se oggi Air Alps opera su una decina di tratte, da novembre saranno ridotte a due. «Ma fino a ottobre - assicura Leitner - tutti i voli saranno effettuati come da programma». Meno voli significa anche meno personale: dei 142 collaboratori attuali, ne resteranno soltanto 57, ma non è ancora chiaro quanti tagli ci saranno in Italia e quanti in Austria.
Due i motivi principali che hanno portato Air Alps a questa situazione: la crisi di Alitalia e quella economica. La seconda, spiega Leitner, «ha avuto effetti peggiori rispetto all’11 settembre», la prima ha portato all’abbandono di una partnership che dal 2006 fino all’inizio del 2008 si era dimostrata profittevole. La pietra tombale è stato il mancato finanziamento da parte della Provincia. «A marzo - dichiara Leitner - i soci Air Alps avevano deciso un aumento di capitale di tre milioni di euro anche sulla base dell’assicurazione da parte della Provincia di Bolzano di un finanziamento-ponte fino all’appalto per il sostegno pubblico alla tratta Bolzano-Roma. Questo finanziamento però non si è concretizzato ed Air Alps ha continuato ad operare su questa tratta nelle peggiori condizioni economiche, tanto che il numero dei passeggeri è diminuito del 30%». Proprio a questo bando è legata la permanenza di Air Alps a Bolzano: «Parteciperemo di sicuro», afferma Leitner. Ma sull’esito della gara non esistono certezze.
Fallite definitivamente anche le trattative per possibili cooperazioni. «In questo momento - dice il direttore di Air Alps - si cerca in primo luogo di sopravvivere e non di avviare nuove partnership». E il futuro? «Siamo ottimisti, i soci di maggioranza hanno assicurato di voler continuare ad investire nell’azienda». E quelli di minoranza? Riccardo Dello Sbarba, consigliere provinciale dei Verdi, ha le idee chiare: «Provincia e Regione devono uscire da Air Alps cedendo le loro quote entro il 2009».
I SOCI : Senfter, Krapf e gli enti locali
BOLZANO. Air Alps è una società a responsabilità limitata con sede legale a Innsbruck. Gli azionisti sono quasi tutti altoatesini, a partire dal socio di maggioranza che detiene il 76% del capitale, la Bzs Holding che fa capo a Franz Senfter e ad altri imprenditori locali di primo piano come Hans Krapf e Franz Staffler. Tra i soci di Air Alps anche la provinciale Sta (13,76%) e la Regione Trentino Alto Adige (5,7%).
Alto Adige 5-06-09