Articolo tratto da questo link:
http://www.larena.it/stories/Cronaca/211130/
Catullo, i militari restano sulla torre
AEROPORTI. Lo scalo è diventato civile, ma il ministero della Difesa si è impegnato ad assicurare la loro presenza fino a fine anno, poi subentrerà l'Enav
Giorgetti: «Provvedimento fondamentale per la sopravvivenza dell'attività in una fase di crisi»
22/05/2009
Il Ministero della Difesa si impegnerà fino a dicembre 2009 ad assicurare la presenza di personale militare specializzato preposto al controllo del traffico aereo negli aeroporti ex militari di Verona e Treviso.
Un provvedimento che pare marginale ma che in realtà risulta fondamentale per garantire l'attività di aeroporti la cui storia nasce sotto l'ala dei militari: senza di loro, dopo che è stato riconosciuto lo status civile dello scalo, l'attività aeroportuale di atterraggio e decollo si fermerebbe. E di questi tempi, dove il settore aereo già soffre per la crisi internazionale, sarebbe stato un colpo durissimo. Per questo ieri il sottosegretario all'Economia e Finanze Alberto Giorgetti ha diffuso la notizia del provvedimento sottolineando come «il Ministero dell'Economia e Finanze si impegna ad assumere, attraverso Enav, la gestione completa degli aeroporti interessati a partire dal gennaio 2010».
Ciò costituisce, per lo stesso Giorgetti, «un dato fondamentale per la sopravvivenza degli aeroporti di Treviso e di Verona, soprattutto in previsione dell'imminente periodo estivo che costituisce un'entrata significativa per questi scali che sono tra l'altro in una fase di contrazione dell'attività e di perdita economica».
«Risolta questa prima fase - ha proseguito Giorgetti - resta da intervenire per la definitiva risoluzione del problema che risulta essere, soprattutto, la sostenibilità economica dei servizi effettuati da Enav e quindi la capacità delle società dei suddetti scali di rilanciare il traffico e di assicurare un futuro virtuoso ai bilanci».
I soci del Catullo hanno appena approvato il bilancio 2008 con 5,8 milioni di perdite (è aumentato l'indebitamento con le banche) e l'aumento di capitale.
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Catullo, i militari restano sulla torre
AEROPORTI. Lo scalo è diventato civile, ma il ministero della Difesa si è impegnato ad assicurare la loro presenza fino a fine anno, poi subentrerà l'Enav
Giorgetti: «Provvedimento fondamentale per la sopravvivenza dell'attività in una fase di crisi»
22/05/2009
Il Ministero della Difesa si impegnerà fino a dicembre 2009 ad assicurare la presenza di personale militare specializzato preposto al controllo del traffico aereo negli aeroporti ex militari di Verona e Treviso.
Un provvedimento che pare marginale ma che in realtà risulta fondamentale per garantire l'attività di aeroporti la cui storia nasce sotto l'ala dei militari: senza di loro, dopo che è stato riconosciuto lo status civile dello scalo, l'attività aeroportuale di atterraggio e decollo si fermerebbe. E di questi tempi, dove il settore aereo già soffre per la crisi internazionale, sarebbe stato un colpo durissimo. Per questo ieri il sottosegretario all'Economia e Finanze Alberto Giorgetti ha diffuso la notizia del provvedimento sottolineando come «il Ministero dell'Economia e Finanze si impegna ad assumere, attraverso Enav, la gestione completa degli aeroporti interessati a partire dal gennaio 2010».
Ciò costituisce, per lo stesso Giorgetti, «un dato fondamentale per la sopravvivenza degli aeroporti di Treviso e di Verona, soprattutto in previsione dell'imminente periodo estivo che costituisce un'entrata significativa per questi scali che sono tra l'altro in una fase di contrazione dell'attività e di perdita economica».
«Risolta questa prima fase - ha proseguito Giorgetti - resta da intervenire per la definitiva risoluzione del problema che risulta essere, soprattutto, la sostenibilità economica dei servizi effettuati da Enav e quindi la capacità delle società dei suddetti scali di rilanciare il traffico e di assicurare un futuro virtuoso ai bilanci».
I soci del Catullo hanno appena approvato il bilancio 2008 con 5,8 milioni di perdite (è aumentato l'indebitamento con le banche) e l'aumento di capitale.