Meridiana all'attacco.....


Insider

Bannato
14 Gennaio 2008
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Sardegna.
....dei lavoratori.

Ultimamente un paio di sospensioni cautelative, trasferimenti di base e sanzioni disciplinari nei confronti di rappresentanti sindacali.

Il clima si incendia......
 
Certamente con queste mosse (non so se giustificate o meno) non potranno poi lamentarsi di eventuali scioperi improvvisi magari proprio nel pieno della stagione estiva...
 
infatti sopravviverà pure a questo giro.Mi permetto un copia e incolla.Se troppo lungo mi scuso in anticipo.
Quello che i sindacati confederali non comprendono (alcuni in buona fede) è che cerca retorica ormai è stantia e soprattutto lontana dal quotidiano operare.Mai un accenno all'autocritica se non un vago riferimento a presunti errori commessi.
Se tanti dipendenti si rivolgono ad un avvocato chiedendo che vengano rispettate delle regole un problema il sindacato deve metterselo.Si è visto negli ultimi tempi che certo sindacato si rende complice di aziende che propongono e impongono contratti ridicoli anche se qualcuno li definisce competitivi.
Poi la retorica,l'interesse generale,interessi particolare e via dicendo beh...temo qualcuno abbia le idee confuse.

C’ERA UNA VOLTA UNA COMPAGNIA AEREA…….



La data del 31 marzo 2009, sarà una data storica da ricordare per la nostra compagnia aerea.

La ricorderemo con la gloria scintillante negli occhi di chi si è battuto fino alla fine per difendere un qualcosa in cui ardentemente credeva, se stesso? O eviteremo proprio di parlarne per una forma di fastidiosa amnesia in cui gli eroi si sono dissolti nella memoria vuota di eventi inespressi?

Ognuno in questa triste vicenda, amaro epilogo umano e aziendale, c’ha messo un po’ del suo. Nel fare o nel non fare, ciascuno ha lasciato un’impronta indelebile.

Rimane l’amarezza di non aver trovato una unione vera della categoria, orgogliosa e dignitosa, per dire all’azienda che non siamo il niente a cui ci confina e rigettare tutto l’incipit denigratorio a cui il nostro capo assoluto ha sempre fatto riferimento per avvilirci, la mela marcia impresentabile di un banco di mercato generale.

C’ha messo del suo il fantomatico “comitato del no”, finalmente uscito allo scoperto costituendosi in sindacato. A loro rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro nella speranza che la metamorfosi possa dare una forma concreta al loro pensiero. Li aspettiamo sul terreno democratico e ragionevole di un progetto unitario condivisibile. Ma se l’unica loro atteggiamento è quello di sbandierare l’avvocato ad ogni piè sospinto e fare battaglie, non alla politica di annientamento perpetrata dall’azienda nei nostri confronti, ma contro coloro che si sforzano di riportare l’azienda su contenuti ragionevoli, sparando cannoni alzo zero a forza di atti giudiziari e di querele e di diffide, beh, allora siamo ancora lontani; allora siamo noi che vi diffidiamo dal fare sindacato, e da tutto ciò che si porta dietro l’azione del fare sindacato, che si chiama proposta, trattativa, mediazione, soluzione nella tutela di ogni lavoratore. E’ difficile poter credere alla buona fede di un movimento che comincia a fare battaglie sindacali diffidando il sindacato dal porre in essere ogni azione di sua competenza. Alla luce degli eventi vi siete già diffidati ancora prima di nascere! Diffidate da voi stessi! Una politica molto ricca di strumenti giudiziari che si antepongono alla contrattazione, tracciando un percorso inverso, ove la mediazione e il dialogo non ha più alcuna importanza, tutto si decide in tribunale. E allora perché fondare un sindacato se non si crede ai suoi strumenti?! Dopo aver infamato e delegittimato e negato e avvilito, e minacciato con ogni mezzo l’attività del sindacato, adesso vi calate in questa melma puzzolente di corrotti venduti quali siamo - pure questo ci avete detto! E si annovera tra le vostre espressioni più gentili – prendiamo atto della conversione sulla via di Damasco, per quanto ci appaia assolutamente tardiva. Forse anche voi allora dovreste fare un po’ di chiarezza con le idee. Magari farvi pure dare un aiutino esterno, che non sia un legale però! Perché se dopo aver santificato l’avvocato vi siete convertiti al “malaffare”, beh, allora o c’è un avvocato di troppo, o c’è un sindacato di troppo.

Per quanto ci riguarda, non abbiamo e non avremo nessuna preclusione nei vostri confronti, mai avuta per nessuno che si sia fattivamente posto a difesa del lavoratore e della sua libertà: ma sappiate che la FILT CGIL non esce a testa alta da questa misera e triste pagina aziendale perché la ruota della fortuna si è fermata su di noi come baciati dalla dea bendata. La nostra fortuna sta nella dedizione e nell’onestà che mettiamo nel lavoro di ogni giorno a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, dei ragazzi bisognosi di futuro, della serenità dovuta ai pensionati, sta nell’aiuto ad ogni sofferenza umana, come abbiamo sempre fatto negli anni passati e in tutti gli anni che verranno. E con, o senza, Mauro Rossi, avremo sicuramente un ruolo da protagonisti nella storia perché il nostro sogno è sempre stato il bene di ogni uomo: ed è questa la nostra vittoria, ed è già data, e non è bendata!

Il rammarico più grande, purtroppo, è quello di non avervi avuto accanto quando dovevamo avere la forza unitaria di dire e far capire all’azienda che senza di noi, senza la risorsa inestimabile che ognuno di noi rappresenta, questa azienda non andava da nessuna parte!



I colleghi di Eurofly in questi giorni ci chiedono cosa sia intervenuto a risolvere l’evento mobilità? Ci dicono che dall’esterno la cosa non risulta molto chiara. Noi rispondiamo di non ragionarci troppo perchè neppure dall’interno la vicenda risulta molto chiara. Neppure gli adepti della salvezza al “fotofinish” hanno ben capito come i loro capetti siano riusciti a dipanare l'intreccio. Ma a tutti evidentemente è andato bene così, a giudicare dal silenzio dopo la tempesta, dall’assenza di domande o telefonate e richiesta di spiegazioni, di chiarimenti.

Come riesce ad essere triste l’uomo che non sogna più!

Allora noi ci caliamo nei panni dei commentatori obiettivi della cronaca dei fatti e spieghiamo ai colleghi di Eurofly che, Anpav e Uilt non avendo le palle per firmare l'accordo da soli nell'ultima riunione congiunta con l'azienda – parafrasando letteralmente un dirigente aziendale - ci hanno accusato di porre degli pseudo veti alla firma dell’accordo, tipo la durata del contratto, quisquiglie, balzello marginale se non vogliamo tener conto che si perdono due anni di scatti di anzianità, di inflazione, di nuova valorizzazione della parte retributiva……., ma tanto ormai era una corsa al ribasso. E allora si sono inventati una specie di referendum sui generis, da sottoporre alla categoria, per avere dalla base una spintarella verso la firma. Ma non avendo molta dimestichezza con la materia referendaria essendo da sempre avulsi da qualsiasi istituto democratico, sono riusciti a sbagliare pure quello: nella forma, riferendosi ad un quorum ballerino variabile, che poteva variare a seconda dell'esito e che alla fine, guarda caso, è proprio variato perchè l’esito non gli piaceva, non era quello sperato! Quisquiglie….

Il quale referendum era sbagliato anche nella sostanza perchè andavano a chiedere un parere su una materia indefinita, non oggettivamente data e conclusa. Ancora quisquiglie. Insomma i governi del sudamerica a confronto sono dei dilettanti alle prime armi. La categoria gli ha bocciato il referendum, e nonostante ciò, sono andati in azienda e hanno firmato l’accordo. E poi a dire, "Ci dovete ringraziare perchè vi abbiamo salvato il culo dai licenziamenti." Ma che volete, sono stati coerenti fino alla fine, basti ricordare la riunione trasversale, parallela, e longitudinale del teatrino ambulante imbastito al ministero appena all'inizio della procedura, tipo assaggino iniziale!

“Avete capito, adesso?” chiediamo ai colleghi Eurofly.

“No!” ci rispondono ancora più confusi.

C’hanno poca fantasia questi di Eurofly.



CHE COSA LEI, SIGNOR GIANNI ROSSI, PUO’ FARE PER MERIDIANA? questo ci chiediamo sempre più incessantemente con una plausibile e notevole dose di preoccupazione per noi, le nostre famiglie e per il futuro di questa compagnia aerea.

Nella sua del 9 Aprile 2009, quella in cui con un certo gusto del macabro, terminava con i cordiali auguri di buona Pasqua, diceva: “Vi chiedo di porre la massima attenzione nello svolgimento di tutte le attività aziendali, in particolare di quelle che hanno un diretto impatto sui nostri clienti......” E continuava sprezzante: “Dovremo capire che cosa si aspetta il cliente da noi e soprattutto cosa si aspetterà da noi nel futuro…..”

Ma di quale futuro sta parlando?

Ci faccia capire meglio; dunque lei ci incita o meglio, conoscendo i suoi metodi, ci ordina, a guardare il futuro dei clienti, senza neppure aver curato minimamente il futuro dei suoi dipendenti (si ricorda nel 2006 appena rientrato in azienda le piaceva usare la metafora del Buon padre di famiglia!) ma anzi, aver sempre denigrato l’importanza del loro lavoro fino ad oscurarlo. Annientare qualsiasi ipotesi di dialogo, di contributo, di rapporto costruttivo, di aiuto del buon padre di famiglia (Quale padre se il figlio gli chiede un pane gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce gli darà un serpente al posto del pesce? (Lc, 11,5 - 13)

Lei davvero crede che dopo aver avvilito i propri dipendenti, impaurito con mezzi brutali come può essere una procedura di mobilità, e tenuto al giogo con la violenza inumana dei licenziamenti e poi estorto in modo indegno il loro sacrosanto riposo, le loro ferie, il loro tempo libero, i loro guadagni, i progetti, i sogni futuri, la dignità di un lavoro in cui ancora credere e andar fieri e metterci passione e orgoglio e sentirsi parte di un progetto (?), lei ancora, signor Gianni Rossi, crede di poterci comprare con la novella della soddisfazione del passeggero, della sfera magica nell’intuire i bisogni del cliente? E i nostri bisogni calpestati e di tutti quei ragazzi che dopo dieci anni di stagioni quasi ci credevano ad un lavoro e si sono impegnati in qualche modo con la vita nel cercare di viverla, e l’hanno resa quasi umanamente decente comprandosi dal tempo un pezzo di futuro, un futuro che adesso lei gli nega?

Ha mai pensato a come ne sarebbe uscita la compagnia, la parte vitale, essenziale di questa azienda, i suoi dipendenti cioè, da una sconfitta così atroce e impari e ingiusta? Colleghe e colleghi e amiche e amici che ti guardano con gli occhi pieni di lacrime e ti dicono inermi, senza più forze: “Non è giusto! Tutto questo non è giusto!” L’ha mai incontrate queste persone, signor padre di famiglia? Ha mai palato con i suoi ragazzi, con nostri ragazzi del loro futuro, del futuro di questa azienda? Premiato il valore degli anziani che con la loro esperienza e le loro risorse professionali si prendessero cura del domani di questa azienda, traghettandola con serenità e complicità verso le sfide future? Ha mai pensato che la motivazione dei dipendenti ha dei fondamenti che si chiamano: retribuzione che deve essere elevata e non dimezzata, possibilità di avanzamento e promozione, piano di carriera definito, benefit di tipo sociale, sistemi di valutazione trasparenti e leali, rispetto degli individui considerati come persone?

Ma che lavoro facevate prima di venire ad affossare una compagnia aerea come la nostra, i liquidatori fallimentari?

Dovrebbe almeno imparare a sparire e tacere come hanno fatto i suoi compari dell’Anpav e della Uilt! Dopo il famoso accordo di resa incondizionata abbiamo perso le loro tracce; sappiamo che qualcuno è in vacanza, sappiamo di improvvisi turni di impiego dissolti nel nulla, di ferie donate generosamente all’improvviso ai suoi amici delegati per godere di queste feste, perchè qualcuno festeggia! E sappiamo che noi, delegati della FILT CGIL non abbiamo neppure il diritto costituzionalmente riconosciuto di fare assemblee in categoria; ci vietate di stare tra la nostra gente, di informarla, evidentemente siamo la parte cattiva, il nemico da annientare!



Alla categoria diciamo che non è finita! Che bisogna ritrovare le forze e NON ADATTARSI AL PEGGIO, CHE ADATTARSI AL PEGGIO NON E’ LA CONDIZIONE UMANA.

Abbiamo dato mandato agli uffici legali della FILT CGIL per l’impugnativa dell’accordo separato ma è di fondamentale importanza confrontarci e decidere insieme quali iniziative mettere in campo.

I firmatari hanno ritenuto di non dover rispettare vincoli di democrazia con la categoria, hanno ritenuto, dopo aver raccontato di roboanti rivoluzioni ed assunzioni di massa di poter fregarsene. Hanno ritenuto di partecipare da protagonisti al ricatto - o firmi o ti licenzio - senza mai spiegare il perché di una procedura che scaduta il 31 marzo non ha determinato l’invio delle lettere di licenziamento ma assunzioni e richieste di rientri dal part time. Non si sono fermati di fronte a nulla e hanno cogestito con l’azienda l’ultima fase del piano. Non si può spiegare altrimenti il veicolare di informazioni sulle lettere - fermate sull’uscio - che comunicatori aziendali-pseudo sindacali dichiaravano di avere !! e che naturalmente riguardavano tutti i contattati !! Vergognosa la pressione sui colleghi precari da portare al voto dello pseudo referendum fallito a cui l’accordo nega un futuro. Ciò che è accaduto impone un confronto che coinvolga la categoria e l’assunzione delle iniziative a tutela dei diritti negati. In questi giorni noi della FILT CGIL – pur con grandi difficoltà organizzative causa l’ostruzionismo aziendale - stiamo incontrando la categoria indicendo assemblee in tutte le basi della Meridiana.

Abbiamo una grande opportunità. Ed è di fondamentale importanza che tutti coloro che si sentono in dovere di cambiare le cose rafforzino la loro posizione unendosi a noi. Non disperdiamo le nostre risorse, la nostra forza, la nostra identità, cancellando quello che abbiamo creato in 45 anni di storia aziendale insieme. Non adesso.



A tutti voi che adesso vi sentite al sicuro diciamo, “State bene attenti a ciò che fate, o che non fate, perché chi non partecipa alla battaglia per la vittoria parteciperà alla disfatta!” (B.Brecht)





Rivolgiamo a tutti quanti i più sentiti e calorosi auguri di BUONA PASQUA.
 
..chiaro ormai che il mgmt si aspetta la fine ,ormai da tempo annunciata della continuita' territoriale, e cerca di risolvere cosi' il "problema "personale...
senza continuita' territoriale , che ormai esiste solo li e per qualche isola fuori irlanda se non erro, cascano i presupposti per tenere in piedi meridiana cosi' com'e'
 
OmarTR, quello che hai pubbbliato è l'articolo scritto per il giornalino interno CGIL.....almeno cita la fonte.

Credo anche io che stiano menando duro perchè si sentono forti anche della connivenza attuale di Anpav e Uil, che però sono ormai ai minimi termini come iscritti......
Se Cgil vince l'art.28 saranno cavoli amari per molti......

E poi c'è la questione SDL, 3 rappresentanti su 6 sono contestati o trasferiti, un'altra mi pare abbia una causa civile con l'azienda.......prima o poi ci scappa il mobbing.
 
Manuel la CT esiste pure in spagna e in francia

Ciao Abe,
hai ragione ma sai come funziona in corsica???l'ho scoperto ieri...
...funziona che a qualsiasi compagnia operi il volo da e per la corsica ai passeggeri "Corsi", e familiari viene applicata una tariffa ridotta e la compagnia poi viene rimborsata da enti di stato.
In pratica il sistema "premia " il soggetto che effettivamente ha bisogno del servizio a tariffe ridotte, il cittadino corso e d i suoi familiari, e poi rimborsa la compagnia per l'effettiva riduzione del biglietto!
Da noi si e' fatto il contrario.

P.s. In spagna non sono riuscito a scoprirlo Baleari per caso?
Un saluto
MF
 
Ciao Abe,
hai ragione ma sai come funziona in corsica???l'ho scoperto ieri...
...funziona che a qualsiasi compagnia operi il volo da e per la corsica ai passeggeri "Corsi", e familiari viene applicata una tariffa ridotta e la compagnia poi viene rimborsata da enti di stato.
In pratica il sistema "premia " il soggetto che effettivamente ha bisogno del servizio a tariffe ridotte, il cittadino corso e d i suoi familiari, e poi rimborsa la compagnia per l'effettiva riduzione del biglietto!
Da noi si e' fatto il contrario.

P.s. In spagna non sono riuscito a scoprirlo Baleari per caso?
Un saluto
MF

In Spagna funziona allo stesso modo che per la Corsica: tutte le comapgnie che operano voli dal continente alle Canarie (sulle Baleari sinceramente non ne ho idea) ottengono dalla compagnia aerea una riduzione (pari al 50%) del costo del volo, che immagino venga quindi rimborsato in un secondo tempo dallo stato alla compagnia aerea.
 
Hai ragione insider.Chomsky insegna.
La fonte è quella.
Io ho fatto un copia e incolla dal sito avcgil.com.
Nella fretta non ho pensato.