Flatus vocis - Formigoni e Moratti


malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
19,270
0
0
bel paese là dove 'l sì suona
Alitalia, Formigoni attacca Colaninno:
«A Malpensa servizietto insoddisfacente»


MILANO (20 aprile) - Il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, punta il dito sull'impegno della nuova Alitalia di Roberto Colaninno su Malpensa, definendolo «un servizietto di cui non sono soddisfatto».

«Il nostro Linate - ha scandito Formigoni - non ce lo tocca nessuno, dal punto di vista dei collegamenti nazionali ed europei, mentre una grande regione ha bisogno di una accessibilità intercontinentale e su Malpensa ancora non ci siamo, non sono soddisfatto del servizietto che Alitalia ha fatto».

Moratti: bene impegno governo su rotte Malpensa. L'impegno del governo sul fronte della liberalizzazione dei diritti di traffico su Malpensa «non è rimasto sulla carta», ha sottolineato invece il sindaco di Milano, Letizia Moratti, che rappresenta anche l'azionista di riferimento della Sea, società che gestisce gli aeroporti milanesi.

Dopo aver ribadito l'impegno del comune e la «vittoria di Milano su Linate», Moratti ha spiegato che «il governo sta lavorando per aumentare le frequenze e aprire nuovi accordi bilaterali su Malpensa». Il primo cittadino ha poi aggiunto che «ci sono alcuni segnali importanti e positivi con molti Paesi, come gli Emirati e la Corea». A suo avviso «Malpensa si sta attrezzando con altri nuovi vettori», tra cui Lufthansa Italia che - ha sottolineato Letizia Moratti - tramite Lufthansa Cargo potrà far partire da Malpensa le merci finora destinate ad altri aeroporti».
 
Alitalia/ Formigoni: Non soddisfatto di servizietto su Malpensa
Per la Moratti, invece, gli impegni si stanno concretizzando

Milano, 20 apr. (Apcom) - "Non sono affatto soddisfatto del servizietto su Malpensa". Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sceglie la platea dei commercianti milanesi per puntare il dito contro Alitalia che, a suo dire, non avrebbe dato seguito concretamente agli impegni presi per gli scali lombarde. "Il nostro Linate non ce lo tocca nessuno - ha detto - e non sono affatto soddisfatto del servizietto su Malpensa. Una grande regione come la Lombardia con tante piccole e medie imprese ha bisogno di una maggiore accessibilità continentale. Non ci siamo ancora". L'intervento di Formigoni è arrivato subito dopo quello del sindaco di Milano, Letizia Moratti che, invece, ai commercianti riuniti oggi in una assemblea pubblica, aveva espresso soddisfazione dei risultati raggiunti in difesa degli scali milanesi di Malpensa e Linate. "Ci siamo battuti per il nostro sistema aeroportuale - ha detto - e gli impegni che il Governo ha preso si sono tradotti con la collaborazione con diversi Paesi, l'aumento delle frequenze di volo e l'apertura di nuovi accordi bilaterali. Abbiamo lavorato convinti che Linate non abbia valore solo per Milano per l'intero Paese e ora siamo felici di annunciare che Alitalia rilancia su Linate". Al contrario, Formigoni si è pubblicamente impegnato affinchè "Linate resti un city airport e Malpensa un aeroporto intercontinentale. E' uno degli obiettivi che Regione Lombardia porterà avanti con determinazione e impegno".
 
Letizia Moratti che, invece, ai commercianti riuniti oggi in una assemblea pubblica, aveva espresso soddisfazione dei risultati raggiunti in difesa degli scali milanesi di Malpensa e Linate.
I commercianti stanno nel loro negozietto sei giorni la settimana e sono certamente la categoria economica che vola meno. Per quale motivo da loro e dal loro capo Sangalli debba dipendere il futuro di Linate è un mistero che nemmeno Poirot saprebbe risolvere.


Abbiamo lavorato convinti che Linate non abbia valore solo per Milano per l'intero Paese e ora siamo felici di annunciare che Alitalia rilancia su Linate".
Brava, sii felice.
 
Alitalia/ Formigoni: Non soddisfatto di servizietto su Malpensa
Per la Moratti, invece, gli impegni si stanno concretizzando
Abbiamo lavorato convinti che Linate non abbia valore solo per Milano per l'intero Paese e ora siamo felici di annunciare che Alitalia rilancia su Linate". Al contrario, Formigoni si è pubblicamente impegnato affinchè "Linate resti un city airport e Malpensa un aeroporto intercontinentale. E' uno degli obiettivi che Regione Lombardia porterà avanti con determinazione e impegno".

a parte le facili ironie che si potrebbero fare leggendo queste due opposte dichiarazioni credo che se la Moratti pensa ciò che dice , e cioè "che Linate non abbia valore solo per Milano ma per l'intero Paese " annunci anche ,dopo lo stanziamento previsto per far partire i lavori alla metropolitana che porterà i passeggeri dentro il terminal di LIN , l'interramento di viale Forlanini e l'allungamento delle piste .

Altrimenti possiamo essre portati a credere che ci stia pigliando un poco in giro .
E noi non vogliamo pensarlo .
 
...mah c'è da notare che mi sembra la prima volta che i politici lombardi riaprono le dichiarazioni da un'pò di tempo a questa parte.....e guarda caso una volta incassato l'ok al finanziamento della metro!...mi sa tanto che la campagna pro linate sia servita principalmente ad ottenerlo!
....e non sono solo loro a riaprire le dichiarazioni:

Parla Pazzali, nuovo amministratore delegato della Fiera: vogliamo diventare una multinazionale delle esposizioni
"Senza Malpensa sarà difficile
portare a Milano i visitatori"
Andrea Montanari
Se Stanca lo vorrà siamo pronti a fare la nostra parte, già in molti dall´estero chiedono il nostro aiuto «Il periodo fantastico delle infrastrutture è finito. La nostra missione principale deve tornare ad essere quella di organizzare fiere». Enrico Pazzali, 45 anni, neo amministratore delegato di Fiera spa, anticipa anche in vista dell´Expo 2015 i suoi obiettivi: «A ciascuno il suo mestiere, ma senza Malpensa sarà difficile portare a Milano nuovi visitatori».
Dottor Pazzali, cosa manca oggi a Fiera Milano?
«Abbiamo dei bicchieri mezzi vuoti. Quello che ci manca è imparare ad essere ancora di più nel mondo. Ci stiamo avvicinando ad essere una multinazionale delle fiere, ma non lo siamo ancora. Stiamo iniziando un percorso che deve ancora continuare».
Come?
«Siamo di fronte a una crisi mondiale che rende ancora più acuta la competizione rispetto agli scorsi anni. Il nostro obiettivo deve essere mantenere la leadership mondiale con l´eccellenza fieristica, ma anche essere capaci di offrire nuovi servizi. In altre parole passare dalla cultura dell´utente a quella del cliente. Attraverso tre direttrici: organizzazione, ampliamento di partnership con l´estero, ed espositori, che credono nella fiera».
Per esempio?
«Il brand Fiera Milano ha un suo valore. Potremmo offrire ai nostri espositori altri servizi oltre al food. Per non parlare del fatto che il marchio potrebbe essere usato su alcuni prodotti gadget come gli accendini. Da Londra alla Cina».
Passiamo all´Expo. Non si è già perso troppo tempo?
«Non direi. Tutte le infrastrutture stando andando avanti secondo il programma stabilito dal Tavolo Lombardia. Per il resto non ho gli elementi per giudicare. Faccio notare però che il nostro sito è stato costruito in trenta mesi. Quanto all´organizzazione, mi sembra che il sindaco Letizia Moratti abbia lavorato bene. Per dimostrarle che non ci sono problemi, le annuncio che il nuovo amministratore delegato della Expo 2015 spa, Lucio Stanca, farà la sua prima uscita all´apertura del Salone del Mobile per vedere come funziona. Mi sembra un bel segno di concretezza».
Pensa di potergli offrire un pacchetto Fiera-Expo chiavi in mano?
«Siamo la fiera più importante del mondo e sono in molti dall´estero a chiederci aiuto. Ma organizzare Expo non è come fare una fiera qualsiasi, sarebbe come ospitare il Salone del Mobile per sei mesi e sei giorni la settimana. Dal punto di vista dell´operatività dei servizi, se ce lo chiederanno, saremo pronti a fare la nostra parte».
La preoccupa in vista dell´Expo il ridimensionamento di Malpensa?
«Certo avere Malpensa depotenziata in questo situazione può rappresentare un rischio. Milano è la seconda città turistica dopo Roma. Già oggi Fiera spa è in grado di portare in città 600mila visitatori l´anno. Potranno aumentare come diminuire, questo non dipende solo da noi. Non voglio dare suggerimenti ad altri, ma certo il problema esiste. Per quanto mi riguarda, da tifoso interista seguo il motto: soffrire sempre, mollare mai».
Avete in programma anche nuove acquisizioni?
«Sì, ma è ancora presto. Vogliamo soprattutto essere per le imprese lombarde e milanesi una grande piattaforma verso l´estero. Per prima cosa utilizzeremo il fondo di 40 milioni di euro che ci sta rilasciando la Fondazione per sostenere i nostri clienti in questo particolare momento di crisi attraverso un´azione di comunicazione. Puntando su una rete estera sui cinque Paesi più industrializzati d´Europa. Con una discontinuità».
Quale?
«L´incremento dell´innovazione sia di prodotti che di processi commerciali e organizzativi. Senza dimenticare di continuare con l´internazionalizzazione, come finora abbiamo fatto in Cina e India».
(19 aprile 2009)Torna indietro
 
Ultima modifica:
Abbiamo lavorato convinti che Linate non abbia valore solo per Milano per l'intero Paese e ora siamo felici di annunciare che Alitalia rilancia su Linate

Figo...la mia nuova firma!

Grazie Sindaco per queste perle di saggezza. Ancora più bella della precedente, ma sicuramente non all'altezza della successiva che riuscirà a tirar fuori tra un paio di settimane...

Si impegni, che al peggio non c'è mai limite!

:(:morto::(:morto:
 
Figo...la mia nuova firma!

Grazie Sindaco per queste perle di saggezza. Ancora più bella della precedente, ma sicuramente non all'altezza della successiva che riuscirà a tirar fuori tra un paio di settimane...

Si impegni, che al peggio non c'è mai limite!

:(:morto::(:morto:
Il risultato del rilancio di AZ è sotto gli occhi di tutti: il mese scorso LIN ha fatto registrare un bellissimo -13,5 % :cool:

Quindi si sta già riducendo da solo !!!
 
La Moratti dovrebbe imparare che è meglio stare zitti piuttosto che dire idiozie...deve essere un vizio di quel cognome
 
Quindi si sta già riducendo da solo !!!

Già, la comunità scientifica ne sta studiando da vicino il comportamento, pare che imploda tipo Super Nova...

A parte gli scherzi, LIN perde pax perché c'è stato e continua ad esserci un calo dell'offerta e della domanda, non certo causa miracoli malpensiani o per chissà quale premonizione sibillina (o sibilliana che dir si voglia).
 
...
A parte gli scherzi, LIN perde pax perché c'è stato e continua ad esserci un calo dell'offerta e della domanda, non certo causa miracoli malpensiani o per chissà quale premonizione sibillina (o sibilliana che dir si voglia).
Perde pax perché il carrier di riferimento non ha per niente successo ...

A me la frasetta "siamo felici di annunciare che Alitalia rilancia su Linate" suona quasi ironica e beffarda ;)

Panick,
i numeri non mentono: è un anno che LIN scende sempre più velocemente.
Se e quando ci sarà un'inversione di tendenza la valuteremo, ma per ora la caduta non rallenta.
E non ditemi che è la crisi perché a pochi km BGY andava a gonfie vele !!!
 
Questo potrebbe essere un buon utilizzo di linate:

Con 118AIR parte il primo servizio di aereoambulanza Italiano
21/04/2009


118Air, la prima societa' italiana di trasporto in aeroambulanza ha presentato ufficialmente i suoi servizi all'aeroporto di Linate, a Milano: aerei per trasferimenti immediati e assistiti dei malati, equipaggiati come ambulanze volanti dotate delle piu' sofisticate tecnologie per il soccorso d'urgenza. 'Ogni anno migliaia di italiani si ammalano quando sono all'estero - ha spiegato Carlo Gioia, amministratore delegato e presidente di 118Air - e chiedono di rientrare nel nostro Paese'.

In molti casi il trasporto puo' avvenire solamente in aeroambulanza ma, mentre all'estero esistono societa' che svolgono questo servizio, in Italia mancavano'.

I voli in aeroambulanza - ha continuato - hanno pero' un costo insostenibile e fino ad oggi sono stati riservati a pochi. 118Air li ha resi alla portata di tutti grazie a una carta che costa 118 euro all'anno.

La carta da' diritto all'assistenza di una equipe medica per il rimpatrio e le prime cure sanitarie, ed e' valida 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno.


Fonte: Sanitanews.it
 
I commercianti stanno nel loro negozietto sei giorni la settimana e sono certamente la categoria economica che vola meno. Per quale motivo da loro e dal loro capo Sangalli debba dipendere il futuro di Linate è un mistero che nemmeno Poirot saprebbe risolvere.
Dopo una sua intervista al TG regionale di ieri, ho concluso che Sangalli è il più ignorante di tutti. Con disinvoltura sostiene la priorità dello sviluppo di Malpensa per l'economia lombarda, senza lasciarsi sfiorare dal dubbio di essere ridicolo: è forse l'unico notabile milanese in carica ininterrottamente dal '98 a oggi, e da allora ripete "Linate non si tocca" in ogni occasione.
 
email inviato al sindaco il 26 marzo al quale non ho ancora ricevuto risposta:

Caro Sindaco,

Mi permetto di scriverLe per trasmetterLe tutto il mio stupore e disgusto per come Lei ha trattato la vicenda Linate e Malpensa. La sua gioia espressa dichiarando di aver "salvato Linate" non è altro che una dichiarazione di morte alla possibilità dei milanesi di avere un aeroporto hub serio come tutti gli altri paesi industrializzati del mondo.
In nessun paese del mondo si è mai stati così stupidi come in Italia dal voler a tutti costi tener in vita un aeroportino di provincia "linate" penalizzando difatto l'aeroporto di Malpensa. Linate è palesemente più comodo per i milanesi, ma la sua forza non è altro che il principale ostacolo (se non addirittura un cancro) allo sviluppo di Malpensa. Per ottenere un aeroporto hub che permetta ai milanesi di volare nel mondo intero senza fare scali via altri aeroporti europei come Parigi o Francoforte, è indispensabile concentrare il più gran numero possibile di voli su un unico scalo al fine di raccogliere traffico da altre città. Questa condizione essenziale, si raggiunge unicamente chiudendo definitivamente al traffico commerciale Linate. Questo elemento indispensabile deriva dal fatto che la nostra regione da sola non è in grado di sopportare voli di lungo raggio se non per poche destinazioni e con poche frequenze (New york, forse Tokio e poche altre). In tutti paesi si è capito tale concetto tranne che nel nostro. Non Le sto presentando l'ennesima teoria balsana ma solo copiando ciò che venne fatto da altri prima di noi. Tanto per fare qualche esempio Le posso citare Monaco, dove venne sacrificto il comodo aeroporto cittadino chiudendolo facendo si che la gente non avesse scelta ed optasse per il più scomodo ma funzionale aeroporto, con il risultato di aver creato un fortissimo hub in pochissimi anni. O ancora Atene, Stoccolma o altri ancora.
Spiegando bene questi semplici concetti alla popolazione (cosa che non si è mai tentato di fare) si riuscirebbe a far capire che certamente oggi linate è più comodo, però accettando di subire qualche disservizio in termini di tempistiche per raggiungere Malpensa, si potrebbe finalmente avere un aeropoto dal quale è possibile volare in tutto i mondo.
Non voglio credere che una persona della sua cultura non abbia pensato ad un così semplice ragionamento, però purtroppo constato con rammarico, che si sia preferito ancora una volta non vedere al di là dei propri tristi interessi di breve periodo invece che pensare al futuro dell'intera popolazione.

Con molta tristezza, Le trasmetto i miei più cordiali saluti