Dal 7 al 10 luglio l’Aeroporto di Olbia verrà chiuso per il G8 alla Maddalena. Il “Costa Smeralda” sarà a disposizione, quindi, solo per gli aerei dei “grandi della terra”. Per 4 giorni 50.000 passeggeri saranno dirottati verso lo scalo di Alghero, meno per quello di Cagliari.
E' quanto che si apprende dalle parole del prefetto Marcello Fulvi, anche se non si esclude che Meridiana, la principale compagnia dello scalo olbiese, possa proporre di utilizzare l’aeroporto di Elmas a Cagliari come possibile supporto.
La Sogeaal, società di gestione dell’aeroporto algherese, è già stata informata e si è resa subito disponibile. La comunicazione alle compagnie di volo sarà il passo successivo, anche se sembra che siano già state informate in via ufficiosa e non abbiano avuto reazioni negative riguardo al dirottamento dei voli.
«Incontrerò ancora le società di gestione degli aeroporti – prosegue il prefetto – e ci vorranno almeno una decina di giorni per valutare i provvedimenti che riguarderanno il porto di Olbia». L’obiettivo primario, prosegue il rappresentante del Governo, è comunque quello di ridurre ai minimi termini i disagi.
Il problema adesso, anche se il discorso è solo all’inizio e potranno esserci ulteriori cambiamenti e variazioni, è come si farà a gestire i 50000 passeggeri che sbarcheranno ad Alghero. La fase organizzativa per gestire questa vera ondata di persone non sarà una cosa di facile realizzazione. La Protezione civile e la Prefettura daranno comunque a giorni un’informativa ufficiale per avviare una vera e propria campagna d’informazione.(www.alguer.it)
E' quanto che si apprende dalle parole del prefetto Marcello Fulvi, anche se non si esclude che Meridiana, la principale compagnia dello scalo olbiese, possa proporre di utilizzare l’aeroporto di Elmas a Cagliari come possibile supporto.
La Sogeaal, società di gestione dell’aeroporto algherese, è già stata informata e si è resa subito disponibile. La comunicazione alle compagnie di volo sarà il passo successivo, anche se sembra che siano già state informate in via ufficiosa e non abbiano avuto reazioni negative riguardo al dirottamento dei voli.
«Incontrerò ancora le società di gestione degli aeroporti – prosegue il prefetto – e ci vorranno almeno una decina di giorni per valutare i provvedimenti che riguarderanno il porto di Olbia». L’obiettivo primario, prosegue il rappresentante del Governo, è comunque quello di ridurre ai minimi termini i disagi.
Il problema adesso, anche se il discorso è solo all’inizio e potranno esserci ulteriori cambiamenti e variazioni, è come si farà a gestire i 50000 passeggeri che sbarcheranno ad Alghero. La fase organizzativa per gestire questa vera ondata di persone non sarà una cosa di facile realizzazione. La Protezione civile e la Prefettura daranno comunque a giorni un’informativa ufficiale per avviare una vera e propria campagna d’informazione.(www.alguer.it)