Nuovi voli easyJet da Venezia per Roma e Napoli


Non vorrei dire ma Napoli supera Roma Ciampino e Venezia quanto a destinazioni servite.
Dopo Milano Malpensa (34) troviamo
Napoli (9)
Venezia (8)
Roma Ciampino (8)
Olbia (7)
Roma Fiumicino (5)
Cagliari (5)

Anche su Napoli la presenza di easyJet si fa sempre più importante.
 
Non vorrei dire ma Napoli supera Roma Ciampino e Venezia quanto a destinazioni servite.
Dopo Milano Malpensa (34) troviamo
Napoli (9)
Venezia (8)
Roma Ciampino (8)
Olbia (7)
Roma Fiumicino (5)
Cagliari (5)

Anche su Napoli la presenza di easyJet si fa sempre più importante.

Per me EZY ha un bel futuro davanti a se per il modo con cui imposta la sua strategia FR no.
 
Tempo fa U2 stava valutando l'apertura di una base a NAP, poi la scelta è cambiata su FCO, poi la crisi e Stelios che rompe le scatole stanno rallentando tutto...

Napoli, Roma e Venezia sono le candidate naturali a diventare base easyJet. La tipologia di traffico e l'appeal di queste destinazioni consentirebbe ad easyJet di incrementare ulteriormente la sua presenza sul mercato italiano.
 
Napoli, Roma e Venezia sono le candidate naturali a diventare base easyJet. La tipologia di traffico e l'appeal di queste destinazioni consentirebbe ad easyJet di incrementare ulteriormente la sua presenza sul mercato italiano.

Quoto tutto, ma tra il dire e il fare ci sono due ostacoli: l'ostruzionismo di AdR e bisognerebbe che U2 cambiasse azionista...
 
ma è nn è adr...che concede gli slot.... e poi dopo i risultati di ieri del consiglio di amministrazione della spa...credo che dovranno trovare altre strategie

ADR: il CdA ha approvato il progetto di bilancio 2008
Il Consiglio d'Amministrazione di Aeroporti di Roma SpA, presieduto da Fabrizio Palenzona, ha approvato oggi il progetto di bilancio della società Aeroporti di Roma SpA e il bilancio consolidato del Gruppo ADR. Il Consiglio ha fissato, inoltre, la data di convocazione dell'Assemblea degli Azionisti per la definitiva approvazione del progetto di bilancio.


Fiumicino, 11 Marzo 2009 - Il Consiglio d’Amministrazione di Aeroporti di Roma SpA, presieduto da Fabrizio Palenzona, ha approvato oggi il progetto di bilancio della società Aeroporti di Roma SpA e il bilancio consolidato del Gruppo ADR. Il Consiglio ha stabilito inoltre di convocare l’Assemblea degli Azionisti, per la definitiva approvazione del progetto di bilancio, in prima convocazione il 15 aprile 2009, alle ore 10,30, presso l’Hotel Hilton Rome Airport, e in seconda convocazione il 16 aprile 2009, stessa ora e luogo.

L’andamento del traffico sul sistema aeroportuale romano è stato nel complesso positivo con un aumento rispetto all’esercizio precedente del 4,4%. Ma occorre sottolineare che il volume complessivo dei passeggeri, che ha raggiunto il ragguardevole traguardo dei 40 milioni, ha invertito con decisione, nel corso del secondo semestre, l’andamento tendenziale, facendo segnare una flessione crescente che ha raggiunto nel mese di dicembre la punta massima del -6,1% rispetto al 2007.

I ricavi del Gruppo ammontano complessivamente a 570,1 milioni di euro, in crescita del 2,4% per l’effetto combinato derivante dalla contrazione dei ricavi del comparto aviation (-0,6%) – che scontano anche l’uscita dal perimetro del business Cargo ceduto a fine 2007 – e dall’incremento dei ricavi delle altre attività (commerciali ed immobiliari) del 5,8%, conseguito nonostante la perdurante debolezza delle valute tradizionalmente legate all’andamento della spesa per passeggero.

La forte e rapida dinamica dei costi operativi, innescata da fattori esogeni dello scenario economico internazionale, non ultimi quelli delle fonti energetiche, e a fronte di una invarianza sul fronte dei ricavi dovuta alla situazione di stallo del sistema tariffario aeroportuale fermo dal 2001, hanno determinato una contrazione del margine operativo lordo, pari a 249,6 milioni di euro, con una flessione del 2,6% rispetto al 2007.

Sul risultato operativo, attestatosi a 96,3 milioni di euro (-33,3% rispetto al 2007), hanno pesato, oltre a maggiori ammortamenti per 6,8 milioni di euro, i rilevanti effetti sul conto economico determinati dalla procedura straordinaria che ha coinvolto le società del Gruppo Alitalia. L’entità dei crediti congelati a seguito dell’Amministrazione Straordinaria ha determinato un impatto a conto economico superiore ai 40 milioni di euro.

Il programma di rilancio degli investimenti già innescato nel 2007 è proseguito anche nel corso del 2008. Il Gruppo ha infatti realizzato investimenti per 111,7 milioni di euro, con un incremento del 30,7% rispetto all’esercizio precedente. Tuttavia il perdurante andamento congiunturale negativo, già evidenziatosi nella parte finale dell’anno, e la sostanziale difficoltà ad innescare un spinta virtuosa sui ricavi aviation in assenza di una dinamica tariffaria positiva per il Gruppo, potrebbero non consentire, nel prossimo futuro, il mantenimento di volumi di investimenti così rilevante.

Infatti, proprio con riguardo alla gestione finanziaria, si sottolinea che gli oneri finanziari netti si sono incrementati, rispetto al 2007, di 3,1 milioni di euro in conseguenza della crescita media dei tassi d’interesse rispetto all’esercizio precedente e nonostante l’indebitamento finanziario netto, pari a 1.321,9 milioni di euro, abbia registrato una lieve flessione (-0,5 milioni di euro) rispetto alla fine del 2007. L’effetto combinato della crisi economica e della crisi Alitalia, emersa anch’essa con maggior evidenza nella seconda parte dell’anno e con inevitabili trascinamenti anche nel periodo successivo, determinerebbero, qualora fossero mantenuti in futuro gli elevati volumi di investimenti sostenuti nel 2008, una crescente tensione finanziaria che si tradurrebbe, in breve tempo, nella loro insostenibilità.

Al netto della componente straordinaria e delle imposte, il Gruppo ADR chiude così l’esercizio 2008 con una perdita di 8,3 milioni di euro rispetto all’utile netto di 17,9 milioni di euro registrato nell’anno precedente.

Il bilancio civilistico della Capogruppo ADR SpA, connotato dalle medesime dinamiche che hanno caratterizzato l’andamento dei risultati del Gruppo, chiude il 2008 con una perdita di 7,0 milioni di euro e con un indebitamento netto pari a 1.329,6 milioni di euro, più elevato, rispetto alla fine del 2007, di 5,3 milioni di euro.
 
scomodi o no gli euros...come i dollari nn hanno colore.......in economia...e credo che la compagine azionaria di gemina che controlla adr ed è anche in alitalia....dovrà scegliere...se rimanere legata a doppio nodo alle sorti della compagnia di bandiera oppure optare come nei casi dei più importanti aeroporti d'europa ..confrontarsi con il mercato.... e leggendo i dati economici poco confortanti dei primi mesi di gestione C.A.I. credo che quanto prima qualcuno opterà per passare la mano a KLM-AIRFRANCE
 
scomodi o no gli euros...come i dollari nn hanno colore.......in economia...e credo che la compagine azionaria di gemina che controlla adr ed è anche in alitalia....dovrà scegliere...se rimanere legata a doppio nodo alle sorti della compagnia di bandiera oppure optare come nei casi dei più importanti aeroporti d'europa ..confrontarsi con il mercato.... e leggendo i dati economici poco confortanti dei primi mesi di gestione C.A.I. credo che quanto prima qualcuno opterà per passare la mano a KLM-AIRFRANCE

Non ho dubbi, sceglieranno di seguire AZ
 
e cmq è già qualcosa che easyjet abbia deciso di provare a puntare su FCO ..anche se nn è il massimo dell'efficenza ....però credo che i voli da roma per quasi tutte le compagnie se ben operati siano un sicuro successo visto ...il grande richiamo che ha la città....
 
bisognerebbe che U2 cambiasse azionista...
Ma che dici?!? Anzitutto U2 non esisterebbe senza Stelios; in secondo luogo rischiando soldi suoi capisce il pericolo di gonfiare bolle, che entusiasmano sul momento ma poi scoppiano.

Rimandare in virtù di ciò la creazione di due basi che, specie VCE, darebbero subito soddisfazioni non è biasimevole, è semplice visione d'insieme. U2 non è un baraccone italiano e non ha aggravi significativi a giostrare le macchine di MXP per un anno tra FCO e VCE. Eccepire alla regola di prudenza sarebbe indice di elasticità ma esporrebbe al rischio di strafare, magari su fronti solo all'apparenza validi quanto i due menzionati.

Qualche paraocchiuto non la penserà così: nessuno gli impedisce di dimostrare quanto è furbo costruendo da sé un concorrente migliore di U2; tutti i tentativi fin'ora sono andati male.
 
Ma che dici?!? Anzitutto U2 non esisterebbe senza Stelios; in secondo luogo rischiando soldi suoi capisce il pericolo di gonfiare bolle, che entusiasmano sul momento ma poi scoppiano.

Rimandare in virtù di ciò la creazione di due basi che, specie VCE, darebbero subito soddisfazioni non è biasimevole, è semplice visione d'insieme. U2 non è un baraccone italiano e non ha aggravi significativi a giostrare le macchine di MXP per un anno tra FCO e VCE. Eccepire alla regola di prudenza sarebbe indice di elasticità ma esporrebbe al rischio di strafare, magari su fronti solo all'apparenza validi quanto i due menzionati.

Qualche paraocchiuto non la penserà così: nessuno gli impedisce di dimostrare quanto è furbo costruendo da sé un concorrente migliore di U2; tutti i tentativi fin'ora sono andati male.


analisi perfetta non posso che quotarti
 
Ma che dici?!? Anzitutto U2 non esisterebbe senza Stelios; in secondo luogo rischiando soldi suoi capisce il pericolo di gonfiare bolle, che entusiasmano sul momento ma poi scoppiano.

Rimandare in virtù di ciò la creazione di due basi che, specie VCE, darebbero subito soddisfazioni non è biasimevole, è semplice visione d'insieme. U2 non è un baraccone italiano e non ha aggravi significativi a giostrare le macchine di MXP per un anno tra FCO e VCE. Eccepire alla regola di prudenza sarebbe indice di elasticità ma esporrebbe al rischio di strafare, magari su fronti solo all'apparenza validi quanto i due menzionati.

Qualche paraocchiuto non la penserà così: nessuno gli impedisce di dimostrare quanto è furbo costruendo da sé un concorrente migliore di U2; tutti i tentativi fin'ora sono andati male.


Credi allora che FR che continua ad espandersi stia facendo male?
 
Credi allora che FR che continua ad espandersi stia facendo male?

La crescita di easyJet è certamente più ponderata (e sensata dal mio modesto punto di vita) di quella che sta seguendo Ryanair.

Non credo vedremo mai easyJet su una Alghero-Billund. easyJet sembra che si muova seguendo il mercato, Ryanair spera sempre di crearlo (e mai a suo completo rischio).
 
Credi allora che FR che continua ad espandersi stia facendo male?
Ha solo una strategia commerciale diversa, più mordi e fuggi rispetto a U2, coi pro e i contro che conseguono. Basta limitarsi alle basi in Italia: U2 si è perso il conto delle macchine basate a MXP senza sbagliare un colpo a parte DTM, comincia solo ora a esplorare FCO e VCE, e magari fra qualche anno si dedicherà a CTA e NAP. FR ha già 7 basi, più di metà delle quali con meno di un anno e non ha ancora finito; d'altro canto ci basa poche macchine, e non si contano le rotte assurde che ha chiuso o chiuderà.

Personalmente sono più in sintonia col costruire sulla roccia e a step meditati come U2. Forse fra 10 anni si mostrerà l'unico approccio lungimirante, perché non so se si possa continuare indefinitamente a creare il network col lancio di freccette, e andando alla ricerca famelica di contributi da enti locali miopi per loro stessa natura. Comunque è il mio punto di vista; fin'ora e nell'immediato futuro sono campionesse incontrastate dei cieli europei e ben vengano entrambe: non dimentichiamo che, fino a pochi anni fa, i voli domestici in Italia erano esclusivo appannaggio di nobili decadute e di microbi.