Purtroppo è vero. Te lo chiedono sul fogliettino che ti danno/davano a bordo. Se scrivi che hai una malattia infettiva, ti rimbalzano indietro.
Purtroppo è vero. Te lo chiedono sul fogliettino che ti danno/davano a bordo. Se scrivi che hai una malattia infettiva, ti rimbalzano indietro.
su, concedigli il beneficio del dubbio, magari intendeva l'aviaria o l'herpes.Mi aspettavo una scemenza del genere...puntualmente è arrivata!
Visto che ho un luogo di nascita piuttosto sui generis,![]()
Mi aspettavo una scemenza del genere...puntualmente è arrivata!
Vuoi dire che sei sieropositivo, l'hai dichiarato nel modulo, hai presentato i farmaci all'immigration e ti hanno permesso l'ingresso negli Usa?
Se si buon per te, perchè basta fare una minima ricerca internet e ovunque c'è scritto quello che dico.
Non dirlo a me che sono "sventuratamente" nato negli Emirati Arabi.Visto che ho un luogo di nascita piuttosto sui generis, a me all'immigration di Miami hanno chiesto se effettivamente fossi italiano, altrimenti di dirlo subito che tanto lo avrebbero scoperto.![]()
vipero ha detto:io comincerei a rendere un pò di pan per focaccia, come hanno fatto in messico.
non ho messo in dubbio quello che hai scritto...forse è un pò riduttivo scrivere "malattie infettive".....
ah, dimenticavo, non sono sieropositivo ma non mi risulta che per un "herpes labiale" "rimbalzano" indietro i passeggeri....
Le domande idiote peró danno fastidio. E dove vai, cosa fai, quando torni, quanto stai, perché vai, con chi vai... due mxxxxi!!! In occasione di un volo Canada-USA-Italia il 20 dicembre hanno avuto il coraggio di chiedermi cosa andavo a fare in Italia (avevano il mio passaporto ITALIANO in mano): secondo voi????
Altre domande alla frontiera terrestre: é tua la macchina che stai guidando? Quando l'hai comprata?
E poi: cosa hai comprato durante la permanenza? Perché non hai comprato niente?
prendono le impronte agli americani.Anche se è un po' OT, sono curioso di sapere, cosa han fatto in Messico a tal proposito?
Heathrow docet! Gestire una novantina di voli al giorno con una media di 180/200 passeggeri che devono fare tale procedura..
se a te fa piacere dover avere un passaporto speciale, lasciare le impronte digitali, la foto dell'iride dell'occhio, un campione di saliva ed un agente della cia che nel frattempo interroga i parenti a casa, ed essere considerato comunque innanzitutto un terrorista...
Vorrei precisare che l'immigration americana è presente anche per gli americani stessi che tornano da un soggiorno all'estero. Un filo diversa da quella dei "non us-citizens" ma di certo seria e rigorosa uguale.
Non è quindi questione di qualsivoglia "razzismo" ma di un modo serio di controllare le proprie frontiere, che siate americani o no.
Preferisco 1.000 volte questo sistema a quello dei nostri poliziotti che in arrivo da un volo extra-schengen a volte manco guardano il passaporto oppure lo aprono con fastidio, spesso parlando a distanza dei cacchi propri a voce alta col collega della garitta accanto. Il controllo italiano non è un controllo.
Sorvoliamo anche sul fatto che in uscita il poliziotto italiano è diventato poco più che un esattore fiscale dello stato. L'unica cosa che interessa è la pagina con la marca da bollo...
Appena finito di compilarre l'ESTA.
Per i prossimi due anni non avrò più nessuna procedura da fare se non il solito controllo all'immigration dell'impronta digitale.
Qui ti sbagli e di grosso perché fai di tutta l'erba un fascio e pensi che quelli daventi non siano dei professionisti....
Preferisco 1.000 volte questo sistema a quello dei nostri poliziotti che in arrivo da un volo extra-schengen a volte manco guardano il passaporto oppure lo aprono con fastidio, spesso parlando a distanza dei cacchi propri a voce alta col collega della garitta accanto. Il controllo italiano non è un controllo.
Sorvoliamo anche sul fatto che in uscita il poliziotto italiano è diventato poco più che un esattore fiscale dello stato. L'unica cosa che interessa è la pagina con la marca da bollo...