Thread Alitalia/Cai 11 novembre

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Per la storia dell'INPS ci andrei piano, di gente che il TFR lo deve vedere da secoli ne conosco veramente tanta

che siano lenti a liquidarlo è un dato di fatto, ma è un dato di fatto anche che prima o poi arriverà per l'intero importo spettante.

Ovviamente mi riferisco al solo TFR, non ad altri crediti dei dipendenti verso l'azienda.
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti, scrivo per la prima volta su questo forum (che leggo e apprezzo, però, da molto tempo).
Da 8 anni dipendente di Alitalia (di terra - il corporativismo ormai impone di specificarlo :)) mi sembra non ci sia fine alla follia in cui stiamo scivolando. [...]

chapeau!
 
Ultima modifica da un moderatore:
Prima che qualcuno me lo chieda: no, non sono per nulla sicuro di vedermi offerto un contratto da CAI. Allo stesso tempo penso però che se andrà male, avrò 7 anni di tempo per trovarmi un nuovo lavoro.

credo che neppure nelle socialdemocrazie Scandinave esista un ammortizzatore sociale che garantisce 7 anni di cassa integrazione, pertanto di fronte a una simile offerta è assurdo rinunciare. Direi che lo spirito con cui vivi la situazione sia quello giusto. Sapere di avere 7 anni di copertura garantisce la possibilità di trovare un nuovo impiego in tutta tranquillità.

E poi immagino che molti per qualche anno magari lavoreranno in nero percependo di fatto 2 stipendi.
 
Ciao a tutti, scrivo per la prima volta su questo forum (che leggo e apprezzo, però, da molto tempo).
Da 8 anni dipendente di Alitalia ...............................................................................................................................................
PS
Prima che qualcuno me lo chieda: no, non sono per nulla sicuro di vedermi offerto un contratto da CAI. Allo stesso tempo penso però che se andrà male, avrò 7 anni di tempo per trovarmi un nuovo lavoro.

Un caloroso benvenuto.
Contento di sentire e di vedere gente che lavora in AZ, e che afferma che lo stipendio non arriva per grazia ricevuta.
Se una società va male si operano ristrutturazioni, tagli ecc.
Se va bene si espande, si assume nuovo personale ecc, ecc
 
Ciao a tutti,
...
Probabilmente, è sfuggito il controllo della base. Probabilmente è stato scoperto il bluff di chi, all'esterno, tuonava contro CAI e, all'interno, lavorava per convincere i propri iscritti della bontà della loro proposta.
Benvenuto.
Questo è il risultato di tirare troppo la corda: certi sindacati sono finiti con il sedere per terra e, oltre a negare il fatto, hanno caricato di aspettative assurde la loro base, che ora è su posizioni ancora più radicali.

Da un punto di vista sociale, cercando di allargare i propri orizzonti a quelli del Paese, acuire il confronto arrivando alla precettazione creerà un precedente pericoloso per tutte le altre sfide che il mondo del lavoro dovrà affrontare nei prossimi mesi.

Credo ci siano molti colleghi che la pensano così. Colleghi che lavorano responsabilmente, desiderosi, se gli verrà data la possibilità, di rimettersi in gioco, stanchi di lavorare in un'azienda in perenne crisi, dove non vale nè il merito nè il demerito.
Dal punto di vista "umano" il personale Alitalia è sempre stato in una categoria superiore agli altri, l'ho già scritto molte volte e nel mezzo, tra raccomandati, fannulloni e disillusi va riconosciuto che c'è anche molta gente valida.

PS
Prima che qualcuno me lo chieda: no, non sono per nulla sicuro di vedermi offerto un contratto da CAI. Allo stesso tempo penso però che se andrà male, avrò 7 anni di tempo per trovarmi un nuovo lavoro.
Mi auguro proprio che te lo offrano: in CAI non sono fessi e se anche questo non piace ai sindacati stanno cercando di "scremare" solo il meglio di Alitalia.
Spero per loro e per voi che ce la facciano, per me sarebbe un buon motivo per tornare a volare con una compagnia italiana.
 
ogni tanto compare un articolo scritto benino sul Messaggero:

Fantozzi chiede a Cai di rivedere l'offerta

di Rosario Dimito
Per Cai non ci sono solo le grane dei piloti. L’offerta presentata per i beni, contratti, crediti e debiti di Alitalia, Az servizi, Alitalia Airport, Alitalia Express, Volare, va rivista. Non tanto per il prezzo complessivo - 1 miliardo - quanto per le modalità di pagamento proposte: parte cash - circa 285 milioni in tre tranche - il resto mediante accollo di debiti. E anche di crediti. Il commissario di Alitalia Augusto Fantozzi vorrebbe più soldi in contante. Ieri pomeriggio nel corso di un colloquio a quatt’occhi, secondo quanto ricostruito da Il Messaggero presso fonti vicine al commissario, Fantozzi avrebbe mosso a Rocco Sabelli alcune obiezioni sull’offerta ricevuta venerdì 31 ottobre, al termine del consiglio della Compagnia aerea italiana (Cai) svoltosi a valle di una giornale cruciale per la spaccatura del fronte sindacale sul contratto di lavoro e i criteri di assunzione-esclusione: quattro sigle (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti e Ugl) hanno accettato la proposta; Anpac, Up, Anpav, Avia e Sdl si sono messi di traverso sostenendo che contraddice gli accordi di palazzo Chigi del 14 settembre. Fantozzi, che è assistito da Banca Leonardo indicata dal ministero dello Sviluppo economico, Rothschild nominata da lui assieme allo studio legale Chiomenti, avrebbe contestato soprattutto la forma di pagamento di circa 715 milioni circa, salvo rettifiche, mediante l’assunzione mista di crediti e debiti vantati con varie controparti dalla procedura straordinaria. Nelle ultime ore il commissario avrebbe messo al corrente dell’iter della procedura il ministero dello Sviluppo economico da cui dipende; il comitato di sorveglianza, cioè l’organismo rappresentativo dei creditori formato dagli avvocati Clarizia, Monorchio, Alberti e il giudice fallimentare. E’ possibile che col ministero e la magistratura abbia fatto riferimento al contenuto dell’offerta ”irrevocabile, unica e inscindibile” della cordata di investitori presieduta da Roberto Colaninno e valida fino al 30 novembre. Alcuni aspetti sostanziali dell’offerta sarebbe finiti nel mirino dei consulenti del commissario. Il faro sarebbe stato acceso sul perimetro, beni da acquistare e sulla parte dell’offerta Cai relativa all’assunzione di debiti, in particolare quelli relativi ai contratti di leasing sugli aerei. Infatti gli asset Alitalia sono valutati dalla nuova compagnia 900 milioni, di cui 275 da pagarsi cash, 625 tramite l’accollo liberatorio dei debiti derivanti dai contratti di finanziamento ipotecario degli aeromobili trasferiti in proprietà (64) ed eventuali interessi e oneri accessori maturati fino al closing e mediante pagamento o accollo liberatorio a seconda dei casi del saldo algebrico tra specifiche partite debitorie e creditorie (tenuto conto dei biglietti prepagati e dei relativi diritti di imbarco che risulteranno non utilizzati o non rimborsati al closing). Az servizi è stata valutata 57 milioni da pagarsi cash e mediante accollo di un differenziale di crediti-debiti. Per Alitalia Airport, Cai mette sul piatto 7 milioni, in parte in contante e in parte col mix debiti-crediti. Anche Alitalia Express (19 milioni) verrà pagata tra moneta sonante e assunzione di debiti e crediti. Infine Volare: costo 17 milioni di cui circa 2 milioni da versarsi in contante e 15 tramite accollo liberatorio del saldo algebrico tra specifiche partite debitorie e creditorie relative ai biglietti prepagati e diritti di imbarco. Al termine del colloquio col commissario, l’amministratore delegato di Cai avrebbe messo al corrente dei rilievi del venditore Intesa Sanpaolo, Colaninno e alcuni degli azionisti forti. Sabelli avrebbe promesso al commissario di fare il possibile per recepire le sue richieste anche se però la struttura dell’offerta è difficile da modificare. Cai varerà un aumento di capitale da 1,1 miliardi: questa somma servirà per pagare i beni Alitalia, acquistare AirOne (300 milioni) e disporre della liquidità per far volare gli aerei e pagare i dipendenti. Dalla tarda serata Sabelli e il suo team si sarebbero messi a valutare il da farsi, tenuto conto che l’offerta è stata decisa dal cda. Di tempo non ce n’è tanto e prima di guadagnare la pista di decollo (1° dicembre), Sabelli dovrà disinnescare lo scontro coi piloti, assumere i dipendenti, scegliere il partner, e provvedere a tutti gli adempimenti tecnico-organizzativi, come l’ottenimento delle licenze. Per quanto riguardo Bruxelles, invece, la luce verde sta per accendersi.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ciao a tutti, scrivo per la prima volta su questo forum (che leggo e apprezzo, però, da molto tempo).
Da 8 anni dipendente di Alitalia (di terra - il corporativismo ormai impone di specificarlo :)) mi sembra non ci sia fine alla follia in cui stiamo scivolando [...]


Benvenuto collega (ex, io non lavoro più)... il ragionamento non fa una piega, vorrei solo specificare che quando indossi il completo blu o la giacca verde entri diretto nel calderone e diventi automaticamente un nullafacente che merita solo di restare a casa senza soldi e lavoro, visto che l'immagine propinata dai media negli ultimi mesi è quella di scansafatiche privilegiati ecc... (non mi dilungo, sappiamo già tutto no?).
Verissimo: gli interlocutori sono i clienti, i passeggeri, il mercato.... che ora ci odiano. Nessun appoggio da nessuno, siamo visti in totale negatività, anche se poi tu sai bene quanto me che la maggior parte delle persone parte, vola, timbra il catrellino, si fa il mazzo, col caldo, col freddo, di festa ecc....
Io dell'offerta per un contratto CAi sono sicuro: non la riceverò. Quanto a te... auguri. Il mondo qua fuori è messo mlto peggio di quanto si possa credere.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ma ora che LH ha accettato di entrare con il 20% e non con il 49% cosa dovrebbe mai spingere Colaninno a scegliere AF? Non si capise...
 
Bhè, grazie a tutti per l'accoglienza :)

Benvenuto.
in CAI non sono fessi e se anche questo non piace ai sindacati stanno cercando di "scremare" solo il meglio di Alitalia.
Su questo punto temo che le selezioni verranno gestite in accordo con i sindacati confederali + ugl. Alcuni punti del Lodo Letta sembrano più laschi proprio per questo motivo. A sensazione mi risulta anche che ci sia stato un incremento di iscrizioni ai sindacati firmatari del Lodo. In parte per questo motivo ma anche per la questione legata al tfr (ma questo è un altro discorso :))

Spero per loro e per voi che ce la facciano, per me sarebbe un buon motivo per tornare a volare con una compagnia italiana.
Retorica a parte, spero che questo sia il primo obiettivo di CAI.
 
sui giornali di stamattina la notizia che a Ottobre le prenotazioni AZ sono calate del 30%.

Sono sorpreso che abbiano conservato il 70%.
In questo momento volerei AZ solo se veramente non ci fosse altra alternativa, o se prenotassi un volo massimo 2-3 giorni prima della partenza. Non ha senso esporsi a rischi inutili.
 
Ciao a tutti, scrivo per la prima volta su questo forum (che leggo e apprezzo, però, da molto tempo).
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Certo che se tutti i dipendenti AZ la pensassero cosí, le cose sarebbero di parecchio piú semplici...
 
Ultima modifica da un moderatore:
la maggior parte delle persone parte, vola, timbra il catrellino, si fa il mazzo, col caldo, col freddo, di festa ecc....
sacrosanto. ma è un pò come il karma. molti di noi sono stati protetti per anni con contributi statali. era impossibile pensare che non arrivasse il conto. La cosa che più temo è che i criteri di selezione guarderanno poco alla produttività del singolo, disperdendo preziose professionalità. Ma è la vita, credo.
Il mondo qua fuori è messo mlto peggio di quanto si possa credere.
E' proprio per questo che mi sembra assurdo rifiutare questa proposta.
Io dell'offerta per un contratto CAi sono sicuro: non la riceverò. Quanto a te... auguri.
auguri, di cuore, anche a te.
 
Sciopero Alitalia fa impennare passeggeri AirOne

Lo sciopero Alitalia ha fatto crescere la richiesta di bilglietti sui voli AirOne. Nella sola giornata di ieri, in base ai dati forniti dal gruppo, i passeggeri sono aumentati in media del 10% su tutto il territorio nazionale. I picchi più significativi si sono registrati dopo le 17, quando è iniziato lo stop indetto dal comitato di lotta dei dipendenti Alitalia.

se non fosse per la debolezza del brand AP all'estero la questione del marchio andrebbe rivista...
 
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