Malpensa, nasce la lobby pro Lufthansa


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Malpensa, nasce la lobby pro Lufthansa
Vertice tra il governatore Formigoni, il sindaco Moratti e i vertici del Pdl: "Alitalia scelga il partner giusto"


di Andrea Montanari
Dopo l’appello del presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, alla politica sul destino Malpensa, ora si muovono il sindaco Letizia Moratti e il governatore Roberto Formigoni. Che si sono incontrati a Palazzo Marino non solo con Bonomi, ma anche con i vertici della maggioranza per sollecitare i parlamentari del centrodestra a un’a zione di lobbying su Cai. Obiettivo: sollecitare la nuova Alitalia, che dovrà decidere entro novembre il proprio partner straniero, a fare una scelta a sostegno dell’ex hub varesino. C’erano il ministro a Ignazio La Russa; il coordinatore regionale di An, Massimo Corsaro; quello di Forza Italia, Guido Podestà; il sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, e il presidente della commissione Bilancio della Camera, il leghista Giancarlo Giorgetti.

A far precipitare la situazione nelle ultime ore sarebbe stato l’a nnuncio di Cai a Sea di voler dismettere altri voli da Malpensa entro il 2013, ridimensionare Linate a solo city airport con un ulteriore taglio di collegamenti con Fiumicino, oltre alla richiesta al Comune di sbarrare la strada a Easy jet, la compagnia low cost che opera nello scalo varesino. Richieste ritenute inaccettabili dalla società che gestisce gli scali milanesi. Una posizione rafforzata anche dalla consapevolezza emersa dalle ultime proiezioni del piano industriale di Sea, secondo cui la società potrebbe riprendersi solo in due casi. Se Alitalia si alleasse con Luthansa, o se, in caso contrario, venissero comunque liberate le rotte non utilizzate da Cai.

«È stata una riunione interlocutoria - dice La Russa - ci siamo scambiati informazioni e impressioni. Nessuno vuole penalizzare Malpensa. Sul futuro partner straniero della nuova Alitalia nessun’a ltra parola da parte del ministro, ben consapevole del fatto che l’i potesi Lufthansa favorirebbe Malpensa, mentre se la scelta cadesse su Air France a beneficiarne sarebbe soprattutto l’aeroporto di Fiumicino. Motivo per cui, ieri, sia Formigoni che la Moratti ieri avrebbero fatto pressing a favore dei tedeschi.

«Sarei stupito se Cai non investisse su Malpensa insiste Formigoni perché il mercato è qui, in Lombardia». L’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, guarda avanti: «Malpensa andrà avanti anche senza Alitalia. Emerge con chiarezza che come partner è meglio la compagnia tedesca perché questa ha scelto il mercato come obiettivo, mentre Air France vuole solo impedire la crescita di un concorrente».

All’appello si unisce il capogruppo di Forza Italia in Regione, Paolo Valentini: «Cai ha una grande occasione per dimostrare concretamente la sua vicinanza al Paese e fare i suoi interessi». Anche il centrosinistra è d’accordo. Il ministro degli Esteri del governo ombra del Pd, Piero Fassino, rilancia: «Ci aspettiamo che la Cai apra un confronto non solo con i sindacati, ma anche con le istituzioni lombarde». Scende in campo anche Assolombarda, che chiede al governo in ogni caso di rendere subito disponibili le rotte abbandonate da Alitalia.

«La liberalizzazione è fondamentale» , spiega il direttore generale Antonio Colombo. Il presidente della Provincia, Filippo Penati, si irrita. Da azionista di Sea «chiede che Bonomi riferisca all’a ssemblea dei soci le decisioni del vertice. Trovo sconcertante che la Moratti abbia convocato i partiti o non le istituzioni». E il responsabile del Nord del Pd, Luciano Pizzetti, avverte: «È opportuno cogliere l’opportunità della liberalizzazione delle rotte. Oggi ancor più di prima destini di Alitalia e Malpensa non sono collegati».
(27 ottobre 2008)

La Repubblica - Milano

CIAO
_goa
 
praticamente il piano prato, che si rifaceva al piano air france per la "nuova" (si fa per dire) AZ...
con i politici italiani che gridavano no ad ir france, si ad alitalia tutta italiana...
questi hanno solo fatto una strada più lunga, ma alla fine dei giochi AZ va ad AF e se ne rimane ad FCO..
sbaglio?
 
Avete visto il nuovo claim pubblicitario di Lufthansa Italia:
Oggi è un sogno...domani la Sua prossima destinazione..
E via con una serie di offerte sul lungo raggio.
Di solito il marketing anticipa con i claim quello che la società andrà ad offrire successivamente...
Ciao
D,
 
Avete visto il nuovo claim pubblicitario di Lufthansa Italia:
Oggi è un sogno...domani la Sua prossima destinazione..
E via con una serie di offerte sul lungo raggio.
Di solito il marketing anticipa con i claim quello che la società andrà ad offrire successivamente...
Ciao
D,
Dove li hai visti?
 
E oserei anche pensare che nel caso CAI decida di non appoggiarli, il domani potrebbe essere più vicino di quanto crediamo...
 
Però sta mania dei tedeschi di usare il "Sua" (traduzione del Sie) piuttosto che il "tua".
Secondo voi non suona meglio "tua destinazione" piuttosto che "Sua destinazione" ?
Ciao
d.
 
Però sta mania dei tedeschi di usare il "Sua" (traduzione del Sie) piuttosto che il "tua".
Secondo voi non suona meglio "tua destinazione" piuttosto che "Sua destinazione" ?
Hai ragione, è decisamente così (al limite, se proprio si vuole evitare il tu, si può usare il voi: "le vostre destinazioni" etc.).
Io l'ho segnalato a Lufthansa con l'apposito form Feedback per e-mail -> Feedback su Assistenza tecnica.
 
German airline Lufthansa is considering making Milan, Italy’s Malpensa Airport its third hub after creating an Italian unit called Lufthansa Italia.

Lufthansa's other two hubs are at Frankfurt and Munich, both in Germany, and this move would mark a major expansion out of its home country.

Italian passengers would be able to fly point-to point within the airline's European destinations
Lufthansa is also thought to be considering taking a stake in SEA, the company that runs both of Milan's airports, Malpensa and Linate.

The new company is to apply for a licence from the Italian authority for civil aviation, ENAC, which would allow bilateral landing rights.

It is understood that Malpensa will regain its international status with Lufthansa’s involvement. The airport lost the status when ailing Italian airline, Alitalia, cut most of its flights to and from the airport
P.T.
27 October 2008
 
Malpensa, nasce la lobby pro Lufthansa
Vertice tra il governatore Formigoni, il sindaco Moratti e i vertici del Pdl: "Alitalia scelga il partner giusto"


di Andrea Montanari
Dopo l’appello del presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, alla politica sul destino Malpensa, ora si muovono il sindaco Letizia Moratti e il governatore Roberto Formigoni. Che si sono incontrati a Palazzo Marino non solo con Bonomi, ma anche con i vertici della maggioranza per sollecitare i parlamentari del centrodestra a un’a zione di lobbying su Cai. Obiettivo: sollecitare la nuova Alitalia, che dovrà decidere entro novembre il proprio partner straniero, a fare una scelta a sostegno dell’ex hub varesino. C’erano il ministro a Ignazio La Russa; il coordinatore regionale di An, Massimo Corsaro; quello di Forza Italia, Guido Podestà; il sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, e il presidente della commissione Bilancio della Camera, il leghista Giancarlo Giorgetti.

A far precipitare la situazione nelle ultime ore sarebbe stato l’a nnuncio di Cai a Sea di voler dismettere altri voli da Malpensa entro il 2013, ridimensionare Linate a solo city airport con un ulteriore taglio di collegamenti con Fiumicino, oltre alla richiesta al Comune di sbarrare la strada a Easy jet, la compagnia low cost che opera nello scalo varesino. Richieste ritenute inaccettabili dalla società che gestisce gli scali milanesi. Una posizione rafforzata anche dalla consapevolezza emersa dalle ultime proiezioni del piano industriale di Sea, secondo cui la società potrebbe riprendersi solo in due casi. Se Alitalia si alleasse con Luthansa, o se, in caso contrario, venissero comunque liberate le rotte non utilizzate da Cai.

«È stata una riunione interlocutoria - dice La Russa - ci siamo scambiati informazioni e impressioni. Nessuno vuole penalizzare Malpensa. Sul futuro partner straniero della nuova Alitalia nessun’a ltra parola da parte del ministro, ben consapevole del fatto che l’i potesi Lufthansa favorirebbe Malpensa, mentre se la scelta cadesse su Air France a beneficiarne sarebbe soprattutto l’aeroporto di Fiumicino. Motivo per cui, ieri, sia Formigoni che la Moratti ieri avrebbero fatto pressing a favore dei tedeschi.

«Sarei stupito se Cai non investisse su Malpensa insiste Formigoni perché il mercato è qui, in Lombardia». L’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, guarda avanti: «Malpensa andrà avanti anche senza Alitalia. Emerge con chiarezza che come partner è meglio la compagnia tedesca perché questa ha scelto il mercato come obiettivo, mentre Air France vuole solo impedire la crescita di un concorrente».

All’appello si unisce il capogruppo di Forza Italia in Regione, Paolo Valentini: «Cai ha una grande occasione per dimostrare concretamente la sua vicinanza al Paese e fare i suoi interessi». Anche il centrosinistra è d’accordo. Il ministro degli Esteri del governo ombra del Pd, Piero Fassino, rilancia: «Ci aspettiamo che la Cai apra un confronto non solo con i sindacati, ma anche con le istituzioni lombarde». Scende in campo anche Assolombarda, che chiede al governo in ogni caso di rendere subito disponibili le rotte abbandonate da Alitalia.

«La liberalizzazione è fondamentale» , spiega il direttore generale Antonio Colombo. Il presidente della Provincia, Filippo Penati, si irrita. Da azionista di Sea «chiede che Bonomi riferisca all’a ssemblea dei soci le decisioni del vertice. Trovo sconcertante che la Moratti abbia convocato i partiti o non le istituzioni». E il responsabile del Nord del Pd, Luciano Pizzetti, avverte: «È opportuno cogliere l’opportunità della liberalizzazione delle rotte. Oggi ancor più di prima destini di Alitalia e Malpensa non sono collegati».
(27 ottobre 2008)

La Repubblica - Milano

CIAO
_goa
Quante volte abbiamo sentito che la politica ne sarebbe restata fuori...

Ieri l'uscita di Bonomi per la questione Linate che doveva essere in una botte di ferro per gli ultras di MXP, tanto SEA ha firmato con LH e mica tanto botte di ferro a leggere l'uscita di ieri...

Oggi la lobby politica pro-Malpensa si esplicita alla faccia di chi sosteneva che la politica non c'entrava più ecc...ecc...
 
Ultima modifica da un moderatore:
Mi sa che siamo alla solita sceneggiata all'italiana, nonchè ne dicano il felino è ancora lontano dal sacco e non so se i tedeschi si fanno andare bene conferenze stampa e promesse (da marinaio) visto che sono stati furbi a mettere tutto nero su bianco.
 
Mi sono perso l'uscita di Bonomi su Linate. Ha forse detto che deve restare così com'è? Non mi pare. Mi sembra che abbia detto che non gli va di ridurre Linate per una CAI che gli chiede di "eliminare" Linate e pure MXP (eliminazione Low-Cost e basamento di un numero di velivoli giudicato insufficiente). Ciò significa soltanto che qualcun altro gli sta offrendo qualcosa di meglio...:D
 
Mi sono perso l'uscita di Bonomi su Linate. Ha forse detto che deve restare così com'è? Non mi pare. Mi sembra che abbia detto che non gli va di ridurre Linate per una CAI che gli chiede di "eliminare" Linate e pure MXP (eliminazione Low-Cost e basamento di un numero di velivoli giudicato insufficiente). Ciò significa soltanto che qualcun altro gli sta offrendo qualcosa di meglio...:D
L'uscita di Bonomi chiede sostanzialmente l'intervento della politica a supporto cosa che non si sposa con il gatto già nel sacco.

Come ti dicevo in Italia finchè la cosa non è attuata e consolidata tutto può succedere.

Il problema come vado dicendo da un pezzo è che manca una regia nazionale da parte del governo che va come una banderuola dove lo tirano per la giacca i vari partiti che lo compongono e perdipiù gli enti locali fanno una politica propria che nel casino più totale genera solo perdite che poi devono coprire i cittadini.

Ognuno guarda al proprio orticello nel pieno stile mors tua vita mea quando in Italia con una buona pianificazione e un po' di razionalizzazione almeno delle risorse (non dico di riuscire ad aumentare i bacini di utenza perchè ache giustamente ognuno non vuole rinunciare all'aeroporto più comodo) c'è spazio per tutti.
 
Da allora che la maggioranza della capitale vieni dal Nord per CAI, la decisione dovrebbe essere elementare!?
Non è che questi ragionano per carta d'identità...per esempio ci sono diversi che hanno delle belle quote in AdR.

Questi qua della compagnia non si interessano, sono solo dei traghettatori a cottimo per salvare dalla figuraccia il Presidente del Consiglio che urlava via allo straniero e visto che aveva promesso a vanvera come al solito poi ha dovuto invetare questo obrobrio per salvare la faccia sull'italianità che era stato usato come spot elettorale!

Il bello è che nel tifo per gli aeroporti quello che lo prende nel didietro è il cittadino italiano che non ha interessi diretti che operi sull'uno o sull'altro.
 
Concordo con il tuo desiderio di veder scomparire la politica dall'aviazione, Fly. L'unico ostacolo che si frappone a ciò è la presenza degli accordi bilaterali. Se da OGGI la politica non si occupasse più di aviazione, in Italia avremmo purtroppo serie disuguaglianze che rimarrebbero incolmabili. E sai cosa intendo.