Ho provato (spero senza aver commesso errori) a descrivere con una tabella quello che il nostro mercato aereo nazionale sta vivendo.
Si può parlare di "invasione" senza precedenti dei principali vettori esteri low cost nel portare il proprio know-how conquistato nei voli internazionali per farci spostare semplicemente (con un fiorire di PtP) da una parte all'altra della penisola.
Dobbiamo dire che di trasporto aereo in Italia ce ne intendiamo poco:
- abbiamo una compagnia di bandiera in stato comatoso
- abbiamo una compagnia storica (con 30 anni di anzianità) che vive ad oltre 40% del suo traffico da rotte in OPS
- abbiamo piccoli e rari modelli di new-economy di trasporto aereo concentrate in zone ristrette del territorio nazionale e che parzialmente vivono di charter
In questo panorama, triste e desolante, non mancando la voglia di volare è arrivato lo straniero a soddisfare i nostri bisogni di mobilità.
Ecco una tabella di sintesi su cui riflettere:
Si può parlare di "invasione" senza precedenti dei principali vettori esteri low cost nel portare il proprio know-how conquistato nei voli internazionali per farci spostare semplicemente (con un fiorire di PtP) da una parte all'altra della penisola.
Dobbiamo dire che di trasporto aereo in Italia ce ne intendiamo poco:
- abbiamo una compagnia di bandiera in stato comatoso
- abbiamo una compagnia storica (con 30 anni di anzianità) che vive ad oltre 40% del suo traffico da rotte in OPS
- abbiamo piccoli e rari modelli di new-economy di trasporto aereo concentrate in zone ristrette del territorio nazionale e che parzialmente vivono di charter
In questo panorama, triste e desolante, non mancando la voglia di volare è arrivato lo straniero a soddisfare i nostri bisogni di mobilità.
Ecco una tabella di sintesi su cui riflettere: