Finalmente qualcuno pensa a chiudere VBS


bourne

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6 Gennaio 2008
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Leno (BS)
Dopo numerosi tentativi, falliti, di dare un'operatività decente a VBS, forse è giunto il momento di prendere atto del fatto che non funziona e che è un ocsto non più tollerabile in tempi di vacche magre.
Ecco un articolo tratto dal sito di Bresciaoggi

«Sul D’Annunzio bisogna essere chiari. La situazione è grave: se bisogna tenere la struttura "a bagnomaria", a questo punto è meglio chiuderla finché non si trova una soluzione».
È LAPIDARIO nella sua provocazione il portavoce del centrosinistra in Broletto Tino Bino, che ieri insieme ai capogruppi della Margherita Pierluigi Mottinelli e di Sinistra Arcobaleno Gianna Baresi ha presentato la mozione che approderà lunedì nel consiglio provinciale autoconvocato dalla minoranza. «Dovremmo andare in consiglio con una serie di studi per capire le ragioni per cui l’aeroporto non funziona - ha sottolineato Bino -. Sono anni che chiediamo la realizzazione di un ufficio studi per la Provincia». Nel ricordare che «siamo un vaso di coccio tra Bergamo e Verona», Bino si rammarica del fatto che «lo stimolo positivo di una cordata bresciana, che è arrivato per la prima volta dopo molti anni, non sia stato cavalcato dalle istituzioni».
«Dare contributi spot non serve», sostiene Bino che invoca «autorevolezza nel trattare con Verona e Bergamo, per creare un hub alternativo a Milano. È così difficile - si chiede - sperare che gli scali collaborino?».
MOTTINELLI ricorda che il documento che sarà portato dalla minoranza in Broletto ricalca quello già esaminato il 13 nel consiglio comunale. Si domanda perché la Provincia non abbia assunto in questi mesi «un ruolo di promozione politica» e sostiene: «Mi meraviglio che l’assessore ai Trasporti non segua questa partita ma la segua l’assessore al Turismo, leghista. Le dichiarazioni del sindaco Paroli, che ha sostenuto di essere sia dalla parte di Abem, sia della Provincia, dimostrano che forse anche in Loggia si aspettano le decisioni del Carroccio». Baresi invita «il mondo degli industriali a muoversi perché la perdita quotidiana di potere è davvero triste».NA.DA.


http://www.bresciaoggi.it/ultima/oggi/cronaca/Baa.htm
 
Ottimo quando dice di chiuderlo.
Peccato che poi passi al delirio quando dice di voler creare un hub alternativo a Milano, per giunta collaborando con Bergamo e Verona.
Qualcuno mi spieghi come si fa un hub collaborando con altri aeroporti.
 
Dovremmo andare in consiglio con una serie di studi per capire le ragioni per cui l’aeroporto non funziona

dopo 10 anni ancora non l'hanno capito? :D :D


85% Valerio Catullo SpA
7,5% Camera Di Commercio Brescia
7,5% Provincia Di Brescia

finchè i numeri non cambiano nulla potrà nascere...

e poi?

«autorevolezza nel trattare con Verona e Bergamo, per creare un hub alternativo a Milano. È così difficile - si chiede - sperare che gli scali collaborino?».

TRATTARE CON VERONA? Ma come? Montichiari non appartiene agli aeroporti del Garda? Non fa parte della Catullo SpA? Non Dovrebbero Già Collaborare Assieme Con Verona?


Saluti

PS

il Finalmente del titolo...non è bello da dire al pensiero della chiusura.....Finalmente era bello da dire se la provincia iniziava a fare qualcosa per prendersi quel 85% che non ha
 
Ultima modifica:
finche sara in mano al catullo penso nn decollera mai come aeroporto!!! troppe volte si e' parlato di una destinazione specifica di brescia ma a tutt oggi l unica vera attivita che viene esercitata su questo scalo in modo continuo e' il servizio delle poste che a quanto pare funzione bene... tutto ilo resto fa naufragio.... sia x cio' che concerne i voli di linea sia il cargo!
Se forse i bresciani si riprendessero il loro aeroporto alla fine qualche cosa di positivo verrebbe creata . Chiaramente e' questione di volonta e denaro.. se entrambi ci saranno allora bene altrimenti tantro vale tenerlo aperto!. Si e' anche parlato del famigerato collegamento ad alta velocita tra Brescia e Milano... anche qui se di posizionasse una stazione nella zona apt si potrebbe ipotizzare un utilizzo come supporto di Milano-Bergamo e verona... certo i tempi saranno sicuramente biblici ma come sempre progettare qualche cosa x il futuro nn fa mai male!!
 
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vabbè dai si può sempre vendere lo spazio dei nuovi piazzali per farci un centro commerciale..
un parco acquatico
un autodromo
un ippodromo
uno sports-center nell'eventualità di un'olimpiade nel 2420


saluti & buonvento

p.s. sparirà anche GAZ? ...mi/ci mancherà..ne sono sicuro..
 
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vabbè dai si può sempre vendere lo spazio dei nuovi piazzali per farci un centro commerciale..
un parco acquatico
un autodromo
un ippodromo
uno sports-center nell'eventualità di un'olimpiade nel 2420


saluti & buonvento

p.s. sparirà anche GAZ? ...mi/ci mancherà..ne sono sicuro..


Se ci aggiungi la fermata di Brescia della TAV ed il collegamento diretto con la Centrale di Milano in 27 minuti, il suo nuovo stadio, la bretella con la BREBEMI, hai già capito perchè non chiuderà...:D
 
Per ora si sa soltanto che i lavori per la metropolitana di BS forse saranno sospesi per mancanza di soldi.
TAV Milano-Brescia???
Posso ridervi in faccia?
 
Per ora si sa soltanto che i lavori per la metropolitana di BS forse saranno sospesi per mancanza di soldi.
TAV Milano-Brescia???
Posso ridervi in faccia?


Ma ha finito di dire falsita' grandi come una casa???
La metro di Brescia è al 75% dello stato d'avanzamento http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=28&Itemid=75
pregherei gli amministratori di bannare i millantatori incalliti, in un solo tread ben due affermazioni false!

a.
 
Prima di lanciare accuse inconsistenti e invocare l'intervento dell'amministrazione, leggi il Giornale di Brescia di oggi, prima pagina e importante articolo all'interno, poi mi dirai.
Ecco un'anticipazione, dal sito del Giornale di Brescia

I costi delle materie prime sono lievitati oltre misura. E i dieci principali attori del settore edile - tra cui Astaldi - hanno scritto una lunga lettera al ministro Matteoli, in cui fanno sapere che se il Governo non interverrà, le grandi opere si fermeranno. Tra quelle a rischio anche il Metrobus di Brescia.

Il presidente di Brescia Mobilità conferma: "La situazione è seria. Noi non possiamo che stare a guardare. Ed effettivamente non si può negare che i costi delle materie prime siano lievitati notevolmente". Nonostante la presa di posizione dei costruttori, è stato approvato il decreto legge, ribattezzato "decreto cantieri" col quale di fatto si impedisce il blocco dei cantieri: un provvedimento giudicato gravissimo dai costruttori, che promettono battaglia. E ribadiscono: "Molti cantieri chiuderanno, i sindacati sono già stati informati". Sul futuro del metrò, perciò resta una pesante incognita.


http://www.giornaledibrescia.it/Contenuti/484484.html?idnews=915
 
Ultima modifica:
La verità è che i costi salgono e i soldi non ci sono più, per nessun tipo di utilizzo.

PS Per quale ragione sarei un millantatore incallito?
 
Ci vorranno anni prima che sia realizzata la TAV tra Treviglio e Brescia. E' assurdo che un corridoio come quello tra Torino e Venezia sia ad AV solamente in minima parte...

e, poi, anche con l'AV, ripeto, a me 27 minuti sembrano decisamente troppo pochi.
 
Da quibrescia

(red.) I costi delle materie prime salgono e i grandi costruttori, che a suo tempo hanno vinto regolari gare d’appalto, fanno fronte comune e minacciano di chiudere i cantieri perché i costi stanno diventando fuori controllo. Sono una dozzina le grandi opere a rischio in tutta Italia, tra queste c’è anche la metropolitana leggera di Brescia.
La lettera aperta inviata dai primi dieci costruttori italiani al ministro dei Lavori Pubblici, Altero Matteoli, parla chiaro: secondo le imprese la situazione è insostenibile e al governo viene chiesto di adottare "provvedimenti fulminei per sterilizzare gli effetti negativi causati da incrementi anormali dei costi dei materiali, dell’energia e del credito", pena il blocco dei cantieri. I firmatari sono Astaldi, Cmc, Grandi lavori Fincosit, Impregilo, Pizzarotti, Salini Costruttori, Sis, Condotte, Strabag e Vianini Lavori. E tra le opere a rischio ci sono strade, autostrade, ferrovie e metropolitane per un valore complessivo di 9,5 miliardi di euro.
Proprio Astaldi è a capo del gruppo di imprese che sta realizzando il metrobus cittadino, per il quale l’offerta è stata presentata nel 2001. E da allora, secondo i costruttori, i prezzi di alcuni materiali sono aumentati in maniera esagerata: il tondino è cresciuto del 204%, i profilati e la lamiera d’acciaio del 266%, il cemento è salito del 45%, il gasolio del 77% e il bitume del 68%.
Ma il governo venerdì ha approvato un decreto legge che mette a disposizione circa 300 milioni, che però per i costruttori non bastano: "Il provvedimento non solo non aiuta il settore ma peggiora le cose, come dimostra l’esiguità delle risorse a fronte di un impatto dell’aumento dei prezzi sul settore stimato attorno a 1,7 miliardi di euro" dicono le associazioni di categoria dei costruttori (Ance e Agi). Quindi "molti cantieri chiuderanno e i sindacati sono già stati informati". Anche perché ci sarebbero "le condizioni per la risoluzione dei contratti".
Tanto più che i criteri per l’erogazione dei contributi sono "vincolati al rispetto del crono-programma, senza distinguere tra ritardi dovuti all’impresa e ritardi provocati da terzi".


http://www.quibrescia.it//index.php?/content/view/8320/1/