[OT] Alberghi a Firenze crolla il turismo Usa


DANY non conoscero' la realta' di Firenze, ma in ogni caso studiando economia del turismo, e vedendo quali sono le realta' locali sarde, roma e le altre città italiane contro il resto del mondo...bhe il prodotto italia costa a volte il doppio rispetto al resto del mediterraneo e non offriamo niente di piu' di altre località. E ormai non tira piu' il nome "ITALIA" o realizzi qualcosa di nuovo o ti ricicli o ti metti al livello di altre localtà.. O muori.

ciao Abenobashi, mi occupo di destinatino marketing per il settore turismo e ospitalita' e trovo infatti sempre piu' difficile promuovere la destinazione Italia non solo qui negli USA (-22% di turisti USA questa estate in Italia) ma anche in altri mercati definiti high-revenue per flussi di turismo (come Japan).
L'Italia ormai scivola sempre di piu' nelle graduatorie del world tourism organization, e siamo al 5to posto dopo Francia, USA, Spagna e Cina (e andremo sempre di piu' scendendo).
di base l'Italia non ha piu' l'appeal sul quale ha vissuto di rendita per decenni.
Ma oltre al crollo delle icone classiche del turismo, manca una strategia di destinazione.
Mentre la Spagna e' passata da 70M a 140M di vistatori stranieri in 10 anni, in Italia il dato e' costante a 140M, senza incrementi, anzi decrementi.
Mentre altri paesi fanno destination marketing per destinazioni, in Italia siamo ancora fermi a promozioni singole per citta' e localita'.
Invece che pensare a sinergie tra gli attori del settore, ognuno tende a promuoversi individualmente (e' anche una questione di dna italiano dove si preferisce l'individualismo al lavoro di team).
L'argomento e' lungo, ma mancano di base preparazione nel settore e nonostante le decine di corsi di laurea in economia del turismo, e specializzazioni nel turismo, il mercato poi non ha la capacita' ne' la volonta' di assorbire queste figure, spesso perche' l'alberghiero anche 5-stelle e' a conduzione familiare per cui non si tende ad assumere competenze ma membri della famiglia (senza competenze).
Manca una strategia di marketing e le analisi di settore (l'ultima commissionata da Banca IMI a Bain & Co.) presentano un quadro del settore turismo in Italia drammaticamente delusional.
Non si riesce ad evidenziare un vantaggio competitivo della destinazione Italia e di questo ne traggono vantaggi destinazioni emergenti e mai considerate come competitors.
Il costo del lavoro in Italia e' alto e si riflette nel pricing alberghiero.
Manca un concetto reale di customer service e molti albergatori (in Italia meno del 2% degli alberghi appartengono a catene alberghiere internazionali) preferiscono una camera occupata ad un cliente soddisfatto.
Queste alcune drops ma l'argomento e' affascinante e, come per AZ, deve essere gestito da managers e da persone competenti, e non da politici o improvvisati, altrimenti non si crea alcun valore aggiunto, anzi non si crea valore e nemmeno innovazione.
 
DANY non conoscero' la realta' di Firenze, ma in ogni caso studiando economia del turismo, e vedendo quali sono le realta' locali sarde, roma e le altre città italiane contro il resto del mondo...bhe il prodotto italia costa a volte il doppio rispetto al resto del mediterraneo e non offriamo niente di piu' di altre località. E ormai non tira piu' il nome "ITALIA" o realizzi qualcosa di nuovo o ti ricicli o ti metti al livello di altre localtà.. O muori.

Stavamo parlando della questione se cambierebbe qualcosa con un aeroporto decente a Firenze. Te hai affermato di no, io invece ti ho spiegato che non è cosi, le cose cambierebbero, eccome. ;)
 
ciao Abenobashi, mi occupo di destinatino marketing per il settore turismo e ospitalita' e trovo infatti sempre piu' difficile promuovere la destinazione Italia non solo qui negli USA (-22% di turisti USA questa estate in Italia) ma anche in altri mercati definiti high-revenue per flussi di turismo (come Japan).
L'Italia ormai scivola sempre di piu' nelle graduatorie del world tourism organization, e siamo al 5to posto dopo Francia, USA, Spagna e Cina (e andremo sempre di piu' scendendo).
di base l'Italia non ha piu' l'appeal sul quale ha vissuto di rendita per decenni.
Ma oltre al crollo delle icone classiche del turismo, manca una strategia di destinazione.
Mentre la Spagna e' passata da 70M a 140M di vistatori stranieri in 10 anni, in Italia il dato e' costante a 140M, senza incrementi, anzi decrementi.
Mentre altri paesi fanno destination marketing per destinazioni, in Italia siamo ancora fermi a promozioni singole per citta' e localita'.
Invece che pensare a sinergie tra gli attori del settore, ognuno tende a promuoversi individualmente (e' anche una questione di dna italiano dove si preferisce l'individualismo al lavoro di team).
L'argomento e' lungo, ma mancano di base preparazione nel settore e nonostante le decine di corsi di laurea in economia del turismo, e specializzazioni nel turismo, il mercato poi non ha la capacita' ne' la volonta' di assorbire queste figure, spesso perche' l'alberghiero anche 5-stelle e' a conduzione familiare per cui non si tende ad assumere competenze ma membri della famiglia (senza competenze).
Manca una strategia di marketing e le analisi di settore (l'ultima commissionata da Banca IMI a Bain & Co.) presentano un quadro del settore turismo in Italia drammaticamente delusional.
Non si riesce ad evidenziare un vantaggio competitivo della destinazione Italia e di questo ne traggono vantaggi destinazioni emergenti e mai considerate come competitors.
Il costo del lavoro in Italia e' alto e si riflette nel pricing alberghiero.
Manca un concetto reale di customer service e molti albergatori (in Italia meno del 2% degli alberghi appartengono a catene alberghiere internazionali) preferiscono una camera occupata ad un cliente soddisfatto.
Queste alcune drops ma l'argomento e' affascinante e, come per AZ, deve essere gestito da managers e da persone competenti, e non da politici o improvvisati, altrimenti non si crea alcun valore aggiunto, anzi non si crea valore e nemmeno innovazione.
...forse l'unico modello turistico funzionante lo abbiamo sulla riviera romagnola ......
 
...forse l'unico modello turistico funzionante lo abbiamo sulla riviera romagnola ......

that's right! hai perfettamente ragione perche' e' un modello ben strutturato, con strategia e marketing, e ottimi risultati.
guarda come e' cambiato il panorama dei visitatori della riviera romagnola, ed e' un ottimo marketing mirato ad incentivare target differenti di visitatori.
L'aeroporto di Rimini non avra' un network di collegamenti nazionali (penalizzato dalla vicinanza di Forli', Bologna, Ancona) ma gestisce invece un eccellente network di collegamenti charter e stagionali da/per Scandinavia, Russia, Europa orientale.
 
that's right! hai perfettamente ragione perche' e' un modello ben strutturato, con strategia e marketing, e ottimi risultati.
guarda come e' cambiato il panorama dei visitatori della riviera romagnola, ed e' un ottimo marketing mirato ad incentivare target differenti di visitatori.
L'aeroporto di Rimini non avra' un network di collegamenti nazionali (penalizzato dalla vicinanza di Forli', Bologna, Ancona) ma gestisce invece un eccellente network di collegamenti charter e stagionali da/per Scandinavia, Russia, Europa orientale.
....è da un'po che manco , ma me ne hanno parlato molto bene ...ti faccio un esempio...un mio amico c'è stato l'estate scorsa ..con figlio di un anno.....l'albergo era perfettamente organizzato e adatto per accogliere le famiglie.......ma c'è anche il livello di attenzione e preparzione del personale ...del tipo veloci nel servizio perchè sanno che i bambini non sopportano stare lungamente a tavola......per non parlare del prezzo...si trattava di un 4 stelle con quello che ha speso faceva fatica a trovare un tre stelle in liguria.....
 
Io mi auguro di essere morto e sepolto prima che l' Italia diventi tutta come Rimini o come le coste spagnole. Un conto è ragionare sul prezzo delle camere a Firenze, un altro è trasformare la Toscana in un troiaio come i dintorni di Malaga, Portofino o Taormina in Puerto Banus. Così come Firenze può e deve avere un aeroporto decente, ma non c' è bisogno che somigli a CDG.

P.S. E grazie a dio non tutta la Romagna è come Rimini, ci sono posti dove ad agosto si sta tranquillissimi e anche in spiaggia c' è tutto lo spazio che si vuole. Piuttosto ragiono su due conti: l' altroieri sera a Milano cena qualsiasi in un ristorante qualsiasi, antipasto, secondo e dolce, senza vino a 50 euro a testa. Ieri sera fuori Faenza tagliatelle fatte a mano, grigliata di carne e contorno a 14 euro...

I prezzi contano.
 
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Io mi auguro di essere morto e sepolto prima che l' Italia diventi tutta come Rimini o come le coste spagnole. Un conto è ragionare sul prezzo delle camere a Firenze, un altro è trasformare la Toscana in un troiaio come i dintorni di Malaga, Portofino o Taormina in Puerto Banus. Così come Firenze può e deve avere un aeroporto decente, ma non ' è bisogno che somigli a CDG.

be come darti torto straquoto ogni tua parola
 
Io mi auguro di essere morto e sepolto prima che l' Italia diventi tutta come Rimini o come le coste spagnole. Un conto è ragionare sul prezzo delle camere a Firenze, un altro è trasformare la Toscana in un troiaio come i dintorni di Malaga, Portofino o Taormina in Puerto Banus. Così come Firenze può e deve avere un aeroporto decente, ma non c' è bisogno che somigli a CDG.

P.S. E grazie a dio non tutta la Romagna è come Rimini, ci sono posti dove ad agosto si sta tranquillissimi e anche in spiaggia c' è tutto lo spazio che si vuole. Piuttosto ragiono su due conti: l' altroieri sera a Milano cena qualsiasi in un ristorante qualsiasi, antipasto, secondo e dolce, senza vino a 50 euro a testa. Ieri sera fuori Faenza tagliatelle fatte a mano, grigliata di carne e contorno a 14 euro...

I prezzi contano.

Questa volta siamo totalmente daccordo, soprattutto sul discorso prezzi. Qui a Firenze hanno perso la testa. Costa tutto troppo rispetto al servizio offerto.
 
Piuttosto ragiono su due conti: l' altroieri sera a Milano cena qualsiasi in un ristorante qualsiasi, antipasto, secondo e dolce, senza vino a 50 euro a testa. Ieri sera fuori Faenza tagliatelle fatte a mano, grigliata di carne e contorno a 14 euro...

I prezzi contano.


Io conosco un posto dove ti faccio spendere ancora meno, non c'è il mare ma l'aria è pulita, se vuoi si parla anche Spagnolo :D
 
Meno male che da me c'è il mare, altrimenti avrei pensato che stessi parlando di casa mia...
 
Io mi auguro di essere morto e sepolto prima che l' Italia diventi tutta come Rimini o come le coste spagnole. Un conto è ragionare sul prezzo delle camere a Firenze, un altro è trasformare la Toscana in un troiaio come i dintorni di Malaga, Portofino o Taormina in Puerto Banus. Così come Firenze può e deve avere un aeroporto decente, ma non c' è bisogno che somigli a CDG.

P.S. E grazie a dio non tutta la Romagna è come Rimini, ci sono posti dove ad agosto si sta tranquillissimi e anche in spiaggia c' è tutto lo spazio che si vuole. Piuttosto ragiono su due conti: l' altroieri sera a Milano cena qualsiasi in un ristorante qualsiasi, antipasto, secondo e dolce, senza vino a 50 euro a testa. Ieri sera fuori Faenza tagliatelle fatte a mano, grigliata di carne e contorno a 14 euro...

I prezzi contano.


a parte il tuo commento personale, e che condivido comunque, le destinazioni si devono sviluppare nell'ottica di un turismo sostenibile per le specifiche del territorio.
E' ovvio che non vedrai a Firenze il target che va sotto il sole a Rimini, e che quindi il marketing dovra' essere mirato a gruppi specifici di viaggiatori a seconda delle singole aspettative di ritorno da una esperienza di viaggio.
Inoltre l'aspetto pricing non puo' essere appiattito su base nazionale o trasversale: milano ha dei costi vivi differenti da Faenza, cosi' come Tokyo costa piu' di New York e piu' di Albuquerque: eviterei generalizzazioni!!! e conclusioni troppo facilone!!!
 
si'. ma i prezzi si fanno anche in funzione del target che vuoi servire.
per esempio un segmento anelastico a variazioni di prezzi e' la fascia alta del turismo di lusso, chi ricerca nella destinazione, nell'albergo, nell'esperienza di viaggio un certo lifestyle: pensa a come si e' evoluto il viaggiatore di lusso negli ultimi 20 anni, da riconferma del proprio status ad allargamenti di ceto socio/economico/culturare alla ricerca di emozioni e di significato nell'esperienza di viaggio.
questo e' un target che viaggia sempre e il prezzo e' secondario.
New York e' sold-out nel segmento 5-stelle lusso e deluxe con una media di room rate di oltre $600.00 per room/per night, mentre il 3 e 4 stelle vacilla.
 
si'. ma i prezzi si fanno anche in funzione del target che vuoi servire.
per esempio un segmento anelastico a variazioni di prezzi e' la fascia alta del turismo di lusso, chi ricerca nella destinazione, nell'albergo, nell'esperienza di viaggio un certo lifestyle

I prezzi si fanno in funzione della capacità di spesa del target, che non è immutabile nel tempo.

Anelastico fino ad un certo punto...

New York e' sold-out nel segmento 5-stelle lusso e deluxe con una media di room rate di oltre $600.00 per room/per night, mentre il 3 e 4 stelle vacilla.

NYC ha ovviamente un enorme traffico d' affari e ti garantisco che certi prezzi del St. Regis impongono ora di cambiare meta. Comunque a fine 2001 e nel 2002 i prezzi erano dimezzati, manovra che consiglio ai fiorentini.