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(AGI) - Palermo, 29 set. - L’ex presidente dell’Eni Enrico Mattei sarebbe stato fatto uccidere, con
un falso incidente aereo, dal boss di Riesi Giuseppe Di Cristina. Lo ha detto oggi il pentito
nisseno Salvatore Riggio, ascoltato nell’aula bunker di Pagliarelli dalla terza sezione della Corte
d’assise di Palermo nell’ambito del processo per l’omicidio del giornalista Mauro De Mauro.
Riggio, interrogato dai giudici (che hanno riaperto l’istruzione dibattimentale per verificare la
colpevolezza di Totò Riina, unico imputato), ha riferito di avere appreso la notizia in ambienti
mafiosi. Uno scenario non nuovo e rispetto al quale disse già la sua in passato un altro pentito
storico, Masino Buscetta: «L’aereo di Mattei - disse l’ex capomafia - fu sabotato da una squadra
mandata a Fontanarossa dal boss di Riesi Beppe Di Cristina».
Mattei precipitò a bordo di un aereo a Bascapè, nei pressi di Pavia. Sulla sua fine,
risalente al 1962, indagò a lungo De Mauro. Secondo una tesi dell’accusa, rappresentata dal pm
Antonio Ingroia, i due delitti potrebbero essere così collegati. Al centro dell’udienza c’è stato
anche l’ultimo viaggio di Mattei in Sicilia, ricostruito attraverso alcune testimonianze. Fra coloro
che sono stati ascoltati pure l’ex dirigente regionale Umberto Barberi che, negli anni ’60, era
all’ufficio di gabinetto della presidenza della Regione Sicilia: sua la ricostruzione di un incontro,
avvenuto nel 1962, tra Mattei e l’allora presidente Giuseppe D’Angelo. (AGI) Cli/Pa/Mrg/Mzu
291658 SET 08 NNN
un falso incidente aereo, dal boss di Riesi Giuseppe Di Cristina. Lo ha detto oggi il pentito
nisseno Salvatore Riggio, ascoltato nell’aula bunker di Pagliarelli dalla terza sezione della Corte
d’assise di Palermo nell’ambito del processo per l’omicidio del giornalista Mauro De Mauro.
Riggio, interrogato dai giudici (che hanno riaperto l’istruzione dibattimentale per verificare la
colpevolezza di Totò Riina, unico imputato), ha riferito di avere appreso la notizia in ambienti
mafiosi. Uno scenario non nuovo e rispetto al quale disse già la sua in passato un altro pentito
storico, Masino Buscetta: «L’aereo di Mattei - disse l’ex capomafia - fu sabotato da una squadra
mandata a Fontanarossa dal boss di Riesi Beppe Di Cristina».
Mattei precipitò a bordo di un aereo a Bascapè, nei pressi di Pavia. Sulla sua fine,
risalente al 1962, indagò a lungo De Mauro. Secondo una tesi dell’accusa, rappresentata dal pm
Antonio Ingroia, i due delitti potrebbero essere così collegati. Al centro dell’udienza c’è stato
anche l’ultimo viaggio di Mattei in Sicilia, ricostruito attraverso alcune testimonianze. Fra coloro
che sono stati ascoltati pure l’ex dirigente regionale Umberto Barberi che, negli anni ’60, era
all’ufficio di gabinetto della presidenza della Regione Sicilia: sua la ricostruzione di un incontro,
avvenuto nel 1962, tra Mattei e l’allora presidente Giuseppe D’Angelo. (AGI) Cli/Pa/Mrg/Mzu
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