Tanto per inquadrare l'alto profilo di colui che rappresenta i piloti iscritti all'ANPAC, dal loro sito copio il suo curriculum vitae:
Fabio Berti, classe 66, ha fatto del volo la sua vita. Figlio d’arte ha sempre nutrito una grande passione per tutto ciò che è legato al mondo aeronautico.
Cresce con il modello del padre Aurelio, Comandante sin dai tempi del Caravelle e successivamente, nell’ultima parte della sua vita, stimatissimo addestratore di una intera generazione di piloti.
Durante gli studi liceali consegue il brevetto di pilota di aliante e vince il corso di Cultura Aeronautica svolto dall’AMI a Guidonia, a seguire consegue il brevetto di primo e secondo grado e dopo il diploma di maturità scientifica, parte volontario per Pisa dove presterà servizio come paracadutista.
Nel 1986, ventenne, partecipa al Terzo Corso Piloti presso la scuola di Alghero, dove consegue il brevetto di terzo grado.
Viene assunto in Alitalia nel 1987 ed inizia la sua carriera come pilota di DC9-30. Si iscrive all’Anpac dove comincia da giovane la sua attività nel Dipartimento Tecnico come responsabile della “Charting Commission”.
Dopo 5 anni di attività di linea sul medio raggio transita sul B747, settore dove rimane per altri 5 anni svolgendo per conto dell’Associazione le mansioni di Delegato Tecnico. Nello stesso periodo ha l’opportunità di collaborare con l’addestramento Alitalia come relatore degli standard di compagnia ai corsi professionali dei nuovi piloti. Inoltre, svolge attività di supporto alla Sicurezza Volo dove, insieme ad un gruppo di primi ufficiali, riceve i primi rudimenti in materia.
Dopo circa dieci anni dall’assunzione diventa comandante sull’aeromobile MD80 e viene presto nominato istruttore ed in seguito controllore, svolgendo anche attività di relatore nei “recurrent training” sia per il Settore MD80 che per la Sicurezza Volo.
Nel 2000 partecipa al corso di sicurezza volo organizzato dall’AMI, dove ha la possibilità di approfondire temi legati alla sicurezza conoscendo le diverse realtà del mondo aeronautico (Aeronautica, Marina, Esercito, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Controllori di Volo).
Partecipa attivamente anche alla vita associativa vincendo le elezioni di settore MD80 ed inizia come Rappresentante di Settore ed insieme ad un gruppo di colleghi, ad impegnarsi per la qualità della vita.
Dopo circa due anni assume la responsabilità della struttura tecnica dell’Anpac come Vice-Presidente Esecutivo Tecnico, rinnovandola totalmente secondo il modello IFALPA e coinvolgendo un gran numero di colleghi.
Nel 2001 partecipa, presso gli stabilimenti Boeing di Seattle (USA), ad un corso dedicato alla pianificazione flotta, avvicinandosi così a temi non solo specificatamente tecnici.
E' sposato e padre di tre bambini. Ha più di 8.000 ore di volo ed è più che mai convinto di dedicare la propria vita alla tutela della professione del pilota.
Da cittadino - utente dei servizi Alitalia, mi sorgono alcune considerazioni:
1) il signor Berti è un degno rappresentante della Casta Volante di cui rappresenta un fulgido esempio di nepotismo del posto di lavoro.
2) visto che egli non proviene dalle file dell'Aeronautica Militare ed ha conseguito il brevetto di 3° grado presso la scuola di volo Alitalia di Alghero, chi ha pagato i costi del suo addestramento ?