Vicenda Alitalia: ultimi aggiornamenti


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
a questo punto, direi che tutto è perduto, ANCHE l'onore (e forse quello è il primo a essersene andato).
Ci mancano solo i venezuelani o la cooperativa con il TFR...
Tra l'altro questa storia del TFR è imbarazzante: siccome i soldi del TFR Alitalia NON ce li ha, e siccome non è credibile che il commissario straordinario venda asset per 340 milioni di euro dalla notte al mattino, l'unica strada sarebbe l'ennesima erogazione dallo Stato, un ulteriore prestito ponte a interessi zero, col solo fine di permettere la costituzione di queste nuova società... immagino che a Bruxelles siano già pronti con la contraerea per aprire il fuoco...
che tristezza...

Quella bava di onore che ancora restava ad Alitalia e ai suoi dipendenti è completamente evaporata dopo i festeggiamenti di Giovedì scorso.
Ora tutto va bene, anche un'offerta d'acquisto dai Monaci del Tibet.
 
Ci ho volato eccome, visto che sono qui a postare...
Non ti ho chiesto di andare a volare in Venezuela, o forse non mi sono spiegato bene, io intendevo dire che stabilire un'alleanza con un paese produttore di petrolio (e il Venezuela è il quinto el mondo) sarebbe una strategia vincente perchè ti metterebbe al riparo dalla volatilità dei prezzi.
E sta tranquillo che le compagnie aeree che hanno già chiuso e quelle che stanno per chiudere, la colpa va ricercata prevalentemente nel costo del fuel.

Pensa te: SB che vende AZ a quello pseudo dittatore di Chavez.... fantascienza allo stato puro!:D
 
Chavez. Una manifestazione d'interesse arriva già dalle linee aeree venezuelane. La Aserca Airlines in una nota scrive: "Con la presente vogliamo rendere noto che la nostra societa' ha intenzione di concorrere alla trattativa privata per la cessione di tutti o parte dei complessi aziendali o delle attivita' produttive del gruppo di societa' Alitalia.
Con l'aiuto del governo socialista della Repubblica Bolivariana de Venezuela siamo certi che potremo risolvere buona parte dei problemi che colpiscono in questo momento Alitalia e tutti i suoi lavoratori. Nei prossimi giorni faremo avere al comissario straordinario i dettagli del nostro progetto come da lui richiesto, certi di essere in grado di risollevare il nome di Alitalia nel mondo anche con l'appoggio morale della numerosissima comunita' italiana presente nel nostro Paese".
LOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL
 
[FONT=arial,elvetica]Un fantastico dietro front...[/FONT]

[FONT=arial,elvetica]Alitalia: Anpac, Piloti Garantiscono Operazioni Ai Massimi Livelli Di Sicurezza
[/FONT][FONT=arial,helvetica]Di (Rem/Zn/Adnkronos)[/FONT]

[FONT=arial,helvetica]Roma, 23 set. - (Adnkronos) - ''Nonostante la situazione molto grave e caratterizzata da forte incertezza, i piloti di Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) stanno garantendo operazioni ai massimi livelli di sicurezza'' . E' quanto precisa il comandante Fabio Berti, presidente dell'Anpac.
Al contrario Berti vuole porre l'attenzione sulla formulazione del contratto dei piloti che ''deve valutare attentamente i fattori di rischio e gestionali dell'operativo di volo, in quanto in passato diversi eventi di pericolo ed incidenti si sono verificati a causa di forte pressione sugli equipaggi''.
[/FONT]

Ma com'è possibile che ci sia così tanta gente dietro a questo personaggio?
E' davvero così potente?
 
Ma posso capire anche io perchè ti sei incazzato?

Perchè ho detto che l'ipotesi tfr è una cretinata?
mica l'hai inventata tu tale ipotesi....


Scusa, ma é possibile capire da un diretto interessato (come Ottanta), o meglio avere la conferma, che l'idea non é sostenuta dagli appartenenti al sindacato che la sponsorizza?

La domanda, chiaramente provocatoria, voleva solo confermare la sensazione diffusa, chiaramente smontabile anche con semplici rilievi economico giuridici, dell'impossibilità dell'ipotesi.
 
Ma dico io, c'è gente che spende capitali infiniti per comprare un Club di Calcio (vedi l'Abu Dhabi Investement Group con il Manchester City o il Chelsea di Roman Abrahmovic e la sua Gazprom) e nessun sceicco o petrolmilionario russo che si fila la nostra amata e sgangherata compagnia di bandiera?
 
Scusa, ma é possibile capire da un diretto interessato (come Ottanta), o meglio avere la conferma, che l'idea non é sostenuta dagli appartenenti al sindacato che la sponsorizza?

La domanda, chiaramente provocatoria, voleva solo confermare la sensazione diffusa, chiaramente smontabile anche con semplici rilievi economico giuridici, dell'impossibilità dell'ipotesi.

Scusa, ma io ho vietato ad 80 di rispondere?
forse ho sbagliato a dire la mia opinione, ma siamo in un forum...
 
stai sicuro che se lo pseudo arriva con i dollari in tasca, SB vende... dal punto di vista imprenditoriale non è una gran cosa, ma è come trovare un marito ricco per la figlia povera, brutta e antipatica: se ti riesce sei un genio!:D

... e magari ci arrivano in flotta anche i 2 TU-160 Blackjack appena giunti in Venezuela...così facciamo FCO-NYC in tre ore nette!:D:D:D
 
Ultima modifica:
Questo è l'articolo di riferimento di oggi:

Politica Il retroscena - Il premier: se falliamo non ci rialziamo più.

ROMA — «Se falliamo non ci rialziamo più». Nelle parole di Berlusconi trasmesse ieri da Gianni Letta ai protagonisti politici e sindacali della partita su Alitalia, si avverte la drammaticità della situazione. E c’è un motivo se il premier potrebbe disertare l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, perché il «caso Az»—secondo fonti autorevoli—in un modo o nell’altro si dovrà risolvere entro la settimana. Non è più questione di ultimatum o di bizantinismi nella vertenza: i primi a saperlo sono i maggiorenti del Pd e la Cgil. Negli ultimi giorni il Cavaliere ha messo una distanza tra sé e i palazzi romani, e si è limitato a tenere i contatti con gli imprenditori di Cai. Raccontano di ripetuti colloqui con Colaninno e Passera, ma non è con loro che Berlusconi ha dovuto far ricorso all’arte della persuasione: sono altri i soci con cui ha insistito, con l’intento di tenere unita una cordata dove più d’uno sarebbe ormai propenso a passar la mano. Con loro il premier ha usato le stesse parole del suo sottosegretario. Dietro quel «se falliamo non ci rialziamo più», c’è l’ansia di chi teme che il crac di Alitalia porti con sé «la perdita di credibilità internazionale del Paese» e «una crisi di sistema» difficilmente superabile. È scontato che in queste ore si accavallino pensieri negativi e refoli di ottimismo. L’unica certezza è che i principali attori della trattativa hanno interesse a chiudere positivamente il negoziato, sebbene le posizioni di partenza siano causa dell’attuale stallo. Tranne i piloti, che sono la lancia del «partito del fallimento» —guidato dalle compagnie aeree straniere ingolosite dal mercato italiano — i confederali lavorano a una soluzione che consenta alla Cgil di rientrare in gioco dopo l’errore compiuto la scorsa settimana, errore che riconoscono ormai persino i democratici di provenienza Ds: «Epifani è andato in confusione». Anche nella Cgil è diffusa questa sensazione. Ma non è più il momento dello scontro, specie adesso che tra i dipendenti di Alitalia si è aperta una crepa nel «fronte del no». Così il capo della Cisl Bonanni nelle ultime ore si è morso la lingua per non ripetere quanto aveva confidato ai suoi dopo la clamorosa rottura della Cgil, accomunando Epifani a Veltroni: «La coppia dell’effimero ».

La riapertura dell’asta per Az decisa dal commissario Fantozzi è servita - come spiegano nel Pd - per dare un margine di iniziativa all’opposizione e per consentire alla Cgil di rompere l’abbraccio fatale con i piloti. Ma di soluzioni alternative a Cai non c’è nemmeno l’ombra. Tutti sanno, anche i democratici, quel che Gianni Letta ha spiegato in Consiglio dei ministri, mostrando le lettere con le quali British Airways, Lufthansa e Air France dicevano «no grazie», ed erano semmai pronte a rientrare in gioco, in un secondo momento, come partner di altre cordate: appunto, Cai. Ecco perché ieri Veltroni si è rivolto a Colaninno, invitandolo ad «andare incontro alle richieste dei sindacati». Berlusconi si muove sul fronte imprenditoriale, pare anche per verificare le condizioni di un ampliamento della cordata e di una soluzione ponte in attesa di verificare la disponibilità del partner straniero. E nel frattempo continua amonitorare il fronte politico. Il pessimismo che nei giorni lasciava filtrare, era legato a una convinzione: che il leader del Pd e il segretario della Cgil stessero preparando la «campagna d’autunno contro il governo ». Persino il prudente Gianni Letta, nella ricostruzione della trattativa aveva sottolineato come Epifani alla fine si fosse mosso con un «atteggiamento politico mirato». Le prese di posizione di D’Alema, Bersani, Rutelli ed Enrico Letta, sono state un segnale che nel Pd c’è chi riteneva «insostenibile » quella linea. Il Cavaliere ancora non si fida, almeno non completamente, perciò continua ad attaccare piloti e Cgil. Tuttavia, in presenza di un «inequivocabile segnale positivo» dei sindacati, sarebbe pronto a uscire allo scoperto, appellandosi al «senso di responsabilità nazionale» per sbloccare la vertenza. Il problema sta lì: a chi tocca la prima mossa?

Francesco Verderami
23 settembre 2008

Corriere.it
 
"Gia' da stamattina due ispettori di volo dell'Enac controlleranno lo stato dei piloti per quello che e' possibile". Cosi' il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha risposto indirettamente, nel corso della trasmissione 'Panorama del giorno' al presidente dell'Anpac, Fabio Berti, che ha parlato del rischio per i piloti di lavorare in questo periodo di particolare stress. Riggio, precisando di aver ricevuto un messaggio da Berti in cui diceva 'io non l'ho mai detto', ha aggiunto: "Io penso che lui abbia fatto riferimento a un'eventuale accettazione di un contratto sotto stress ma escludo che questa dichiarazione riguardi la situazione in atto, per altro sarebbe in contraddizione con quello che risulta a noi: in questo momento tutte le operazione di Alitalia si svolgono con regolarita' e sicurezza". Riggio ha anche ribadito che la sospensione e' inevitabile, a meno che il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, non presenti un piano di emergenza. "Nel momento in cui l'unico piano esistente cade - ha spiegato Riggio - si viene meno al presupposto. A meno che il commissario, nell'ambito dei suoi poteri, non presenti un 'emergency plane', un piano di emergenza per ridurre le spese e dimostrarci che e' in grado di andare avanti". "Francamente - ha aggiunto il presidente dell'Enac - ho suggerito al commissario di non fare cose azzardate, perche' le compagnie aeree devono avere affidabilita'". "Lui stesso - ha detto Riggio riferendosi a Fantozzi - ha convenuto che in assenza di offerte realistiche e concrete chiederebbe la sospensione dei voli". (AGI) - Roma, 23 settembre
 
Martedì 23 Settembre 2008, 10:13

Alitalia: Riggio, solo piano di emergenza potrebbe evitare sospensione a breve licenza

Finanza.com - L'ultimatum sulla possibile sospensione della licenza di volo è arrivato ieri in via della Magliana. E oggi il presidente dell'Enac, Vito Riggio, intervistato nella trasmissione Panorama del giorno su Canale 5, ha ribadito il concetto. Entro giovedì sul tavolo del commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, dovranno arrivare proposte d'acquisto per Alitalia pena il ritiro della licenza provvisoria concessa alla compagnia. "Solo un piano di emergenza potrebbe evitare la sospensione a breve della licenza provvisoria di volo ad Alitalia", ha detto Riggio nel corso della trasmissione. "Era noto che i tempi erano questi: avevo già detto la settimana scorsa che il ritiro dell'offerta ci metteva nelle condizioni di chiedere un piano alternativo", ha proseguito, specificando: "Ho suggerito al commissario Fantozzi di non fare cose azzardate e lui stesso ha convenuto che se non arriveranno offerte è meglio sospendere la licenza e lasciare gli aerei a terra". L'Enac a inizio settembre scorso ha concesso ad Alitalia la licenza provvisoria di volo per la durata di sei mesi concessa, che scadrà il primo marzo prossimo.
 
Lapsus freudiano

Martedì 23 Settembre 2008, 10:43

Alitalia: Riggio (Enac), Chiude o Fantozzi Presenta 'Emergency Plane'

Roma, 23 set. - (Adnkronos) - ''C'e' un regolamento europeo che prevale anche sulla legge nazionale che prevede che le compagnie aeree devono avere una capacita' di fare fronte a tutti i propri impegni perlomeno per dodici mesi. Poi aggiunge che in caso di chiara crisi finanziaria come e' evidente quella di Alitalia puo' rilasciare una licenza provvisoria per favorire una ristrutturazione. Il 2 settembre con il commissario Fantozzi avevamo concordato in presenza di un'offerta che appariva realistica e concreta di dare una licenza provvisoria fino a marzo per consentire lo sviluppo di questo piano. Nel momento stesso in cui l'unico piano esistente cade viene mano anche il presupposto a meno che' che il commissario con i suoi poteri non presenti un emergency plane, un piano di emergenza per ridurre le spesse e dimostrarci che e' in grado di andare avanti''. Il presidende dell'Enac, Vito Riggio, lo dice rispondendo alle domande di Maurizio Belpietro a 'Panorama del Giorno'.
''Francamente ho suggerito al commissario di non fare cose azzardate, perche' le compagnie aeree devono avere affidabilita' non solo sotto il profilo della sicurezza, che e' ovvio, ma sotto il profilo dell'affidabilita' da parte dei passeggeri -continua Riggio- Lui stesso ha convenuto che in assenza di offerte realistiche e concrete che si realizzano in tempi ragionevoli chiederebbe lui stesso la sospensione della licenza. Il che ha un vantaggio perche' gli aerei resterebbero a terra ma riattivazione eventuale a seguito di un 'offerta sarebbe molto piu' semplice da parte nostra ,mentre in presenza di una revoca bisognerebbe ricominciare tutto daccapo''.
Sull'ipotesi che Alitalia smetta di volare e l'ipotesi che gli slot passino di mano, Riggio spiega che Riggio ''nel momento in cui Alitalia si ferma i suoi slot rimangono congelati per un tempo sempre breve.La stagione invernale comincia il 25 ottobre. Gia' hanno fatto domanda o stanno apprestandosi a fare domanda tutte le compagnie europee che ne hanno diritto, non c'e' piu' bisogno di un'autorizzazione ne' gli slot non sono commerciabili come in Inghilterra, quindi sono gratis. Nel caso di un fermo prolungato le compagnie europee potrebbero chiederci un'autorizzazione provvisoria a volare e io credo dovremmo darla per non lasciare il Paese senza collegamenti aerei''. (segue)
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.