L´aeroporto segue la pista svizzera
Zurigo si fa avanti, accelerano i tempi per la privatizzazione
Per la successione del direttore generale Trapani si profila una soluzione interna
LUIGI PASTORE
L´infinita crisi Alitalia si allunga inquietante anche sull´aeroporto di Genova, ma intanto i due maggiori azionisti, l´Autorità portuale e la Camera di commercio non fermano le manovre per portare lo scalo alla privatizzazione. E tra i possibili acquirenti spunta l´aeroporto di Zurigo, mentre nelle prossime settimane sarà nominato un nuovo direttore generale e nel Cda potrebbero entrare direttamente Paolo Odone e Luigi Merlo. Il presidente della Regione Claudio Burlando venerdì ha lanciato l´allarme sulle prospettive del "Colombo", che vanta due milioni e mezzo di euro di crediti nei confronti della compagnia di bandiera, squassata da una crisi drammatica, qualla quale non riesce a venir fuori. Quattrini che vanno in fumo e voli tagliati con un´operatività quasi azzerata è la prospettiva ultima e peggiore possibile, ma mentre a Roma si tenta ancora il salvataggio di Alitalia, a Genova si continua a lavorare per dare all´aeroporto un socio di mestiere, che lo rilanci, evitandone la morte per progressiva consunzione.
In questo senso, nelle ultime settimane si è fatta sempre più forte l´intesa tra l´Autorità portuale, che detiene il 60 per cento delle azioni, e la Camera di commercio, che controlla il 25% del pacchetto azionario, mentre il restante 15% resta nelle mani di Adr (Aeroporti di Roma).
Luigi Merlo e Paolo Odone preparano la gara internazionale, per far entrare un privato, che porti con sé quattrini e competenza specifica in grado di rilanciare la competitività dello scalo.
Molte strade portano a Marcellino Gavio, i cui interessi nel nord ovest si sovrappongono tra porto, interporti e autostrade, ma nella partita potrebbero spuntare soggetti stranieri, come ad esempio gli austriaci della Meinl che hanno rilevato la maggioranza assoluta dell´aeroporto "Verdi" di Parma o i francesi di Transdev, che a Genova già comandano in Amt. Ma la vera novità degli ultimi giorni è l´interesse manifestato dagli svizzeri, con l´aeroporto di Zurigo intenzionato a rilevare il 25 del pacchetto azionario. Sullo sfondo resta sempre l´interesse manifestato dall´armatore Gianluigi Aponte, che nei mesi scorsi si era incontrato con il sindaco Marta Vincenzi, manifestando la volontà di entrare in corsa per il "Colombo". Un soggetto di peso, il leader di Msc Crociere, ma il progetto della Vincenzi e del consulente Maurizio Maresca, è frenato da Autorità portuale e Camera di commercio.
Entro l´inizio del prossimo anno la questione dovrà definirsi e di conseguenza delinearsi il futuro dello scalo con o senza Alitalia e in ogni caso aperto alla presenza più massiccia di compagnie straniere. Ma intanto, compatibilmente con i destini di Alitalia, i tempi potrebbero essere più serrati: già il mese prossimo il consiglio di amministrazione potrebbe cambiare in parte, e non è da escludere l´ingresso diretto di Odone e Merlo per gestire in prima persona la fase di transizione di concerto con il presidente Arato. Nel frattempo si giocano altre due partite che riguardano lo scalo: una riguarda il rinnovo della concessione con Enac, che dovrebbe essere prolungata di altri vent´anni, l´altro la successione nella carica di direttore generale a Paolo Trapani, per la quale si ipotizza una soluzione interna (si parla dell´attuale direttore commerciale Paolo Sirigu, che potrebbe essere cooptato nel prossimo Cda, in programma ai primi di ottobre).
La Repubblica - Genova
CIAO
_goa
Zurigo si fa avanti, accelerano i tempi per la privatizzazione
Per la successione del direttore generale Trapani si profila una soluzione interna
LUIGI PASTORE
L´infinita crisi Alitalia si allunga inquietante anche sull´aeroporto di Genova, ma intanto i due maggiori azionisti, l´Autorità portuale e la Camera di commercio non fermano le manovre per portare lo scalo alla privatizzazione. E tra i possibili acquirenti spunta l´aeroporto di Zurigo, mentre nelle prossime settimane sarà nominato un nuovo direttore generale e nel Cda potrebbero entrare direttamente Paolo Odone e Luigi Merlo. Il presidente della Regione Claudio Burlando venerdì ha lanciato l´allarme sulle prospettive del "Colombo", che vanta due milioni e mezzo di euro di crediti nei confronti della compagnia di bandiera, squassata da una crisi drammatica, qualla quale non riesce a venir fuori. Quattrini che vanno in fumo e voli tagliati con un´operatività quasi azzerata è la prospettiva ultima e peggiore possibile, ma mentre a Roma si tenta ancora il salvataggio di Alitalia, a Genova si continua a lavorare per dare all´aeroporto un socio di mestiere, che lo rilanci, evitandone la morte per progressiva consunzione.
In questo senso, nelle ultime settimane si è fatta sempre più forte l´intesa tra l´Autorità portuale, che detiene il 60 per cento delle azioni, e la Camera di commercio, che controlla il 25% del pacchetto azionario, mentre il restante 15% resta nelle mani di Adr (Aeroporti di Roma).
Luigi Merlo e Paolo Odone preparano la gara internazionale, per far entrare un privato, che porti con sé quattrini e competenza specifica in grado di rilanciare la competitività dello scalo.
Molte strade portano a Marcellino Gavio, i cui interessi nel nord ovest si sovrappongono tra porto, interporti e autostrade, ma nella partita potrebbero spuntare soggetti stranieri, come ad esempio gli austriaci della Meinl che hanno rilevato la maggioranza assoluta dell´aeroporto "Verdi" di Parma o i francesi di Transdev, che a Genova già comandano in Amt. Ma la vera novità degli ultimi giorni è l´interesse manifestato dagli svizzeri, con l´aeroporto di Zurigo intenzionato a rilevare il 25 del pacchetto azionario. Sullo sfondo resta sempre l´interesse manifestato dall´armatore Gianluigi Aponte, che nei mesi scorsi si era incontrato con il sindaco Marta Vincenzi, manifestando la volontà di entrare in corsa per il "Colombo". Un soggetto di peso, il leader di Msc Crociere, ma il progetto della Vincenzi e del consulente Maurizio Maresca, è frenato da Autorità portuale e Camera di commercio.
Entro l´inizio del prossimo anno la questione dovrà definirsi e di conseguenza delinearsi il futuro dello scalo con o senza Alitalia e in ogni caso aperto alla presenza più massiccia di compagnie straniere. Ma intanto, compatibilmente con i destini di Alitalia, i tempi potrebbero essere più serrati: già il mese prossimo il consiglio di amministrazione potrebbe cambiare in parte, e non è da escludere l´ingresso diretto di Odone e Merlo per gestire in prima persona la fase di transizione di concerto con il presidente Arato. Nel frattempo si giocano altre due partite che riguardano lo scalo: una riguarda il rinnovo della concessione con Enac, che dovrebbe essere prolungata di altri vent´anni, l´altro la successione nella carica di direttore generale a Paolo Trapani, per la quale si ipotizza una soluzione interna (si parla dell´attuale direttore commerciale Paolo Sirigu, che potrebbe essere cooptato nel prossimo Cda, in programma ai primi di ottobre).
La Repubblica - Genova
CIAO
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