WindJet: qualche dato in più.
Alcuni amici di questo forum sembrano ben decisi (ho potuto constatarlo in altre discussioni) a difendere a spada tratta WindJet, compagnia che, oggettivamente, è la portabandiera dell'Italia nel settore delle low-cost, anche se, altrettanto oggettivamente, nel contesto europeo è una cenerentola (è assente da SkyTrax, dove però troviamo Wizz, Vueling, Blue1 ed altre). Questa strenue difesa della compagnia siciliana, da quanto ho capito sostenuta con particolare partecipazione da utenti anch'essi siciliani, è pienamente comprensibile, giustificabile ed a tratti condivisibile. WindJet è una importante realtà locale, che crea opportunità di lavoro in una zona del Paese oggettivamente afflitta da grosse difficoltà occupazionali. Essa è inoltre controllata dal Dott. Antonino Pulvirenti, imprenditore di spicco (e personaggio controverso, ma qui si entra nella cronaca e la cosa non ci interessa) in Sicila, gestore di una azienda chimica a Gela e titolare della grande catena di supermercati Forté, molto diffusa sull'isola ed anch'essa grande occasione di lavoro. E' dunque pienamente comprensibile che i Siciliani siano legati a queste loro realtà. Anche quelli che hanno lasciato l'isola ed ora risedono sul continente, visto che WindJet offre loro la possibilità di tornare a casa per le festività (...e non solo per questo ovviemente...) a tariffe decisamente vantaggiose. Qualche utente ha persino snocciolato, in altre discussioni, i numeri lusinghieri dei comunicati ufficiali, certamente interessanti, ma che forse meritano di essere accostati ad altri numeri. I dati del comunicato ufficiale, per chi fosse interessato, si possono leggere sulla discussione
WindJet: qualche numero postata da Fontanarossa, e che sembra uno spot pubblicitario per la compagnia, ma di comunicato ufficiale si tratta.
Confrontando ora WindJet con altre low-cost europee piccole e medio-piccole, potremmo dire che:
1- L'età media della flotta WindJet è 15 anni tondi tondi (il calcolo è presto fatto, basta vedere i numeri di costruzione degli aerei). Gran parte deli A320 sono stati costruiti tra il 1991 ed il 1993, e consegnati alla compagnia a partire dal 2003. Escludendo che siano rimasti a prendere polvere nei depositi di airbus per una decina di anni, direi che si tratta di macchine ricevute di seconda mano almeno. Flotta vecchia di 15 anni dunque. Poco meno della romena Blue Air (circa 17 anni) e molti di più delle spagnole ClickAir (circa 11) e Vueling (4), della danese Sterling (9) e dell'Ungherese Wizz (4). Tengo a precisare che le età medie della compagnie estere citate sono state arrotondate per eccesso. Prevengo subito quelli che ribatteranno che la vetustà di un aereo si calcola in cicli di volo e non in anni. Vero, ma poichè da da sempre mi occupo di statistiche, anche legate agli incidenti aerei (...ok...so già che qualcuno si starà toccando le parti basse...

) posso dire che un qualche rapporto tra l'età di una macchina e l'aumento esponenziale del rischio di incidenti nella pratica esiste. Certo, questo dato è tanto più vero quanto più ci si riferisce a compagnie operanti in paesi in via di sviluppo, dove controlli e manutenzioni non sempre sono affidabili (...ma ricordo che l'Md-82 di Spanair non operava nel terzo mondo). Bisogna anche considerare che le compagnie low-cost tendono, come è giusto che sia per il loro businnes, ad utilizzare molto la flotta, magari inserendosi anche in altri settori come quello dei charter. Ora, sempre statisticamente parlando, quanto più una macchina è anziana e "sfruttata" (una macchina in generale, non necessariamente un aermobile), tanto più necessiterà di una manutenzione assidua e, suppongo, onerosa (sui costi di manutenzione di una aermobile qualcuno più esperto di me si faccia avanti, i soldi non sono mai stati il mio forte). Questo però mi pare faccia un po' a pugni con la contingente esigenza di quasi tutte le compagnie di tagliare i costi al centesimo. Inoltre, per chi prende gli aerei ma non si intende di aerei, cioè credo almeno il 95% dei viaggiatori, il calcolo più ovvio per calcolare se un aereo è vecchio o nuovo, è sapere quanti anni ha, ed anche generalmente la prima cosa che scrivono i giornali quando accade qualcosa; di cio' una compagnia dovrebbe perchè certamente influisce sull'immagine della stessa agli occhi del passeggero comune.
DETTO QUESTO, GLI AEREI DI WINDJET SONO AFFIDABILISSIMI!!! CHE SE POI SUCCEDE QUALCOSA NON VOGLIO SENTIRMI NESSUNO SULLA COSCIENZA, QUINDI NON SUCCEDERA' MAI NULLA!!! RESTIAMO D'ACCORDO COSI', OK?
2- La Flotta di WindJet consta di 10 aermobili, di cui uno (targato EI-DNP; ringrazio per tale segnalazione l'utente ei-crt) forse sarà dismesso. Nessun nuovo aereo è stato ordinato. Per confronto con altre low-cost non colossali, segnalo che Blueair ha 7 B737 + 5 in ordine; Sterling non mi risulta abbia ordini, ma di macchine ne ha ben 29; Click ha 26 Airbus, uno in ordine ed un piano per altri 5. Vueling 24 aerei, gli ordini previsti non hanno trovato seguito a causa della riorganizzazione della compagnia. Wizz ha 19 aerei ed un piano di espansione che negli auspici dovrebbe portarla a 25-30 unità entro 5 anni.
Ovvio nella maggior parte dei casi si tratta di piani di espansione, bisognerà vedere se si concretizzano. Ma nel caso di WindJet sembra si vada nella direzione opposta, quella di un pur iniziale ridimensionamento, almeno in termini di flotta, per la quale non solo non è previsto un incremento, ma neppure un ringiovanimeto. Diciamolo pure, WindJet, leader delle low-cost nostrane, trova come suo degno termine di paragone in europa forse solo la romena Blueair. Andiamo bene!
Ma come viene gestita WindJet? Cito un episodio ben noto (se ne parlò anche in TV) molto divertente. Tempo fa la catena di supermercati Fortè organizzò un concorso a premi, in palio un volo gratuito con WindJet verso una città europea servita dalla compagnia, da usufruire entro una certa data. Quando però i vincitori passarono ad incassare il premio, vennero informati che per le destinazioni da loro prescelte il servizio non era in quel momento disponibile, e sarebbe ripreso quando ormai erano scaduti i temini per esigere il premio. Poichè WindJet e la suddetta cadena di centri commerciali appartengono alla stessa persona, vogliamo credere davvero che la mano desta non sapesse in anticipo ciò che avrebbe fatto la sinistra? A casa mia questa si chiama tentata truffa pianificata a tavolino. Cosa c'entra con l'amministrazione della compagnia? Centra, perchè da un'idea di quali siano le intenzioni, i valori e lo spirito di chi la amministra.
Bene, adesso defensori di WindJet (a partire dai simpatici e cordiali amici del forum Fontanarossa e Pilota75) su gli scudi!!! Ma mi raccomando, fate fattura.


Ora torno ad occuparmi delle cose per cui mi sono inscitto a questo forum, che non sono esattamente rincorrere WindJet ed i suoi clienti/dipendenti.
Ciao.