Panorama in edicola con un servizio sugli aiuti concessi a Ryanair


Ecco l'articolo di Panorama:

Tariffe minime, grazie agli «aiutini»
Trasporto La Ryanair paga canoni bassissimi ad alcuni aeroporti italiani. Che invece le versano ricchi contributi. Ora l’Europa vuole vederci chiaro.
di DANIELE MARTINI


L'Alitalia è continuamente sovvenzionata dal governo italiano. Questa storia deve finire» ha intimato alcuni giorni fa Michael O’Leary, Amministratore della compagnia aerea irlandese low-cost Ryanair, erigendosi a campione della libera concorrenza e autoproclamandosi censore delle pessime abitudini dei soliti italiani. Ma O’Leary e la sua società dei voli a prezzi imbattibili hanno davvero le carte in regola per fare la morale ai concorrenti e per tirare le orecchie all’esecutivo di Roma? Si direbbe proprio di no a giudicare dalle agevolazioni pubbliche e dagli sconti ottenuti grazie a contratti vantaggiosi con le società aeroportuali tenuti gelosamente segreti e di cui Panorama è entrato in possesso.

Proprio sul contenuto di quei contratti da un po’ di tempo in tutta Europa si moltiplicano sospetti e inchieste. La Ryanair è già stata condannata quattro anni fa dalla Commissione europea alla restituzione di parte degli aiuti ricevuti dalla regione vallona per l’aeroporto di Charleroi. L’8 luglio la stessa Commissione è tornata alla carica aprendo un’istruttoria per l’accordo stipulato dalla compagnia irlandese con l’aeroporto slovacco di Bratislava. Ventuno giorni prima era toccato allo scalo tedesco di Frankfurt Hahn, mentre alla fine dell’anno passato sotto la lente era stato posto quello di Alghero su cui anche l’Enac, l’ente italiano per l’aviazione civile, nel frattempo aveva avviato un’inchiesta. E in questi giorni l’italiana AirOne ha presentato un ricorso al Tar del Lazio contro i prezzi superscontati praticati dalla Ryanair. In Francia le Chambres regionales des comtes (Crc), l’equivalente delle sedi periferiche della Corte dei conti italiana, hanno acceso i riflettori sulla società di O’Leary e sui suoi collegamenti in 22 città di provincia, da Carcassonne a Brest, da La Rochelle a Beauvais. Il giornale transalpino Le Figaro dando notizia delle inchieste ha scritto alla fine di luglio che sono state incontrate «macroscopiche irregolarità».

Finora Ryanair era riuscita a tenere nascosti i contratti vincolando gli aeroporti a una clausola di riservatezza, facendo passare, in pratica, quelle intese come segreti industriali. Panorama è entrato in possesso di due di quei documenti, comprese le note integrative, con la società dell’aeroporto di Alghero e con quella pugliese degli scali di Bari e di Brindisi. In entrambi i casi le aziende interessate sono pubbliche e quindi le agevolazioni e i contributi che elargiscono sono a carico dei contribuenti. Ad Alghero la società di gestione si chiama Sogeaal ed è posseduta dalla Regione Sardegna direttamente con il 18,3 per cento del capitale e indirettamente con il 30,43 attraverso la finanziaria Sfirs. Altri soci sono il Comune di Alghero (10 per cento), quello di Sassari (4,14), la Provincia e la Camera di commercio della stessa città (con il 15 e il 21,7 per cento). Nel caso degli scali pugliesi la società di gestione si chiama Seap ed è controllata dalla regione con una sfilza di soci minori: le Province di Bari, Brindisi e Foggia, i Comuni di Bari e Brindisi, le Camere di commercio di Taranto, Bari e Brindisi.

Due sono i punti intorno ai quali ruota il rapporto privilegiato e sospetto tra Ryanair e le società aeroportuali: le tariffe per i servizi di handling, cioè quelle operazioni di cui gli aerei hanno bisogno a terra, dal carico e scarico dei bagagli alla pulizia a bordo, al rifornimento di carburante. L’altro punto riguarda i cosiddetti marketing contribution, cioè le somme elargite direttamente dalle società aeroportuali alla compagnia irlandese a titolo di incentivo, con lo scopo ufficiale di invogliare la stessa compagnia a trasportare più viaggiatori possibile. Ad Alghero il primo contratto tra Sogeaal e Ryanair risale a metà del 2000 con validità 10 anni. Per i servizi di handling prevedeva 250 mila lire a volo, diventati con le note aggiuntive 450 euro per ogni «toccata», cioè per ogni atterraggio e decollo. Le tariffe ufficiali per l’handling approvate dal ministero dei Trasporti sono molto più onerose: 24,79 euro a tonnellata per i voli nazionali e 28,41 euro per gli internazionali. Considerando che, per esempio, un Boeing 737 pesa circa 67 tonnellate, la tariffa ministeriale di riferimento prevede un costo di 1.660 euro per i voli nazionali e di circa 1.900 per gli internazionali, da quasi 4 a 5 volte la tariffa praticata a Ryanair. Il contributo di marketing è commisurato al numero di passeggeri e regolato da clausole minuziose. In media ad Alghero la società aeroportuale ha pagato circa 3,4 milioni di euro all’anno e in cambio Ryanair ha trasportato circa 518 mila persone. Negli aeroporti pugliesi lo schema di contratto con la compagnia irlandese è simile a quello di Alghero. Per l’handling tra il 2003 e il 2004 la tariffa è salita da 100 a 300 euro mentre le tariffe ministeriali si aggirano intorno ai 1.800 euro. I contributi di marketing, invece, sono passati da 3,50 euro per passeggero a 4 euro e nel caso di Brindisi arrivano addirittura a 5.

I bilanci delle società di gestione dell’aeroporto di Alghero e degli aeroporti pugliesi risultano ovviamente appesantiti sia dalla politica di tariffe superscontate per l’handling sia dai contributi marketing elargiti, al punto che entrambe le aziende sono costrette a ricorrere a periodiche iniezioni di capitale sottoscritte dagli azionisti pubblici con soldi dei contribuenti. Ryanair, invece, proprio grazie a queste tariffe e sovvenzioni riesce a vendere i biglietti a prezzi bassissimi facendo terra bruciata intorno alla concorrenza. Le società aeroportuali sostengono che proprio grazie alla loro politica tariffaria aumenta il traffico e quindi cresce il turismo e ne beneficia l’economia della zona. E probabilmente almeno in parte è vero, anche se manca la controprova. Per i profitti di Ryanair, invece, le controprove non occorrono.
 
Se applichiamo il tuo ragionamento alla vita reale allora dato che la polizia è insufficiente a presidiare capillarmente tutto il territorio allora le facciamo ricercare solo gli assassini e i grandi criminali, mentre del ladro che viene a casa tua tutti i giorni chi se ne frega, tanto non danneggia la collettività, ma solo te...

E non sarebbe un bene? Secondo me sarebbe un gran passo. E' ciò che accade in ogni società gestita bene: si cerca di aumentare al massimo la produttività, cioè di ottenere il massimo possibile dalle risorse disponibili.


Io spero tu stia scherzando, se sei serio, ti auguro l'entrata in casa di qualcuno che ti dia un sacco di mazzate per portarti via il cellulare mentre dormi e se in casa hai qualcuno che ti è caro, mazzate pure a lui, buffone, sei un buffone.

Come fai a scrivere certe scemenze?
 
Io non guardo le partite di calcio. Perchè devo pagare per la polizia degli stadi?
Io non vado in chiesa. Perchè devo pagare per gli insegnanti di religione?
Io non volo Alitalia. Perchè devo pagare per salvarla?
Io non vado mai al sud. Perchè devo finanziarli anno dopo anno per sempre?
Io sono contrario agli eserciti. Perchè devo finanziare il ministero della difesa?
Io sono contrario alla permanenza nella NATO. Perchè devo pagare per rimanervi?
Io non vado mai a Napoli. Perchè devo pagare per smaltirne i rifiuti?
Io non uso automobili Fiat. Perchè gli utili sono della Fiat e le perdite devo ripianarle io?
Io non sono interessato alle olimpiadi. Perchè dobbiamo dare 140000 euro ad ognuno di quelli che vincono l'oro?
In uno stato ci sono alcune spese che per il bene comune vanno condivise, anche da chi non usufruisce di quel servizio.
Devo continuare?

Di corpo ci vai ???

Old Crow
 
Secondo me dovrebbe essere così.

sarebbe sicuramente la soluzione migliore, legale al 100%.

Magari si può studiare che i soldi investiti dalle associazioni albergatori/ristoratori/commercianti per iniziative marketing possono godere di agevolazioni di recupero fiscale simili a quelle dell'IVA.
 
Scusate, ho letto l'intervento di Bourne che ha scatenato un mezzo putiferio. Non per accusare o difendere qualcuno, ma mi sembra legittimo sostenere che una serie di spese, piaccia o no, debbano ricadere sulla collettività per diversi motivi (valore sociale, "pubblica" utilità, ecc.). Gli esempi che citava erano scritti per supportare la tesi, almeno, io ne ho data questa interpretazione. Sono d'accordo che, nel caso di FR, esagerazioni ed aggiramento delle normative ci siano, ma il principio di non dimenticare l'indotto è, a mio avviso, corretto. Su chi, poi, debba sopportarne gli oneri, possiamo discuterne all'infinito, senza spostarci minimamente dalla nostra idea.
Provate a rileggervi l'elenco postato da Bourne, e rispondetevi punto per punto se ne sopportate gli oneri per trarne benefici o meno.
OT: il ferragosto sta facendo un po' imbarbarire i toni qui dentro, è il secondo intervento "da pompiere" che faccio oggi... :-)
 
Magari si può studiare che i soldi investiti dalle associazioni albergatori/ristoratori/commercianti per iniziative marketing possono godere di agevolazioni di recupero fiscale simili a quelle dell'IVA.
Secondo me basterebbe creare un credito di imposta pari al 10% delle spese sostenute per investimenti nella promozione turistica. Il meccanismo sarebbe quindi analogo a quello del credito di imposta del 10% delle spese sostenute nella R&S, con gli stessi "severi" controlli.
 
Io spero tu stia scherzando, se sei serio, ti auguro l'entrata in casa di qualcuno che ti dia un sacco di mazzate per portarti via il cellulare mentre dormi e se in casa hai qualcuno che ti è caro, mazzate pure a lui, buffone, sei un buffone.

Come fai a scrivere certe scemenze?

E' già accaduto, e per due volte. Non mi hanno dato le mazzate, ma sono entrati in casa di notte rubando il possibile. Ciò non mi fa cambiare idea. Meglio che le forze dell'ordine si occupino di cose serie. Anche se sono dell'opinione che le forze dell'ordine attuali potrebbero fare di più. Sono un buffone per questo? Pazienza.
 
...... beh ... E' vero, FR non e' oggetto di discussioni solo da noi.
E' vero che in altri paesi non e' immune da accese discussioni ...... ma questo e' anche perchè il loro " stile" agita molto gli animi (basta leggere il bel libro a loro dedicato).
Quello che volevo sottolineare , e' l'anomalia tutta italiana, in gran parte favorita dalla debolezza di Alitalia.
In quale paese e' permesso occupare un terminal di un hub e fare collegamenti nazionali ? ... oppure operare su uno stesso scalo e far pagare prezzi diversi ad una compagnia di bandiera ed ad una low cost straniera da un gestore aeroportuale a capitale pubblico ?
dove e' vietato ai piloti nazionali di operare oltre i 60 anni ed e' permesso alle compagnie straniere di basare equipaggi che possono volare oltre i 60 anni ? , dove e' ammesso far lavorare piloti basati in italia che non versano una lira di contributi al fondo pensionistico nazionale ? dove e' permesso far volare equipaggi senza tutela sindacale quando quelli che operano per le compagnie italiane, se vogliono, possono mettere in ginocchio una compagnia ....... si potrebbe continuare ad oltranza ....... ma poi sembra che tutti vogliono male alle low costs ... e non e' cosi.
Pero' basta parlare male di alitalia che sperpera denaro pubblico e giustificare quello che regioni, province e comuni fanno per altri.
Una chicca.
A Ciampino , in prossimita' di un campo nomadi (!!!) e' stato approvata la costruzione di un mega parcheggio d'ausilio all'aeroporto ... milioni d'euro .... ma non doveva esser ridotta l'attivita' e trasferire il traffico su Viterbo ... ?? a chi giova la costruzione del parcheggio ?? (forse ai nomadi) ..... non era meglio investire quei soldi per un analisi epidemologica e del rumore o costruire altre cose piu utili .... che mancano ... e che la comunita' tutta pretende da anni ??
 
I soldi che R**nA*r ha preso in questi anni e quelli che prenderà a breve da BLQ penso siano gli ultimi di questa scellerata usanza. il federalismo fiscale e la contrazione dei soldi statali verso gli enti locali faranno si che gli enti locali avranno i soldi per adempiere ai loro compiti sociali e basta. se le compagnie vorranno impiantare delle rotte che lo facciano con i loro denari e accettadno il rischio d'impresa. se ci saranno delle associazioni di privati (albergatori, ristoratori, industriali etc) che vorranno pagare per avere il volo da pimpinella superiore a londra che lo facciano, accettadno i rischi di cui sopra. le istituzioni potranno a mio avviso limitarsi al co-marketing, ad offrire spazi istituzionali (websites, gazebos alle fiere, spazi pubblicitari) a fare da trait d'union tra aerolinee e soggetti produttivi del territorio, ma non a mettervi denaro del contribuente. la vicenda AZA è spero al capolinea e spero questi saranno gli ultimi denari che ci tocca pagare per garantire a tutte quelle famiglie, che non hanno colpa per la malagestione, di poter continuare a vivere!
 
E tutti gli altri punti che ho elencato?

Ti chiedo prima di rispondere la mia domanda iniziale.
Come fai a difendere il sistema dove il povero contadino di Zero Branco paghi le spese del viaggetto a Londra dei ragazzi fighetti del centro di Treviso?

Certo, per te è giusto che il contadino si spacchi la schiena per il "bene comune" (dei ricchi).
 
Ti chiedo prima di rispondere la mia domanda iniziale.
Come fai a difendere il sistema dove il povero contadino di Zero Branco paghi le spese del viaggetto a Londra dei ragazzi fighetti del centro di Treviso?

Certo, per te è giusto che il contadino si spacchi la schiena per il "bene comune" (dei ricchi).

e allora non finiremo mai se continuiamo con sti discorsi`: l`aereo di ritorno da Londra (dopo aver porato i fighetti) portera` turisti Inglesi magari, che avranno pur bisogno di mangiare il raccolto del contadino che si spacca la schiena (Impatti economici indiretti): e`l`economia, e se gira per uno gira per tutti (vale il contrario),
 
Ryan

L' unica economia che gira e quella di O' Leary . Loro non aprono una linea per assicurare un servizio e tramite quest'ultimo produrre degli utili , interessa solo l'ultima parte .
Appena hanno sentore che non possa funzionare la chiudono e tanti saluti a tutti .
Loro sembrano dei benefettori perche' per ora i due principi fondamentali ,per la compagnia fare soldi e per passeggeri pagare un euro, per ora coincidono.
Vedremo poi con la crisi del costo del petrolio.
Tra poco penso , nessuno potra' piu' regalare biglietti .
E stato detto mille volte , e' un mercato finto, come se applicassero ai cinesi il nostro contratto dei metalmeccanici , quanto costerebbe un pezzo fatto con questi criteri ?
La cosa triste e che loro vorrebbero imporre uno standard di riferimento , e per alcuni aspetti l' hanno purtroppo gia' imposto .
Secondo me viaggiare e' un'altra cosa , quel tipo di volo assomiglia ad uno spostamento merci , infatti gli inglesi li chiamano SLF (self - loading - freight ).

Ciao.
 
Tra poco penso , nessuno potra' piu' regalare biglietti .

Questa frase la dicono tutti da anni. Bisogna però riconoscere che questa discussione non porta da nessuna parte, io mi tengo la mia opinione e voi la vostra. Certo che se non riusciamo ad andare d'accordo noi che siamo quattro gatti chissà come dovrebbero riuscirci in parlamento, dove gli interessi da tutelare sono ben più consistenti.
 
L' unica economia che gira e quella di O' Leary . Loro non aprono una linea per assicurare un servizio e tramite quest'ultimo produrre degli utili , interessa solo l'ultima parte .

A parte Alitalia, mi fai un esempio di compagnia efficiente che opera in questo modo?
 
A parte Alitalia, mi fai un esempio di compagnia efficiente che opera in questo modo?

Nessuna , ma almeno Alitalia ammette di prendere soldi pubblici , al contrario di ryanair .

Old Crow

P.S. Meno male che nessuno di noi siede in parlamento , ho letto post che chiedevano di chiudere delle compagnie perche' avevano fatto 8-12 o 24 ore di ritardo .
 
Nessuna , ma almeno Alitalia ammette di prendere soldi pubblici , al contrario di ryanair .

Old Crow

P.S. Meno male che nessuno di noi siede in parlamento , ho letto post che chiedevano di chiudere delle compagnie perche' avevano fatto 8-12 o 24 ore di ritardo .

Molto spesso sottoscrivo i tuoi interventi, ma l'ultima parte di questo non mi trova d'accordo ... a parte qualche deprecabile eccezione, credo che la maggior parte dei forumisti sia più serena, equilibrata ed onesta di feccia come certi ministri e parlamentari che appestano Roma e dintorni... vedi gli sprechi di denaro pubblico per voli inutili, aeroporti clientelari, leggi ad hoc...