[OT] lascio l'italia


visto che a lagnarsi siamo in tanti, lungo lo stivale, ma ben pochi a cercare di cambiare davvero le cose.

qui pare che l'unico modo di affrontare le cose sia lo sciopero...

ancora con sti discorsi...ma che volete cambiare? cosa? ragazzi..pensate a voi stessi... la mattina quando vi svegliate dovete essere contenti di dove andate a lavorare, con chi, con cosa.... non parliamo di ste crociate inutili...

realtà dove si possono cambiare le cose non ce ne sono...nemmeno in Clubair, dove si stava benissimo... dove eravamo praticamente tutti uniti (e veramente)... siamo riusciti a cambiare...e non abbiamo mai fatto scioperi...

ben pochi cercano di cambiare le cose... perche tanto sono sempre gli stessi che comandano...

lavorare all'estero da soddisfazioni... non solo per quanto ti pagano...ma perchè quando entri in ufficio non sei quello che gli altri conoscono come "quello che si tromba la figlia del capo", o "quello che conosce il presidente!".....

Fiero di essere all'estero... fiero di aver cambiato le MIE cose... e ben contento di dare una mano a chi veramente vuole cambiare....
 
non perdendo la pazienza e spiegando le cose tante volte.

Pensa che il commercialista ha cercato per un mese di spiegarmi perchè con mooolto meno utile, ho pagato mooolte più tasse. Non l'ho ancora capito.

O forse si .......
 
ancora con sti discorsi...ma che volete cambiare? cosa? ragazzi..pensate a voi stessi... la mattina quando vi svegliate dovete essere contenti di dove andate a lavorare, con chi, con cosa.... non parliamo di ste crociate inutili...

realtà dove si possono cambiare le cose non ce ne sono...nemmeno in Clubair, dove si stava benissimo... dove eravamo praticamente tutti uniti (e veramente)... siamo riusciti a cambiare...e non abbiamo mai fatto scioperi...

ben pochi cercano di cambiare le cose... perche tanto sono sempre gli stessi che comandano...

lavorare all'estero da soddisfazioni... non solo per quanto ti pagano...ma perchè quando entri in ufficio non sei quello che gli altri conoscono come "quello che si tromba la figlia del capo", o "quello che conosce il presidente!".....

Fiero di essere all'estero... fiero di aver cambiato le MIE cose... e ben contento di dare una mano a chi veramente vuole cambiare....
grande rantax hai centrato il punto .
"fiero di aver cambiato le mie cose "
anche io .... e che cambiamento il mio
tutto dipende da cosa vuoi dalla vita . se ti accontenti o se lotti per cio che fortissimamente vuoi
voglio fortissimamente voglio
 
grande rantax hai centrato il punto .
"fiero di aver cambiato le mie cose "
anche io .... e che cambiamento il mio
tutto dipende da cosa vuoi dalla vita . se ti accontenti o se lotti per cio che fortissimamente vuoi
voglio fortissimamente voglio

da qualcuno avro imparato...:D

eri tu che me lo dicevi da Natale. :).. finche sei giovane vai fuori dall'Italia...
 
non perdendo la pazienza e spiegando le cose tante volte. alla fine capiranno. ma qualche volta è dannatamente dura, lo ammetto.

com'è che si dice? la goccia buca la roccia...


qui da bucare con una goccia c'è l'everest..non un sassolino qualsiasi..siamo il terzo mondo dell'europa...
 
volli fortissimamente volli.....il tiranno successivo è sempre peggiore del precedente....

citazioni dotte! abbasso il livello con le parole del tenente Lo Russo (alias Abatantuono) in Mediterraneo: "chi visse sperando, muore caxxxxo"

Fai bene Calico e anzi, raccontaci qualcosa di più.....
 
Come ti capisco Calico!! Io non sono pilota, ma vivo e lavoro all'estero da molto tempo. Mi lamento dell'estero ma quando vado in Italia, ho un capello bianco in piu' ogni volta che torno. Medito addirittura di allontanarmi ancora di piu' da dove sono (penso di andare in Canada). In bocca al lupo per la tua carriera futura!!! Visto che ho volato Air Sicilia e Med Airlines, potrei anche aver volato da passeggero con te ai comandi, in passato.
 
Un po' OT, ma ci sta tutta:

Repubblica, 4 agosto 2008

Palermo, arriva il sultano dell'Oman
E le vittime della mafia si appellano a lui
La presidente Sonia Alfano: «Chiediamo che ospiti la nostra associazione, lo Stato italiano ci umilia»