FLR, compromessi in Comune. Decolla la nuova pista parallela

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DANYFI80

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Aeroporto, compromessi in Comune. Decolla la nuova pista parallela
Pd con una parte della Sinistra per ridurre rumori e inquinamento

LA PISTA PARALLELA per l’aeroporto di Peretola sembra sempre più vicina. Magari con motivazioni diverse, ma anche il centrosinistra, Partito democratico in prima fila seguito a ruota anche dall’ormai ex Sinistra arcobaleno, si sta posizionando, almeno in Palazzo Vecchio, sulla costruzione della nuova pista parallela. Martedì la commissione sanità, ma anche quella all’ambiente e all’urbanistica voteranno una mozione da discutere lunedì 21 luglio in consiglio comunale. Il minimo comune denominatore che unisce tutti i soggetti in causa è quello della riduzione dell’impatto ambientale. Insomma: ben venga la pista parallela — sostengono Formigli (Pd), ma anche Varrasi (Verdi) e Malavolti (Sd) — se questa servirà a ridurre i disagi per i residenti di Peretola, Quaracchi e Brozzi e solo davanti all’assicurazione che non ci saranno conseguenze negative, invece, per i le zone di Firenze nova, Novoli e Rifredi. E della ‘nuova politica’ fa parte anche la decisione del Pd di impegnare il sindaco a sollecitare AdF, ma anche Enac e Enav (in un incontro già previsto per il 25 luglio a Roma) a istituire il sistema di monitoraggio acustico collegato alle tracce radar, ad articolare diversamente l’orario di apertura dello scalo, a limitare il numero di aerei giornalieri sull’esempio di quanto già avvenuto all’aeroporto di Ciampino.
E’ un’altra delle linee di conciliazione che il Pd sta faticosamente costruendo verso la sinistra. Isolando sempre di più Rifondazione Comunista. Sempre a proposito di aeroporto (ma la polemica è estesa anche ai rifiuti), Prc in Provincia (con i consiglieri Sandro Targetti, Lorenzo Verdi e Andre Calò) ha stigmatizzato le contraddizioni fra il presidente della Provincia. Matteo Renzi, favorevole alla pista parallela, e il vicepresidente Andrea Barducci, che, invece, si era dichiarato contrario alla stessa ipotesi.
Aeroporto sotto i riflettori anche in Regione, dove solo qualche giorno fa è stato richiesto da Forza Italia -Pdl un consiglio regionale straordinario per tentare di fare chiarezza sulle varie posizioni
«Anche sullo sviluppo dell’aeroporto di Firenze il Pd tenta di far quadrare il cerchio delle sue mille anime e dell’incapacità palese di assumere una posizione chiara ed unitaria. Si ripropone il vecchio sistema dell’equilibrismo delle parole, già visto sui temi della viabilità, delle ferrovie, del ciclo dei rifiuti, del piano energetico regionale. Un sistema che la Toscana ha pagato a caro prezzo». Alberto Magnolfi, presidente del gruppo di Forza Italia non fa sconti al Partito democratico che durante l’ultima assise regionale ha presentato una mozione che — a suo parere — sconfessava le dichiarazioni del ‘suo’ assessore ai trasporti Riccardo Conti.
«Non spetta alla politica — ha continuato Magnolfi — l’indicazione dell’inclinazione della pista compatibile con la salvaguardia delle normative sulla sicurezza. Alla politica spetta la decisione, che il Pd ancora una volta non riesce a prendere, di dare a Peretola il massimo sviluppo possibile in sintonia con le richieste del mondo produttivo e del turismo ed in un più generale potenziamento del sistema aeroportuale toscano. Invece la mozione presentata dal Pd è sconcertante per la genericità, non pronuncia una parola sul futuro di Peretola e ripropone l’indecisione eretta a sistema che, nell’intenzione di strizzare l’occhio a tutte le posizioni, priva nei fatti Firenze e la Toscana di infrastrutture fondamentali. Siamo ora curiosi di ascoltare come l’assessore Conti, che sul potenziamento di Peretola si era esposto favorevolmente, accoglierà la mozione del suo gruppo che, senza troppi complimenti, lo sconfessa».
LaNazione
 
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sembra che ci siamo! sono un po' preuccupato per questo incontro a Roma! se vogliono limitare il N. di aerei... che prospettive di crescita ci sarebbero da ora sino alla eventuale pista? stiamo per iniziare la costruzione della nuova aereostazione e mi domando a che servono 43 Check ! cmq se li fanno vuol dire che ci sono piani di sviluppo seri!
 
..Io invece sarei tanto ma tanto curioso di vedere un piano sia da parte di ENAV sia da parte di ENAC di quelle che saranno le procedure strumentali. Finora ci sono masterplan dell'infrastruttura e basta, mi piacerebbe proprio vedere una previsione delle procedure, visto che poi alla fine è la regolamentazione aeronautica che conta e la gestione del traffico...
Chissà che prendendo in considerazione anche questo aspetto alcuni dei concetti sviluppati nel masterplan non vengano ridimensionati...
 
Buone notizie anzi ottime; speriamo solo che ora seguano i fatti.
Vedremo i risultati delle due riunioni del 21 e 25 luglio, sperando in un accordo tra adf comune enac e enav.
 
..Io invece sarei tanto ma tanto curioso di vedere un piano sia da parte di ENAV sia da parte di ENAC di quelle che saranno le procedure strumentali. Finora ci sono masterplan dell'infrastruttura e basta, mi piacerebbe proprio vedere una previsione delle procedure, visto che poi alla fine è la regolamentazione aeronautica che conta e la gestione del traffico...
Chissà che prendendo in considerazione anche questo aspetto alcuni dei concetti sviluppati nel masterplan non vengano ridimensionati...

Quoto!
Tra le varie cose nessuno considera che l'eventuale pista parallela (monodirezionale per non disturbare Firenze Nova, Novoli e Rifredi) renderà la compatibilizzazione degli arrivi e delle partenze di FLR con quelli di PSA un bel rebus!
 
Scusa potresti chiarirmi il fatto della compatibilità degli arrivi e partenze di FLR e PSA..??
Vuoi dire che ci saranno problemi per lo smistamento del traffico??
grazie per le risposte..
 
Scusa potresti chiarirmi il fatto della compatibilità degli arrivi e partenze di FLR e PSA..??
Vuoi dire che ci saranno problemi per lo smistamento del traffico??
grazie per le risposte..

Prova a immaginare la pista ruotata di 90° rispetto all'attuale, quindi prolungala di circa 15NM verso W.
Più o meno in quel punto ci sarà lo IAF (Initial Approach Fix) delle varie procedure di avvicinamento per il campo (per chiarirci, oggi lo IAF è il TOSCO).
A questo punto prova a immaginare le STAR (STandard ARrival, ovvero le procedure che dalla navigazione in rotta, lungo le aerovie, conducono allo IAF) per i traffici che arrivano da BEROK, da ELB, da BOA e da AMTEL (ovvero gli attuali punti di ingresso nel CTR).
Ti renderai conto che, per non incartarti con le procedure di PSA, sarà necessario ridisegnare tutta la geografia ATS di ENTRAMBI gli aeroporti, e non sarà facile, a maggior ragione se teniamo conto che i servizi ATS dei due scali vengono forniti da due enti differenti.
Non mi stupirei se per far quadrare il cerchio fosse necessario riunire i due servizi di avvicinamento sotto uno stesso ente (ovvero, visti i chiari di luna dell'AMI, sotto ENAV).

PS: io sono una chiavica con Photoshop et similia, ma se qualche anima pia postasse una bella foto di Google Earth della toscana, sovrapponendo le attuali STAR ruotate di 90° sarebbe tutto molto chiaro...
 
e mi domando a che servono 43 Check ! cmq se li fanno vuol dire che ci sono piani di sviluppo seri!.....
secondo me (e questo vale per qualunque apt di diemnsioni simili a FLR) fare 43 check-in significa spendere un bel po' di soldi per attrezzarli (43 postazioni credo siano un bel po' di soldoni, e qundi vai di appalto!),
significa anche dare l'idea che potranno essere assunti un centinaio di addetti agli stessi (così si strizza l'occhio ad un po' di persone, ingraziandosele),
significa averne una buona quota vuota ed inoperativa perchè poi non ci saranno i soldi per assumere gli addetti, perchè non ci saranno così tanti voli in contemporanea da aver bisogno di 43 postazioni o compagnie pronte ad usarne (e pagarne) 10 a volo.
IMHO
 
PS: io sono una chiavica con Photoshop et similia, ma se qualche anima pia postasse una bella foto di Google Earth della toscana, sovrapponendo le attuali STAR ruotate di 90° sarebbe tutto molto chiaro...

Ho fatto una mezza porcata, e la scala mi sembra leggermente sballata, ma intendevi qualcosa del genere?

rq_parallel_arr.jpg
 
Per quanto riguarda l'orientamento, ho preso la carta delle STAR e girata di 90° in senso antiorario, sovrapponendola poi a quella di Google Earth, che dovrebbe essere anch'essa orientata "north-up".

La scala è sbagliata, in effetti. Cercherò di fare meglio domani, se ho tempo ;)
 
Sì, ma confermo che la scala mi pare effettivamente un po' sballata (e anche l'orientamento, a dire il vero)

Ragazzi non fasciamoci la testa prima di rompersela! L'importante e' che ci sia la volonta' politica di farla e poi penseremo ai problemi tecnici! Non credo che saranno insormontabili altrimenti a Londra come farebbero???:D
 
Ciao,
Ragazzi non fasciamoci la testa prima di rompersela! L'importante e' che ci sia la volonta' politica di farla e poi penseremo ai problemi tecnici! Non credo che saranno insormontabili altrimenti a Londra come farebbero???

I problemi tecnici invece dovrebbero essere i primi ad essere affrontati perchè sono quelli che ridimensionano i progretti fatti solo su carta. Se dallo sviluppo delle procedure (ed il DOC 8168 ICAO è molto chiaro) risultano problemi oppure limitazioni tali da portare vantaggi di poco superiori agli attuali non so quanto ne valga la pena. Per cui dico, bene i masterplan, ma che trovino riscontro anche con quelli che sono le limitazione dei regolamenti.
A mio parere l'attuale configurazione dei CTR non potrà portare a grandi vantaggi per FLR anche con la rotazione della pista, soprattutto per gli arrivi dal BEROK e la gestione delle partenze e degli arrivi. Gli arrivi dal BEROK sono limitati dall'estensione verticale della R18 che è molto spesso attiva ed ha un limite di FL140. Gli arrivi e le partenze da fare in rotta opposta sono un altro ben limite se non si ammettono i decolli verso la città.

Credo che la soluzione sottolineata da CTALIRQ sia la più probabile (e su questo avevo gia avuto riscontro da dei controllori), ovvero l'unione dei CTR con controllo unico da parte di ENAV. Sicuramente sarà Firenze a gestire il controllo RADAR perchè Pisa a livello di Infrstrutture non è agli standard di ENAV, sia come Antenna sia come sistemi informatici.(Un pò come hanno fatto con Olbia ed ALghero)
E qui sorgono due perplessità:

- Lo spreco di soldi per dividere i due CTR con installazione di RADAR implementazione CTR, ecc per poi riunirli.
- Non so che tipo di abilitazione abbiano i controllori ENAV nella gestione delle procedure militari.

Se cosi sarà, prevedo un ritorno ai vecchi santi a parti invertite. Ovvero il RADAR di Firenze che gestisce gli arrivi e le partenze da PISA, con ATZ di Pisa controllato dall'attuale torre con personale AMI.

Uno dei due Aeroporti verrà limitato...prevedo Pisa..
 
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Se cosi sarà, prevedo un ritorno ai vecchi santi a parti invertite. Ovvero il RADAR di Firenze che gestisce gli arrivi e le partenze da PISA, con ATZ di Pisa controllato dall'attuale torre con personale AMI.

Uno dei due Aeroporti verrà limitato...prevedo Pisa..[/quote]

mamma mia che notizia hai postato! i nostri amici pisani ancora non hanno letto questa notizia ,perche' sono a zonzo!!!ma stasera se aprono questo 3d... prevedo un po' di Buriana!!!:D
 
mamma mia che notizia hai postato! i nostri amici pisani ancora non hanno letto questa notizia ,perche' sono a zonzo!!!ma stasera se aprono questo 3d... prevedo un po' di Buriana!!!:D

Gli "amici" pisani leggono.
Mi sembrano fantascenari (poi magari mi sbaglio) quelli che nel lungo periodo vedono le strutture militari controllate nei movimenti da una S.p.a. (anche se al momento in mano pubblica per il 100%).
Mi piace la trasparenza (non lo nego) ma in campo di difesa e militare credo che molti dati debbano obbligatoriamente restare riservati interni e i movimenti aerei hanno, secondo me, le caratteristiche per essere inseriti in questo gruppo di dati "sensibili".

Stando a questa cartina ( www.enav.it/ec5/enav/it/pdf/chi_siamo/cartina_enav.pdf ) e operando per differenza, il Ministero della Difesa attraverso l'AMI, ad oggi controlla TREVISO (non so ancora per quanto), RIMINI, PISA, ROMA CIA , BRINDISI , TRAPANI che attualmenti sono scali militari con numerosi voli di linea civili. La creazione di un soggetto unico di controllo del traffico aereo civile-militare non credo sia all'ordine del giorno o almeno nessuna ipotesi ufficiale di questo tipo mi è mai giunta all'orecchio.

L'importanza che i presidi militari rappresentano per la difesa di una nazione credo sia totalmente non discutibile.
 
Gli "amici" pisani leggono.
Mi sembrano fantascenari (poi magari mi sbaglio) quelli che nel lungo periodo vedono le strutture militari controllate nei movimenti da una S.p.a. (anche se al momento in mano pubblica per il 100%).
Mi piace la trasparenza (non lo nego) ma in campo di difesa e militare credo che molti dati debbano obbligatoriamente restare riservati interni e i movimenti aerei hanno, secondo me, le caratteristiche per essere inseriti in questo gruppo di dati "sensibili".

Stando a questa cartina ( www.enav.it/ec5/enav/it/pdf/chi_siamo/cartina_enav.pdf ) e operando per differenza, il Ministero della Difesa attraverso l'AMI, ad oggi controlla TREVISO (non so ancora per quanto), RIMINI, PISA, ROMA CIA , BRINDISI , TRAPANI che attualmenti sono scali militari con numerosi voli di linea civili. La creazione di un soggetto unico di controllo del traffico aereo civile-militare non credo sia all'ordine del giorno o almeno nessuna ipotesi ufficiale di questo tipo mi è mai giunta all'orecchio.

L'importanza che i presidi militari rappresentano per la difesa di una nazione credo sia totalmente non discutibile.


Concordo in parte con quello che sostiene Chiello.

Se guardiamo un po' indietro nella storia scopriamo che quando le esigenze del paese hanno richiesto all'AMI di fare un passo indietro e lasciare del proprio spazio aereo a ENAV ciò è successo senza che nessuno si strappasse i capelli o che obiettasse minimamente.
L'esempio che mi viene in mente è Cameri.
Cameri è un aeroporto militare, con la propria ATZ, posto all'interno del CTR di Malpensa. (questo a dimostrazione che non è un'idea nè del tutto astrusa nè tantomeno peregrina immaginare un CTR unico per Firenze gestito da ENAV, con al suo interno l'ATZ di Pisa).
Prima del 1998, anno di apertura di Malpensa 2000, l'ATZ di Cameri aveva un'elevazione di 5000 piedi, e quindi tutti i decolli 17 di Malpensa erano sottoposti a rilascio da parte dei CTA AMI.
Successivamente, per non limitare Malpensa, l'ATZ è stata abbassata a 1500 ft, ed è stato Cameri a dover chiedere a Malpensa il rilascio di TUTTI i propri decolli.
In pratica, non solo non vi sono i vincoli di riservatezza di cui parla Chiello, ma i voli militari sono soggetti a ritardi in funzione del traffico di Malpensa.

Fin qui sembrerebbe che dia totalmente torto a Chiello.
Il problema è che Pisa non è Cameri, come Firenze non è Malpensa.
Quando è stata aperta Malpensa 2000 l'MAI aveva già intenzione di chiudere il gruppo a Cameri e di declassare l'aeroporto a semplice base per la manutenzione.
Quindi è stato gioco facile chiedere una limitazione ad un aeroporto non più consiederato prioritario.
Lo stesso discorso non si può fare per Pisa, che riveste un ruolo unico e insostituibile per i piani dell'AMI.
Inoltre, dall'altra parte, c'erano le esigenze di quello che per la politica sarebbe dovuto diventare il principale aeroporto d'Italia... e le esigenze di Firenze non sono certamente altrettanto sostenute dalla politica.

Ecco perché dico che, in sostanza (ma non in principio), Chiello ha ragione.
Finché l'AMI avrà in Pisa la sua principale base per la brigata aerotrasporti dubito che Firenze potrà chiederne una limitazione.
E' un destino un po' beffardo quello di Pisa: da un lato l'AMI, occupando parte dei piazzali ne limita lo sviluppo, dall'altro gli garantisce una sorta di garanzia di sopravvivenza!
 
Concordo in parte con quello che sostiene Chiello.Ecco perché dico che, in sostanza (ma non in principio), Chiello ha ragione.
Finché l'AMI avrà in Pisa la sua principale base per la brigata aerotrasporti dubito che Firenze potrà chiederne una limitazione.
E' un destino un po' beffardo quello di Pisa: da un lato l'AMI, occupando parte dei piazzali ne limita lo sviluppo, dall'altro gli garantisce una sorta di garanzia di sopravvivenza!
e...Grosseto come si inserisce (se si inserisce forse sparo una ***xata!) in tutto questo?
 
Gli "amici" pisani leggono.
Mi sembrano fantascenari (poi magari mi sbaglio) quelli che nel lungo periodo vedono le strutture militari controllate nei movimenti da una S.p.a. (anche se al momento in mano pubblica per il 100%).
Mi piace la trasparenza (non lo nego) ma in campo di difesa e militare credo che molti dati debbano obbligatoriamente restare riservati interni e i movimenti aerei hanno, secondo me, le caratteristiche per essere inseriti in questo gruppo di dati "sensibili".

Stando a questa cartina ( www.enav.it/ec5/enav/it/pdf/chi_siamo/cartina_enav.pdf ) e operando per differenza, il Ministero della Difesa attraverso l'AMI, ad oggi controlla TREVISO (non so ancora per quanto), RIMINI, PISA, ROMA CIA , BRINDISI , TRAPANI che attualmenti sono scali militari con numerosi voli di linea civili. La creazione di un soggetto unico di controllo del traffico aereo civile-militare non credo sia all'ordine del giorno o almeno nessuna ipotesi ufficiale di questo tipo mi è mai giunta all'orecchio.

L'importanza che i presidi militari rappresentano per la difesa di una nazione credo sia totalmente non discutibile.

Solo una precisazione... Treviso ora è già CIVILE, non più militare. Per il controllo del traffico è previsto l'insediamento di ENAV entro l'anno o poco più.