AEROPORTI: UN PROGETTO PER TERZO SCALO ROMANO A GUIDONIA
VITERBO - ''Promuovere e sostenere l'apertura al traffico civile e commerciale dell'aeroporto militare di Guidonia''. Cosi' l'avvocato Daniele Felici ha descritto la mission della ''Promoting project corporation - Tpar'', della quale e' presidente, nel suo intervento d'apertura del convegno di presentazione dello studio di fattibilita' per realizzare a Guidonia il terzo polo aeroportuale laziale, organizzato in un Hotel a Tivoli Terme.
''I due aeroporti romani aperti al traffico civile e commerciale, Fiumicino e Ciampino - ha aggiunto Felici - stanno andando rapidamente verso la saturazione, per cui occorre un terzo aeroporto per Roma. La soluzione e' l'apertura al traffico civile di Guidonia, che secondo una nostra stima prudenziale potrebbe avere un bacino d'utenza di un milione e 300 mila passeggeri l'anno''.
Secondo Felici, i vantaggi per Guidonia sarebbero enormi. ''Si creerebbero migliaia di posti di lavoro, diretti e nell'indotto - ha sostenuto - e la citta' diverrebbe il polo commerciale, tecnologico e industriale della bassa valle dell'Aniene. Anche il turismo tiburtino e locale avrebbe ulteriore impulsi''.
''Le rotte strumentali di avvicinamento e di uscita dall'aeroporto di Guidonia, qualora venisse aperto al traffico civile, sarebbero compatibili con l'orografia locale e si inserirebbero senza grossi problemi nel sistema di rotte gia' esistenti per gli altri aeroporti della regione terminale di Roma'', ha sostenuto il generale Antonio Daniele responsabile della commissione tecnica della Promoting project corporation, costituita nel maggio 2007 per promuovere la realizzazione del terzo scalo romano a Guidonia.
''L'aeroporto militare - ha aggiunto - ha due piste, una principale, in cemento-asfalto, lunga circa 1.500 metri e una secondaria, in erba, lunga poco meno di 1.200 metri. Quella principale e' fortemente limitata da ostacoli orografici, per cui servira' un nuova pista della lunghezza massima di 2.200 metri''.
Secondo il generale Daniele, l'aerostazione non avrebbe problemi di collegamento con Roma, in quanto collocata a poche centinaia di metri dalla nuova stazione ferroviaria, prevista col raddoppio della linea metropolitana Roma-Guidonia.
VITERBO - ''Promuovere e sostenere l'apertura al traffico civile e commerciale dell'aeroporto militare di Guidonia''. Cosi' l'avvocato Daniele Felici ha descritto la mission della ''Promoting project corporation - Tpar'', della quale e' presidente, nel suo intervento d'apertura del convegno di presentazione dello studio di fattibilita' per realizzare a Guidonia il terzo polo aeroportuale laziale, organizzato in un Hotel a Tivoli Terme.
''I due aeroporti romani aperti al traffico civile e commerciale, Fiumicino e Ciampino - ha aggiunto Felici - stanno andando rapidamente verso la saturazione, per cui occorre un terzo aeroporto per Roma. La soluzione e' l'apertura al traffico civile di Guidonia, che secondo una nostra stima prudenziale potrebbe avere un bacino d'utenza di un milione e 300 mila passeggeri l'anno''.
Secondo Felici, i vantaggi per Guidonia sarebbero enormi. ''Si creerebbero migliaia di posti di lavoro, diretti e nell'indotto - ha sostenuto - e la citta' diverrebbe il polo commerciale, tecnologico e industriale della bassa valle dell'Aniene. Anche il turismo tiburtino e locale avrebbe ulteriore impulsi''.
''Le rotte strumentali di avvicinamento e di uscita dall'aeroporto di Guidonia, qualora venisse aperto al traffico civile, sarebbero compatibili con l'orografia locale e si inserirebbero senza grossi problemi nel sistema di rotte gia' esistenti per gli altri aeroporti della regione terminale di Roma'', ha sostenuto il generale Antonio Daniele responsabile della commissione tecnica della Promoting project corporation, costituita nel maggio 2007 per promuovere la realizzazione del terzo scalo romano a Guidonia.
''L'aeroporto militare - ha aggiunto - ha due piste, una principale, in cemento-asfalto, lunga circa 1.500 metri e una secondaria, in erba, lunga poco meno di 1.200 metri. Quella principale e' fortemente limitata da ostacoli orografici, per cui servira' un nuova pista della lunghezza massima di 2.200 metri''.
Secondo il generale Daniele, l'aerostazione non avrebbe problemi di collegamento con Roma, in quanto collocata a poche centinaia di metri dalla nuova stazione ferroviaria, prevista col raddoppio della linea metropolitana Roma-Guidonia.