Cargo aereo, il "Colombo" si allea con gli scali milanesi
intesa spediporto-malpensa logistica europa
Genova torna ad essere località di partenza e destinazione per i traffici cargo aerei. Lo fa grazie a un accordo siglato dall'associazione degli spedizionieri (Spediporto) con l'aeroporto di Genova e Mle (Malpensa Logistica Europa). Grazie a questa intesa (presentata agli operatori ieri sera allo Sheraton Hotel) le case di spedizione potranno accettare ordini per merce destinata o in partenza dall'aeroporto di Genova da e verso le principali destinazioni internazionali. «Materialmente - spiega Giuseppe Raiola, rappresentante del settore aereo in Spediporto - la merce raggiungerà o partirà dal Cristoforo Colombo via camion, grazie a collegamenti regolari con gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa. Si tratta, comunque, di un'iniziativa importantissima, perché le operazioni doganali saranno effettuate a Genova con ripercussioni positive sia in termini di celerità che in termini di semplificazione delle procedure».
L'accordo fra Spediporto, aeroporto di Genova e Mle (uno dei più importanti player del settore cargo aereo) è stato raggiunto al termine di una trattativa iniziata nel dicembre del 2006 e interrotta, lo scorso anno, a causa dell'inchiesta giudiziaria che ha travolto l'Autorità portuale, principale azionista del "Colombo". Decisiva è stata la relazione presentata al cda dell'aeroporto dall'associazione spedizionieri nel marzo del 2007. In quel documento si faceva notare, fra l'altro, che «le tariffe import applicate dall'aeroporto di Genova risultano troppo alte rispetto a quelle applicate nei principali hub concorrenti; è il caso di Milano Malpensa dove, a titolo di esempio, 5 giorni di magazzinaggio su una partita di 2.500 kg di merce costano 194 euro, a fronte del costo, a pari condizioni, di Genova dove l'importo sale a 265 euro». Nello stesso documento, Spediporto sollecitava «l'avvio di una campagna commerciale mirata a far riconoscere la resa "Cif" su Genova. Sul punto fondamentale risulta dunque far accettare ai vettori aerei la resa "Airport of destination: Genoa" alle stesse condizioni di "Airport of destination: Milan". Sarebbe opportuna anche un'attività di promozione dell'hub genovese non solo su mercati emergenti già conclamati come Cina ma anche su mercati di prossima esplosione commerciali quali India ed Est europeo». «Pare interessante osservare come, ancora nel recentissimo passato, piccoli scali aeroportuali, è il caso di Montichiari di Brescia, attraverso un'accorta ed intelligente serie di iniziative promozionali del proprio scalo rivolte a vettori off-line, siano riusciti nel breve arco temporale di 12 mesi a vedere quadruplicare il proprio movimento merci - concludeva il suo intervento Giampaolo Botta, segretario generale di Spediporto. (ilsecoloxix.it)
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Genova torna ad essere località di partenza e destinazione per i traffici cargo aerei. Lo fa grazie a un accordo siglato dall'associazione degli spedizionieri (Spediporto) con l'aeroporto di Genova e Mle (Malpensa Logistica Europa). Grazie a questa intesa (presentata agli operatori ieri sera allo Sheraton Hotel) le case di spedizione potranno accettare ordini per merce destinata o in partenza dall'aeroporto di Genova da e verso le principali destinazioni internazionali. «Materialmente - spiega Giuseppe Raiola, rappresentante del settore aereo in Spediporto - la merce raggiungerà o partirà dal Cristoforo Colombo via camion, grazie a collegamenti regolari con gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa. Si tratta, comunque, di un'iniziativa importantissima, perché le operazioni doganali saranno effettuate a Genova con ripercussioni positive sia in termini di celerità che in termini di semplificazione delle procedure».
L'accordo fra Spediporto, aeroporto di Genova e Mle (uno dei più importanti player del settore cargo aereo) è stato raggiunto al termine di una trattativa iniziata nel dicembre del 2006 e interrotta, lo scorso anno, a causa dell'inchiesta giudiziaria che ha travolto l'Autorità portuale, principale azionista del "Colombo". Decisiva è stata la relazione presentata al cda dell'aeroporto dall'associazione spedizionieri nel marzo del 2007. In quel documento si faceva notare, fra l'altro, che «le tariffe import applicate dall'aeroporto di Genova risultano troppo alte rispetto a quelle applicate nei principali hub concorrenti; è il caso di Milano Malpensa dove, a titolo di esempio, 5 giorni di magazzinaggio su una partita di 2.500 kg di merce costano 194 euro, a fronte del costo, a pari condizioni, di Genova dove l'importo sale a 265 euro». Nello stesso documento, Spediporto sollecitava «l'avvio di una campagna commerciale mirata a far riconoscere la resa "Cif" su Genova. Sul punto fondamentale risulta dunque far accettare ai vettori aerei la resa "Airport of destination: Genoa" alle stesse condizioni di "Airport of destination: Milan". Sarebbe opportuna anche un'attività di promozione dell'hub genovese non solo su mercati emergenti già conclamati come Cina ma anche su mercati di prossima esplosione commerciali quali India ed Est europeo». «Pare interessante osservare come, ancora nel recentissimo passato, piccoli scali aeroportuali, è il caso di Montichiari di Brescia, attraverso un'accorta ed intelligente serie di iniziative promozionali del proprio scalo rivolte a vettori off-line, siano riusciti nel breve arco temporale di 12 mesi a vedere quadruplicare il proprio movimento merci - concludeva il suo intervento Giampaolo Botta, segretario generale di Spediporto. (ilsecoloxix.it)