In arrivo una nuova procedura per Alitalia?


airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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Il piano industriale è la parte del progetto più definita: rilancio del cargo, delle manutenzioni, divisione «razionale» del traffico intercontinentale fra Fiumicino e Malpensa. Sarebbe pronta anche la lista dei capitani coraggiosi disponibili a investire: il superconsulente incaricato dal Cavaliere, Bruno Ermolli, ha raccolto le adesioni di almeno trenta imprenditori che avrebbero messo a disposizione una cifra compresa fra uno e 1,5 miliardi di euro. I più danarosi (fra questi ci potrebbero essere i Benetton, Gavio, Ligresti, Riva) costituirebbero il «nocciolo» di maggioranza della compagnia. Gli altri, imprenditori medi e piccoli, si consorzierebbero in una «newco» (una nuova società) che acquisirebbe una quota del capitale. Fra la forza delle intenzioni e quella dei fatti mancano però ancora passaggi sostanziali: per questi la cordata attende anche i segnali del governo e dell’azionista Tesoro.

Per quante siano le incognite - riferivano ieri fonti finanziarie - Ermolli avrebbe le idee chiare sul da farsi per il rilancio di Alitalia. Il suo progetto ribalta le premesse di quello di Air France-Klm e sembra fatto apposta per piacere ai sindacati: rilancio del lungo raggio da Malpensa (soprattutto verso Medio ed Estremo Oriente), del cargo, e delle attività di manutenzione di Napoli e Fiumicino. Se il piano Spinetta ipotizzava di chiudere il trasporto merci, la cordata tricolore punta al suo recupero: l’anno scorso Alitalia ha trasportato solo 200 mila delle oltre 1,5 milioni di tonnellate di merci partite da Malpensa a fronte di una crescita negli ultimi tre anni superiore a Francoforte. Ermolli ha anche due imprenditori pronti a investire: Alcide Leali e Miro Radici. Stessa cosa dicasi per le manutenzioni: se Spinetta aveva in animo tagli, Ermolli è convinto di poterle rilanciare. L’idea è di trovare clienti fra quelle compagnie dell’area mediterranea e del Vicino Oriente che non dispongono di proprie officine, sia per le manutenzioni di routine, sia per la riparazione dei motori e il riallestimento dei velivoli. Il piano, ad oggi, è «stand alone»: prende atto dell’indisponibilità di un grande vettore internazionale ad andare a nozze con Alitalia. Un progetto sul modello Iberia, per poi scegliere, una volta risanata la compagnia, il necessario compagno di viaggio: Lufthansa, Air France-Klm o Emirates.

Le variabili in gioco sono però ancora molte. Nonostante la sfida alle regole europee il governo riuscirà ad evitare il commissariamento? La Lega e un pezzo di Forza Italia lo auspicano, Alleanza Nazionale è contraria. Il leader del Partito democratico Walter Veltroni denuncia «i troppi silenzi attorno alla vicenda», che fra le righe significa avanzare il sospetto che il commissariamento alla fine ci sarà e agevolerà l’acquisto da parte della cordata tricolore. Dice l’ex ministro Emma Bonino: «Di fatto, la trasformazione del prestito-ponte in ricapitalizzazione rende probabile la bocciatura europea, portando dritto al commissariamento». Inoltre non è ancora chiaro quale sarà il ruolo di Air One: nel progetto di Ermolli, Carlo Toto dovrebbe cedere le opzioni sugli aerei o l’intera compagnia, senza nessun ruolo operativo. L’imprenditore abruzzese però non ha voglia di farsi da parte. C’è poi da definire il destino della causa da 1,25 miliardi intentata dalla Sea contro Alitalia per i tagli a Malpensa, il destino delle obbligazioni in scadenza nel 2010 e dei contratti di fornitura dei carburanti.

Come si incastreranno o meno i pezzi del mosaico ora dipenderà anche dalle mosse di Tremonti. Nelle prossime ore il Tesoro dovrebbe annunciare una nuova procedura per permettere alla cordata di accedere ai conti dell’azienda e a quel punto la cordata potrebbe presentare un’offerta non vincolante. L’operazione non è semplice: con poche settimane a disposizione prima del collasso, il ministero dovrà mettere a punto un meccanismo che non neghi di avanzare, a chi volesse fra i concorrenti, una controproposta.
http://www.lastampa.it
 
mah...
non so... una sola cosa, ma Toto, coi progetti di espansione su MXP e di EuroHub di StarAlliance, andrebbe a farsi inglobare in AZ? mmmmh...
 
un riassunto un pò vago e "leggero", a parole si rilancia subito, sono i numeri che fanno la differenza......i tempi stringono, speriamo bene!
 
rumors in aerostazione (MXP) dicono che con la winter verrà introdotta introdotta la pajata all'Autogrill...
 
Mi sa che è meglio iniziare a pensare di mettere da parte altri 5€ a testa...
Da bambino giocavo con le macchinine scala 1:42, questi giocano con gli aerei scala 1:1....
 
Alitalia, oggi in aula alla Camera il decreto sul prestito ponte
Intanto crescono le voci sui possibili aderenti alla cordata italiana

Oggi approda in aula alla Camera il decreto sul prestito ponte per Alitalia dove prenderà il via la discussione generale, mentre il merito del provvedimento sarà esaminato la prossima settimana. E' quanto deciso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il decreto è già passato al Senato ed è stato approvato in Commissione trasporti.
Intanto crescono le voci sui possibili aderenti alla cordata italiana voluta dal premier. Sempre secondo voci, scrive oggi Il Sole-24 Ore, della cordata farebbero parte Airone,Salvatore Ligresti,la famiglia Fossat,Roberto Colaninno,Emilio Riva,Miro Radici,Gianluigi Aponte.
"Non c'è nulla di particolarmente concreto - ha fatto, invece, presente Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, in merito ad un interesse del gruppo siderurgico -, siamo stati contattati in passato, ovviamente prima di parlare di qualsiasi interesse o disinteresse bisogna vedere dei piani industriali concreti".
GV
 
ILSOLE24ORE.COM

Alitalia, il commissariamento è la soluzione più chiara

di Franco Locatelli

Alitalia approva il bilancio: il passivo sfiora 500 milioni

Il piccolo rimbalzo in Borsa del titolo della compagnia non deve suscitare illusioni: è amaro dirlo, ma per Alitalia il tempo è scaduto. La campagna elettorale è finita e i nodi stanno venendo al pettine ancora più prepotentemente del previsto. Alitalia è in cima alla lista: i conti sono peggiori del previsto, la liquidità scarseggia, il clima interno è di alta tensione, l'autorizzazione del prestitoponte da parte di Bruxelles è una via tutta in salita, la cordata italiana stenta a decollare, ma quel che davvero conta è che di un partner internazionale non si vede nemmeno l'ombra.

Dire che ormai la compagnia di bandiera boccheggia è dire poco e immaginare che in queste condizioni abbia ossigeno per superare l'estate è una pia speranza. È da anni che la nostra aerolinea è sull'orlo del tracollo e se l'azionista pubblico non avesse ripianato le perditei libri della società sarebbero già in tribunale. Adesso però il rischio è più vicino e nessuna persona di buon senso può credere che l'agonia di Alitalia possa durare ancora a lungo. Non si può andare avanti sperperando due milioni di euro al giorno senza nessuna speranza di recupero. È ora di guardare in faccia alla realtà e prendere il toro per le corna prima che a mettere in mora la compagnia, aggiungendo umiliazione a umiliazione, possa pensarci qualche creditore esasperato.

È triste ammetterlo ma a questo punto l'avvio dell'amministrazione straordinaria e del commissariamento di Alitalia secondo i dettami della legge Marzano è forse l'unica soluzione e l'inevitabile capolinea di un indiscusso fallimento di Stato. Non è una scelta indolore e nessuno può ignorare i sacrifici che attendono i dipendenti, i creditori, gli azionisti e anche i passeggeri; ma non si può chiedere ai contribuenti di mettere sempre mano al portafoglio. Ancora peggio sarebbe immaginare nazionalizzazioni surrettizie con la Cassa depositi e prestiti nel ruolo della Croce Rossa o con improponibili matrimoni tra Alitalia e Fs. Meglio cambiare registro, sapendo che il commissariamento è una scelta amara ma è forse l'unica per ripartire su basi diverse e per salvare quel che resta da salvare, a cominciare dalle professionalità che ancora esistono in Alitalia.
Far saltare l'intesa con Air France senza disporre di un'alternativa immediatamente percorribile può servire a scaldare i cuori del popolo di Malpensa e a vincere le elezioni ma non a risolvere il rebus Alitalia. D'altra parte i miracoli non li fa nessuno e malgrado il grande impegno profuso da Bruno Ermolli non si può chiedere agli imprenditori di investire al buio in Alitalia. Se una cordata di salvataggio, come ci auguriamo, si materializzerà ( e il commissariamento, a questo punto, finirebbe per rafforzarla) ci vorrà tempo per studiare i conti della compagnia, per disegnare un piano di rilancio credibile e soprattutto per ricucire un'alleanza internazionale, senza la quale – vale la pena di ripeterlo ogni sforzo sarebbe del tutto vano. Il Belgio e la Svizzera, che prima di noi hanno dovuto fare i conti con la crisi di Sabena e Swissair, sanno quanto sia drammatica la procedura fallimentare ma, sia pure con forti tagli alla flotta e al personale, hanno in qualche modo ritrovato un loro ruolo. Non sarà una scelta lieta quella del commissariamento di Alitalia ma, a questo punto, tergiversare o nascondere ancora la testa sotto la sabbia rischierebbe di rivelarsi una medicina molto peggiore del male.
 
Preso dal "Corriere della sera" on line. L'ipotesi dell'acquisto da parte d'Iberia mi fa solo rabbrividire.


Le misure d'urgenza eviteranno per un anno la liquidazione della compagnia

"Con il prestito 12 mesi di vita per Alitalia"

Lo indica il governo nella Relazione Tecnica al decreto fiscale. Iberia: «Noi non interessati all'acquisto»

ROMA - Il prestito-ponte di 300 milioni per Alitalia e la sua utilizzazione temporanea a patrimonio a «rappresentano la volontà del governo di voler salvaguardare per i prossimi dodici mesi la continuità aziendale di Alitalia», evitando così per un anno la liquidazione della compagnia. Lo indica il governo nella Relazione Tecnica che accompagna il decreto fiscale.

TRASFERIMENTO IN CONTO CAPITALE - L'obiettivo viene perseguito, si aggiunge nella relazione, provvedendo a fornire alla compagnia «i mezzi finanziari e patrimoniali necessari a verificare le possibili soluzioni alternative per il risanamento della società ed escludendo, sempre in tale lasso temporale, ogni ricorso ad ipotesi di liquidazione o di applicazione di procedure concorsuali». Con il decreto fiscale, si ricorda nella relazione tecnica, l'erogazione di 300 milioni avviene a titolo di «trasferimento in conto capitale (apporto al capitale sociale per ripiano perdite) con pari effetto sull'indebitamento netto della pubblica amministrazione per l'anno 2008».

IBERIA «DISGUSTATA» - Intanto, la compagnia aerea spagnola Iberia fa sapere di non essere interessata all'acquisto di Alitalia: lo ha affermato il suo presidente Fernando Conte, che ha inoltre criticato il processo di privatizzazione della compagnia italiana, definendosi «profondamente disgustata» per come viene gestita la questione Alitalia. «Non abbiamo assolutamente interesse nella privatizzazione di Alitalia» ha detto Conte in una conferenza stampa. Il dirigente di Iberia ha aggiunto di essere «profondamente deluso dalle modalità con cui viene gestita» la privatizzazione: «non è giusto né equo essere in competizione con imprese sostenute dallo Stato», ha detto. Secondo Conte, il 2008 «non sarà un anno facile» per le compagnie aeree, in quanto «il prezzo del carburante è il principale fattore di rischio per il settore».


29 maggio 2008
 
"Non c'è nulla di particolarmente concreto - ha fatto, invece, presente Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, in merito ad un interesse del gruppo siderurgico -, siamo stati contattati in passato, ovviamente prima di parlare di qualsiasi interesse o disinteresse bisogna vedere dei piani industriali concreti".
GV
E' la stessa mafrina che van ripetendo tutti da mesi oramai, sino alla noia.
Comprese le compagnie tirate dentro per la giacca (=Aeroflot).
Sembra la programmazione televisiva d'estate, fatta di replica.
Compreso il prossimo prestito-viadotto.
 
Preso dal "Corriere della sera" on line. L'ipotesi dell'acquisto da parte d'Iberia mi fa solo rabbrividire.

Le misure d'urgenza eviteranno per un anno la liquidazione della compagnia.
"Con il prestito 12 mesi di vita per Alitalia"

Iberia: «Noi non interessati all'acquisto»

Ma come fanno a dirci che con 300 mil ora campano 12 mesi?

Però Iberia! non ce lo hanno mandto a dire il loro "stupore" eh eh.
Certo che da qualche settimana la Spagna ci ha dato delle belle soddisfazioni! ;)
 
Ma come fanno a dirci che con 300 mil ora campano 12 mesi?

Però Iberia! non ce lo hanno mandto a dire il loro "stupore" eh eh.
Certo che da qualche settimana la Spagna ci ha dato delle belle soddisfazioni! ;)
All'inizio di quest'anno pure Prato aveva sostenuto che c'era liquidità per quasi 12 mesi, con scene di giubilo di alcuni nostri forumisti e lo scettismo di altri.

Due mesi dopo erano sull'orlo della bacarotta; dopo queste affermazioni ora penso che una bella "grattatina" non guasti ...
 
Ma come fanno a dirci che con 300 mil ora campano 12 mesi?

Però Iberia! non ce lo hanno mandto a dire il loro "stupore" eh eh.
Certo che da qualche settimana la Spagna ci ha dato delle belle soddisfazioni! ;)

Forse vado un po' OT...

Gli spagnoli stanno sicuramente attraversando un periodo migliore del nostro e sopratutto sono molto ambiziosi. In pratica vogliono prendere il posto dell'Italia come prima potenza mediterranea. Mi ha sempre colpito come noi italiano vediamo gli spagnoli come "amigos" ma loro non ci vedono assolutamente come tali, anzi, direi esattamente l'opposto.
La Spagna ambisce anche ad entrare in uno dei club più esclusivi al mondo e cioé il G8. Pensano "Se ci sta l'Italia che é molto malata (per non dire cadavere) perché non possiamo starci noi???" E da li', giù ripetuti attacchi (infondati) verso di noi per screditarci in ogni modo possibile e immaginabile sulla scena internazionale!
Questa é soltanto una mia interpretazione dei fatti ma qualche amico spagnolo l'ha pienamente condivisa...
 
++ ALITALIA: GOVERNO, CON PRESTITO 12 MESI VITA ++

(ANSA) - ROMA, 29 MAG - Le misure di urgenza per Alitalia,
varate dal governo servono a ''salvaguardare per i prossimi
dodici mesi la continuita' aziendale'', evitando cosi' per un
anno la liquidazione della compagnia. Lo indica il governo nella
Relazione Tecnica che accompagna il decreto fiscale.(ANSA).

TU-RUB
29-MAG-08 14:10

A quanto pare il governo avrebbe trovato una soluzione, "creativa" quanto vogliamo, ma efficace (salvo giudizio Ue) per prendersi abbastanza tempo.
 
Forse vado un po' OT...

Gli spagnoli stanno sicuramente attraversando un periodo migliore del nostro e sopratutto sono molto ambiziosi. In pratica vogliono prendere il posto dell'Italia come prima potenza mediterranea. Mi ha sempre colpito come noi italiano vediamo gli spagnoli come "amigos" ma loro non ci vedono assolutamente come tali, anzi, direi esattamente l'opposto.
La Spagna ambisce anche ad entrare in uno dei club più esclusivi al mondo e cioé il G8. Pensano "Se ci sta l'Italia che é molto malata (per non dire cadavere) perché non possiamo starci noi???" E da li', giù ripetuti attacchi (infondati) verso di noi per screditarci in ogni modo possibile e immaginabile sulla scena internazionale!
Questa é soltanto una mia interpretazione dei fatti ma qualche amico spagnolo l'ha pienamente condivisa...

concordo...in effetti hanno dato un'accelerata "contro" di noi.
vado spessisimo in Spagna e mi sono sempre stupito che ufficialmente fossero "dietro" di noi...evidentemente se ne sono accorti anche loro!
fine dell'OT:)
 
++ ALITALIA: GOVERNO, CON PRESTITO 12 MESI VITA ++

(ANSA) - ROMA, 29 MAG - Le misure di urgenza per Alitalia,
varate dal governo servono a ''salvaguardare per i prossimi
dodici mesi la continuita' aziendale'', evitando cosi' per un
anno la liquidazione della compagnia. Lo indica il governo nella
Relazione Tecnica che accompagna il decreto fiscale.(ANSA).
TU-RUB
29-MAG-08 14:10

A quanto pare il governo avrebbe trovato una soluzione, "creativa" quanto vogliamo, ma efficace (salvo giudizio Ue) per prendersi abbastanza tempo.


son sempre quei 300 mil che ora diventano sufficienti per 12 mesi...ma che 3 mesi fa se non arrivavano significano chiusura dopo 3 mesi...o giù di lì.
Non credo abbiamo inventato altro.
Forse oltre che finanza creativa hanno fatto anche la matematica creativa.
E' che stanno ancora annaspando tra cordate varie e prima di mettersi la corda(ta) al collo...allungano la minestra....così diminuisce la pressione mediatica e pubblica sul breve termine..."tanto c'è tempo"...