Damasco: ripresa voli commerciali


ilPrincipeDiCasador

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16 Febbraio 2009
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Lözarn
Qualcuno si ricorderà del mio TR sulla Siria ed il racconto di quello che era diventato il paese dopo la primavera araba.
Qualche giorno fa ho letto un articolo che a distanza di tempo parla di Siria ed aviazione. Ho fatto qualche ricerca ed aggiunto qualche considerazione per un mercato che sembra riavviarsi e che a medio termine inizierà a crescere.

Intanto, per chi volesse, qui il link al TR.

La prima considerazione è che la ripresa dei voli commerciali verso (DAM) sta accelerando. Un chiaro segno è il crescente interesse da parte dei vettori arabi dopo oltre un decennio di isolamento.
Poi c’è il progressivo ritorno della Siria sulla scena internazionale, anche se con le dovute cautele ed incertezze, è plausibile prevedere una crescita costante del traffico in ed out.
A questo si aggiunge la normalizzazione delle relazioni diplomatiche con alcuni paesi della regione, unita alla ripresa dei flussi commerciali (i siriani e la loro economia sono affamati di tutto, dalla tecnologia al cibo) ed in parte anche turistici (anche se parzialmente distrutto, il paese ha un patrimonio artistico ed archeologico che è immenso)
Ovviamente maggiore la stabilità interna, maggiore la possibilità che la domanda aumenti. Altra considerazione, del tutto personale, tutti i miei collegamenti/amici siriani, che ho sentito dopo la caduta di Assad, non vedono l'ora di rientrare in patria e nonostante ormai vivano stabilmente altrove vedono la Siria come casa, il posto dove vogliono ritornare con i loro figli. Questo è un chiaro segnale che molti, vedono questo momento, come l'inizio di una lunga ma quasi certa stabilizzazione. Un poco come avvenuto in Iraq qualche anno fa.
Ultimo, non meno rilevante, il fatto che già dopo pochi giorni dalla caduta del regime, ci siano stati i primi incontri (12 gennaio in in Arabia Saudita) per discutere la fine delle sanzioni internazionali nei confronti della Siria. E proprio in questa occasione, la ministra degli esteri tedesca Baerbock ha ribadito quanto sia importante decidere velocemente.

Per quanto riguarda i dati ed i numeri, le fonti sono poco affidabili e precise. Dal 2010 non esiste praticamente nulla ma recentemente è stata fatta una stima tra DAM e i principali mercati del Medio Oriente nel 2024. Ripeto, l’accuratezza di questi dati è limitata però danno una idea e sono basati sui voli del 2024 operati da Cham e Syrian.

Traffico A/R tra DAM e le principali destinazioni:

• Baghdad (BGW): 109.000 pax
• Erbil (EBL): 87.000 pax
• Najaf (NJF): 80.000 pax
• Kuwait City (KWI): 77.000 pax
• Dubai (DXB): 55.000 pax
• Doha (DOH): 38.000 pax
• Tehran (IKA): 36.000 pax
• Sharjah (SHJ): 35.000 pax
• Abu Dhabi (AUH): 24.000 pax
• Karachi (KHI): 22.000 pax
• Beirut (BEY): 11.000 pax
• Mosca (SVO): 10.000 pax


L’unico dato certo riguarda la CDG-DAM-CDG, che registrava 36.704 passeggeri A/R nel 2010 ad una tariffa media di 380 USD.

Intanto, come dicevo prima alcune compagnie hanno ripreso ed altre lo hanno pianificato:

• Qatar Airways: aumento della frequenza a voli giornalieri con Airbus A330-200 a partire dal 1° febbraio.
• Royal Jordanian: incremento a 6 voli settimanali con Embraer E95 dal 30 marzo.
• Turkish Airlines: attualmente opera 3 voli settimanali con Airbus A330-200, con l’obiettivo di passare a una frequenza giornaliera nella stagione S25.

A breve, molto probabilemte summer 2025, dovrebbero essere annunciati voli di Air Arabia, Flyduba e Jazeera Airways. Ovviamente sfruttando la domanda estiva che sarà generata dalle centinaia di famiglie siriane scappate negli Emirati e nei paesi del golfo (soprattutto Iraq e Kuwait)

Se si pensa alle potenzialità ed a quali possano essere le opportunità, anche per i vettori EU, bisogna partire dai dati dei siriani fuggiti dal paese. In rete si trovano varie fonti ma giusto per velocità, wikipedia offre un ottimo summary. Ovviamente TK è quella che prenderà la maggior parte del mercato (almeno all'inizio), ma anche LH e perchè no, ITA (connessioni via FCO) potrebbero intercettare parecchio traffico etnico generato dai circa 500.000 siriani ormai residenti in Germania. Con le macchine giuste (321?) queste rotte potrebbero generare parecchie revenues, considerando e mi ripeto, il traffico etnico, in parte turistico e soprattutto commerciale e cargo appena il "lifting" delle sanzioni sarà definitivamente chiarito.
 
Qualcuno si ricorderà del mio TR sulla Siria ed il racconto di quello che era diventato il paese dopo la primavera araba.
Qualche giorno fa ho letto un articolo che a distanza di tempo parla di Siria ed aviazione. Ho fatto qualche ricerca ed aggiunto qualche considerazione per un mercato che sembra riavviarsi e che a medio termine inizierà a crescere.

Intanto, per chi volesse, qui il link al TR.

La prima considerazione è che la ripresa dei voli commerciali verso (DAM) sta accelerando. Un chiaro segno è il crescente interesse da parte dei vettori arabi dopo oltre un decennio di isolamento.
Poi c’è il progressivo ritorno della Siria sulla scena internazionale, anche se con le dovute cautele ed incertezze, è plausibile prevedere una crescita costante del traffico in ed out.
A questo si aggiunge la normalizzazione delle relazioni diplomatiche con alcuni paesi della regione, unita alla ripresa dei flussi commerciali (i siriani e la loro economia sono affamati di tutto, dalla tecnologia al cibo) ed in parte anche turistici (anche se parzialmente distrutto, il paese ha un patrimonio artistico ed archeologico che è immenso)
Ovviamente maggiore la stabilità interna, maggiore la possibilità che la domanda aumenti. Altra considerazione, del tutto personale, tutti i miei collegamenti/amici siriani, che ho sentito dopo la caduta di Assad, non vedono l'ora di rientrare in patria e nonostante ormai vivano stabilmente altrove vedono la Siria come casa, il posto dove vogliono ritornare con i loro figli. Questo è un chiaro segnale che molti, vedono questo momento, come l'inizio di una lunga ma quasi certa stabilizzazione. Un poco come avvenuto in Iraq qualche anno fa.
Ultimo, non meno rilevante, il fatto che già dopo pochi giorni dalla caduta del regime, ci siano stati i primi incontri (12 gennaio in in Arabia Saudita) per discutere la fine delle sanzioni internazionali nei confronti della Siria. E proprio in questa occasione, la ministra degli esteri tedesca Baerbock ha ribadito quanto sia importante decidere velocemente.

Per quanto riguarda i dati ed i numeri, le fonti sono poco affidabili e precise. Dal 2010 non esiste praticamente nulla ma recentemente è stata fatta una stima tra DAM e i principali mercati del Medio Oriente nel 2024. Ripeto, l’accuratezza di questi dati è limitata però danno una idea e sono basati sui voli del 2024 operati da Cham e Syrian.

Traffico A/R tra DAM e le principali destinazioni:

• Baghdad (BGW): 109.000 pax
• Erbil (EBL): 87.000 pax
• Najaf (NJF): 80.000 pax
• Kuwait City (KWI): 77.000 pax
• Dubai (DXB): 55.000 pax
• Doha (DOH): 38.000 pax
• Tehran (IKA): 36.000 pax
• Sharjah (SHJ): 35.000 pax
• Abu Dhabi (AUH): 24.000 pax
• Karachi (KHI): 22.000 pax
• Beirut (BEY): 11.000 pax
• Mosca (SVO): 10.000 pax


L’unico dato certo riguarda la CDG-DAM-CDG, che registrava 36.704 passeggeri A/R nel 2010 ad una tariffa media di 380 USD.

Intanto, come dicevo prima alcune compagnie hanno ripreso ed altre lo hanno pianificato:

• Qatar Airways: aumento della frequenza a voli giornalieri con Airbus A330-200 a partire dal 1° febbraio.
• Royal Jordanian: incremento a 6 voli settimanali con Embraer E95 dal 30 marzo.
• Turkish Airlines: attualmente opera 3 voli settimanali con Airbus A330-200, con l’obiettivo di passare a una frequenza giornaliera nella stagione S25.

A breve, molto probabilemte summer 2025, dovrebbero essere annunciati voli di Air Arabia, Flyduba e Jazeera Airways. Ovviamente sfruttando la domanda estiva che sarà generata dalle centinaia di famiglie siriane scappate negli Emirati e nei paesi del golfo (soprattutto Iraq e Kuwait)

Se si pensa alle potenzialità ed a quali possano essere le opportunità, anche per i vettori EU, bisogna partire dai dati dei siriani fuggiti dal paese. In rete si trovano varie fonti ma giusto per velocità, wikipedia offre un ottimo summary. Ovviamente TK è quella che prenderà la maggior parte del mercato (almeno all'inizio), ma anche LH e perchè no, ITA (connessioni via FCO) potrebbero intercettare parecchio traffico etnico generato dai circa 500.000 siriani ormai residenti in Germania. Con le macchine giuste (321?) queste rotte potrebbero generare parecchie revenues, considerando e mi ripeto, il traffico etnico, in parte turistico e soprattutto commerciale e cargo appena il "lifting" delle sanzioni sarà definitivamente chiarito.
Grazie per l'ottimo spunto di questo thread; se penso a cosa fosse la Siria di Damasco, Aleppo, Palmira...come d'altronde cosa fosse Baghdad, Beirut, Teheran...
 
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Per il momento si. Non è necessario un tour organizzato ma qualcuno in loco che possa fare tutte le pratiche necessarie.

Io nel 2021 dovevo andare al matrimonio di un collega, avevo fatto tutte le carte tramite i suoi parenti in loco anche se purtroppo, causa covid, avevano sospeso tutti i visti non essenziali. Confermo non servissero gite o guide.
Un giro nell'ambasciata siriana di Dubai è un'esperienza mistica che consiglio almeno una volta nella vita.
 
A me quello che ha sorpreso in positivo è stato l'impegno immediato che ha portato a riaprire tutto e a far arrivare vettori del calibro di Qatar e Turkish nel giro di pochi giorni dalla caduta del regime. Non deve essere un'operazione facile sia come burocrazia, sia proprio logisticamente. È oltretutto questi voli messi in vendita una manciata di giorni prima stanno comumque avendo moltissime prenotazioni. Chapeau.
 
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Ho fatto FCO -- DAM con un' ottantone AZ nel secolo scorso... si poteva ancora fumare dietro!

Ricordi a parte, credo che sia una destinazione possibile per ITA in un futuro non troppo lontano, se mamma LH non decide di assegnarla a qualche altra compagnia del gruppo (e qui la famosa J dedicata potrebbe tornare utile).
 
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Per ITA e il suo ruolo nel Mediterraneo è sicuramente una rotta da attenzionare anche perchè per il pax medio europeo passare da Fiumicino è sicuramente meno problematico che farlo da Istanbul visto che c'è solo un controllo passaporti veloce da Fiumicino e stop.
 
Per ITA e il suo ruolo nel Mediterraneo è sicuramente una rotta da attenzionare anche perchè per il pax medio europeo passare da Fiumicino è sicuramente meno problematico che farlo da Istanbul visto che c'è solo un controllo passaporti veloce da Fiumicino e stop.

Secondo me i vantaggi di ITA rispetto alle altre del gruppo LH sono due. Quello che menzioni più i nuovi 321

Se non si lasciano sfuggire l’occasione, DAM può diventare una bella sorpresa.
 
In una intervista Benassi diceva che per ITA in quella zona erano interessanti da servire Beirut, Amman.
Non citava Damasco ma probabilmente perché la situazione non era ancora cambiata e il regime di Assad era al potere.

Hanno aperto anche Dubai che non era preventivata per dare un ulteriore occasione di utilizzo ai 321 arrivati oltre che su alcune destinazioni europee

Exit: ecco un estratto

Per quanto riguarda la situazione internazionale, adesso avete sospeso temporaneamente Tel Aviv, vi impegna molto allungare i tempi di volo nel non sorvolare alcune zone del mondo, i costi da stimare e da riaggiornare?

Assolutamente. Tel Aviv per noi é un mercato strategico, é la prima origine e destinazione del nostro network. Quindi la situazione di crisi ci penalizza. É un mercato molto, molto importante. Però per noi le condizioni di sicurezza sono prioritarie, rispetto a qualsiasi altro aspetto. Tel Aviv é importante, perchè non é solo punto a punto ma alimenta tutti i settori di rete : domestico, internazionale e intercontinentale. Per noi la crisi ci ha stravolto tutti i piani, perchè avevamo previsto altre due aperture mediorientali sempre con l’A321neo.

Quali?

La Beirut e la Amman. Purtroppo, la situazione ci ha costretto e obbligato a ripensare i piani e probabilmente si spera per gli anni futuri. ci sta penalizzando, ma l’apertura di altri mercati ci stanno compensando questa situazione.


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Così come per la Libia, presumo ci siano restrizioni UE nei voli verso la Siria. Se così fosse non prevedo sarà un processo brevissimo quello della ripresa dei collegamenti aerei per Damasco.
Dopodiché, credo anche ci debbano essere margini di sicurezza per operare in un Paese o aeroporto che non sono così certo il nuovo, ancora insondabile, regime, possa ancora garantire.
 
Così come per la Libia, presumo ci siano restrizioni UE nei voli verso la Siria. Se così fosse non prevedo sarà un processo brevissimo quello della ripresa dei collegamenti aerei per Damasco.
Dopodiché, credo anche ci debbano essere margini di sicurezza per operare in un Paese o aeroporto che non sono così certo il nuovo, ancora insondabile, regime, possa ancora garantire.

Sulle restrizioni credo che a breve le cose possano cambiare. La Siria ha un passato aperto al turismo ed al commercio molto diverso da quello della Libia.

Sulla sicurezza, ovvio non è la Svizzera ma non credo che senza garanzie TK, QR e RJ avrebbero mai iniziato ad operare. Ci sono voli che arrivano in posti molto più al limite…
 
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Mi stupisce che i pax verso kuwait city siano il 50% di quelli verso Dubai!

Detto ciò non so quanto in fretta DAM tornerà ad essere un hub significativo:
Nel breve credo che Beirut continuerà a farla da padrona nell'area: 2 ore da damasco, infrastrutture nettamente migliori, sicurezza maggiore (che poi va beh...)
Nel medio/lungo... boh. Al Jolani fa un passo avanti ed uno indietro, da un lato predica la pacificazione sociale (e agisce di conseguenza: non mi pare che ci siano state ritorsioni significative fino ad oggi ) dall'altra sospende la costituzione, da un lato esorta i miliziani a non sparare in aria per non spaventare i civili, dall'altro non stringe la mano alla ministra tedesca.
E poi ricordiamoci che fnio all'altra giorno giocava con la maglia dei tagliagole...
Spero vivamente che i miei timori siano infondati, negli ultimi anni pur non essendoci mai stato ho imparato a conoscere la Siria ed i siriani e vedere il paese in ginocchio da così tanto tempo fa piangere il cuore
 
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Un giro nell'ambasciata siriana di Dubai è un'esperienza mistica che consiglio almeno una volta nella vita.

Le comunicazioni ufficiali vengono fatte sulla loro pagina facebook.
Ma robe del tipo (giuro):
"ilverococco nato a Damasco il etc etc è renitente alla leva e deve pagare una multa di XYZ entro il giorno tale"
il tutto manco scritto direttamente sul muro, ma con una foto maldestra (dove spesso si scorge un dito) fatta con un Nokia d'anteguerra e postata sul social.

Poesia
 
Mi stupisce che i pax verso kuwait city siano il 50% di quelli verso Dubai!

immagino volessi dire il 50% in più.

C’è una motivazione storica dietro che risale agli anni 70 e 80, quando il Kuwait necessitava di insegnanti, ingegneri e tecnici qualificati e pagava tanto. A quel tempo Dubai era ancora in via di sviluppo e meno attraente per i lavoratori siriani rispetto al Kuwait. Poi Dubai ha sempre privilegiato una forza lavoro temporanea per specifici progetti o settori (turismo, costruzioni, finanza), mentre il Kuwait è tradizionalmente aperto verso professionisti, in particolare nei settori pubblici come istruzione e sanità. Aggiungi i minori costi di vita e soprattutto il fatto che entrare negli emirati con il passaporto siriano dal 2011 è diventato più complicato.
 
Detto ciò non so quanto in fretta DAM tornerà ad essere un hub significativo:
Nel breve credo che Beirut continuerà a farla da padrona nell'area: 2 ore da damasco, infrastrutture nettamente migliori, sicurezza maggiore (che poi va beh...)
Nel medio/lungo... boh. Al Jolani fa un passo avanti ed uno indietro, da un lato predica la pacificazione sociale (e agisce di conseguenza: non mi pare che ci siano state ritorsioni significative fino ad oggi ) dall'altra sospende la costituzione, da un lato esorta i miliziani a non sparare in aria per non spaventare i civili, dall'altro non stringe la mano alla ministra tedesca.
E poi ricordiamoci che fnio all'altra giorno giocava con la maglia dei tagliagole...
Spero vivamente che i miei timori siano infondati, negli ultimi anni pur non essendoci mai stato ho imparato a conoscere la Siria ed i siriani e vedere il paese in ginocchio da così tanto tempo fa piangere il cuore

Assolutamente d’accordo. Secondo me le possibilità per Damasco sono a medio termine e la vera ripresa può avvenire solo quando ci sarà una seria stabilizzazione politica.
Le compagnie aprono perché c’è sentore di un miglioramento ma a breve la situazione resta molto complessa.
 
immagino volessi dire il 50% in più.

C’è una motivazione storica dietro che risale agli anni 70 e 80, quando il Kuwait necessitava di insegnanti, ingegneri e tecnici qualificati e pagava tanto. A quel tempo Dubai era ancora in via di sviluppo e meno attraente per i lavoratori siriani rispetto al Kuwait. Poi Dubai ha sempre privilegiato una forza lavoro temporanea per specifici progetti o settori (turismo, costruzioni, finanza), mentre il Kuwait è tradizionalmente aperto verso professionisti, in particolare nei settori pubblici come istruzione e sanità. Aggiungi i minori costi di vita e soprattutto il fatto che entrare negli emirati con il passaporto siriano dal 2011 è diventato più complicato.

Volevo dire il 50% in più in effetti :)
Riguardo a Kuwait/Dubai certo quello che dici è valido, però non è che a Dubai lavoratori qualificati siriani non ce ne siano! Vivo qui da tanti anni e a naso (che conta come il due di picche briscola bastoni) direi che se parliamo di lavori qualificati mediorientali, dopo i libanesi vengono i siriani. Tanti siriani.
Tantissimi!! :)
 
Da prendere con le pinze : pare ci sia un forte interesse di Wizz air ad aprire Damasco. Non è chiaro se con collegamenti della succursale di Abu Dhabi o anche dall’Europa
 
Da prendere con le pinze : pare ci sia un forte interesse di Wizz air ad aprire Damasco. Non è chiaro se con collegamenti della succursale di Abu Dhabi o anche dall’Europa

Forse è più probabile dalla base di Abu Dhabi. Nella regione Wizz volava anche su Erbil (da AUH), collegamento poi cancellato.
 
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