
Alitalia, ecco la prima tegola giudiziaria per Ita Airways - Startmag
Alitalia-Ita: per il Tribunale del Lavoro di Roma ci fu cessione di ramo d'azienda
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Alitalia, ecco la prima tegola giudiziaria per Ita Airways - Startmag
Alitalia-Ita: per il Tribunale del Lavoro di Roma ci fu cessione di ramo d'aziendawww.startmag.it
Vista la frase finale (il riferimento a LH), mi auguro il fallimento con 12 mesi di cassa integrazione base e poi ciascuno si arrangi.![]()
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Il governo dei migliori, ha fatto la peggior nazionalizzazione della storia, ma come si fà a dire, che utilizzando aerei, codice IATA, slot divise, sistemi di prenotazioni di Alitalia, che non sia stata una cessione di ramo d' azienda. Ma mica gli avvocati che difendono i dipendenti hanno l' anello al naso. È bastato fare visionare il contratto di vendita al giudice.![]()
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Alitalia-Ita: per il Tribunale del Lavoro di Roma ci fu cessione di ramo d'aziendawww.startmag.it
Al momento ITA ha circa 4000 dipendenti, che hanno accettato il nuovo contratto e la ripartenza da zero. Ora mi spieghi perché auguri che questi perdano il lavoro per una serie di cause vinte da meno di cento persone?Vista la frase finale (il riferimento a LH), mi auguro il fallimento con 12 mesi di cassa integrazione base e poi ciascuno si arrangi.
Mi ripeto, il commento deriva dalla fase finale con l’anonimo che chiaramente vede con favore l’abbandono di LH.Al momento ITA ha circa 4000 dipendenti, che hanno accettato il nuovo contratto e la ripartenza da zero. Ora mi spieghi perché auguri che questi perdano il lavoro per una serie di cause vinte da meno di cento persone?
Con la nascita di ITA molti comandanti i più anziani, chi per scelta ( perchè gli si dimezzava lo stipendio), chi perchè veniva dal B777 ed ERJ quindi non è stato proprio chiamato, essendo flotta esclusivamente composta da Airbus, chi non è stato chiamato perché il numero di piloti che servivano era stato raggiunto ecc.Era tutto prevedibile e previsto. Che il passaggio della parte volo di AZ nella scatola vuota ITA sia stata un cessione parziale di azienda è semplicemente ovvio. D'altra parte era l'unico modo per conservare tutti i diritti acquisiti in capo alla vecchia compagnia, dai bilaterali agli slot, alle varie certificazioni. E a suggellare la continuità, c'è stata l'assunzione quasi esclusiva di personale ex AZ. Scelta peraltro obbligata per poter partire immediatamente con ITA.
Con ogni probabilità, ad un certo livello, tutto questo era chiaro fin dall'inizio. Come sicuramente LH è sempre stata al corrente di questa situazione.
Se ITA crescerà come da previsioni, è plausibile che quel personale riassunto per via giudiziaria, vada a coprire le posizioni che si creeranno con l'ampliamento di flotta e network.
Ci sarà semai da valutare la questione stipendi. Una volta consolidata dai giudici la tendenza a riconoscere che vi fu cessione di ramo d'azienda, è probabile una corsa generalizzata nel farsi riconoscere l'anzianità di servizio maturato in AZ.
Non sono quattro soldi e soprattutto diventerebbe un extra-costo permanente rispetto a quanto previsto dal business plan.
Probabilmente lo stato italiano dovrà farsi carico degli arretrati e della propria quota parte fino a quando resterà azionista di ITA, il resto degli extra-costi futuri, finirà giocoforza sempre più a carico di LH.
Credo sia anche da valutare se la parte di extra-costo in capo allo stato italiano, si possa configurare come un aiuto di stato in eccesso rispetto agli 1.35 MLD€ accordati dalla UE.
Tutto questo si innesta in una situazione piuttosto incerta, visto che LH e il MEF hanno sì annunciato di aver raggiunto un accordo, ma in quel contesto NON è stato firmato il contratto da sottoporre all'antitrust UE, procedura che secondo il comunicato LH sarebbe dovuta avvenire "in tempi brevi".
Io da allora non ho letto da nessuna parte in modo chiaro che il contratto sia stato effettivamente firmato. E vista l'importanza dell'atto, troverei strano che fosse stato firmato senza renderlo pubblico.
Il dossier Ita Airways non smette di sorprendere. Ma l’ultima novità rischia di essere un grattacapo per il governo. Un giudice del Lavoro di Roma ha deciso che 77 ex dipendenti di Alitalia dovranno essere assunti da Ita perché è stata «accertata la sussistenza del trasferimento di ramo d’azienda» tra la vecchia e la nuova compagnia. Non sono gli unici ad aver fatto causa. Altri 1.100 ex impiegati di quella che un tempo è stata la gloriosa aviolinea di bandiera hanno citato in giudizio Ita sulle stesse ragioni: chiedono anche loro il «reintegro» ex art 2112 del Codice Civile («Mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d’azienda»).
La clausola
Le conseguenze dirette di questa sentenza, a dire il vero, sono molto limitate. Ma potenzialmente le ricadute potrebbero essere importanti. Nello scenario più estremo (cioè oltre mille persone da assumere che si aggiungerebbero alle 1.200 assunzioni già programmate) Lufthansa potrebbe ritirarsi dall’accordo con il Tesoro per il rilancio di Ita, come ha avvertito nell’intervista al Corriere il presidente del vettore Antonino Turicchi. È del resto una delle clausole previste dal contratto tra le parti. Ma in questo modo il futuro dell’aviolinea tricolore verrebbe messo in pericolo.
Il pronunciamento
Nelle sue quattro pagine di sentenza il giudice della Quarta Sezione Lavoro del Tribunale di Roma Claudio Cottatellucci «accerta la sussistenza del trasferimento di ramo d’azienda tra Alitalia e Italia Trasporto Aereo (la società di Ita Airways, ndr) verificatosi in attuazione del “contratto di cessione del complesso di beni e contratti” concluso tra le parti in data 14 ottobre 2021». Quindi «dichiara per l’effetto il diritto dei ricorrenti alla prosecuzione del rapporto di lavoro alle dipendenze della società Ita con decorrenza dal 15 ottobre 2021», «condanna la società convenuta al pagamento ai ricorrenti delle retribuzioni maturate dalla decorrenza da ultimo indicata».
Le reazioni
Negli ambienti del ministero dell’Economia, oggi azionista unico di Ita, sono determinati ad andare avanti con i tedeschi per dare un futuro all’azienda. Non prevedono alternative. Bollano come «incomprensibile» la decisione del giudice — contro la quale sarà fatto ricorso — soprattutto perché sono stati svolti tutti i passaggi per ottenere la discontinuità con Alitalia come chiesto dall’Antitrust Ue. Proprio Bruxelles, nel dare l’ok al progetto Ita Airways, ha stabilito che le due aviolinee sono diverse. Sentenza «incomprensibile» anche perché i pronunciamenti precedenti — prima dell’accordo con Lufthansa — erano stati di senso opposto.
Le conseguenze
Chi segue il dossier non fa troppi giri di parole. Se l’ultimo pronunciamento dovesse consolidarsi nei successivi gradi di giudizio e dovesse essere «adottato» dalle altre vertenze a Ita non resterebbe che una strada: portare i libri in tribunale e lasciare senza lavoro almeno 4.000 persone. Per non parlare degli 1,12 miliardi di euro che lo Stato ha già versato per far sviluppare la società e che andrebbero persi.
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Alitalia-Ita Airways, la sentenza che complica il rilancio: 77 ex dipendenti da assumere
Un giudice del Lavoro ha deciso che 77 ex dipendenti di Alitalia dovranno essere assunti da Ita. Il rischio di altre cause e il timore della fine dell’accordo con Lufthansawww.corriere.it
Va detto che ITA comunque ha preso una quota fortemente ridotta della parte volo di AZ, ergo non è che tutti gli ex dipendenti rimasti a casa potranno avanzare diritti.Con la nascita di ITA molti comandanti i più anziani, chi per scelta ( perchè gli si dimezzava lo stipendio), chi perchè veniva dal B777 ed ERJ quindi non è stato proprio chiamato, essendo flotta esclusivamente composta da Airbus, chi non è stato chiamato perché il numero di piloti che servivano era stato raggiunto ecc.
Durante la prima fase i comandanti non erano tantissimi. Di conseguenza ITA ha dovuto fare subito i corsi comando ( mettendo dentro anche qualche sindacalista che aveva firmato gli accordi) e di conseguenza ha dovuto assumere i cadetti che venivano dall' ex scuola di volo Alitalia che poi hanno preso il posto dei piloti diventati comandanti.
Nel 2022 la ripartenza del lungo raggio ha portato ai passaggi dei pochi comandanti dal medio raggio al lungo raggio sul 330 e 350, e questo ha portato altre assunzioni di cadetti, Infatti oggi nei cockpit degli A320 spesso si vedono piloti che prima volavano a destra seduti a sinistra perché diventati comandanti, e a destra ci sono piloti giovanissimi ( ex cadetti) con una striscia sulla giacca.
Se ITA a causa della sconfitta in tribunale assumerà gli ex piloti ERJ e B777, dovrà anche accollarsi il costo del corso Type Rating per i passaggi su Airbus, quindi un aggravio dei costi per la compagnia. Invece credo che per i dipendenti che verranno assunti c' è il rovescio della medaglia, se gli verrà pagato lo stipendio dal 15 ottobre del 2021, dovranno restituire i soldi di Cassa Integrazione e del Fondo di solidarità del trasporto aereo, ricevuti da INPS da ottobre 2021 ad oggi, ed era risaputo che almeno per i naviganti, lo stipendio in ITA era inferiore rispetto all' 80% percepito per FSTA+CIGS.
Questa nazionalizzazione è stata un opera d'arte.
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Si questo è anche vero, ma non credo ci siano tantissimi piloti che hanno fatto causa, molti hanno rinunciato di loro spintenea volontà.Va detto che ITA comunque ha preso una quota fortemente ridotta della parte volo di AZ, ergo non è che tutti gli ex dipendenti rimasti a casa potranno avanzare diritti.
La cosa assurda che gli Azzeccagarbugli Nazionali, sono riusciti ad essere giudicati iigliori, addirittura dei fuori classe, come Mario Draghi, che in quest' operazione ha solo creato un disastro non indifferente, e non ci giurerei che alla fine anche i soldi del prestito ponte dovranno essere pagati da ITA Airways. Con i soldi spesi avrebbero fatto una scalata in borsa e sarebbero stati i primi azionisti del gruppo LH o AF/KLM o IAG.che ridicolo e patetico teatrino; Italia sempre più zimbello del pianeta, paese dove davvero si può fare il cavolo che si vuole, mosso da una selva di azzeccagarbugli…
La cosa assurda che gli Azzeccagarbugli Nazionali, sono riusciti ad essere giudicati iigliori, addirittura dei fuori classe, come Mario Draghi, che in quest' operazione ha solo creato un disastro non indifferente, e non ci giurerei che alla fine anche i soldi del prestito ponte dovranno essere pagati da ITA Airways. Con i soldi spesi avrebbero fatto una scalata in borsa e sarebbero stati i primi azionisti del gruppo LH o AF/KLM o IAG.
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