[TR] Kiev/Kharkiv


Non ho idea di che lavoro tu faccia e del perché tu sia andato a Ucraina, ma in qualche modo ti invidio per la possibilità che hai avuto di vedere le cose coi tuoi occhi. Io nel mio piccolo farò tesoro delle tue immagini per ricordare quanto siamo fortunati (ancora) da queste parti, temendo però che questa fortuna un giorno possa finire.
Ancora complimenti e grazie.
 
Mi spiace ripetermi, ma sono ancora senza parole.
Grazie per aver condiviso con noi le immagini e le tue sensazioni.

Ciao
Marco
 
Grazie per questo interessantissimo report.
Un plauso al popolo ucraino

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Grazie di tutto Gus, avere avuta l'opportunità di un racconto in diretta è stato un privilegio per il nostro forum.
 
Si ma almeno in Italia non ci alziamo la mattina al grido di "Riprendiamoci l'Istria e la Dalmazia!" e l'accesso all'informazione pluralista è parte del nostro DNA.
Ah no? E io che pensavo che il 25.9 fosse quello il primo punto serio del programma di Governo dopo dentiere ecc? Sia chiaro che è una battuta per sdrammatizzare, è veramente agghiacciante vedere quello che sta succedendo. E devo dire che dopo l'iniziale vicinanza si comincia a vedere fastidio per i profughi e non è una bella cosa.
 
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Mi alzo in piedi e comincio ad applaudire.

Grazie a te

Grazie, Silvano — apprezzo molto il tuo commento.

Grazie ancora.

Grazie a te come sempre, F.

Grazie ancora per aver postato quella che è, nei fatti, una testimonianza storica.

DaV

Very kind as usual — thanks, D.

Grazie per il racconto e le immagini

Grazie mille, Jambock.

Mi spiace ripetermi, ma sono ancora senza parole.
Grazie per aver condiviso con noi le immagini e le tue sensazioni.

Ciao
Marco

Grazie davvero per il commento, apprezzatissimo.

TR monumentale. Grazie per la condivisione.

Gentilissimo, grazie.

Grazie per aver condiviso con noi questo racconto e immagini intense

Grazie a te per la sopportazione di un TR pesantuccio.

Grazie di tutto Gus, avere avuta l'opportunità di un racconto in diretta è stato un privilegio per il nostro forum.

Grazie di cuore, GP — I shall see you up in London very soon.

Un TR emozionante, da brividi. Grazie di tutto.

Molto gentile, grazie a te per averlo sopportato.

Non ho idea di che lavoro tu faccia e del perché tu sia andato a Ucraina, ma in qualche modo ti invidio per la possibilità che hai avuto di vedere le cose coi tuoi occhi. Io nel mio piccolo farò tesoro delle tue immagini per ricordare quanto siamo fortunati (ancora) da queste parti, temendo però che questa fortuna un giorno possa finire.
Ancora complimenti e grazie.

Bellissimo report! Posso chiederti la ragione del tuo viaggio?

Hvala al compagno jugoslavo e grazie tante a te, AZ1699. Rispondo ad entrambi vista la natura dei commenti/quesiti: nulla a che fare con il mio corporate job, la “missione” era nata con lo scopo di visitare un amico (Ambasciata Polacca a Kiev, è il tipo che ho chiamato “gov.pl”) durante una trasferta di lavoro a Varsavia, l’occasione mi ha dato anche la preziosa opportunità di rivedere un altro amico (giornalista americano, che è da ‘ste parti per un documentario) e si è in seguito tramutata in supporto di natura umanitaria (a Kharkiv), grazie ad entrambe le parti sopracitate (e grazie, ovviamente, alla comprensione dell’azienda per la quale lavoro).


Grazie per questo interessantissimo report.
Un plauso al popolo ucraino

Grazie e mi aggrego al plauso — ai soldati ed ai civili entrambi, che sopportano questa assurdità ogni giorno e notte. L’altro ieri, passeggiando un po’ intorno alle 10 del mattino, sono scesi un paio di missili non lontano da dove mi trovavo ma il peggio è di notte (risvegliarsi al suono degli orribili boati e con l’edificio che trema…): per chi vive questa cosa da cittadino di Kharkiv, dev’essere un martirio psicologico. Assicuro, inoltre, che bere alcol al calare della notte aiuta solo parzialmebte

G
 
Grazie.

Testimonianza della totale assurdità (ma della costante attualità) della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.

Nelle città le ferite della guerra rimangono per molti anni nei luoghi e per sempre nelle persone. Così mi è parso nelle città della ex Jugoslavia visitate dopo il conflitto.

Mi hai fatto tornare in mente le parole di un frate italiano che incontrai a Freetown (ci deve essere ancora da qualche parte nel forum il mio tr di ormai 13 anni addietro) che dirigeva un centro di accoglienza dei bambini soldato reduci del conflitto. Mi spiegava, più o meno con queste parole, che la guerra distrugge le cose materiali ma soprattutto i legami sociali e che i secondi sono i più difficili da riparare.
 
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Grazie.

Testimonianza della totale assurdità (ma della costante attualità) della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.

Nelle città le ferite della guerra rimangono per molti anni nei luoghi e per sempre nelle persone. Così mi è parso nelle città della ex Jugoslavia visitate dopo il conflitto.

Mi hai fatto tornare in mente le parole di un frate italiano che incontrai a Freetown (ci deve essere ancora da qualche parte nel forum il mio tr di ormai 13 anni addietro) che dirigeva un centro di accoglienza dei bambini soldato reduci del conflitto. Mi spiegava, più o meno con queste parole, che la guerra distrugge le cose materiali ma soprattutto i legami sociali e che i secondi sono i più difficili da riparare.

Grazie per la riflessione e d’accordo con te sulle ferite (in vari strati e non solo materiali) nella ex-Jugoslavia post-conflitti, basta guardare agli “hotspots” dei Balcani di oggi, Bosnia e Kosovo, dopo ~30 anni.

G
 
Sono senza parole.
TR letto tutto d'un fiato.
Spettacolare e allo stesso tempo drammatico. Hai saputo trasferirmi la tua angoscia .

Chapeau

Grazie!
 
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