LH userà ITA per fare feederaggio sui suoi aeroporti.
Stiamo per fare la minchiata del secolo che quella di Telefonica gli spiccia casa.
Stiamo per fare la minchiata del secolo che quella di Telefonica gli spiccia casa.
Thread ITA Airways Estate 2022
- Autore Discussione FlyKing
- Data d'inizio
- Stato
perche' non ne fa gia' abbastanza? LH userebbe (meglio anche tu se parli al condizionale) innanzitutto ITA per dare una "regolata" alle cose...e sarebbe gia' il grande miracolo per noi italiani.
Mi chiedo se possa essere vero. Le offerte dovrebbero essere arrivate al Mef da almeno un paio di settimane, mi sembra strano che saltino fuori solo adesso problemi di non totale aderenza al DPCM (che peraltro mi sembra piuttosto vago).
Con l'eccezione delle limitazioni di LIN, LH può fare già ora feed illimitati con mezzi propri.
....e infatti se si concretizzasse il passaggio a LH quel "dispetto" darebbe fastidio a molti in Italia...
.
eh...ma c'e' ancora qualcuno che crede che il prezioso gioiello italico luccica perennemente ed ha un valore inestimabile...
Ok, ti garantisco che anche l’ultimo degli analfabeti funzionali ha compreso il tuo pensiero.
Non c’è nessun altro a cui lo devi spiegare, pensa che bello, non lo devi più dire a nessuno!
Con buona pace per tutti noi.
...forse mi sopravvaluti...oppure sottovaluti anche l'ultimo "analfabeta funzionale"...boh..vedi tu ...La questione e' che dovresti saper leggere meglio cio' che ho scritto EEA....e non hai capito una mazza ma tant'e'...Te lo spiego cosi' vista l'ora, vai a nanna: la mia frase non e' rivolta al forum di AC e men che meno ai forumisti, bensi' "qualcuno che crede....ecc..." e' ovviamente rivolto ai politici, ai Rampelli che abbiam letto e compagnia bella...Cuntent? Dolce notte.
Secondo me romaneeconti non vuole davvero la vendita di ITA, proverebbe un tale vuoto nelle sue giornate non potendo più scrivere niente che gli verrebbe la depressione...
...non ci crederei neanch'io se accadesse! Mi dovrei autosospendere dal forum per un lungo periodo, certamente per la gioia di molti! Ma son cosi' duro che alla fine, se l'amministrazione non mi caccia, continuo a credere di restare con voi forumisti e suonare il solito spartito ( questo lo so fare per davvero...) parlando di iTA perche' la vendita continuo a pensare che non avverra' almeno a breve. Sbagliero'?
Ah sei ottimista allora, io ormai mi sono rassegnato che non avverrà mai...
Se entrambe le cordate dovessero mandare a quel paese il Governo italiano, presente e futuro, non si potrebbe dar looro torto, sinceramente.
Al governo pensano forse che stanno vendendo la Fontana di Trevi.
Al governo pensano forse che stanno vendendo la Fontana di Trevi.
Ho la sgradevole impressione che nella volontà di privatizzare ITA, Draghi sia sempre più solo.
Ita, Draghi non cede: “Sulla vendita decide questo governo”
di Aldo Fontanarosa
Ita, Draghi non cede: “Sulla vendita decide questo governo”(ansa)
Ma Franco frena sulle offerte ricevute: non sono "coerenti". C'è un problema di prezzo, governance e strategie industriali
04 AGOSTO 2022
AGGIORNATO 05 AGOSTO 2022 ALLE 00:02
ROMA - «Non è mia intenzione lasciare la questione di Ita Airways al nuovo governo», dice Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. «Noi - aggiunge - dobbiamo fare il nostro dovere fino in fondo». Dunque questo governo, anche se dimissionario, vuole procedere nella vendita della compagnia aerea di interesse nazionale. E individuerà un «vincente» - assicura Draghi - «in tempi brevi». Entro «dieci giorni».
La partita tra le due cordate di potenziali compratori, però, resta aperta. Il ministro Daniele Franco (Economia) nega che l’alleanza tra l’Msc Group della famiglia Aponte e i tedeschi di Lufthansa abbia ormai conquistato una posizione di vantaggio. Le sue parole sono una doccia fredda per i tedeschi che ieri hanno invitato Draghi a scegliere presto, lasciando intendere che si sentono favoritissimi.
In realtà questa alleanza non ha presentato al ministero dell’Economia - proprietario del vettore al 100% - una proposta di acquisto «coerente» con gli obiettivi che sono fissati dal decreto, dal Dpcm sulla cessione del 2 marzo 2022. E non è riuscita a soddisfare il governo neanche la cordata concorrente, che schiera il fondo statunitense Certares, Air France e Delta. Il ministro Franco ricorda che il decreto di marzo 2022 ha l’obiettivo di «massimizzare il valore» della compagnia e, dunque, della somma che l’Italia potrà incassare dalla privatizzazione. C’è dunque un problema di prezzo.
Ma sul campo restano altre questioni irrisolte. La prima riguarda le regole per il governo di Ita (una volta completata la vendita). Su questo punto, il ministero ha chiesto - tra le altre cose - che l’Italia possa esprimere il suo gradimento sulla scelta del futuro presidente e dell’amministratore delegato della compagnia. Il ministro Franco cita anche l’assetto industriale di Ita. E - ancora - l’esigenza di valorizzare i nostri scali strategici (gli hub di Roma Fiumicino e Milano Linate); e di garantire infine le «prospettive occupazionali».
Nelle prossime ore, il ministero dell’Economia scriverà a entrambe le cordate chiedendo chiarimenti sui temi che restano in sospeso. Dopo aver ricevuto le risposte, tempo pochi giorni, il governo individuerà la cordata preferita tra le due in lizza. Fino a che punto, Palazzo Chigi voglia spingersi nella privatizzazione lo si capirà entro agosto. Se il ministero dell’Economia si limitasse a firmare un semplice “memorandum d’intesa” con la cordata prescelta, il futuro esecutivo avrà le mani completamente libere su Ita. Un memorandum ha un forte valore simbolico, ma non vincola le parti.
Molto più cogente e vincolante sarebbe invece un “preliminare di vendita” (un signing). Ma si arriverà davvero a tanto? In questo scenario, l’ad Carsten Spohr considera Lufthansa l’alleato ideale di Ita, a prescindere dal governo che guiderà il nostro Paese. Spohr chiede che Draghi decida presto «perché - avverte - la nostra pazienza non è illimitata». Parole che Fabio Rampelli (di Fratelli d’Italia, partito contrario alla vendita di Ita) bolla come «intimidatorie» e irricevibili.
www.repubblica.it
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di Aldo Fontanarosa
Ita, Draghi non cede: “Sulla vendita decide questo governo”(ansa)
Ma Franco frena sulle offerte ricevute: non sono "coerenti". C'è un problema di prezzo, governance e strategie industriali
04 AGOSTO 2022
AGGIORNATO 05 AGOSTO 2022 ALLE 00:02
ROMA - «Non è mia intenzione lasciare la questione di Ita Airways al nuovo governo», dice Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. «Noi - aggiunge - dobbiamo fare il nostro dovere fino in fondo». Dunque questo governo, anche se dimissionario, vuole procedere nella vendita della compagnia aerea di interesse nazionale. E individuerà un «vincente» - assicura Draghi - «in tempi brevi». Entro «dieci giorni».
La partita tra le due cordate di potenziali compratori, però, resta aperta. Il ministro Daniele Franco (Economia) nega che l’alleanza tra l’Msc Group della famiglia Aponte e i tedeschi di Lufthansa abbia ormai conquistato una posizione di vantaggio. Le sue parole sono una doccia fredda per i tedeschi che ieri hanno invitato Draghi a scegliere presto, lasciando intendere che si sentono favoritissimi.
In realtà questa alleanza non ha presentato al ministero dell’Economia - proprietario del vettore al 100% - una proposta di acquisto «coerente» con gli obiettivi che sono fissati dal decreto, dal Dpcm sulla cessione del 2 marzo 2022. E non è riuscita a soddisfare il governo neanche la cordata concorrente, che schiera il fondo statunitense Certares, Air France e Delta. Il ministro Franco ricorda che il decreto di marzo 2022 ha l’obiettivo di «massimizzare il valore» della compagnia e, dunque, della somma che l’Italia potrà incassare dalla privatizzazione. C’è dunque un problema di prezzo.
Ma sul campo restano altre questioni irrisolte. La prima riguarda le regole per il governo di Ita (una volta completata la vendita). Su questo punto, il ministero ha chiesto - tra le altre cose - che l’Italia possa esprimere il suo gradimento sulla scelta del futuro presidente e dell’amministratore delegato della compagnia. Il ministro Franco cita anche l’assetto industriale di Ita. E - ancora - l’esigenza di valorizzare i nostri scali strategici (gli hub di Roma Fiumicino e Milano Linate); e di garantire infine le «prospettive occupazionali».
Nelle prossime ore, il ministero dell’Economia scriverà a entrambe le cordate chiedendo chiarimenti sui temi che restano in sospeso. Dopo aver ricevuto le risposte, tempo pochi giorni, il governo individuerà la cordata preferita tra le due in lizza. Fino a che punto, Palazzo Chigi voglia spingersi nella privatizzazione lo si capirà entro agosto. Se il ministero dell’Economia si limitasse a firmare un semplice “memorandum d’intesa” con la cordata prescelta, il futuro esecutivo avrà le mani completamente libere su Ita. Un memorandum ha un forte valore simbolico, ma non vincola le parti.
Molto più cogente e vincolante sarebbe invece un “preliminare di vendita” (un signing). Ma si arriverà davvero a tanto? In questo scenario, l’ad Carsten Spohr considera Lufthansa l’alleato ideale di Ita, a prescindere dal governo che guiderà il nostro Paese. Spohr chiede che Draghi decida presto «perché - avverte - la nostra pazienza non è illimitata». Parole che Fabio Rampelli (di Fratelli d’Italia, partito contrario alla vendita di Ita) bolla come «intimidatorie» e irricevibili.
Ita, Draghi non cede: “Sulla vendita decide questo governo”
Ma Franco frena sulle offerte ricevute: non sono "coerenti". C'è un problema di prezzo, governance e strategie industriali
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Draghi dovrebbe prendere Franco e fargli un 
come un 
come un 
Un po’ come Cornacchione di Zelig che dopo la quasi scomparsa di Silvio dalla scena politica, di fatto è disoccupato.
La triste verità è che anche nel governo Draghi ci sono sempre state fortissime resistenze alla vendita di ITA e solo la forza del pdc aveva permesso l'avanzare della trattativa.
Ora che Draghi è alla fine del mandato, i contrari alla vendita possono venire allo scoperto.
In fondo sono gli stessi che nei decenni passati hanno salassato le casse pubbliche pur di mantenere il controllo su AZ.
Se l'articolo è veritiero, mi sembra evidente che agli acquirenti vengano poste condizioni tali che farebbero desistere chiunque.
Peraltro scaricando la responsabilità della mancata vendita su LH o AF, che in caso di rifiuto, passerebbero per quelle che avrebbero voluto comprare ITA solo per fare feed verso i propri hub ed impedirle di ascendere verso il futuro radioso che una gestione illuminata (sic) potrebbe SICURAMENTE garantirle.
Ora che Draghi è alla fine del mandato, i contrari alla vendita possono venire allo scoperto.
In fondo sono gli stessi che nei decenni passati hanno salassato le casse pubbliche pur di mantenere il controllo su AZ.
Se l'articolo è veritiero, mi sembra evidente che agli acquirenti vengano poste condizioni tali che farebbero desistere chiunque.
Peraltro scaricando la responsabilità della mancata vendita su LH o AF, che in caso di rifiuto, passerebbero per quelle che avrebbero voluto comprare ITA solo per fare feed verso i propri hub ed impedirle di ascendere verso il futuro radioso che una gestione illuminata (sic) potrebbe SICURAMENTE garantirle.
Come ti hanno gia' risposto, i vari gruppi LH, AFKL e IAG fanno gia' da aspirapolvere da diversi anni.
Per esperienza personale, visto che volo spesso sulla AMS-MIL, KL ha 4/5 daily e (a parte il periodo covid) negli ultimi due anni non ho mai visto un aereo con un LF inferiore al 95% con una percentuale di transiti impressionante (anche da/per sudamerica, mercato che era presidiato abbastanza bene da AZ).
Uscite da questa mentalita' provinciale, una volta varcati i confini AZ/ITA non se la caga nessuno, anche con gli aerei blu metallizzato.
- Stato