Sentimenti del viaggiare ai tempi del COVID


Mi pare abbia espresso solo una sua opinione, non ha invocato lockdown e restrizioni
Certo certo, ma non possiamo vivere nella paura in eterno, come esco di casa ci sono mille pericoli, da un incidente in auto ad altro, quindi con le dovute cautele dobbiamo continuare a vivere non vedo altre soluzioni, tra l'altro abbiamo i vaccini

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Ho provato a prenotare un volo, mi hanno cambiato le regole di ingresso (con efficacia immediata) da semplice tampone PCR a quarantena obbligatoria in albergo (scelto dal governo) a spese mie. Non è facile volare cosi, ed infatti non voleró. La mia impressione è che le compagnie aeree stiano facendo miracoli a fronte di governi che prendono misure ad mentulam canis, quando va bene
 
Ho provato a prenotare un volo, mi hanno cambiato le regole di ingresso (con efficacia immediata) da semplice tampone PCR a quarantena obbligatoria in albergo (scelto dal governo) a spese mie. Non è facile volare cosi, ed infatti non voleró. La mia impressione è che le compagnie aeree stiano facendo miracoli a fronte di governi che prendono misure ad mentulam canis, quando va bene
Dove dovevi andare?

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Da vaccinato non ho paura di volare. Ma non volo perché le regole sono troppe, complicate ed inutili in un mondo fatto di soli vaccinati, come dovrebbe essere.
Quindi finché non diranno "i vaccinati viaggiano senza regole" non viaggerò

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come gia` detto da altri, mascherina FFP2 (a parer mio meglio quella che ha i laccetti che vanno dietro alle orecchie che quella dove devono passare intorno alla zucca) e vai sereno. E` piu` una menata stare dietro ai continui requirements che metterla per 10,12 ore a volo.
Il 15 rientreremo in Italia per le festivita` atterrando a NCE , hanno cambiato i requirements e i forms gia` mille volte...
 
Viaggiare è conoscere condividere esperienze con la popolazione locale la cucina la cultura. Tutto questo comporta il contatto con le persone e l'essere empatico con l'altro. Se tutto questo viene purtroppo a mancare cade l'essenza del viaggio stesso. Il perdurare di questa emergenza sanitaria ridurrà sempre più il desiderio di scoprire il mondo.
 
Io ho ripreso a viaggiare fra Londra (dove abito) e Bologna e Venezia (dove ho madre e altri parenti vari sopra i 90). L:'unica mia preoccupazione e' restare incastrato dalla parte sbagliata (per me Italia) per qualche cambio di regole mentre sono fuori. L'unica cosa di cui ho paura e' la quarantena in albergo. Stavo per prenotare un viaggio in Israele perche' dal Febbraio del 2020 ho solo sempre visto i miei figli via videochiamata, pero' Israele ha chiuso "temporaneamente" le frontiere ai non vaccinati. Spero di andarci in Marzo. Per il resto, sono vaccinato (tre dosi, due Astra Zeneca, la terza Pfizer), sto attento e spero in bene, L'unico problema e' il costo.
 
A inizio febbraio il governatore dello Stato di New York annunciò che - vaccinati i più anziani e immunodepressi - avrebbe aperto la vaccinazione ai lavoratori a rischio, inclusi tassisti e simili.
A metà febbraio mi iscrissi a Uber e passai un weekend a guidare per Uber, guadagnando il diritto al vaccino. Prima dose il 23 febbraio, seconda il 16 marzo. E da aprile via!

Finirò l'anno con 39 voli, dei quali 11 transatlantici: 64.057 miglia effettive. E ho pure dovuto annullare un lungo giro in Arabia Saudita, Oman e Qatar perché il 10 ottobre, giorno prima della partenza, sono risultato positivo (ancorché del tutto asintomatico) al Covid. Non so con certezza dove l'ho preso, ma sicuramente non è stato in aereo.

Capisco la paura delle persone più anziane e vulnerabili ma gli altri bisogna che riprendano a vivere. Abbiamo i vaccini, le pillole, le terapie monoclonali... e naturalmente le mascherine (che, in fondo, non danno tanta noia).
 
Viaggiare è conoscere condividere esperienze con la popolazione locale la cucina la cultura. Tutto questo comporta il contatto con le persone e l'essere empatico con l'altro. Se tutto questo viene purtroppo a mancare cade l'essenza del viaggio stesso. Il perdurare di questa emergenza sanitaria ridurrà sempre più il desiderio di scoprire il mondo.
Non solo, ci sono deserti, fiumi, laghi e montagne con i quali non hai interazioni con nessuno. Personalmente non sto avendo difficoltà se non con la gestione assurda delle regole idiote. Con buon senso, responsabilità ed una buona assicurazione, si può andare in tanti posti interessanti.
 
E tra l’altro si trovano ormai facilissimamente. Non comprendo chi invece continua ad utilizzare le chirurgiche in situazioni “a rischio”.

Personalmente prima di vaccinarmi usavo solo FFP2 ed FFP3 in qualsiasi situazione al chiuso e all'aperto in zone affollate (che comunque evitavo per quanto possibile). Dal vaccino in poi solo chirurgiche a meno che le persone intorno a me non usino nessun tipo di protezione. Le chirurgiche hanno una capacità filtrante "outbound" paragonabile alle FFP2, il problema è ovviamente "l'inbound" dove non c'è praticamente alcuna protezione ma se chi sta intorno a me utilizza la mascherina correttamente ritengo che questo associato al vaccino (e/o green pass ottenuto mediante tamponi per chi non è vaccinato) sia sufficiente a garantire un sufficiente livello di sicurezza tale da non dover per forza ricorrere alla FFP2. Anche qui serve il buon senso delle persone però... ormai le chirurgiche te le tirano dietro quindi minimo 1 al giorno -ma meglio 2 per giornate più lunghe- è l'equivalente della spesa del caffè al bar. Chi va ancora in giro con una chirurgica a settimana così come chi non si lava/disinfetta regolarmente le mani è da considerare alla stregua dei novax.
 
Riguardo la scelta delle mascherine, vi devo dire che paradossalmente a bordo mi trovo a rimproverare soprattutto i passeggeri con la FFP2 che quelli con la chirurgica... È una cosa strana che non so spiegarmi, ma perché la gente spende più soldi per una mascherina oggettivamente più scomoda e poi la tiene col naso in fuori o completamente abbassata? Per moda? Secondo me questa pandemia ha veramente estraneato dalla realtà un bel po' di gente... Detto ciò posso dire che nessuno nella mia compagnia si è preso il covid a bordo (a quanto pare, poi certo non si può mai essere sicuri) mentre invece nelle soste in hotel qualche contagio c'è stato. Io personalmente non ho alcun timore a lavorare tutti i giorni in un tubo pieno di gente, e devo dire che i passeggeri non sembrano più neanche tanto spaventati ormai. Fino a prima di quest'estate se c'era un pax con la mascherina abbassata erano gli altri passeggeri stessi a chiamarti e chiederti di fargliela mettere, ora invece mi rendo conto che la gente se ne stia preoccupando molto meno.
 
Ultima modifica:
Mi rendo conto che forse sto esulando dal tema aviazione, ma qui entrano in gioco altri fattori, oltre a quelli individuali. Io per esempio ho parenti (che frequento sempre con mascherina e ben a distanza) non giovanissimi, quindi devo tenere conto non solo della mia salute, ma anche della loro.
Sono conscio del fatto che esagero su questa cosa, in fondo ci sono rischi ben maggiori, ma non riesco proprio ad allontanare questa idea.
Ovviamente non solo in relazione ai voli, che non prenderei, ma neppure i treni, autobus, metropolitane, ristoranti, bar, auto con qualcun altro, persone in casa (a casa mia non entra nessuno da 2 anni, tranne il tecnico della caldaia). Io continuo a fare colazione in pasticceria, ma solo all'aperto, mi faccio portare la roba fuori e pago fuori, anche stamattina ero al tavolino all'esterno, con 1 grado, ma mi sento più sereno così. Trovo fastidioso vedere l'interno dei locali pieni di gente senza mascherina che è del tutto indifferente al fatto che ci sia una pandemia in corso.
Mi scuso perché mi rendo conto di stare uscendo dal seminato. Ma anche molti video presenti su YouTube in relazione ai voli mostrano moltissime persone senza mascherina o con la stessa calata sotto la bocca.
Non riuscirei a volare senza litigare con qualcuno, quindi meglio evitare.
 
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Io personalmente non uso la mascherina piu' di una volta. Dipende dalla circostanza uso una FFP3 lavabile, una FFP2 o una chirurgica. Le chirurgiche non le uso mai piu' di due ore di fila. Dalle mie part (Londra), se vai in ospedale per qualsiasi ragione ti fanno cambiare la tua maschera con una chirurgica (UCLH., Royal London e St Barts), British Airways ti chiede la chirurgica salvo farfe l'annuncio sull'obbligo della FFP2 quando arrivi a BLQ o VCE. Anche quando porto quella di stoffa, ho sempre una chirurgica e una FFP2 nello zaino.
 
Mi rendo conto che forse sto esulando dal tema aviazione, ma qui entrano in gioco altri fattori, oltre a quelli individuali. Io per esempio ho parenti (che frequento sempre con mascherina e ben a distanza) non giovanissimi, quindi devo tenere conto non solo della mia salute, ma anche della loro.
Sono conscio del fatto che esagero su questa cosa, in fondo ci sono rischi ben maggiori, ma non riesco proprio ad allontanare questa idea.
Ovviamente non solo in relazione ai voli, che non prenderei, ma neppure i treni, autobus, metropolitane, ristoranti, bar, auto con qualcun altro, persone in casa (a casa mia non entra nessuno da 2 anni, tranne il tecnico della caldaia). Io continuo a fare colazione in pasticceria, ma solo all'aperto, mi faccio portare la roba fuori e pago fuori, anche stamattina ero al tavolino all'esterno, con 1 grado, ma mi sento più sereno così. Trovo fastidioso vedere l'interno dei locali pieni di gente senza mascherina che è del tutto indifferente al fatto che ci sia una pandemia in corso.
Mi scuso perché mi rendo conto di stare uscendo dal seminato. Ma anche molti video presenti su YouTube in relazione ai voli mostrano moltissime persone senza mascherina o con la stessa calata sotto la bocca.
Non riuscirei a volare senza litigare con qualcuno, quindi meglio evitare.

Capisco le tue preoccupazioni che condividevo fino all’inizio della campagna vaccinale di massa ed avevo comportamenti molto simili sentendomi anche “in colpa” quando per lavoro dovevo per forza condividere spazi angusti con i colleghi e poi tornare a casa. Però dobbiamo pensare che il vaccino serve proprio a ridarci questa libertà persa e sopratutto a prevenire oltre alla malattia del covid anche patologie mentali importanti che rischiano di nascere “in background” senza che ce ne accorgiamo. Io ti consiglierei di riprenderti la tua vita e quando ti trovi a stare con parenti anziani (ovviamente vaccinati) fatti un molecolare il giorno prima se proprio vuoi stare tranquillo. Il vaccino funziona e anche bene, ho passato qualche settimana fa 12 ore in cockpit senza mascherina con un collega che è risultato positivo dopo qualche giorno che a sua volta si era dovuto tamponare in assenza di sintomi perché il figlio all’asilo era entrato in contatto con bimbo positivo. Io negativo su 3 tamponi molecolari ripetuti a distanza di 5 giorni.
 
Io personalmente non uso la mascherina piu' di una volta. Dipende dalla circostanza uso una FFP3 lavabile, una FFP2 o una chirurgica. Le chirurgiche non le uso mai piu' di due ore di fila. Dalle mie part (Londra), se vai in ospedale per qualsiasi ragione ti fanno cambiare la tua maschera con una chirurgica (UCLH., Royal London e St Barts), British Airways ti chiede la chirurgica salvo farfe l'annuncio sull'obbligo della FFP2 quando arrivi a BLQ o VCE. Anche quando porto quella di stoffa, ho sempre una chirurgica e una FFP2 nello zaino.
Scusa se te lo chiedo, ma in ottica Covid da vaccinato come mai cambi la mascherina chirurgica così di frequente?
 
Dopo due anni ho ripreso a volare con una certa paura, non per il fatto del virus, ma per le varie restrizioni che nascono dall'oggi al domani e non conoscere la lingua del posto visitato.
 
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