Capisco la situazione, non sto chiedendo rimborsi o voucher, ma semplicemente il cambio data che dovrebbe essere gratuito e senza limitazioni.
flyfan, ne abbiamo disquisito in lungo e in largo, gli scenari sono due:
1) le compagnie, gli hotel, i tour operator, le agenzie viaggio...tutti rimborsano tutto a clienti che in ogni caso avevano gia' deciso di spendere quei soldi. Risultato: chiudono le agenzie, i tour operator, le compagnie aeree, gli alberghi e di conseguenza tutti i vari indotti. Caos, disoccupati a decine di milioni e te che il tuo biglietto aereo probabilmente non potrai neppure piu' comprarlo.
2) la filiera dei fornitori dei servizi turistici resiste a questo cataclisma grazie al cashflow garantito dal fatto che il cliente opta semplicemente per spostare la data in cui usufruire di un servizio gia' pagato. Ordine, occupazione, futuro, viaggi.
La polemica mi sembra francamente fuori luogo e, anticipando chi vorrebbe dirmi "tu sei di parte, grazie che parli cosi'!", quanto asserisco lo dico invece da consumatore, avendo io stesso congelati in questo momento biglietti aerei con FR, AZ, KL e BA, svariati altri con Trenitalia nonche' alberghi e altri servizi turistici. Erano e sono soldi che avevo gia' in mente di spendere e di cui fruiro' in ogni caso in futuro, ergo nessuno mi sta rubando nulla...
LH dovrebbe rimborsare il 110% di quello che ha al momento in cassa. Non basta per accontentare tutti, salta per aria. Fallisce e quindi si divide tra i vari creditori quel che avanza dopo avere saldato i debiti (almeno qualche altro mese passa): utilità di questo scenario per il passeggero? Forse, ma forse, prende la metà di quanto ha speso.
Altri son messi meglio (chi più, chi meno, si va dal 50% della giacenza di cassa al 97%), ma se pensi a Norwegian, che ha un'esposizione del 198% (tradotto, può rimorsare un passeggero su due, poi finisce i liquidi), l'alternativa che ti stanno concedendo serve proprio a sopravvivere. Chi può prendersi il voucher (magari incentivato, come fa qualcuno, al 110/120% del valore del rimborso) concede una boccata di ossigeno alla compagnia. E qualcuno, poi, potrebbe anche decidere, alla scadenza del buono, di procedere al rimborso (è un'ipotesi ventilata inizialmente, e se il mercato rifiata a sufficienza potrebbe essere plausibile).
Lo scenario, purtroppo, è questo.
Capisco la situazione, non sto chiedendo rimborsi o voucher, ma semplicemente il cambio data che dovrebbe essere gratuito e senza limitazioni.
Comunque chissà se in futuro cambierà il modo in cui i soldi vengono considerati "spendibili". Mi spiego meglio. Se compro un biglietto da qui a 90 giorni la compagnia ha a disposizione quei soldi fin dal primo giorno, senza aver erogato alcun servizio. Fino ad adesso questo giochino ha funzionato ma in situazioni come queste, sei senza cash.
Tra l'altro il fatto che le compagnie non rimborsano i biglietti è un arma a doppio taglio perchè disincentiva totalmente a comprare nuovi biglietti. I pax che adesso sanno che le compagnie non rimborsano aspetteranno fino all' ultimo che i vari lockdown e ban saranno revocati e le compagnie avranno un lungo periodo con nuovi biglietti venduti pari a zero.
Vista la situazione eccezionale posso acconsentire al cambio data, ma tu compagnia aerea che ti trattieni i soldi devi venire incontro al pax, il cambio data deve essere totalmente libero e senza spese invece molte compagnie hanno abolito soltanto la tassa fissa di cambio biglietto ma fanno comunque pagare la differenza tariffaria di prezzo rispetto al nuovo biglietto. Inoltre vista la situazione di estrema incertezza non ci devono essere limiti nel numero dei cambi possibili mentre alcune compagnie ammettono solo un unico cambio una tantum e non ci devono essere date massime in cui volare, mentre molte compagnie impongono limitazioni temporali.
Chi sei, Lannutti in incognito?Vista la situazione eccezionale posso acconsentire al cambio data, ma tu compagnia aerea che ti trattieni i soldi devi venire incontro al pax, il cambio data deve essere totalmente libero e senza spese invece molte compagnie hanno abolito soltanto la tassa fissa di cambio biglietto ma fanno comunque pagare la differenza tariffaria di prezzo rispetto al nuovo biglietto. Inoltre vista la situazione di estrema incertezza non ci devono essere limiti nel numero dei cambi possibili mentre alcune compagnie ammettono solo un unico cambio una tantum e non ci devono essere date massime in cui volare, mentre molte compagnie impongono limitazioni temporali.
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