Alitalia, sale a 450 milioni il nuovo prestito dello Stato
Potrebbe salire a 450 milioni di euro, 50 milioni in più rispetto al previsto, il nuovo prestito per salvare Alitalia. Oggi è atteso in commissione Finanze delle Camere un emendamento per correggere quanto già prevede il decreto fiscale e che, stando alla vecchia formulazione, è applicabile soltanto per «il trasferimento dei complessi aziendali» a un nuovo acquirente. Che ora - con il tramonto della cordata Ferrovie-Delta-Atlantia - non c'è più, in attesa che si chiarisca l'offerta di Lufthansa. Intanto i sindacati fanno muro contro i tagli al costo del lavoro in Alitalia. I tre commissari straordinari (Enrico Laghi, Stefano Paleari e Daniele Discepolo) hanno avuto dal governo il mandato di tagliare almeno del 20 per cento questa voce del bilancio. Ipotesi che potrebbe spingere i rappresentanti del lavoratori a nuovi scioperi dopo quello già proclamato per il 13 dicembre e a minacciare di mettersi di traverso quando entrerà nel vivo la trattativa con i tedeschi.
Tornando all'emendamento sul prestito, al Mef e al Mise stanno valutando se portare a 450 milioni di euro l'iniezione di liquidità per il vettore, che a breve resterà senza risorse. Oggi alla Camera è atteso una modifica al decreto fiscale, perché l'articolo 54 parla di un finanziamento di sei mesi per facilitare un'operazione di cessione. Che a questo punto potrebbe slittare anche al 2020, nonostante il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli abbia visto - come svelato dal Messaggero - il ceo Carsten Spohr per riaprire il tavolo. Per uscire dall'impasse il governo starebbe studiando una formula più generica e fumosa, che prevede di garantire con soldi pubblici l'operatività alle società in amministrazione straordinaria «per le loro indilazionabili esigenze gestionali». Anche se questo schema potrebbe non passare in Europa, dove è già aperta un'indagine per aiuti di Stato legato al vecchio prestito ponte da 900 milioni di euro. Ma il titolare del Mise continua a ripetere che «non ci saranno problemi».....
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