Alex Cruz in uscita da BA?


+++ ANSA FLASH - Biella 27 Agosto 2019 - Misterioso fenomeno in città: tutte le campane stanno suonando a festa, sconosciuti al momento i motivi. +++
 
+++ ANSA FLASH - Biella 27 Agosto 2019 - Misterioso fenomeno in città: tutte le campane stanno suonando a festa, sconosciuti al momento i motivi. +++

:D

Comunque, delle voci mi erano giunte. Dicevano, da Waterside, che da IAG gli avessero detto che quella dei piloti era la sua ultima cazzata.

Il fatto è che Cruz, in BA, è completamente sfiduciato. Non so se verrà defenestrato o meno, ma se veramente se ne andasse (e con lui un po’ di gente) sarebbe cosa buona. Tantopiù che il nome che ho sentito girare, sia da WTS che su Flyertalk, è Lynne. Magara.

(Comunque non ci tornerei).
 
:D

Comunque, delle voci mi erano giunte. Dicevano, da Waterside, che da IAG gli avessero detto che quella dei piloti era la sua ultima cazzata.

Il fatto è che Cruz, in BA, è completamente sfiduciato. Non so se verrà defenestrato o meno, ma se veramente se ne andasse (e con lui un po’ di gente) sarebbe cosa buona. Tantopiù che il nome che ho sentito girare, sia da WTS che su Flyertalk, è Lynne. Magara.

(Comunque non ci tornerei).

potresti darci gentilmente qualche info su Lynne ? tipo la biografia...

In ogni caso se salta Alex deve saltare anche Willie e qualcun altro di IAG in quanto come hai ribadito più volte le decisioni non sono prese a Waterside da Alex ma nei bellissimi uffici di IAG di fronte una delle piste di LHR

Spezzo comunque una lancia in favore di Cruz in quanto in termini di profitability and CASK ha fatto/sta facendo un grande lavoro con BA, secondo me ha pagato le seguenti cose nel caso veramente fosse in uscita:

- non ha capito che a BA doveva coinvolgere di più le sue prime e secondo linee in quanto sono parti integranti di BA e che di conseguenza BA non era VY
- aver voluto implementare troppo radicalmente la strategia che aveva in Vueling anche in BA ma BA non è una low cost
- si è fidato troppo di WW che gli ha fatto fare alla fine quello che voleva lui
- il fatto di non essere british ha comportato dall'inizio subito un certo scetticismo nei suoi confronti
- la sua assunzione non è stata mai vista di buon occhio dalla maggior parte delle lobbies britanniche

Ho lavorato con Alex e penso che sia la persona più competente che ho conosciuto nel mondo aviation ma paga il fatto di essere una persona poco umile e un pò presuntuosa che poi lo limita de facto quando deve fare il grande salto da una compagnia come Vueling ad una grande compagnia come BA...con tutto il rispetto per VY ma le due compagnie non sono paragonabili

Dal clima che tu descrivi in BA penso che la persona ideale per rimpiazzare Alex in BA sia Carolyn McCall
 
potresti darci gentilmente qualche info su Lynne ? tipo la biografia...

In ogni caso se salta Alex deve saltare anche Willie e qualcun altro di IAG in quanto come hai ribadito più volte le decisioni non sono prese a Waterside da Alex ma nei bellissimi uffici di IAG di fronte una delle piste di LHR

Spezzo comunque una lancia in favore di Cruz in quanto in termini di profitability and CASK ha fatto/sta facendo un grande lavoro con BA, secondo me ha pagato le seguenti cose nel caso veramente fosse in uscita:

- non ha capito che a BA doveva coinvolgere di più le sue prime e secondo linee in quanto sono parti integranti di BA e che di conseguenza BA non era VY
- aver voluto implementare troppo radicalmente la strategia che aveva in Vueling anche in BA ma BA non è una low cost
- si è fidato troppo di WW che gli ha fatto fare alla fine quello che voleva lui
- il fatto di non essere british ha comportato dall'inizio subito un certo scetticismo nei suoi confronti
- la sua assunzione non è stata mai vista di buon occhio dalla maggior parte delle lobbies britanniche

Ho lavorato con Alex e penso che sia la persona più competente che ho conosciuto nel mondo aviation ma paga il fatto di essere una persona poco umile e un pò presuntuosa che poi lo limita de facto quando deve fare il grande salto da una compagnia come Vueling ad una grande compagnia come BA...con tutto il rispetto per VY ma le due compagnie non sono paragonabili

Dal clima che tu descrivi in BA penso che la persona ideale per rimpiazzare Alex in BA sia Carolyn McCall

IAG non ha piu' sede dove dici tu da un anno e mezzo, e' entrata in WTS.

Per me Alex non e' materiale da CEO. E' intelligente, ha ottime idee, ne capisce... Ma serve di piu'. Non e' un comunicatore, non sa esprimere un'idea, non riesce a 'legare' con la gente, nomina la gente sbagliata.

Non credo che la carta "E' straniero" si possa giocare, almeno non all'interno di BA. BA ha tanti difetti, ma il razzismo - o l'omofobia - sono veramente tabu'. Nessuno lo ha mai stigmatizzato per questo, anzi.

E non credo nemmeno che Alex abbia voluto implementare la strategia Vueling; anzi, direi che proprio non c'era strategia. Per un anno e mezzo nel suo 'regno' si e' stati guidati da Plan4, che era un mazzo di azioni piu' o meno scollegate tra loro, senza una vera strategia, una visione, di fondo. Poi e' spuntata la nuova 'vision', a febbraio di quest'anno, ma niente strategia. Nessuno sa cosa 'siamo', anzi cosa 'erano'.

Quanto a CASK/RASK... e' lo stesso discorso di Trump: quanto, del successo dell'economia americana oggi, e' imputabile al Donald e quanto al Barack? Il vero 'salto' in BA si e' avuto tra il 2011 e il 2014-15, quando da grossomodo break even si e' saltati a un ROIC a 10%, il tutto nel contesto di costi del petrolio altissimi. Quelli erano gli anni di AJB, SJB, Gatwick profittevole, SH a break-even. Con Alex si sta vedendo si un bel po' di crescita in ancillaries e BA holidays; e certamente i costi non-fuel sono stati ridotti. Ma il problema del morale, gli scioperi, il data breach... sono anch'essi suoi.

Comunque, staremo a vedere.
 
In ogni caso se salta Alex deve saltare anche Willie e qualcun altro di IAG
Sono sostanzialmente d'accordo sul fatto che Alex Cruz e' un uomo di Willie e le decisioni importanti le ha sempre prese l'irlandese per poi farle implementare ad Alex. Mi sorprenderebbe vedere Alex Cruz accompagnato alla porta, a meno di cambiamenti importanti di strategia futura del vettore.
 
BA chief may pay price for latest PR disaster

Airline passengers furious as emails sent in error about cancelled flights

Last weekend, as furious British Airways customers besieged the airline with complaints about the looming pilots strike, Alex Cruz appeared to be more concerned about celebrating the group’s centenary.
“We’ve had a fabulous year so far,” gushed the BA chief executive, in a statement released on Sunday to mark the day of the airline’s 100th birthday – a statement thousands of its customers would find laughable if they weren’t so angry.
Mr Cruz went on to thank BA customers for “making us the airline we are today”, promising those who were travelling over the August bank holiday plenty of bunting, free chocolate and Michelin-starred menus.
What most BA customers wanted, however, were some answers from Mr Cruz. The Spanish-born BA boss would have done better to forget about the past and think about the future. He could even have pulled on a headset and helped out his harassed customer service colleagues as they struggled to keep up with the flood of customer complaints.
BA cannot be wholly blamed for next month’s strike – although the pilots’ union might disagree – but it is entirely to blame for the chaos it created by sending out emails last Friday evening informing some passengers that their flights had been cancelled.
It later became apparent that many customers (BA has not revealed the exact number) were sent these emails in error and their flights were, in fact, going ahead.
But the correction from BA came too late to stop frantic customers faced with ruined holidays, honeymoons or business plans from rushing to book expensive alternative flights – flights they now no longer need and are struggling to receive compensation for.
Rather than offering automatic compensation, BA has said those passengers who forked out for unnecessary replacement flights should contact it, and that each case would be dealt with “on an individual basis”.

Passenger rights

Then there are those whose flights really have been cancelled. These are passengers who were due to travel on one of the three strike days, September 9th, 10th and 27th.
They also spent the weekend trying to get through to the airline to be talked through refunds and alternative arrangements.
Many complained of spending hours trying to contact BA – one claimed he’d made more than 200 calls to the customer care centre only to be cut off after a minute each time.
Others who did get through were apparently being told BA would not cover the cost of extra accommodation required for new flight dates, or that the cost would be capped.
The regulator yesterday called on BA to explain why it had been telling passengers they would be unable to fly on strike days. It is a legal requirement that airlines offer to reimburse passengers or “make alternative travel arrangements under comparable conditions at the earliest opportunity, which includes flights on other airlines”, said Richard Stephenson, director of the Civil Aviation Authority.
He added: “We also expect airlines to proactively provide passengers with information about their rights when flights are cancelled.”

PR disaster

It’s been a very long time since anyone, particularly its customers, referred to BA as “The World’s Favourite Airline”, the famous advertising slogan created for the group by Saatchi & Saatchi almost 40 years ago.
Many passengers this weekend aimed their complaints directly at Mr Cruz, who has form for this sort of chaos. Two years ago, the BA boss was nowhere to be seen when the group was hit by a massive IT meltdown, which, coincidentally, also struck on a long holiday weekend. All flights from Heathrow and Gatwick were cancelled, resulting in some of the most chaotic scenes ever witnessed at UK airports.
It was a public relations disaster – Mr Cruz failed for a full day to put his head above the parapet and when he did finally issue a statement, he chose to do so via a two-minute video released on Twitter. He was widely mocked for wearing a bright yellow, hi-vis jacket, despite being filmed in BA’s extremely low-risk operations centre at Heathrow.
Who knows what Mr Cruz is wearing now? We’ve seen and heard nothing from him now, apart from Sunday’s self-congratulatory centenary statement. The last thing BA needed was another crisis, particularly another badly handled crisis, and there was mounting speculation yesterday that Mr Cruz will be made to pay the price for this latest PR disaster.
If the rumours doing the rounds are anything to go by, Mr Cruz would be better advised to ditch the high-vis jacket in favour of a flak jacket.
https://www.irishtimes.com/business...ay-pay-price-for-latest-pr-disaster-1.3999297
 
IAG non ha piu' sede dove dici tu da un anno e mezzo, e' entrata in WTS.

Per me Alex non e' materiale da CEO. E' intelligente, ha ottime idee, ne capisce... Ma serve di piu'. Non e' un comunicatore, non sa esprimere un'idea, non riesce a 'legare' con la gente, nomina la gente sbagliata.

Non credo che la carta "E' straniero" si possa giocare, almeno non all'interno di BA. BA ha tanti difetti, ma il razzismo - o l'omofobia - sono veramente tabu'. Nessuno lo ha mai stigmatizzato per questo, anzi.

E non credo nemmeno che Alex abbia voluto implementare la strategia Vueling; anzi, direi che proprio non c'era strategia. Per un anno e mezzo nel suo 'regno' si e' stati guidati da Plan4, che era un mazzo di azioni piu' o meno scollegate tra loro, senza una vera strategia, una visione, di fondo. Poi e' spuntata la nuova 'vision', a febbraio di quest'anno, ma niente strategia. Nessuno sa cosa 'siamo', anzi cosa 'erano'.

Quanto a CASK/RASK... e' lo stesso discorso di Trump: quanto, del successo dell'economia americana oggi, e' imputabile al Donald e quanto al Barack? Il vero 'salto' in BA si e' avuto tra il 2011 e il 2014-15, quando da grossomodo break even si e' saltati a un ROIC a 10%, il tutto nel contesto di costi del petrolio altissimi. Quelli erano gli anni di AJB, SJB, Gatwick profittevole, SH a break-even. Con Alex si sta vedendo si un bel po' di crescita in ancillaries e BA holidays; e certamente i costi non-fuel sono stati ridotti. Ma il problema del morale, gli scioperi, il data breach... sono anch'essi suoi.

Comunque, staremo a vedere.

Mi suona strano sentire che Alex non riesce a "legare" in quanto a Vueling lo amavano quasi tutti...sono invece totalmente d'accordo sul fatto che è capace di nominare la gente sbagliata quasi sempre.

Non intendevo ovviamente razzismo...ma da quello che so non è stato accolto a braccia aperte, forse perchè è spaniard forse perchè lo ha scelto Willie o solo perchè tutti si aspettavano la nomina di altro CEO, il motivo esatto non lo conosco ma sicuramente è stato messo subito nel mirino e tutti lo aspettavano al varco, ovviamente anche per suoi demeriti...

LGW profit non ci credo proprio...forse break-even
 
Mi suona strano sentire che Alex non riesce a "legare" in quanto a Vueling lo amavano quasi tutti...sono invece totalmente d'accordo sul fatto che è capace di nominare la gente sbagliata quasi sempre

Non intendevo ovviamente razzismo...ma da quello che so non è stato accolto a braccia aperte, forse perchè è spaniard forse perchè lo ha scelto Willie o solo perchè tutti si aspettavano la nomina di altro CEO, il motivo esatto non lo conosco ma sicuramente è stato messo subito nel mirino e tutti lo aspettavano al varco, ovviamente anche per suoi demeriti...

Personalmente, 1 a 1, non e' malaccio come persona. Ma in generale fa pena. Piccoli esempi: di Willie, Keith, i leaders precedenti, tutti apprezzavano la franchezza e l'approcciabilita', se si puo' dire. Willie ti saluta, in giro, ti parla insieme. Si ricorda i nomi della gente. Willie passava il tempo nell'Ops Centre a parlare con i controllori, lo si vedeva in giro. Poi, ehi, se deve licenziarti lo fa sicuramente. Ma con lui e Keith la porta in Australasia 3 era sempre aperta e potevi entrare a piacimento. Con Alex, no. Porta chiusa.

Alex, invece, non fa cosi. Va in giro incollato al telefono, non dice ciao nemmeno a pagarti, entra dove deve entrare e poi se ne ri-esce. Non so come funzioni in VY, ma in BA c'e' sempre stata una logica di eliminare le gerarchie; quando andavo a fare qualcosa con i shift manager in baggage o in engineering passavo per la crew room, salutavo chi conoscevo, mi presentavo a chi non conoscevo e si parlava. Spesso e volentieri le discussioni non erano facili - sei 'management' per cui ti faranno le domande difficili - ma e' parte del gioco. L'ho visto fare a tutti i manager, da Andy Lord al CEO. Alex non l'ha mai fatto, e per questo la gente ha subito iniziato a pensare male. La storia del loader che lo ferma e gli chiede "why are you taking away my pension?" e lui che lo scarta e se ne va guardando il telefono ha fatto il giro della compagnia.

L'altra cosa da contare e' il suo track record. Da quando e' arrivato lui in BA hanno fatto dei giri di licenziamento enormi. Il taglio coatto del team dietro l'App e' stato il primo, ed e' stato fatto in modo raccapricciante. Alex arriva e annuncia che la nuova App sara' data in appalto a gente scelta durante una specie di 'dragon's den'. Il tutto senza dire niente al team che supportava l'app esistente. Con quelli che chiedevano "Ma possiamo partecipare anche noi a 'sto dragons den?". E poi arriva HR a dargli la notice. Coi risultati che gia' dicevo.
Waterside ha perso 30% del personale (non a caso ora, in WTS, ci sono JAL, AA, IAG, Iberia, parte di Avios e BA pensions; prima non c'era spazio); tutto IT se n'e' andato; Worldwide airports s'e' ridotto ai minimi termini; re-organizzazioni - con licenziamenti - anche a LGW, LHR, Engineering. Meta' del management non senior di LHR non c'e' piu'. Aggiungiamoci anche il taglio delle pensioni defined benefit (dovuto, eh), e la chiusura di quei pochi 'perks' che la compagnia aveva (BA clubs, o il volontariato locale). In piu' anche il modo con cui sono stati trattati molti colleghi, a cominciare dal modo con cui sono stati gestiti gli scioperi, hanno dato ad Alex una brutta nomea. Aggiungici infine delle uscite molto infelici.

Al momento del suo arrivo la gente era 'in attesa'. Io c'ero, me lo ricordo. Per sei mesi gli si e' dato il beneficio del dubbio, poi... sono iniziati i casini. E il suo modo di gestire i casini - mai ammettere colpe, mai parlarne - non e' in stile.

E non e' questione di essere straniero o meno; Carolina, per esempio, e' ispano-brasiliana e la gente nel suo team l'adora (pur io se devo essere sincero). Ma la gente l'adora perche' lei e' arrivata e ha una strategia (vedi nuovo club bedding, nuova club, Do&Co)...

LGW profit non ci credo proprio...forse break-even

Assolutamente no. BA non farebbe un miliardo e fischia di profitto con 14 long hauls e 30 short hauls in break even. Gatwick fa soldi, e li fa da un 3-4 anni.
 
@13900 e @masdip, parlo da compagnia americana, dove le gerarchie esistono solo per motivi operativi, non umani, anzi. Quindi comprendo bene cio' che dici 13900, dal momento che la human relation e' il fattore principale su cui si punta nel business model 4.0, col dipendente assunto ieri in grado di parlare col CEO se lo desidera.
Ho giocato a ping pong col mio CEO, ho bevuto birre col VP, mi sono alzato e fatto domande chiare e a volte pungenti al President o al CFO; si puo' fare. Si deve fare. Il dipendente messo in grado di fare questo e' un added value senza pari, mentre quello che deve stare sotto mille "cappelle" rimarra' nell'ombra, a fare il suo lavoretto fino a quanto gli spetta.
Sull'essere "straniero" o "spanish born" come dice l'articolo qui sopra: conoscendo il nazionalismo inglese una possibilita' che questo abbia influito (seppur solo in parte) ce la vedo. Che poi in BA, come da noi, qualunque forma di diffidenza basata su nazionalita', lingua , sesso o religione sia bandita da una Ethic Compliance rigida e soggetta a termination in caso di inosservanza, beh, questo mi porta a pensare che non possa certo essere stata questa la causa dello scollamento generale. Il CEO di UA e' messicano...figuriamoci se non vi fossero possibilita' fosse inviso ai trumpiani vari; ma ecco, lui viene a un meeting e poi prende un panino con te e ti cheide come vanno le cose a CDG o ATH, finanche a BZN...
 
Personalmente, 1 a 1, non e' malaccio come persona. Ma in generale fa pena. Piccoli esempi: di Willie, Keith, i leaders precedenti, tutti apprezzavano la franchezza e l'approcciabilita', se si puo' dire. Willie ti saluta, in giro, ti parla insieme. Si ricorda i nomi della gente. Willie passava il tempo nell'Ops Centre a parlare con i controllori, lo si vedeva in giro. Poi, ehi, se deve licenziarti lo fa sicuramente. Ma con lui e Keith la porta in Australasia 3 era sempre aperta e potevi entrare a piacimento. Con Alex, no. Porta chiusa.

Ciao 13900, perdona la mia curiosità, cosa è la porta in Australasia 3? Parrebbe una cosa interessante!
 
Ciao 13900, perdona la mia curiosità, cosa è la porta in Australasia 3? Parrebbe una cosa interessante!

È semplicemente il piano dell’ufficio. Waterside ha diverse “case”: Orient, Europe, Americas, Asia, Australasia e Africa, ciascuna a tre piani.