Alitalia: si fa avanti l'ipotesi Atlantia


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Hai letto la testata su cui è scritto? Deve inventarsi qualcosa per certificare che non è colpa dei loro beniamini a 5s che sono obbiettivamente impresentabili.

Ho letto benissimo e devo sforzarmi non poco per mantere un decoro su un forum pubblico. Diciamo che questo paese si merita in pieno la sorte che gli sta capitando e la colpa non è dei politici (frase che è la quintessenza del qualunquismo e dello scarica barile) ma del famoso popolo e dei valori che si è dato
 
Dario BAlotta su Il Fatto Quotidiano del 08-06-2019

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...ni-resta-lultima-mossa-un-referendum/5238454/

Alitalia, svanite tutte le soluzioni, resta l’ultima mossa: un referendum

In una situazione di stallo che si protrae da ormai troppo tempo, l’unico mezzo per sbloccare la vicenda Alitalia sembra essere l’appello diretto ai cittadini: decidano loro, con un referendum, se continuare o no a tenere in vita con i soldi pubblici una compagnia in amministrazione straordinaria dal 2017. Non sembra esserci altro mezzo per sapere se l’accanimento terapeutico di tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni – e che è costato fin qui 8,6 miliardi di euro – sia apprezzato dai contribuenti. Che potrebbero pure aumentare: l’allungamento dei tempi della cessione fa crescere infatti le preoccupazioni che il danaro per pagare i fornitori, gli stipendi, il carburante, i leasing degli aerei e i servizi aeroportuali finiscano prima che arrivi una nuova proprietà.

L’ultimo “aggiornamento” di questa terapia fatta di aiuti di Stato mascherati da salvataggi definitivi, prestiti ponte, fondi per continuità territoriale con la Sardegna, compensi non pagati agli scali italiani, cassa integrazione d’oro (che dura senza interruzioni dal 2008), è stato l’aumento della tassa d’imbarco – istituita nel 2008 – che l’ultima legge di Bilancio ha portato da 3 a 5 euro per passeggero. Ma Alitalia ha ancora bisogno di risorse: l’accordo con un partner industriale per la soluzione alla crisi (in ballo sembravano esserci Delta, EasyJet o Lufthansa) resta infatti lontano, e i bilanci della società continuano a registrare un profondo rosso, con il consuntivo del 2018 che ha registrato perdite nette per oltre 500 milioni: 1 milione 150 mila euro al giorno.

L’ottimismo del ministro Luigi Di Maio e le ripetute promesse (sue e di Matteo Salvini) di una soluzione in tempi brevi sono svaniti come neve al sole. E allo stesso modo sembrano essere sparite dall’orizzonte le ipotesi di una nuova compagine azionaria in cui far rientrare pezzi di imprese in cui lo Stato è il maggiore azionista, da Ferrovie dello Stato a Poste Italiane, o addirittura lo stesso ministero delle Finanze, in quella che sarebbe stata una vera e propria neo-nazionalizzazione, per quanto surrettizia. Così il governo, per evitare un default in rapido avvicinamento, ha pensato bene di avviare dei contatti – finora senza esito – con i concessionari autostradali dei gruppi Atlantia-Benetton e Toto, tutti e due con un contenzioso aperto con lo Stato italiano: al primo l’esecutivo aveva minacciato di revocare la concessione autostradale in seguito al crollo del ponte Morandi di Genova, mentre il secondo ha un debito nei confronti di Anas.

E nel frattempo, per dare ancora ossigeno a una compagnia ormai moribonda, è arrivata la proposta contenuta nel ddl Crescita: utilizzare gli accantonamenti delle bollette di luce e gas degli italiani per trasferire ad Alitalia altri 650 milioni di euro. In altri paesi, le aziende di trasporto decotte – anche se pubbliche – se sono fuori mercato e hanno quote di passeggeri trasportati risibili vengono messe in liquidazione. Le poche compagnie aeree nel mondo che si sono risollevate da gravi crisi ce l’hanno fatta quasi subito, senza inutili accanimenti condotti con il denaro pubblico: tutte le altre sono svanite, ed è questa la fine che farà Alitalia, trascinandosi dietro tutto il paese in una saga scandalosa che dura da troppo tempo e in cui a prevalere è solo l’inerzia corporativa.

Forse sarebbe ora di dire basta. E un referendum sarebbe il modo migliore, visto che nessun partito se la sente di staccare la spina a una società decotta. Forse lo farebbero gli italiani, prendendosi quella responsabilità che fino a questo momento nessuno ha mostrato di avere.

Idea stupida quasi quanto chiedere all'average Joe britannico se uscire dall'Europa o meno.
 
Forse lo farebbero gli italiani, prendendosi quella responsabilità che fino a questo momento nessuno ha mostrato di avere.

Gli italiani lo hanno già fatto, scegliendo di volare con altre compagnie, e riducendo la quota di mercato di Alitalia pressoché all'irrilevanza. Non serve un referendum, lo dicono i numeri...
 
Il referendum bisognerebbe farlo per liberarsi di questi incapaci a 5s.

errata corrige: aggiungi tutti i partiti politici che non hanno mai fatto una beata fava per far chiudere Alitalia o toglierla dalle balle degli italiani vendendola al primo offerente. Non se ne può più. Ma chissene di 10k elettori a Roma e provincia.
 
Scusate se vado off topic, ho notato una cosa strana sui voli Alitalia: prima della partenza gli assistenti di volo chiedono di mettere il cellulare in "modalità silenzioso" , solo nelle fasi successive al decollo dicono che "si possono usare i dispositivi elettronici in modalità aereo". Mi sembra un errore dato che modalità silenzioso e aereo sono due cose diverse, a rigor di logica qualcuno potrebbe anche telefonare in fase di decollo. Sbaglio qualcosa?
 
Scusate se vado off topic, ho notato una cosa strana sui voli Alitalia: prima della partenza gli assistenti di volo chiedono di mettere il cellulare in "modalità silenzioso" , solo nelle fasi successive al decollo dicono che "si possono usare i dispositivi elettronici in modalità aereo". Mi sembra un errore dato che modalità silenzioso e aereo sono due cose diverse, a rigor di logica qualcuno potrebbe anche telefonare in fase di decollo. Sbaglio qualcosa?

L'annuncio dice:
-tutti i dispositivi devono essere impostati in modalità "aereo", i computer spenti e riposti
poi:
-vi preghiamo di selezionare la modalità "silenzioso" e non utilizzare auricolari.... ecc...

Magari gli annunci a voce sono meno chiari, quello registrato è molto lento
 
L'annuncio dice:
-tutti i dispositivi devono essere impostati in modalità "aereo", i computer spenti e riposti
poi:
-vi preghiamo di selezionare la modalità "silenzioso" e non utilizzare auricolari.... ecc...

Magari gli annunci a voce sono meno chiari, quello registrato è molto lento

La prima parte mi è sfuggita, e dire che ascolto sempre tutti gli annunci... Tra l'altro avevo sentito che nella versione inglese viene chiaramente nominata la modalità aereo, per questo le cose non mi tornavano. Comunque grazie, ora è chiaro.

Ultima cosa e poi chiudo l'off topic, nella rivista ci sono prodotti da acquistare in contanti o con le miglia, però sul sito dice che il catalogo premi è scaduto. Devo chiedere agli assistenti di volo?
 
nella rivista ci sono prodotti da acquistare in contanti o con le miglia, però sul sito dice che il catalogo premi è scaduto. Devo chiedere agli assistenti di volo?

Ma ti riferisci al Griffair? non capisco. Lì comperi e basta, con contanti o carta di credito, non puoi usare le miglia per quegli acquisti
 
Stato
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