La nuova AirItaly


Stato
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Oggettivamente nessuna delle M3 ha mai combinato qualcosa di buono al di fuori della iperprotetta terra natia.
Il mondo è un po' diverso quando una compagnia non coincide con un ricco stato nelle mani di una sola famiglia.
 
Insomma stiamo appurando che pure in Qatar sono delle pippe assolute, tali e quali ai loro vicini... Io mi ero fermato a noi che siamo come Totò che vende la Fontana di Trevi

Stando alle indiscrezioni, pubblicate sia qui che su altri siti tipo mxpairport.it, non e' tanto che in QR siano pippe, ma che una parte della proprieta' (e io penserei che sia quella comunitaria) non ha voglia di avere le perdite che stanno avendo. Poi, vero, ci sono responsabilita' oggettive di Air Italy tipo le rotte aperte ad minchiam...
 
Stando alle indiscrezioni, pubblicate sia qui che su altri siti tipo mxpairport.it, non e' tanto che in QR siano pippe, ma che una parte della proprieta' (e io penserei che sia quella comunitaria) non ha voglia di avere le perdite che stanno avendo...
Tradotto: le perdite potrebbero essere più ampie del previsto ed il principe non è particolarmente entusiasta di come il management by QR stia gestendo la compagnia.
 
Tradotto: le perdite potrebbero essere più ampie del previsto ed il principe non è particolarmente entusiasta di come il management by QR stia gestendo la compagnia.

Qui i casi sono due: o l'Aga Khan non e' content delle perdite tout court (e allora ci sarebbe da chiedersi perche' tiene ancora la compagnia) oppure effettivamente le perdite sono maggiori del previsto, e qui i casi sono ancora due, anzi tre: o da Doha hanno fatto un piano non realistico (e, a differenza di LHI, non c'e' la crisi economica di mezzo, non ci sono promesse del Furmiga di chiudere-limitare Linate e in generale il mercato cresce) o in Air Italy hanno cannato i piani, o un misto delle due.
 
Anche io ho avuto questa sensazione. Il livello delle proteste da parte degli Americani era salito veramente tanto. Magari si sono parlati (era il caso) e il risultato della discussione e' stato uno dei fattori della decisione.

A me sinceramente sembra invece dietrologia spiccia e anche abbastanza infondata. Fosse per fare un contentino alle US3 (in cambio di quali chiari benefici poi?) avrebbero dovuto intervenire con le cesoie in primis sul network nordamericano e in particolare sulle tratte ridondanti (vedi MIA e JFK) per non dare loro fastidio.
Hanno chiuso in fretta e furia rotte laddove evidentemente andavano (molto) peggio di quello che preventivavano.
 
Per come IG è stata gestita finora, farebbe pensare ad un'operazione decisa improvvisamente dall'Emiro del Qatar senza alcuna strategia al momento dell'acquisto. E invece hanno avuto mesi in cui riflettere prima di impegnarsi ad acquistare IG. Ed in effetti un piano l'avevano anche presentato (fare di MXP una specie di "mini-DOH"), ma non l'hanno mai implementato, navigando invece "a vista" con continui cambi di operativi per poi, forse, fissarsi sul fare di MXP un "normale" hub, ma al momento con feeders soltanto dall'Italia (cioè da alcune città italiane). Se aggiungiamo una flotta di lungo raggio composta dagli scarti di QR (inadeguata soprattutto in business, con vecchia configurazione e - a quello che ho letto - IFE scadente), nonchè il fatto di essere fuori da qualsiasi alleanza (non mi pare si parli di ingresso "imminente" in OW), l'impresa mi pare titanica (ancor di più a MXP, per i noti problemi del sistema aeroportuale milanese, ma lo sarebbe anche a LHR). Magari l'Emiro andrebbe avanti comunque per non perdere la faccia, però bisogna vedere se il suo partner comunitario è disposto a continuare a gettare soldi in IG (lo faceva anche prima, a dire il vero, ma magari erano di meno e/o nel frattempo si è stufato).
 
Tradotto: le perdite potrebbero essere più ampie del previsto
Non so cosa avessero previsto, ma mi è giunta voce che le perdite sono MOLTO importanti. Tra un po' dovrebbe uscire il bilancio e ne sapremo di più.
A me sinceramente sembra invece dietrologia spiccia e anche abbastanza infondata. Fosse per fare un contentino alle US3 (in cambio di quali chiari benefici poi?) avrebbero dovuto intervenire con le cesoie in primis sul network nordamericano e in particolare sulle tratte ridondanti (vedi MIA e JFK) per non dare loro fastidio.
Hanno chiuso in fretta e furia rotte laddove evidentemente andavano (molto) peggio di quello che preventivavano.
Quoto.
 
Ho capito andar peggio del previsto. Ma decidere la chiusura dopo 1 mese (mi riferisco all'India), mi pare sia un non volerci nemmeno provare.
La gestione degli operativi è stata qualcosa di inguardabile. A parte le microcompagnie con un vecchio ATR che volano quando arriva il bonifico, a memoria non ricordo nessuno che si sia mai spento a questi livelli. Giocandosi ovviamente una bella fetta di credibilità verso i clienti migliori e le agenzie.
Anche l'abbondante pubblicità di rotte ormai in fase di chiusura, fa fede di una schizofrenia non comune.
 
Personalmente non ho mai capito neanche la chiusura del Brasile, Kenya, Zanzibar, Mauritius e Havana.
Erano rotte consolidate che non penso avrebbero peggiorato i conti peggio di quanto hanno fatto le indiane che da sempre sono relazioni a margini bassissimi.

Ok chiudere il charter puro ma queste andavano in gran parte mantenute IMHO.
 
La gestione degli operativi è stata qualcosa di inguardabile. A parte le microcompagnie con un vecchio ATR che volano quando arriva il bonifico, a memoria non ricordo nessuno che si sia mai spento a questi livelli. Giocandosi ovviamente una bella fetta di credibilità verso i clienti migliori e le agenzie.
Anche l'abbondante pubblicità di rotte ormai in fase di chiusura, fa fede di una schizofrenia non comune.

Concordo, la mancanza di direzione e' importante. Anche il fatto che sia il COO a fare da pseudo-CEO e' interessante.
 
Non so cosa avessero previsto, ma mi è giunta voce che le perdite sono MOLTO importanti. Tra un po' dovrebbe uscire il bilancio e ne sapremo di più.
Immagino che un tot di perdite fossero ovviamente previste, pero' se si fossero rivelate molto piu' ingenti del previsto e' probabile che "gli​" azionisti comunitari abbiano deciso fosse il caso di agire in fretta, calcolando anche l'outlook poco roseo per il settore intero.
 
Air Italy, i sindacati sardi bocciano l’incontro al Mit

“L’incontro di Roma sull’esclusione di Air Italy dalle tratte in continuità territoriale da Olbia è fallito”. Lo dicono Luisa Di Lorenzo, Sergio Prontu, Nicola Contini e Jessica Lisanti, segretari rispettivamente di Cgil Gallura, Filt Cgil Gallura, Ugl Trasporto aereo e Ugl Trasporto aereo Gallura. “In palese violazione degli impegni presi dal ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, con le sigle sindacali e con la Regione, non sono stati convocati Alitalia, vincitrice della gara, e i sindacati”, stigmatizzano. La speranza che della questione si occupassero direttamente i due ministri interessati – lo stesso Toninelli e il vicepremier Luigi Di Maio – è stata clamorosamente sconfessata dalla loro assenza”.

Per le forze sindacali “una vertenza così delicata non può essere delegata a chi poco la conosce”, come sostengono anche le segreterie provinciali di Fit Cisl e Uiltrasporti.

Filt Cgil e Ugl Trasporto aereo si rammaricano “del silenzio a livello nazionale sugli effetti nefasti che la perdita di Air Italy avrebbe sulla Sardegna”, mentre Fit Cisl e Uiltrasporti sottolineano “l’assordante silenzio che da tutto il mondo politico locale e regionale avvolge la vicenda mentre si sta rischiando la perdita della prima azienda di trasporti della Sardegna”. I primi chiedono che “se la mediazione politica non sortisse soluzioni, Air Italy garantisca i collegamenti su Olbia con oneri di servizio e senza compensazioni” e annunciano che “continueremo con la mobilitazione dei lavoratori a difesa degli attuali livelli occupativi e per la promozione di uno sviluppo possibile”. I secondi ribadiscono “la necessita di aprire in tempi rapidi un tavolo di crisi interministeriale”. TNS

 
Personalmente non ho mai capito neanche la chiusura del Brasile, Kenya, Zanzibar, Mauritius e Havana.
Erano rotte consolidate che non penso avrebbero peggiorato i conti peggio di quanto hanno fatto le indiane che da sempre sono relazioni a margini bassissimi.

Ok chiudere il charter puro ma queste andavano in gran parte mantenute IMHO.

Queste rotte si mantengono col charter: hai un 80% di posti che vengono venduti in allotment ai tour operators e il resto lo vendi direttamente. Magari si potevano rifinire le percentuali, ma questo è il rapporto su tali destinazioni. Vedi AZ su Maldive.
 
Ho capito andar peggio del previsto. Ma decidere la chiusura dopo 1 mese (mi riferisco all'India), mi pare sia un non volerci nemmeno provare.

Tieni presente però che l'India è iniziata quasi a Natale ma aveva già subito un rinvio di diverse settimane, oltre a un dimezzamento delle frequenze (rispetto al programma iniziale).
Molto probabilmente già da questi segnali si capiva che le cose, anche in proiezione, non sarebbero andate granché bene.
Visti come sono poi andati gli eventi sarebbe stato forse più opportuno (e "coraggioso") evitare proprio il loro lancio con grandi fanfare, cene e abiti tradizionali se a 3 settimane dalla loro apertura era già stata decretata la loro chiusura.
 
A me sinceramente sembra invece dietrologia spiccia e anche abbastanza infondata. Fosse per fare un contentino alle US3 (in cambio di quali chiari benefici poi?) avrebbero dovuto intervenire con le cesoie in primis sul network nordamericano e in particolare sulle tratte ridondanti (vedi MIA e JFK) per non dare loro fastidio.
Hanno chiuso in fretta e furia rotte laddove evidentemente andavano (molto) peggio di quello che preventivavano.

Il problema non era evidentemente il tratto nordAmericano del Network, quanto l’idea che MXP potesse diventare Hub di transito per passeggeri aventi origine in Asia.

Per gli americani, un attivita del genere era evidentemente paragonabile ad un volo in quinta liberta di QR, ed era quindi ritenuto un escamotage utilizzato dai qatarioti per bypassare un impegno che essi stessi avevano sottoscritto. Cheating.....insomma.
 
Per gli americani, un attivita del genere era evidentemente paragonabile ad un volo in quinta liberta di QR, ed era quindi ritenuto un escamotage utilizzato dai qatarioti per bypassare un impegno che essi stessi avevano sottoscritto. Cheating.....insomma.

A parte lo starnazzare di qualche manager sul versante USA, non mi pare sia stata presa alcuna contromisura formale nei confronti di IG.
Trovo sia più probabile che le rotte chiuse fossero un bagno di sangue, che non una mossa per quietare la controparte atlantica (che poi mi piacerebbe sapere cosa mai potrebbe fare).
 
A parte lo starnazzare di qualche manager sul versante USA, non mi pare sia stata presa alcuna contromisura formale nei confronti di IG.
Trovo sia più probabile che le rotte chiuse fossero un bagno di sangue, che non una mossa per quietare la controparte atlantica (che poi mi piacerebbe sapere cosa mai potrebbe fare).


A starnazzare è stato anche qualche politico, non solo qualche Manager.

Chiaramente la mia e solo un ipotesi, non ho la minima prova a Supporto.

Mi sono limitato a trovare un nesso secondo me plausibile tra tre eventi distinti: Apertura da parte di IG di alcune Rotte Indiane che potevano fungere da Cross Feeding con quelle USA, reazione Negativa Americana, chiusura delle rotte in Oggetto dopo appena un mese, miglioramento dei rapporti QR ed AA in Oneworld.

Potrebbe anche essere che lo “starnazzamento” Americano non sia l’unica causa del cambio di strategia, quanto una concausa: del tipo che non si è reputato utile andare allo scontro con gli USA per difendere un Business che si è rivelato immediatamente perdente oltre ogni legittima previsione.
 
Il problema non era evidentemente il tratto nordAmericano del Network, quanto l’idea che MXP potesse diventare Hub di transito per passeggeri aventi origine in Asia.

Per gli americani, un attivita del genere era evidentemente paragonabile ad un volo in quinta liberta di QR, ed era quindi ritenuto un escamotage utilizzato dai qatarioti per bypassare un impegno che essi stessi avevano sottoscritto. Cheating.....insomma.
Concordo, una questione più politica che di numeri (anche perché JFK rimane in sovra capacità anche senza IG). A mio parere (come dimostra anche il "casino" fatto dal gruppo di senatori repubblicani) hanno subito messo le mani avanti perché al momento IG è giusto un moscerino con 2 rotte ma un capillare sviluppo da MXP verso gli Usa ma soprattutto il pensare la cosa come un ponte est-ovest sull'esempio di quello che fanno a DOH sarebbe stato un palese aggirare i loro accordi appena sottoscritti per stabilire una pace armata. Tantopiù che se funzionasse a MXP, QR avrebbe potuto usare IG per farlo un po' ovunque in UE ottenendo sostanzialmente una sorta di 5° libertà ovunque implicita che gli accordi hanno invece sostanzialmente bloccato.
 
Saranno discorsi da "Bar Sport" aeronautico ma io non ho capito la strategia di fare concorrenza a DOH. MXP come hub potrebbe catturare il traffico fra il Nord America e il Mediterraneo, l'Europa Orientale, il Medio Oriente ad Ovest di DOH e tutto quello che non conviene o non puo' transitare da DOH (tipo JFK-MXP-KUW o JFK-MXP-GYD). Un'altra possibile direttrice sarebbe Africa Occidentale - Europa, tipo ACC-MXP-Mosca (se ci volasse ancora, o magari in codeshare con S7) A parte qualche destinazione che potrebbe reggere come p2p dall'Italia, ma quale?
 
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