Dopo avere concesso il tempo di asciugarsi le lacrime ai compagni del forum, riprendiamo il viaggio.
Da Barentsburg, il programma prevede il rientro a Longyearbyen, ove verranno fatti scendere parte dei passeggeri ed imbarcati quelli diretti a Pyramiden. Avendo acquistato la doppia escursione (alla modica cifra di 300€ catacranio), rimaniamo a bordo della bagnarola
Nella modica cifra del pacchetto turistico, trattandosi di intera giornata a zonzo, l'organizzazione indica anche che è incluso il pranzo. Commosso da tanta generosità, allorchè mi viene fornito il "menu" opto per lo stufato di agnello, scegliendo come opzione oraria del servizio la tratta Longyearbyen/Pyramiden. Finalmente arriva il pasto...
Vorrei tranquillizzarvi: il cucchiaio era incluso nel prezzo!
Prima di raggiungere il villaggio fantasma, il programma prevede la visita al ghiacciaio
Per quanto nel corso della navigazione non siano state avvistate balene, l'attento Comandante, nello scrutare l'orizzonte con il suo binocolo, si accorge di un'altra presenza
Non crocifiggetemi, ma tirando al massimo il 300, ed ingrandendo poi il tutto in postproduzione, questa è la cosa più accettabile che sia riuscito a tirare fuori
Dopo 10 minuti di adorazione degli astanti, e dopo avere assistito a scene vieppiù imbarazzanti, con gente che attaccava il cellulare ai binocoli per fare foto migliori (garantisco: uno teneva il binocolo, il secondo il cellulare!), riprendiamo la navigazione
La montagna (a forma di piramide, appunto) che dà il nome al paese
Alfin giungiamo
Ora è bene che quanti hanno versato fiumi di lacrime per Barentsburg, si attrezzino con nuovi fazzoletti.
Pyramiden è il secondo avamposto sovietico sulle Svalbard. Uso il presente perchè, ancora oggi, è popolato da ben 11 (undici!) persone, che hanno riattivato l'albergo (che, volendo, potete prenotare anche attraverso booking) e che stanno provando a fare risorgere come mèta turistica il vecchio insediamento. Qua tutto si è fermato all'anno del definitivo abbandono del villaggio nel 1998, non c'è rete cellulare, non esiste il wifi, si è sostanzialmente isolati dal resto del mondo, dimenticati da Dio ed anche dagli uomini. Se la causa dell'abbandono è stata principalmente legata alla scarsa qualità e produzione del carbone (era migliore quella di Barentsburg), certamente un'accelerata alla dismissione l'ha fornita anche il più grande incidente aereo che abbia colpito le isole. Il 29 agosto del 1996 un Tupolev 154 precipitò in fase di avvicinamento a Longyearbyen, provocando la morte di 141 persone, 130 delle quali dirette proprio a Pyramiden (qua trovate la storia, per la traduzione non prendetevela con me:
http://avia-pro.it/blog/aviakatastrofa-tu-154-na-shpicbergene-1996).
La vecchia centrale elettrica a carbone
L'organizzazione della visita prevede che il gruppo debba rimanere compatto, perchè si gira con scorta armata per il pericolo di incontri non desiderati con gli orsi polari.
Questo, per non sapere nè leggere nè scrivere, era attrezzato di tutto punto con fucile, coltellaccio e (dall'altra parte, ma non sono riuscito a riprenderla) pistola, manco dovesse scuoiarlo vivo l'orso!
Fervono i lavori...
La mappa
Torre di controllo e T1 del vecchio eliporto
Ci dirigiamo verso il centro del paese (costituito sostanzialmente da una piazza rettangolare sulla quale affacciano le diverse costruzioni, residenziali e per i servizi)
Questa era la fattoria (pollaio, mucche e mercato)

[
La vecchia residenza delle donne (le residenze erano 3, per donne, uomini e famiglie)
Questa, invece, quella degli uomini. Alle spalle l'ingresso alla miniera, 800 metri di quota
La croce che ricorda l'incidente aereo
Tra i diversi primati che vanta Pyramiden, la presenza del monumento a Lenin più a nord del pianeta (il secondo, manco a dirlo, è quello di Barentsburg)
La piazza con gli edifici residenziali ristrutturati
Sì, avete visto giusto: c'è anche lei che pascola beatamente, brucando l'erba che non è autoctona (non ne cresce), ma importata dall'Ucraina
Quello che era il palazzetto della Cultura e dello Sport, se la lettura del cirillico non mi inganna, è dedicato alla Signora Gagarin
Si sono arrubbati le lampade
All'interno c'è anche il cinema/teatro
La piscina, che funzionava con acqua marina riscaldata (ma che non ci hanno fatto visitare)
Questa invece è la vecchia "mensa" del paese: le abitazioni, infatti, non erano dotate di cucina, e si mangiava tutti nello stesso posto
Ci dirigiamo verso l'albergo ancora funzionante, per un momento di ristoro prima di rientrare. I vecchi uffici della società mineraria
Tra le varie particolarità, è da annotare anche che essendo le isole raggiungibili senza la necessità di visto sovietico, il paese era ben strutturato e la vita che vi si conduceva era decisamente migliore rispetto a quella della madrepatria, perchè essendo visitato anche da turisti doveva essere strumento di propaganda per mostrare la grandiosità della vecchia Unione. Naturalmente, non potendo lasciare "incustoditi" i 1.000 cittadini sovietici che vi risiedevano, era presente anche un ufficietto del KGB!
Entriamo nell'albergo
La regola è la solita: le armi si lasciano all'ingresso
Se volete prenotare una camera (vi garantisco che è frequentato!), sappiate che ne esistono di due tipologie: quella migliore per arredi e sfarzo è quella sovietica, che tuttavia sconta il piccolissimo intoppo di non essere dotata di doccia, a differenza di quella in stile europeo, più sobria e con bagno privato. Vedete voi.
All'interno dell'edifico, c'è anche l'ufficio postale, con dotazione all'avanguardia
E' giunta l'ora di rientrare, si torna al porto
Bye bye Pyramiden
Non sembra nemmeno di essere al Polo
