Finito il percorso universitario, era ora di rompere il fondo del salvadanaio per fare finalmente un viaggio un po' più lungo del solito. Negli ultimi 3 anni ho cercato di espandere sempre di più i miei limiti geografici. Ad ovest, La California vista da piccolo. Ad est, oltre Cipro non ero mai andato. L'anno scorso sono riuscito a spingermi un po' oltre, facendomi 5 giorni in quella sauna a cielo aperto che è Dubai, ma come assaggio di Asia l'ho trovata un po' fasulla. Certo, sono belli i grattacieli e i raid nel deserto con i gipponi, però... però...
Complice la mia ragazza che premeva per visitare qualcosa di esotico, perché (ricordatevi questa citazione) "Che schifo i grattacieli di New York, non li voglio vedere, non mi ispirano, voglio vedere la natura selvaggia, la gente vera!"
Va bene. Qualche nostro conoscente è dello Sri Lanka, compriamo la guida e ci facciamo convincere. Io invece volevo dare un'occhiata alla Malesia, e alla sua giungla. Poiché ho la tremenda colpa di essere un fissato con le bandierine, e che se voglio vedere 180 e rotti stati nel mondo devo darmi da fare, devo cercare di ficcarci dentro qualcos'altro. Guardo gli aerei, beh 3 giorni in Cambogia per vedere Angkor, mio sogno recondito da quando da piccolo leggevo le storie di Zio Paperone, mi lascio convincere.
Il risultato è un giro, che si rivelerà una maratona, di una ventina di giorni:
8 in Sri Lanka, 8 in Malesia, 3 in Cambogia, 1 a Dubai
Budget previsto (o sperato): entro i 2000€.
Con Emirates: MXP-DXB-CMB, PNH-RGN-DXB-MX, con77W, 738 Fly DUbai, 77W e un bel battesimo con il Cicciobus; Circa 620€
Con Sri Lankan: CMB-KUL, previsto con A330, poi declassato a A321; 130€
Con Malesian: KUL-REP, con 738, 50€
Con Cambodia Angkor Air: REP-PNH A320, 55€
Hotel: ci lasciamo guidare dalle recensioni di Booking, prendendoci mazzate sui denti discrete: comunque variano tra i 5 stelle del Renassaince, a delle guesthouse un po' strambe. Siamo sui 550€ a testa
Trasporti: Speravo di testare un po' i trasporti pubblici, ma alla fine abbiamo visto dai Bus asiatici senza a/c, ai tuk tuk, alle barche, bus, monorotarie, treni senza porte e auto private
Ho cercato di croppare tutte le foto a 1024 di larghezza, spero vadano bene.
Il primo paese dunque è lo SriLanka, ex Ceylon (che ho scoperto pronunciarsi Sìlon, non dirò come lo pronunciavo prima). Causa periodo monsonico, ci siamo concentrati sull'interno, il percorso delle città antiche e Kandy.
Abitanti: 21 milioni
PIL PPA: 3600$ (1/9 dell'Italia)
Prezzi: alti
Moneta: Rupia (1€=185 R)
Religione: principalmente Buddisti, ma presenti anche Induisti, Cristiani, Musulmani.
Voto alla popolazione: 9/10
Voto alle attrazioni turistiche: 7/10
Voto del "ci vivrei": 2/10
Sorpresa in positivo: la gente
Sorpresa in negativo: cibo, igiene, trasporti.
Dunque, si inizia!
Preso il MXP-Express, arriviamo al T1 e subito inizio il reportage della fauna locale:
Air China, Thai

Il nostro Triplo

Doppietta di 777 777

Batman!

Azeri in partenza

EK102 MXP-DXB
777-300 A6-EPS, posto 39A
BLock 11:26, 19:23
Air 11:40, 19:15
LF:95%
Si decolla! Che belli da sentire i GE90

Il viaggio scorre tranquillo, ogni tanto qualcuno sopra l'Iraq ci saluta

Ecco quello che chiamano pranzo: spazzolo via tutto, anche se alcune cose sono dure da buttar giù. Però, per chi come me non fa spesso viaggi lunghi in aereo, mangiarci sopra è una sensazione che mi fa sentire in vacanza. Almeno per questo pasto...

Atterriamo a DUbai quando ormai è già tutto buio: dobbiamo cambiare terminal, per fare la seconda tratta, quella che credevamo la peggiore di tutte, con una lowcost in volo notturno e arrivo la mattina prestissimo. La mia ragazza già scalda la lingua, pronta per esternare la sua disapprovazione.
Il giro per arrivare al bus interpista che ti sposta nel T2 è un vero labirinto, con arabi e indiani addetti che ti indicano ogni volta strade diverse: benedette siano le 4 ore di scalo!
Dopo 40 minuti ci troviamo nel T2, dove riusciamo a pagare solo 5 € per una tazza di camomilla.
EK2144 FZ547 DXB-CMB
737-800 A6-EPA, posto 8F
Block 23:28 5:32
Air 23:40 5:26
LF95%
Eccolo in tutta la sua scomodità

Beh, ha un bell'IFE, il film trasmesso è una crepa in 3D, e dura 4 ore: non sono gran ché amante di film neorealisti

Il sedile sembra tagliato nella pelle da un lato. Qualcuno qui è salito con un coltello, o ha delle unghie da Guinness
Fortunatamente L'hostess, visto che veniamo da EK, ci offre una complimentary dinner, che saggiata la consistenza, opto per usarla come colla per riparare il sedile. Non funziona, ma ora l'odore di cipolla pervade la cabina dell'aereo, a quelle che dovrebbero essere circa le 2 del mattino.

Non si sa come, ma arriviamo vivi, e sbarchiamo con il finger. La foto prioritaria è ovviamente quella al plastico dell'aeroporto che verrà.

Nel frattempo, in quello attuale vendono una quantità immensa di lavatrici. E qualcuno se le compra pure, prima del ritiro bagagli. Beh, benvenuti in Asia!

Uscendo dall'aeroporto, troviamo un bus con a/c, che secondo la guida di LonelyPlanet è comune, che per 2€ ci porta alla stazione di Colombo Fort. Pure i ventilatorini interni, che stravaganza!

Un'ora di traffico passa in fretta (ahahahahahaha), l'autista del bus insiste per darci un tuktuk che per 500 rupie ci avrebbe portato all'Hotel. Io rispondo che Fort è vicina, vedi quei grattacieli? è lì che dobbiamo andare.
Dopo 10 minuti passati a sudare come un pazzo a trascinare due valigie sul marciapiede più sconnesso che abbia mai visto, La mia ragazza preme per testare sto cacchio di TukTuk. Con 400 Rupie ci carica i 2 valigioni da 25kg l'uno, e l'apecar decolla in direzione Hotel
Fairway colombo, 95€ per una notte.
Ci aspettavamo sicuramente un prezzo non così alto, considerando il posto. Più che altro qui la vita da turista occidentale costa esattamente uguale che dalle altre parti.
In compenso, la colazione con il 70% di cibo immaginabile a causa delle spezie sono un trauma.
Non pensiamoci troppo, vediamo cos'ha da offrire Colombo. Appena usciti dall'hotel, veniamo intercettati ogni 50 metri da persone tutte gentilissime e prodighe di informazioni non richieste, a cui dovrebbe far seguito un obolo. l'insistenza è tale che da "persone per bene" i singalesi sono diventati "quelli da cui ti devi guardare le spalle".
Nessuno concepiva come mai noi volessimo semplicemente fare una passeggiata in centro. Forse camminare qui è considerato da poveri? So solo che al 5° tuktuk che si affiancava in 2 minuti ho dovuto cacciargli in faccia un "NO" così potente da non far avvicinarne più nessuno per un po'. Boh.
Andiamo al lungomare che ci consigliava di vedere la guida. La spiaggia è tanto carina

Gara di aquiloni

Decidiamo comunque di farci un giro in tutktuk per vedere le cose principali di questo macello asiatico. Un tempio buddista a Sud, un paio di centri commerciali (ODEL), la torre vista da sotto, un altro tempio in mezzo ad un laghetto, e l'incasinatissimo quartiere commerciale di Pettah.
A dire il vero, nessuna di queste cose è imperdibile, anzi.

La cosa da sapere è che in tutti i templi buddisti bisogna levarsi le scarpe. Questa è fonte di innumerevoli bestemmie, fortunatamente non capite dai locali perché dette col sorriso sulle labbra. Ovunque ci sono cassette per le offerte, che non toccherò: mi sembra già sostenuto l'obolo di 10€ o giù di lì di cui mi hanno privato l'ingresso
In questo tempio ci sono decine di statue del Buddha. All'inizio non lo sapevamo, ma è praticamente l'unica figura artistica ritratta in tutto il paese. Quello che mi preme mostrare è invece l'unico Buddha grasso visto in 8 giorni di visite ai templi:

Nel retrobottega, una mostra delle donazioni fatte dai fedeli, che sembra la discarica di un rigattiere. Anche una collezione di una decina di auto, alcune di queste degli anni trenta. Presenti anche un paio di Mercedes che sembrano importate dalla Romania.
Altro templietto sul lago troppi Buddha in vista, rinunciamo.

La fauna locale inizia ad intravedersi, nel viaggio ci saranno alcune sorprese

Il torrone cinese a fiore di Loto, spettacolare quando insensato.

Il giorno dopo ci aspetta una giornata in viaggio. Il piano era andare alla stazione dei bus, prenderene uno A/C e via. Arriviamo lì: sorpresa! I bus moderni vanno solo nelle località a Sud, mentre noi che dobbiamo andare ad Habarana, solo "normal buses". Non so cos'abbiano di normale, visto che sembrano usciti straight from the 50's, ma le alternative sono poche. Ci (mi) facciamo un trasferimento con i valigioni alla stazione dei treni. Sempre la mitica guida di Lonely Planet aveva assicurato sia la presenza di bus con A/C sia treni che passavano in prossimità di Habarana. niente di più falso, l'unico treno partiva due ore dopo per Anuradhapura, a 2 h di distanza dal nostro Hotel.
Decidiamo di tapparci il naso e salire su quello che si rivelerà il più brutto viaggio di sempre. E dire che ogni giorno per andare al lavoro prendo la 90...
Paghiamo i 3€ in 2 per un viaggio di 5 ore ed entriamo
Ci accoglie un allestimento pacchiano e un profumo d'incenso: ah che bella una configurazione 3-2 su un bus, mi mancava. Mi ricorda i bei tempi del Maddog

Loschi figuri salgono al volo ad ogni fermata, (tanto le porte rimarranno aperte per tutto il viaggio), per venderti ogni cianfrusaglia possibile. Urgh. A destra, un video di un concerto di mosica locale, trasmesso a tutto volume per 4 ore circa
Quindi, ricapitoliamo: profumo di incenso, stretti come sardine, musica asiatica a tutta forza e sorpassi alla Vin Diesel

Mi distraggo guardando fuori: questa la volevo vedere, una TATA NANO, la mitica automobile da 1600€. Costa come 1000 viaggi in bus, ma vuoi mettere la comodità?

Le prime 3 ore volano, tra musica a tutto volume e sorpassi in sgommata. L'autista evidentemente si basa sulla protezione del poster di Shiva appeso dietro al suo sedile.
Una cosa che ho capito qui in Asia è che tutti gli autisti di bus, taxi, tuktuk, ci tengono a farti sapere la propria religione, così in eventuali incidenti riesci a capire chi ha il Dio migliore. O a che santo devi appellarti in caso di manovre spericolate.
Nelle ultime 2 ore si palesa l'incubo. Salgono 80 persone, costringendoci a stare in 3 sul sedile da 3. Io strabordo. La puzza sale, l'incenso da iniziale fastidio è solo ormai un piacevole ricordo. Dopo 5 ore senza l'ombra di un bagno, a 20 minuti dalla meta, ci fermiamo ad un... un... *sigh* un'area di sevizio. Scusate, servizio.
Ne approfitto per immortalare il nostro sobrio mezzo

Vabbé dai andiamo a liberarci in bagno, ma non capisco dove sia
Guardo meglio
Ah

Arriviamo stanchi e deperiti, senza aver mangiato, grondanti di sudore. Un tuktuk per 200 Rupie ci porta nel nostro hotel, forse è la fine dell'incubo. L'hotel esiste
Sungreen resort, 80€ a notte

Fine prima parte
Complice la mia ragazza che premeva per visitare qualcosa di esotico, perché (ricordatevi questa citazione) "Che schifo i grattacieli di New York, non li voglio vedere, non mi ispirano, voglio vedere la natura selvaggia, la gente vera!"
Va bene. Qualche nostro conoscente è dello Sri Lanka, compriamo la guida e ci facciamo convincere. Io invece volevo dare un'occhiata alla Malesia, e alla sua giungla. Poiché ho la tremenda colpa di essere un fissato con le bandierine, e che se voglio vedere 180 e rotti stati nel mondo devo darmi da fare, devo cercare di ficcarci dentro qualcos'altro. Guardo gli aerei, beh 3 giorni in Cambogia per vedere Angkor, mio sogno recondito da quando da piccolo leggevo le storie di Zio Paperone, mi lascio convincere.
Il risultato è un giro, che si rivelerà una maratona, di una ventina di giorni:
8 in Sri Lanka, 8 in Malesia, 3 in Cambogia, 1 a Dubai
Budget previsto (o sperato): entro i 2000€.
Con Emirates: MXP-DXB-CMB, PNH-RGN-DXB-MX, con77W, 738 Fly DUbai, 77W e un bel battesimo con il Cicciobus; Circa 620€
Con Sri Lankan: CMB-KUL, previsto con A330, poi declassato a A321; 130€
Con Malesian: KUL-REP, con 738, 50€
Con Cambodia Angkor Air: REP-PNH A320, 55€
Hotel: ci lasciamo guidare dalle recensioni di Booking, prendendoci mazzate sui denti discrete: comunque variano tra i 5 stelle del Renassaince, a delle guesthouse un po' strambe. Siamo sui 550€ a testa
Trasporti: Speravo di testare un po' i trasporti pubblici, ma alla fine abbiamo visto dai Bus asiatici senza a/c, ai tuk tuk, alle barche, bus, monorotarie, treni senza porte e auto private
Ho cercato di croppare tutte le foto a 1024 di larghezza, spero vadano bene.
Il primo paese dunque è lo SriLanka, ex Ceylon (che ho scoperto pronunciarsi Sìlon, non dirò come lo pronunciavo prima). Causa periodo monsonico, ci siamo concentrati sull'interno, il percorso delle città antiche e Kandy.
Abitanti: 21 milioni
PIL PPA: 3600$ (1/9 dell'Italia)
Prezzi: alti
Moneta: Rupia (1€=185 R)
Religione: principalmente Buddisti, ma presenti anche Induisti, Cristiani, Musulmani.
Voto alla popolazione: 9/10
Voto alle attrazioni turistiche: 7/10
Voto del "ci vivrei": 2/10
Sorpresa in positivo: la gente
Sorpresa in negativo: cibo, igiene, trasporti.
Dunque, si inizia!
Preso il MXP-Express, arriviamo al T1 e subito inizio il reportage della fauna locale:
Air China, Thai

Il nostro Triplo

Doppietta di 777 777

Batman!

Azeri in partenza

EK102 MXP-DXB
777-300 A6-EPS, posto 39A
BLock 11:26, 19:23
Air 11:40, 19:15
LF:95%
Si decolla! Che belli da sentire i GE90

Il viaggio scorre tranquillo, ogni tanto qualcuno sopra l'Iraq ci saluta

Ecco quello che chiamano pranzo: spazzolo via tutto, anche se alcune cose sono dure da buttar giù. Però, per chi come me non fa spesso viaggi lunghi in aereo, mangiarci sopra è una sensazione che mi fa sentire in vacanza. Almeno per questo pasto...

Atterriamo a DUbai quando ormai è già tutto buio: dobbiamo cambiare terminal, per fare la seconda tratta, quella che credevamo la peggiore di tutte, con una lowcost in volo notturno e arrivo la mattina prestissimo. La mia ragazza già scalda la lingua, pronta per esternare la sua disapprovazione.
Il giro per arrivare al bus interpista che ti sposta nel T2 è un vero labirinto, con arabi e indiani addetti che ti indicano ogni volta strade diverse: benedette siano le 4 ore di scalo!
Dopo 40 minuti ci troviamo nel T2, dove riusciamo a pagare solo 5 € per una tazza di camomilla.
EK2144 FZ547 DXB-CMB
737-800 A6-EPA, posto 8F
Block 23:28 5:32
Air 23:40 5:26
LF95%
Eccolo in tutta la sua scomodità

Beh, ha un bell'IFE, il film trasmesso è una crepa in 3D, e dura 4 ore: non sono gran ché amante di film neorealisti

Il sedile sembra tagliato nella pelle da un lato. Qualcuno qui è salito con un coltello, o ha delle unghie da Guinness
Fortunatamente L'hostess, visto che veniamo da EK, ci offre una complimentary dinner, che saggiata la consistenza, opto per usarla come colla per riparare il sedile. Non funziona, ma ora l'odore di cipolla pervade la cabina dell'aereo, a quelle che dovrebbero essere circa le 2 del mattino.

Non si sa come, ma arriviamo vivi, e sbarchiamo con il finger. La foto prioritaria è ovviamente quella al plastico dell'aeroporto che verrà.

Nel frattempo, in quello attuale vendono una quantità immensa di lavatrici. E qualcuno se le compra pure, prima del ritiro bagagli. Beh, benvenuti in Asia!

Uscendo dall'aeroporto, troviamo un bus con a/c, che secondo la guida di LonelyPlanet è comune, che per 2€ ci porta alla stazione di Colombo Fort. Pure i ventilatorini interni, che stravaganza!

Un'ora di traffico passa in fretta (ahahahahahaha), l'autista del bus insiste per darci un tuktuk che per 500 rupie ci avrebbe portato all'Hotel. Io rispondo che Fort è vicina, vedi quei grattacieli? è lì che dobbiamo andare.
Dopo 10 minuti passati a sudare come un pazzo a trascinare due valigie sul marciapiede più sconnesso che abbia mai visto, La mia ragazza preme per testare sto cacchio di TukTuk. Con 400 Rupie ci carica i 2 valigioni da 25kg l'uno, e l'apecar decolla in direzione Hotel
Fairway colombo, 95€ per una notte.
Ci aspettavamo sicuramente un prezzo non così alto, considerando il posto. Più che altro qui la vita da turista occidentale costa esattamente uguale che dalle altre parti.
In compenso, la colazione con il 70% di cibo immaginabile a causa delle spezie sono un trauma.
Non pensiamoci troppo, vediamo cos'ha da offrire Colombo. Appena usciti dall'hotel, veniamo intercettati ogni 50 metri da persone tutte gentilissime e prodighe di informazioni non richieste, a cui dovrebbe far seguito un obolo. l'insistenza è tale che da "persone per bene" i singalesi sono diventati "quelli da cui ti devi guardare le spalle".
Nessuno concepiva come mai noi volessimo semplicemente fare una passeggiata in centro. Forse camminare qui è considerato da poveri? So solo che al 5° tuktuk che si affiancava in 2 minuti ho dovuto cacciargli in faccia un "NO" così potente da non far avvicinarne più nessuno per un po'. Boh.
Andiamo al lungomare che ci consigliava di vedere la guida. La spiaggia è tanto carina

Gara di aquiloni

Decidiamo comunque di farci un giro in tutktuk per vedere le cose principali di questo macello asiatico. Un tempio buddista a Sud, un paio di centri commerciali (ODEL), la torre vista da sotto, un altro tempio in mezzo ad un laghetto, e l'incasinatissimo quartiere commerciale di Pettah.
A dire il vero, nessuna di queste cose è imperdibile, anzi.

La cosa da sapere è che in tutti i templi buddisti bisogna levarsi le scarpe. Questa è fonte di innumerevoli bestemmie, fortunatamente non capite dai locali perché dette col sorriso sulle labbra. Ovunque ci sono cassette per le offerte, che non toccherò: mi sembra già sostenuto l'obolo di 10€ o giù di lì di cui mi hanno privato l'ingresso
In questo tempio ci sono decine di statue del Buddha. All'inizio non lo sapevamo, ma è praticamente l'unica figura artistica ritratta in tutto il paese. Quello che mi preme mostrare è invece l'unico Buddha grasso visto in 8 giorni di visite ai templi:

Nel retrobottega, una mostra delle donazioni fatte dai fedeli, che sembra la discarica di un rigattiere. Anche una collezione di una decina di auto, alcune di queste degli anni trenta. Presenti anche un paio di Mercedes che sembrano importate dalla Romania.
Altro templietto sul lago troppi Buddha in vista, rinunciamo.

La fauna locale inizia ad intravedersi, nel viaggio ci saranno alcune sorprese

Il torrone cinese a fiore di Loto, spettacolare quando insensato.

Il giorno dopo ci aspetta una giornata in viaggio. Il piano era andare alla stazione dei bus, prenderene uno A/C e via. Arriviamo lì: sorpresa! I bus moderni vanno solo nelle località a Sud, mentre noi che dobbiamo andare ad Habarana, solo "normal buses". Non so cos'abbiano di normale, visto che sembrano usciti straight from the 50's, ma le alternative sono poche. Ci (mi) facciamo un trasferimento con i valigioni alla stazione dei treni. Sempre la mitica guida di Lonely Planet aveva assicurato sia la presenza di bus con A/C sia treni che passavano in prossimità di Habarana. niente di più falso, l'unico treno partiva due ore dopo per Anuradhapura, a 2 h di distanza dal nostro Hotel.
Decidiamo di tapparci il naso e salire su quello che si rivelerà il più brutto viaggio di sempre. E dire che ogni giorno per andare al lavoro prendo la 90...
Paghiamo i 3€ in 2 per un viaggio di 5 ore ed entriamo
Ci accoglie un allestimento pacchiano e un profumo d'incenso: ah che bella una configurazione 3-2 su un bus, mi mancava. Mi ricorda i bei tempi del Maddog

Loschi figuri salgono al volo ad ogni fermata, (tanto le porte rimarranno aperte per tutto il viaggio), per venderti ogni cianfrusaglia possibile. Urgh. A destra, un video di un concerto di mosica locale, trasmesso a tutto volume per 4 ore circa
Quindi, ricapitoliamo: profumo di incenso, stretti come sardine, musica asiatica a tutta forza e sorpassi alla Vin Diesel

Mi distraggo guardando fuori: questa la volevo vedere, una TATA NANO, la mitica automobile da 1600€. Costa come 1000 viaggi in bus, ma vuoi mettere la comodità?

Le prime 3 ore volano, tra musica a tutto volume e sorpassi in sgommata. L'autista evidentemente si basa sulla protezione del poster di Shiva appeso dietro al suo sedile.
Una cosa che ho capito qui in Asia è che tutti gli autisti di bus, taxi, tuktuk, ci tengono a farti sapere la propria religione, così in eventuali incidenti riesci a capire chi ha il Dio migliore. O a che santo devi appellarti in caso di manovre spericolate.
Nelle ultime 2 ore si palesa l'incubo. Salgono 80 persone, costringendoci a stare in 3 sul sedile da 3. Io strabordo. La puzza sale, l'incenso da iniziale fastidio è solo ormai un piacevole ricordo. Dopo 5 ore senza l'ombra di un bagno, a 20 minuti dalla meta, ci fermiamo ad un... un... *sigh* un'area di sevizio. Scusate, servizio.
Ne approfitto per immortalare il nostro sobrio mezzo

Vabbé dai andiamo a liberarci in bagno, ma non capisco dove sia
Guardo meglio
Ah

Arriviamo stanchi e deperiti, senza aver mangiato, grondanti di sudore. Un tuktuk per 200 Rupie ci porta nel nostro hotel, forse è la fine dell'incubo. L'hotel esiste
Sungreen resort, 80€ a notte

Fine prima parte