Thread Alitalia - Febbraio 2018


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Il problema è che sono anni che periodicamente leggiamo di premi vinti, conti che migliorano, primati di puntualità, eppure la compagnia ogni tre anni circa fallisce. E al contribuente puntualmente chiamato a tenerla in vita permetti che della puntualità importi poco.

Cosa c'entra la puntualità con i conti economici???
 
I Commissari hanno da sempre ribadito che vogliono tenere l'azienda unificata e non spezzettata. Negli incontri tra Air France-KLM ed i Commissari tenutisi nell'Ambasciata italiana di Parigi ed all'accesso dei dati Easyjet non era menzionata. Idem Easyjet non ha mai menzionato Air France-KLM, per questa ragione non è impossibile che sia un'invenzione giornalistica.

Oltretutto,i francolandesi rinuncerebbero ai voli a corto/medio raggio per alimentare i voli a lungo raggio da Roma ed a Linate in toto? La cosa mi suona strana.
Il discorso U2 + AF-KL-DL immagino sia legato alla questione bando, è comunque probabile che se lo stesso risulti infruttuoso possano farsi avanti separatamente.
Il ragionamento che esponevo è legato al fatto che una parte del medio raggio di AZ è in ogni caso di troppo ed è la parte che interessa a U2, ecco perchè potrebbe configurarsi una soluzione come AB con una major che prende il grosso e U2 che completa rilevando il resto della flotta diminuendo gli esuberi. Da quello che ho capito U2 non ha trovato convergenza con LH perchè LH non sarebbe stata disponibile a cedere una parte del corto-medio raggio essendo intestata specialmente a quello per Eurowings rispetto alla parte hub carrier.

Non va sottovalutato nemmeno il dualismo AF-KL con DL, gli equilibri interni fra di loro sono molto importanti come ha dimostrato la questione Virgin Atlantic usata da DL come grimaldello per entrare in AF-KL.
Inoltre non credo nell'intervento con maggioranza pubblica (a meno di un governo Di Maio-Salvini con l'obiettivo di uscita dall'UE), se intervento pubblico ci sarà ci saranno anche soci chdi detengano (complessivamente) la maggioranza e DL con il problema del 49% è quella sicuramente più incline ad ascoltare una proposta di questo tipo.
 
Dichiarazioni di ieri di Gagey (CFO AFKL) a Bloomberg.
partnerships are set to become increasingly important, Gagey said, describing them as “weapons to answer attacks from competitors.” At the same time, he talked down the likelihood of taking a stake in Alitalia, saying that while his carrier is “not totally uninterested” given an existing joint venture, that “doesn’t mean we will be involved in the equity of company.”
 
Ho ritrovato l'articolo di MF.

Ecco i dati riportati dal quotidiano finanziario in una specifica tabella:

Gen feb 2018:

Costi operativi 2018: -540 mil. (2017 -581);

EBITDA 2018: -98 mil. (2017 -170);

Risultato netto 2018 (da calcolare in base agli ammort.); 2017 -205.

Il risultato netto dovrebbe però essere migliore del 2017.
Il miglioramento su cui stanno facendo target su base annua è un + 5-6% a livello di fatturato è un - 7-8% a livello di costi. Facile nella prima metà dell'anno che lo scorso anno è andata molto male, più difficile per la parte risparmi rispetto alla seconda parte dove la situazione era tornata a regime. Su questo punto stanno discutendo un pacchetto di tagli. Se c'è la fanno il risultato potrebbe non essere male.
 
Alitalia, spunta la cordata a quattro
Air France-EasyJet-Delta-Cerberus lavorano a un asse. L'incontro con i commissari

Rimbalzata tra le due sponde dell'Atlantico, ieri si è diffusa l'ipotesi di una liaison a quattro per l'acquisto di Alitalia, che metterebbe insieme EasyJet, Air France-Klm, Delta e Cerberus.

Un'aggregazione che raggrupperebbe i principali candidati resisi via via palesi; resta l'interesse di Lufthansa, la quale però ha rallentato il proprio pressing in attesa del risultato delle urne.

Che ogni decisione sarà presa dopo le elezioni era già stato ufficializzato dal ministro dello Sviluppo Carlo Calenda ed è stato confermato ieri dal collega ai Trasporti Graziano Delrio: «Abbiamo sempre detto che avremmo concluso quando l'offerta sarebbe stata all'altezza con una prospettiva di sviluppo e oggi le condizioni non ci sono». Ma il risultato del voto indirizzerà le scelte e l'affaire Alitalia potrebbe essere guardato sotto nuovi profili. Della nuova cordata allargata e di un possibile incontro con i commissari il 22 febbraio è stato chiesto conto a uno di questi, Stefano Paleari, il quale ha eluso la domanda. Quello che è certo, comunque, è che continuano i colloqui con tutti coloro che avevano manifestato interesse alla prima scadenza del bando di gara, una trentina di soggetti. Ieri i commissari hanno incontrato Calenda.

La cordata a quattro euro-americana somma interessi ben integrati tra di loro; il capitale potrebbe essere equilibrato tra i soci, tenendo in Europa, come richiesto dalle normative, la quota di maggioranza. Cominciamo da Cerberus, grande fondo di investimenti Usa la cui finalità è quella di investire-valorizzare-rivendere. Con alleati industriali di primo livello potrebbe puntare su un forte incremento di valore in tempi abbastanza rapidi, ipotizzabili in un triennio. Tempo necessario per rimodellare e rilanciare Alitalia, darle un forte appeal di immagine, e quotarla in Borsa: Cerberus potrebbe uscire con forti plusvalenze. EasyJet sarebbe interessata al breve e medio raggio di Alitalia, integrando le reti e facendo convergere i due modelli, low cost e tradizionale; il mercato italiano è molto pregiato, per quantità e qualità dei passeggeri, e la compagnia inglese si impossesserebbe del segmento che le è più congeniale. Air France-Klm punterebbe come nel 2008 a far transitare i passeggeri italiani di lungo raggio nel suo hub di Parigi. Delta, infine, potrebbe meglio presidiare (insieme a Af-Klm) l'accordo per i voli sul Nord Atlantico che Alitalia ha cercato più volte di ridiscutere.

E Alitalia? Verrebbe valorizzato il marchio ma la compagnia sarebbe smembrata e del tutto eterodiretta; decisioni su network, flotta, marketing, prezzi verrebbero prese altrove, essa resterebbe senza funzioni direttive, e solo con piloti e assistenti di volo come dipendenti. Potrebbe essere divisa in due: medio e breve raggio in mano a EasyJet, e il lungo raggio da Roma e da Milano, ridotto all'essenziale per non interferire con gli interessi dei partner. Ieri frattanto si è appreso che con il 91,89% dei voli atterrati in orario a gennaio Alitalia è la compagnia più puntuale al mondo. La stima è di FlightStats.

http://www.ilgiornale.it/news/economia/alitalia-spunta-cordata-quattro-1495007.html
 
Alitalia, spunta la cordata a quattro
Air France-EasyJet-Delta-Cerberus lavorano a un asse. L'incontro con i commissari

Rimbalzata tra le due sponde dell'Atlantico, ieri si è diffusa l'ipotesi di una liaison a quattro per l'acquisto di Alitalia, che metterebbe insieme EasyJet, Air France-Klm, Delta e Cerberus.

Un'aggregazione che raggrupperebbe i principali candidati resisi via via palesi; resta l'interesse di Lufthansa, la quale però ha rallentato il proprio pressing in attesa del risultato delle urne.

Che ogni decisione sarà presa dopo le elezioni era già stato ufficializzato dal ministro dello Sviluppo Carlo Calenda ed è stato confermato ieri dal collega ai Trasporti Graziano Delrio: «Abbiamo sempre detto che avremmo concluso quando l'offerta sarebbe stata all'altezza con una prospettiva di sviluppo e oggi le condizioni non ci sono». Ma il risultato del voto indirizzerà le scelte e l'affaire Alitalia potrebbe essere guardato sotto nuovi profili. Della nuova cordata allargata e di un possibile incontro con i commissari il 22 febbraio è stato chiesto conto a uno di questi, Stefano Paleari, il quale ha eluso la domanda. Quello che è certo, comunque, è che continuano i colloqui con tutti coloro che avevano manifestato interesse alla prima scadenza del bando di gara, una trentina di soggetti. Ieri i commissari hanno incontrato Calenda.

La cordata a quattro euro-americana somma interessi ben integrati tra di loro; il capitale potrebbe essere equilibrato tra i soci, tenendo in Europa, come richiesto dalle normative, la quota di maggioranza. Cominciamo da Cerberus, grande fondo di investimenti Usa la cui finalità è quella di investire-valorizzare-rivendere. Con alleati industriali di primo livello potrebbe puntare su un forte incremento di valore in tempi abbastanza rapidi, ipotizzabili in un triennio. Tempo necessario per rimodellare e rilanciare Alitalia, darle un forte appeal di immagine, e quotarla in Borsa: Cerberus potrebbe uscire con forti plusvalenze. EasyJet sarebbe interessata al breve e medio raggio di Alitalia, integrando le reti e facendo convergere i due modelli, low cost e tradizionale; il mercato italiano è molto pregiato, per quantità e qualità dei passeggeri, e la compagnia inglese si impossesserebbe del segmento che le è più congeniale. Air France-Klm punterebbe come nel 2008 a far transitare i passeggeri italiani di lungo raggio nel suo hub di Parigi. Delta, infine, potrebbe meglio presidiare (insieme a Af-Klm) l'accordo per i voli sul Nord Atlantico che Alitalia ha cercato più volte di ridiscutere.

E Alitalia? Verrebbe valorizzato il marchio ma la compagnia sarebbe smembrata e del tutto eterodiretta; decisioni su network, flotta, marketing, prezzi verrebbero prese altrove, essa resterebbe senza funzioni direttive, e solo con piloti e assistenti di volo come dipendenti. Potrebbe essere divisa in due: medio e breve raggio in mano a EasyJet, e il lungo raggio da Roma e da Milano, ridotto all'essenziale per non interferire con gli interessi dei partner. Ieri frattanto si è appreso che con il 91,89% dei voli atterrati in orario a gennaio Alitalia è la compagnia più puntuale al mondo. La stima è di FlightStats.

http://www.ilgiornale.it/news/economia/alitalia-spunta-cordata-quattro-1495007.html
Leggendo l'ultimo paragrafo mi sa che Silvio ha in mente una nuova cordata di patrioti...
 
Dal sito AZ Corporate leggo di 3300 voli settimanali che diviso 7 fanno 471 al giorno; tanto per fare un paragone, UA ne ha 4500. Non sara' il 2% della tua prima ipotesi, ma neppure il 25% della seconda amico mio, perdonami...

.

Cert UA è leggermente fuori scala, così come Delta e le altre che hanno 700/800 AM , ma nel mondo quante c’è ne sono?

E se proprio vogliamo dirla tutta anche il mese secco vuol dire poco.

Ma non capisco perché non sottolineare un ottimo lavoro certificato da un organismo indipendente come questo? Così come bisogna sottolineare le cose che non vanno , bisogna fare i complimenti quando sono meritati come in questo caso!
 
Air France: Alitalia deve restare in Skyteam
16 FEBBRAIO 2018, 13:39CRONACA



“Oggi c’è il rischio che Alitalia lasci Skyteam e la joint venture nordatlantica: pensiamo che questo sia negativo”: lo ha detto l’amministrazione delegato del gruppo franco-olandese, Jean-Marc Janaillac, in conferenza stampa a Parigi, riferendosi alle “offerte fatte ufficialmente” da parte di altre compagnie concorrenti come Lufthansa.

“Con il nostro partner Delta – ha quindi aggiunto Janaillac – stiamo studiando diverse possibilità affinché Alitalia resti nella famiglia Skyteam senza che Air-France-Klm sia l’acquirente di Alitalia. Sulle “diverse opzioni” allo studio per mantenere Alitalia in Skyteam e nella nuova alleanza nordatlanica “non ne dirò di più. Stiamo studiando tutte le possibili soluzioni. Se l’avessimo trovata l’avremmo già messa in pratica”, ha ammesso Jean-Marc Janaillac.

Un’acquisizione di Alitalia da parte di Lufthansa avrebbe per la società francese “un impatto negativo anche se non lo abbiamo calcolato in modo preciso”, ha poi concluso Janaillac.

Intanto si allungamento i tempi per la vendita come conferma il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda. “I commissari mi hanno confermato che non ritengono di poter concludere prima del 4 marzo, in quanto i pretendenti di Alitalia vogliono aspettare che ci siano le elezioni”. “Però andiamo avanti a lavorare”, ha aggiunto il ministro, che sulla cordata a quattro Air France-Delta-Easyjet-Cerberus non ha voluto dire nulla: “Non commento sulle cordate”, ha concluso. “Le preferenze ci sono sulla base dei contenuti, ma non sono ancora sufficientemente definiti per prendere una decisione”, ha risposto ancora il ministro a chi gli chiedeva se avesse una preferenza sulle proposte in campo.


http://www.travelnostop.com/news/cronaca/air-france-alitalia-deve-restare-skyteam_416782
 
Air France-KLM, Delta examining ways of keeping Alitalia in Skyteam

PARIS (Reuters) - Air France-KLM (AIRF.PA) and its U.S. partner Delta Air Lines (DAL.N) are studying ways of keeping Alitalia inside the Skyteam alliance - but without Air France-KLM being a buyer, Chief Executive Jean-Marc Janaillac said on Friday.

“We are not a potential buyer so we did not participate in the process,” Janaillac told a news conference, adding the Franco-Dutch airline group has not had access to Alitalia data.

Lufthansa (LHAG.DE), which leads the rival Star Alliance and has its own North Atlantic joint venture, has said it would be interested in a bid but only if Alitalia could be restructured.

Janaillac said that given the publicly-known offers so far, there was a risk that Alitalia could leave Skyteam and the North Atlantic joint venture, which would have a negative impact for Air France-KLM.

Air France-KLM and Delta last year rejigged their North Atlantic alliance, bringing in Virgin Atlantic [VA.UL], which had a separate joint venture with Delta.

“Also, we are working (on) a new joint venture in the Atlantic with a specific role for Alitalia and it would also be quite negative to have Alitalia not as a partner but as a competitor on these North Atlantic routes,” he said.

The Italian market is of interest to airlines because of the high demand from tourists from all over the world wanting to visit the country.

British low-cost airline easyJet (EZJ.L) said last month that it was interested in parts of Alitalia, and that discussions were ongoing. However, it is only interested in short-haul operations, so a separate buyer would have to be found for long-haul routes.
 
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum
Beh, dopo il remake del contratto con gli italiani mi aspetto il ritorno dei patrioti... anche perché no a svendite riferito a LH, azienda svuotata riferito a AF-KL-DL-U2 non è che rimangano molte soluzioni a meno che non tiri fuori dal cassetto la vecchi idea di campione nazionale puntando alla fusione AZ-IG.
 
Boeing Italia, de Palmas: "787 adatto a lungo raggio, dopo NEOS aspettiamo anche Alitalia"
Economia, Trasporti · 16 febbraio 2018 - 15.08

Boeing Italia, de Palmas: "787 adatto a lungo raggio, dopo NEOS aspettiamo anche Alitalia" (Teleborsa) - NEOS è il primo cliente italiano di Boeing per il 787 Dreamliner, la strategia è proseguire le consegne al vettore, con un occhio rivolto anche all'Alitalia. Un aereo che il numero uno della divisione italiana definisce adatto per il lungo raggio e per le esigenze di flessibilità delle compagnie italiane.

Lo ha detto il Presidente di Boeing Italia, Antonio de Palmas, in una intervista rilasciata a Teleborsa, in occasione del convegno "Trasporto aereo: volano per lo sviluppo del Paese" organizzato dall'ENAV.

A dicembre 2017 la consegna al vettore NEOS del primo Boeing 787 Dreamliner, un prodotto che è anche dell'industria italiana. Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine sul mercato italiano?

"Siamo veramente molto contenti della prima consegna del 787 ad una linea aerea italiana", ha risposto il manager, precisando che la soddisfazione riguarda sia "il contenuto italiano del 787", ma anche per "quello che l'areo può rappresentare in termini di connessioni, di nuove rotte, di efficienza", ha detto de Palmas.

"I programmi sono innanzi tutto continuare con le consegne di NEOS", ha affermato il manager, aggiungendo "aspettiamo Alitalia e vediamo cosa succede".

Il Presidente di Boaeing Italia ha poi sottolineato che "il 787 proprio come filosofia di flessibilità e di efficienza è l'aereo giusto per il lungo raggio, perché può operare non necessariamente dagli hub, ma anche dagli aeroporti secondari, quindi è un modello che al di là del contenuto industriale italiano, anche come modello operativo, si adatta molto bene alle caratteristiche delle compagnie aeree italiane".





ALITALIA: AIR FRANCE, NON DISINTERESSATI MA NON VUOL DIRE ENTRARE IN CAPITALE
16 febbraio 2018- 15:12

Roma, 16 feb. (AdnKronos) - "Abbiamo sempre detto che non potevamo essere disinteressati" al futuro di Alitalia. La compagnia italiana "è una compagnia partner di Air France - Klm, partner dell'alleanza transatlantica e quindi bisogna tenere un occhio su quello che succede: questo non significa che prenderemo una partecipazione". Ad affermarlo è il Chief Financial Officer, Frederic Gagey, in occasione della presentazione dei risultati del 2017 parlando con gli analisti.Insomma, ribadisce, "non possiamo essere disinteressati ad Alitalia. Vedremo nel futuro" quello che succederà, sottolinea ancora Gagey. "Un contratto come quello firmato con Virgin non può essere fatto ogni due mesi", aggiunge il Cfo riferendosi all'operazione che prevede che il gruppo franco-olandese rilevi una quota di circa il 39% in Virgin Atlantic.
 
Boeing Italia, de Palmas: "787 adatto a lungo raggio, dopo NEOS aspettiamo anche Alitalia"
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Il Presidente di Boaeing Italia ha poi sottolineato che "il 787 proprio come filosofia di flessibilità e di efficienza è l'aereo giusto per il lungo raggio, perché può operare non necessariamente dagli hub, ma anche dagli aeroporti secondari, quindi è un modello che al di là del contenuto industriale italiano, anche come modello operativo, si adatta molto bene alle caratteristiche delle compagnie aeree italiane".
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Capirei se lo dicesse un non addetto ai lavori, ma detta dal presidente Boeing Italia...
 
Boeing Italia, de Palmas: "787 adatto a lungo raggio, dopo NEOS aspettiamo anche Alitalia"
Economia, Trasporti · 16 febbraio 2018 - 15.08

Boeing Italia, de Palmas: "787 adatto a lungo raggio, dopo NEOS aspettiamo anche Alitalia" (Teleborsa) - NEOS è il primo cliente italiano di Boeing per il 787 Dreamliner, la strategia è proseguire le consegne al vettore, con un occhio rivolto anche all'Alitalia. Un aereo che il numero uno della divisione italiana definisce adatto per il lungo raggio e per le esigenze di flessibilità delle compagnie italiane.

Lo ha detto il Presidente di Boeing Italia, Antonio de Palmas, in una intervista rilasciata a Teleborsa, in occasione del convegno "Trasporto aereo: volano per lo sviluppo del Paese" organizzato dall'ENAV.

A dicembre 2017 la consegna al vettore NEOS del primo Boeing 787 Dreamliner, un prodotto che è anche dell'industria italiana. Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine sul mercato italiano?

"Siamo veramente molto contenti della prima consegna del 787 ad una linea aerea italiana", ha risposto il manager, precisando che la soddisfazione riguarda sia "il contenuto italiano del 787", ma anche per "quello che l'areo può rappresentare in termini di connessioni, di nuove rotte, di efficienza", ha detto de Palmas.

"I programmi sono innanzi tutto continuare con le consegne di NEOS", ha affermato il manager, aggiungendo "aspettiamo Alitalia e vediamo cosa succede".

Il Presidente di Boaeing Italia ha poi sottolineato che "il 787 proprio come filosofia di flessibilità e di efficienza è l'aereo giusto per il lungo raggio, perché può operare non necessariamente dagli hub, ma anche dagli aeroporti secondari, quindi è un modello che al di là del contenuto industriale italiano, anche come modello operativo, si adatta molto bene alle caratteristiche delle compagnie aeree italiane".





ALITALIA: AIR FRANCE, NON DISINTERESSATI MA NON VUOL DIRE ENTRARE IN CAPITALE
16 febbraio 2018- 15:12

Roma, 16 feb. (AdnKronos) - "Abbiamo sempre detto che non potevamo essere disinteressati" al futuro di Alitalia. La compagnia italiana "è una compagnia partner di Air France - Klm, partner dell'alleanza transatlantica e quindi bisogna tenere un occhio su quello che succede: questo non significa che prenderemo una partecipazione". Ad affermarlo è il Chief Financial Officer, Frederic Gagey, in occasione della presentazione dei risultati del 2017 parlando con gli analisti.Insomma, ribadisce, "non possiamo essere disinteressati ad Alitalia. Vedremo nel futuro" quello che succederà, sottolinea ancora Gagey. "Un contratto come quello firmato con Virgin non può essere fatto ogni due mesi", aggiunge il Cfo riferendosi all'operazione che prevede che il gruppo franco-olandese rilevi una quota di circa il 39% in Virgin Atlantic.
Non è un mistero che la futura AZ debba varare un nuovo piano flotta che nelle idee è spesso stato orientato in una flotta all Airbus nonostante la tradizione di lungo raggio con Boeing.
Il problema di ragionare con il B787 in AZ è che AZ ha una flotta relativamente giovane e ben configurata di A332.
Il punto che potrebbe risultare positivo è che AZ volendo potrebbe coprire tutte le necessità di lungo raggio con un mix delle 3 versioni del B787 configurabile la versione 8 a circa 250 posti, la 9 a circa 290 posti e la 10 a circa 350 posti.
In base al futuro di AZ si vedrà...
 
Capirei se lo dicesse un non addetto ai lavori, ma detta dal presidente Boeing Italia...

[OT:ON] ognuno tira acqua al suo mulino (penso sia più interessato a piazzare qualche macchina anzichè pensare al futuro di AZ e del fatto che non riesce a costruire un HUB che possa essere definito tale) [OT: OFF]

Da tempo si discute sul fatto che AZ debba costruirsi una rete di feed per alimentare FCO, sono d'accordo con voi. La domanda che vi pongo è la seguente: con la flotta attuale AZ riuscirebbe a costruirsi una rete di voli feed oppure dovrebbe incrementare il numero di NB?
 
Dal sole 24 ore di oggi

Le tre compagnie insieme al fondo Cerberus chiedono un incontro ai commissari
Alitalia, una maxi-cordata Air France-easyJet-Delta
Fase preliminare e senza offerte - Dai commissari «no comment»
Giorgio Pogliotti
ROMA
Si sta configurando una maxi alleanza tra quattro candidati per l’acquisto di Alitalia. Air- France-Klm, easyJet, Delta e Cerberus stanno lavorando alla creazione di una cordata ed hanno chiesto ai commissari di fissare un incontro la prossima settimana (si ipotizza il 22). Lavoro non facile, tenere tutti insieme in una cordata, fanno notare fonti qualificate che seguono il dossier, secondo cui la maxi aggregazione potrebbe chiedere di trattare in esclusiva, ma la risposta dei commissari dipenderà da cosa potranno “mettere sul piatto”. C’è un precedente, come è noto, quello di Lufthansa, con cui non si è arrivati alla trattativa in esclusiva perchè la proposta è stata considerata insoddisfacente dai commissari e dal governo sotto il profilo degli investimenti e degli esuberi, e per la pretesa del Ceo Carsten Spohr di acquistare Alitalia solo dopo una pesante ristrutturazione della compagnia da parte dei commissari. La cautela, dunque, è d’obbligo. Primo perchè sulle scrivanie di Ligi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, ancora non è arrivata alcuna proposta, ma siamo ancora al livello di una manifestazione di interesse. Ufficialmente, peraltro, sulla notizia della costituenda cordata arriva un “no comment” dai commissari. Esistono però degli incroci azionari, che fanno convergere gli interessi di alcuni pretendenti, considerando che Delta ha investito 450 milioni di dollari per acquisire il 10% di Air France-Klm, che a sua volta ha acquistato il 31% di Virgin Atlantic (controllato al 49% da Delta). Senza trascurare che nella lettera inviata ai commissari da easyJet si citava l’interesse anche di Air France che, a differenza della low cost britannica non figurava tra la trentina di pretendenti che avevano risposto al bando originario (secondo il bando la candidatura di nuovi soggetti è prevista in cordata con gli operatori che hanno preso parte alla prima fase della procedura). Un ruolo in questa operazione lo avrebbe anche il fondo d’investimento americano Cerberus, unico candidato a dirsi interessato ad acquisire l’intera Alitalia, ma che essendo extraUe non può ambire ad avere più del 49%, e deve allearsi con partner comunitari per ottenere il controllo. Resta da vedere che impatto avranno le elezioni. I candidati di Alitalia sembrano intenzionati ad attendere dopo il 4 marzo per evitare di trattare con ministri diversi dagli interlocutori attuali. Cauto sull’eventualità di un’intesa prima del voto, il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio: «abbiamo sempre detto che ci deve essere un’offerta all’altezza e con prospettive di sviluppo. Al momento non ci sono le condizioni e continuiamo a lavorare». Anche Paleari, a margine di un convegno Enav, si è limitato a dire che «sulla vendita non dico nulla, la procedura va avanti», aggiungendo «la notizia che oggi mi interessa di più è la puntualità che per una compagnia aerea non è solo un fattore numerico, ma la dimostrazione di continuità aziendale ed efficienza organizzativa». Il riferimento è ai dati di FlightStats, secondo cui a gennaio Alitalia è stata la compagnia più puntuale con il 91,89% dei voli atterrati in orario, seguita da Qatar Airways (87,88%) e South Africa Airways (87,47%). Nel 2017 con l’82,78% di voli atterrati in orario, Alitalia si è posizionata terza fra le principali compagnie europee e sesta fra le internazionali (prima Iberia con l’88,97 di voli puntuali). Da notare che Alitalia per puntualità si era attestata al 78,9% nel 2016 e al 75,3% nel 2015, anni in cui l’acronimo Alitalia era scherzosamente interpretato come “Always Late In Takeoff, Always Late In Arrival” (sempre in ritardo nei decolli e negli atterraggi).
 
Ho ritrovato l'articolo di MF.

Ecco i dati riportati dal quotidiano finanziario in una specifica tabella:

Gen feb 2018:

Costi operativi 2018: -540 mil. (2017 -581);

EBITDA 2018: -98 mil. (2017 -170);

Risultato netto 2018 (da calcolare in base agli ammort.); 2017 -205.

Il risultato netto dovrebbe però essere migliore del 2017.

Ecco il link all'articolo (mi scuso ma non riesco a postarlo, link only I'm afraid!) -

https://www.milanofinanza.it/news/download-pdf?idart=201802132136031207

G
 
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